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Legambiente |
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settembre 2015 Ecosuoni
sulla Via Francigena
Le foto sotto sono state scattate nella serata di Sezze il 26 settembre 2015 11
luglio 2015 In
marcia per il clima Anche i circoli pontini di Legambiente si mobilitano per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, delle organizzazioni sociali e delle istituzioni sulla salvaguardia del clima del nostro pianeta. >>>>
Legambiente ha rinviata l'escursione di domenica 1 febbraio causa mal
tempo Laghi e acquitrini del Parco del Circeo (laghi di
Sabaudia, Caprolace, Monaci e Fogliano)
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18
aprile 2013 Sezze
Scalo – sempre di più la terra dei fuochi Le
discariche abusive sempre più vicine a Sezze Scalo. Le sorgenti delle
Sardellane e delle Mole Muti che servono gli acquedotti dei comuni di:
Latina, Pontinia, Sabaudia, S. Felice Circeo, Terracina, Priverno,
Sezze, Sonnino sono circondate da cumuli di gomme d’auto,
guaine di cavi elettrici, amianto e altri rifiuti speciali. Il
fenomeno delittuoso si ripete ormai da anni, noi del Circolo Lepini
Legambiente lo monitoriamo e lo segnaliamo costantemente dal 2009. Le
discariche abusive una volta piene (soprattutto quelle della Migliora
46) vengono bruciate per far posto a nuovi rifiuti speciali. I fumi si
disperdono nell’aria, inquinandola, mentre le ceneri residue ed il
pirolizzato prodotti dai roghi entrano nel ciclo dell’acqua usata per
l’irrigazione dei campi e penetrano nella falda acquifera che alimenta
le sorgenti delle Sardellane e delle Mole Muti, da cui partono gli
l’omonimi acquedotti creando gravi pericolo alla
salute della popolazione. Fino
ad oggi il territorio interessato è rimasto compreso nella parte più
bassa della Pianura Pontina (circa due metri sotto il livello del mare)
in un’aera scarsamente abitata utilizzata soprattutto per scopi
agricoli e allevamenti di bufale. Oggi
stiamo assistendo ad un’ulteriore peggioramento della già grave
situazione. Le gomme d’auto vengono abbandonate sempre più vicino al
centro abitato di Sezze Scalo, sintomo questo che chi compie queste
azioni delittuose ha meno paura di essere intercettato da chi dovrebbe
effettuare i controlli. Nuovi
cumuli di gomme d’auto sono stati abbandonati nei pressi del Km 37
della vecchia S.S. 156 in uno dei punti preferiti dai piromani per
innescare incendi nella zona collinare di M. Trevi. Un’altra discarica
si trova in Via Sicilia (Sezze Scalo) a meno di un chilometro dal centro
dello scalo. In un altro dei punti di innesco dei piromani che appiccano
gli incendi nell’area dell’Antignana. La
situazione è ormai diventata insostenibile. E’ necessario che le
discariche abusive siano rimosse e che vengano presi tutti i
provvedimenti necessari per impedire che queste azioni delittuose
continuino a recare
ulteriori danni alla
popolazione e all’ambiente. Dobbiamo
impedire che Sezze Scalo diventi la terra dei fuochi. 24 febbraio 2013 Via Francigena del Sud, tappa Fossanova-Sezze
Causa la lunghezza del percorso sconsigliamo l’escursione ai bambini al di sotto dei 14 anni. Tutti i minori dovranno essere accompagnati da un adulto In caso di pioggia l’escursione sarà rimandata a data da destinarsi. Da Fossanova costeggeremo il fiume Amaseno fino a Priverno, dove visiteremo la chiesa di Santa Maria Annunziata dove è conservato il teschio di San Tommaso d’Aquino. Lasciata
priverno raggiungeremo Ceriara di Sezze dove attraverso sentieri e
mulattiere attraverseremo la Piana della Quartara e la costa della Sedia
del Papa fino a raggiungere Sezze 28 gennaio 2013 Via
Francigena del Sud, tappa Sezze-Val Visciolo Domenica 27 gennaio si è svolta la terza tappa della Via Francigena del Sud Sezze – Val Visciolo (Km 16). L’escursione è stata organizzata dal Circolo Lepini di Legambiente e A.P.S. Cammino nell’ambito del progetto “Francigena Viva”. E’ stata un’importante occasione per conoscere ed apprezzare il territorio compreso fra Sezze e Sermoneta ai trentasette escursionisti provenienti da Sezze, Cori, Latina, Pontinia, Borgo Hermada, Borgo Podgora. Abbiamo attraversato un territorio con una notevole varietà di ambienti naturali e culturali. Da Sezze, ricca di testimonianze storiche, abbiamo raggiunto la Piana dell’Antignana. Un ambiente particolare simile ad una valle alpina, ricco di acqua e di pascoli dove vengono allevati bovini con metodi biologici. Abbiamo poi raggiunto Sermoneta, che con il Castello Caetani ed il suo centro storico ben conservato è una delle mete turistiche più conosciute di tutta l’area Lepina. Da Sermoneta, siamo arrivati alla base della collina su cui è situata attraverso un sentiero che si sviluppa in mezzo a splenditi oliveti per poi raggiungere la meta finale, l’abbazia cistercense di Val Visciolo. Un grazie a quanti hanno voluto condividere la passione per la nostra terra. 9 gennaio 2013 Proiezione
documentario "Scorie in libertà" di Gianfranco Pannone Sezze, 21 novembre 2012 Festa dell'Albero
Mercoledì 21 novembre il Circolo Lepini Legambiente organizzerà, per il terzo anno consecutivo, la Festa dell'Albero con i bambini dell'asilo nido "I Monelli" di Sezze e Sermoneta (Monticchio). I bambini (sotto i 3 anni) avranno la possibilità di piantare nuovi alberi e nuovi semi per dare il loro contributo alla salvaguardia del nostro patrimonio forestale. Sezze, 2 novembre 2012 Circeo,
via alla demolizione dell'ecomostro nel parco nazionale Le ruspe in azione nella struttura di Quarto Caldo. Il circolo Larus Legambiente: "Una importante vittoria , dopo 35 anni un segnale di legalità in un territorio soggetto a pesanti infiltrazioni della criminalità organizzata" comunicato stampa
Nazionale
del Circeo è un gran bel segnale di legalità per una terra afflitta da
una presenza radicata della criminalità organizzata, dove vengono
recapitati proiettili a forze dell'ordine e magistrati. Nel Lazio è
allarmante la situazione dell'illegalità ambientale, dall'abusivismo
edilizio, al traffico illecito di rifiuti, dall'inquinamento delle acque
a quello atmosferico, con pesanti interessi della criminalità
organizzata". Circolo Lepini Legambiente
- Associazione Cammino
21/10/2012
Interesse
Storico/Ambientale Sezze, 14 luglio 2012 I comuni e la raccolta differenziata in provincia di Latina pubblicato
su Latina oggi del 13/07/2012 Gaeta (9,4%), Itri (55%), Latina (32%), Lenola (55,6%), Maenza (47,2%), Minturno (12,1%), Monte San Biagio (86,9%), Norma (65,3%), Pontinia (22%), Ponza 0, Priverno (5,3%), Prossedi (44,1%), Roccagorga (59,1%), Rocca massima (3,5%), Roccasecca dei Volsci (33,4%), Sabaudia (17,2%), San Felice Circeo (9,5%), Santi Cosma e Damiano (47,2%), Sermoneta (72,8%), Sezze (16,7%), Sonnino (55%), Sperlonga (19,4%), Spigno Saturnia (12,2%), Terracina (5,6%), Ventotene (40,7%). Sezze, 23 giugno 2012 UN ENNESIMO INUTILE PROGETTO CHE CONSUMA PREZIOSO TERRITORIO AGRICOLO CHE DEVE ESSERE FERMATO QUANTO PRIMA Il coordinamento provinciale di Legambiente ha presentato al Comune di Sezze, entro i termini prestabiliti, le sue osservazioni al Nuovo Piano Regolatore proposto dall'Amministrazione comunale setina. L'analisi compiuta della proposta urbanistica del Comune lepino ha visto la partecipazione di esperti che hanno convenuto sull'insosteniblità della proposta avanzata, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico. Il piano si fonda su una metodologia statistica che suscita forti perplessità ed errori grossolani, tutti peraltro orientati in favore di aumenti di cubatura sproporzionati, legati a necessità abitative non giustificabili. Il
fabbisogno totale previsto è di circa 2milioni di mc di nuova
edilizia residenziale, per circa 5.500
nuovi alloggi. Facendo
un facile calcolo si tratta di una superficie che coprirebbe circa 340
nuovi campi di calcio, prima dediti all'agricoltura di qualità, ora
che si vorrebbero comprire con una valanga di grigio cemento. Si tratta ancora una volta di un ingiustificato consumo di suolo, peraltro agricolo, che deve essere fermato. L'auspicio è che l'amministrazione comunale di Sezze tenga conto delle osservazioni presentate, insieme a quelle di altri cittadini, e decida di investire in progetti realmente utili alla città, pienamente ecosostenibili e di rilancio del suo sistema produttivo di qualità.
LE OSSERVAZIONI:
Alla cortese attenzione:
Sindaco del Comune di Sezze Dott. Andrea Campoli
Delega all’Urbanistica e allo Sviluppo Locale
Maurizio Baratta
SEZZE,
15.06.2012 Oggetto:
osservazioni
del circolo Larus Legambiente per conto del coordinamento provinciale di Legambiente
avverso la proposta di nuovo piano regolatore città di Sezze (LT),
adottato con atto di c.c. n. Il
Circolo Larus, Legambiente Volontariato, in qualità di organizzazione
dell’associazione ambientalista 1.
Inquadramento generale dell'area. Nel
merito, le osservazioni qui presentate dall'associazione ambientalista
riguardano le aree previste dal L'area
risulta attualmente classificata secondo il PTPr adottato nell'ambito
del sistema del paesaggio L'opera
in esame risulta già dalle dimensioni della sua estensione
particolarmente rilevante e senza dubbio Questa
linea di programmazione ove realizzata ha saputo tenere insieme sviluppo
urbano e qualità rurale 2.
Osservazioni Nella
proposta avanzata di “nuovo
piano regolatore città di Sezze (LT)”
al punto “4.
dimensionamento medio
2006/2010 pari al 1,42% che determina al 2020 un
aumento di popolazione pari a 3395 abitanti, Si
tratta di un dato “di comodità e convenienza” funzionale al
progetto in esame, quando invece il dimensionamento
del piano dovrebbe seguire il reale e corretto andamento demografico e
la sua elaborazione
in prospettiva e su questa base dimensionare l'intervento
infrastrutturale. Nel caso in oggetto, Al
punto d) dell'elaborato preso in esame, viene avanzata una ipotesi di
stima “sulla
base delle suddette
variabili è stata avanzata una ipotesi di stima del fabbisogno
residenziale: a)
fabbisogno dovuto all’incremento della popolazione Abitanti 3.395 abitanti
x 2,65 (coeff. occupazione) Stanze 8.997 b)
aumento nuclei familiari 1.423
famiglie x 2,70 componenti fam. 2020 Abitanti
3.842 3.842
abitanti x 2,65 (coeff. di occupazione) Stanze 10.182 c)
eliminazione coabitazione 10
famiglie x 2,80 componenti fam. 2001 Abitanti
28 28
abitanti x 2,65 (coeff. Occupazione) Stanze 74 Totale
fabbisogno al 2020 Abitanti 7.265 7.265
abitanti
/ 2,70 componenti fam. 2020 Famiglie
2.691 Stanze
19.253 19.253
stanze / 4,15 stanze alloggio 2001 Alloggi
4.639 Il
citato schema risulta ancora statisticamente errato considerando che il
calcolo finale del fabbisogno vede Di
seguito allo schema sopra riportato, si scrive “al
numero di alloggi stimati per soddisfare il fabbisogno Il Il
piano calcola la domanda di abitazioni proprie di 10 famiglie
attualmente in condizione di coabitazione,
per le quali prevede, non specificando le ragioni reali e obiettivi di
tale previsione, il prossimo
trasferimento. In questo caso il calcolo proposto prevede il
trasferimento di tutte le famiglie Il
trasferimento riguarderà dunque non tutte le 10 Per
le ragioni anzidette, la conclusione indicata nell'elaborato tale per
cui, “ attribuendo
una media di quanto
espresso, si chiede, per i punti indicati, di rigettare la proposta di
nuovo piano regolatore del Comune
di Sezze negli aspetti relativi al fabbisogno previsto per nuova
edilizia residenziale. All'analisi
del piano risulta ancora che le aree selezionate per la prevista nuova
realizzazione di edilizia residenziale
indicate nella leggenda di piano come C2 – C3 risultano attualmente
classificate secondo il PTPR
adottato nell'ambito del sistema del paesaggio naturale come “area
di paesaggio naturale Alla
luce di quanto sopra indicato dalla legge ci risulta che le aree
previste per la variante in oggetto non Nello
specifico, per quanto riguarda l'uso di tali aree per attività di
urbanizzazione (tab. b, punto 2 dell'art. Sulla
base di quanto sopra esposto, stando agli strumenti urbanistici adottati
e come da normativa previsto, SI
RITIENE che
la proposta avanzata e in discussione di nuovo piano regolatore città
di Sezze (LT), adottato con atto Il
Presidente del circolo Larus Legambiente di Sabaudia e coordinatore
provinciale Dott.
Ric. Marco Omizzolo 11 e 12 giugno 2011 8 aprile 2011 A 25 anni dal disastro di Chernobyl 5 aprile 2011 LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI LATINA RESTITUISCE GIUSTIZIA AL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO E AI CITTADINI COME IL CIRCOLO LARUS HA SEMPRE DENUNCIATO, LA DARSENA NEL LAGO DI PAOLA ERA COMPLETAMENTE ABUSIVA Circolo Larus Legambiente Volontariato Via Garibaldi n° 45, 04016 Sabaudia (LT) Tel 3382546257, 3475252133 – E-mail: circolo.larus@email.it - internet: www.laruslegambiente.too.it La sentenza del Tribunale di Latina, che condanna l'amministratore della soc. IN LAND SEA per reati ambientali e paesaggistici sul Lago di Paola, luogo di straordinario valore naturalistico e sottoposto ad un regime vincolistico certo ed internazionale, è l'ennesima dimostrazione della fondatezza delle denunce presentate dal circolo Larus Legambiente e del complesso di abusi, illegalità e violenze ambientali che per anni hanno invece caratterizzato il Lago di Paola, le sue sponde e il territorio del Parco nazionale del Circeo. Come sempre abbiamo sostenuto, quella darsena, insieme al complesso di infrastrutture a suo servizio e commerciali, era priva delle necessarie autorizzazioni, in primis del nulla osta dell'Ente Parco nazionale del Circeo. Non a caso proprio l'anno passato abbiamo voluto organizzare su quelle sponde e in quei locali, oggi per altro abbattuti, la nostra FestAmbiente, con l'intento di dare un segnale forte di riconquista del territorio, dopo anni di battaglie, alla libera fruizione dei cittadini, alla legalità e alla tutela ambientale. Proprio in quell'occasione fummo oggetto di deprecabili tentativi di intimidazione, prontamente rigettati, per via del nostro impegno in favore di legalità e ambiente. Questa sentenza è la migliore risposta a quanti, con arroganza e prepotenza, in quell'occasione posero in atto miserevoli tentativi atti ad impedirci il regolare svolgimento dell'iniziativa. La magistratura di Latina, alla quale va tutto il nostro sostegno e plauso, con questa sentenza compie un atto di grande giustizia, restituendo verità e dignità ai cittadini e a quelle associazioni che da anni si battono per una gestione diversa del territorio e il ripristino della legalità. Soprattutto assesta un duro colpo alle abitudinarie condotte di alcuni, ispirate da logiche di pura speculazione, che intendono il Parco nazionale come una grande occasione per trarre profitto illegalmente a danno dell'ambiente e la legalità un optional di cui fare a meno. Alla luce di quanto scritto, siamo convinti si debba aprire una discussione serena su una classe dirigente che presenta tra le sue file esponenti condannati e indagati per reati contro l'ambiente e per mafia. Perugia, 24 febbraio 2011 Ora basta! Questa “rivoluzione” è anche la nostra! Invitiamo tutti i cittadini ad esporre la bandiera della pace al balcone di casa in segno di solidarietà con i giovani e i popoli in lotta per la dignità, i diritti umani, la libertà, la democrazia e lo stato di diritto nel mondo arabo. “E’ indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione,…” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani) “Tutti hanno il diritto, individualmente e in associazione con altri, di promuovere e lottare per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale e internazionale” (Dichiarazione Onu Difensori dei Diritti Umani) Ora basta. Basta con il silenzio e le connivenze. Basta con il cinismo, con la stupidità, la miopia, l’indifferenza. L’Italia deve intervenire, senza ulteriori esitazioni, per fermare la brutale repressione delle manifestazioni in Libia e negli altri paesi del nord Africa e del Golfo. Allo stesso tempo l’Italia deve agire in seno all’Europa, al sistema delle Nazioni Unite e alle altre istituzioni internazionali democratiche all’insegna della ferma difesa dei diritti umani, del dovere di proteggere, di assistere e di accogliere le vittime della repressione. Le norme giuridiche non devono essere soltanto scritte ma effettivamente applicate. Basta con i proclami ansiogeni da “stato di emergenza”. Basta con la diffusione di paure, paranoie, allarmi e minacce. Basta con il pessimismo e il catastrofismo politico. Questa “rivoluzione” è anche la nostra. Prima di tutto perché è pacifica e perché crediamo nella globalizzazione dei diritti umani, della libertà e della democrazia. E ogni colpo assestato a regimi e dittature è un passo nella giusta direzione. Secondo perché noi (noi italiani ed europei) abbiamo tutto da guadagnare dal successo di queste storiche rivolte. Lo sviluppo civile, politico e sociale della sponda sud del Mediterraneo rappresenta una formidabile risorsa anche per lo sviluppo del nostro paese. Un’opportunità unica, storica, che non possiamo permetterci di sprecare. Per questo noi non dobbiamo invocare stabilità, ma cambiamento. Per questo, senza ulteriori indugi, dobbiamo essere concretamente al fianco di chi sta rischiando la vita per la libertà, la giustizia e la democrazia contro ogni forma di repressione. Per questo l’Italia e l’Europa devono avere il coraggio di rompere con un passato fatto di sfruttamento, traffici leciti e illeciti, complicità con re, monarchi e dittatori, ingiustizie, violazioni dei diritti umani e silenzi interessati. Ostinarsi a fare come si è fatto sin’ora non è solo ingiusto ma anche impraticabile, miope e fallimentare. Un grande errore strategico. L’Italia e l’Europa devono avere il coraggio di guardare al futuro e mobilitare ogni risorsa disponibile a sostegno dei cambiamenti in corso. Oltre alla propaganda isterica sulla “minaccia islamica" e sull’"Occidente satanico", oltre alla teoria dello scontro di civiltà, oltre alla vecchia logica delle armi e del muro contro muro, noi sappiamo che un altro futuro è possibile. L’Italia e l’Europa devono dare avvio immediato ad un radicale ripensamento delle relazioni con i paesi del nordafrica e in particolare con quelli in via di democratizzazione. E devono investire, con creatività e determinazione, per fare del Mediterraneo un vero mare della pace, della solidarietà, dell’incontro fertile tra persone e culture diverse, del dialogo tra le grandi religioni, della sicurezza comune e dello sviluppo umano per tutti. Il nostro destino non sarà diverso da quello dei popoli del Mediterraneo. O ci impegniamo a progettare insieme delle condizioni di vita migliori per tutti o non ci sarà pace per nessuno. Spetta a noi di investire sulla costruzione di un Mediterraneo che può diventare il cuore “dell’edificazione della storia nuova del mondo” (Giorgio La Pira). Invitiamo tutti i cittadini, i gruppi, le associazioni, gli enti locali, le organizzazioni laiche e religiose, solidali con i giovani e i popoli in lotta per la dignità, i diritti umani, la libertà, la democrazia e lo stato di diritto nel mondo arabo, preoccupati per la dura repressione che stanno subendo e indignati per l’inazione del governo italiano, favorevoli ad un più coerente impegno per la pace e i diritti umani, ad esporre da subito la bandiera della pace ai balconi delle case. Chiediamo insieme: 1. una chiara e forte condanna di tutte le forme di repressione contro le manifestazioni pacifiche in corso; 2. l’immediato invio di osservatori internazionali (International Human Rights Monitors) e delle agenzie umanitarie nei paesi interessati dalle rivendicazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea; 3. il riconoscimento dei bisogni umanitari e del diritto all’accoglienza di tutti coloro che fuggono dalle violenze, dalle minacce e dalle altre violazioni dei diritti umani in atto nel mediterraneo; 4. il blocco della vendita delle armi e la sospensione di ogni forma di cooperazione militare con tutti i paesi che non rispettano il diritto di manifestare liberamente e pacificamente; 5. l’adozione tempestiva delle necessarie misure di assistenza umanitaria alle popolazioni sottoposte a deprivazioni dei diritti non soltanto civili e politici ma anche economici e sociali; 6. l’apertura di una inchiesta internazionale dell’Onu tesa a individuare, processare e punire i responsabili delle uccisioni e delle violenze contro i civili; 7. l’immediata convocazione dell’Assemblea Parlamentare Euromediterranea; 8. l’immediata definizione di un piano nazionale ed europeo di promozione della cooperazione e del dialogo tra la società civile, le organizzazioni e le culture, delle due sponde del Mediterraneo. Facciamo appello alle organizzazioni e ai movimenti di società civile europea affinché attivino tutti le iniziative di solidarietà e di pressione sui governi europei perché finalmente si realizzi una autentica “Comunità del Mediterraneo per la sicurezza e lo sviluppo umano”. Facciamo appello agli enti locali e alle Regioni perché, sull’esempio di Giorgio La Pira, diano vita ad una nuova stagione di diplomazia delle città basata sull’incontro, il dialogo, lo scambio e la cooperazione tra i popoli dell’Europa e del Mediterraneo. Tavola della pace, Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cisl, Articolo 21, Libera–Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Cipsi, Cnca, Udu-Unione degli Universitari, Emmaus Italia, Pax Christi, Volontari nel Mondo-Focsiv, Associazione per la pace, Legambiente, Beati i Costruttori di pace, Centro per la pace Forlì/Cesena, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli, Movimento Federalista Europeo, Flare, Terra del fuoco, Forum Trentino per la pace, Reds- Rete degli Studenti Medi (prime adesioni). Le adesioni vanno inviate alla Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it 9 gennaio 2011 Blitz di Legambiente alla centrale nucleare di Borgo Sabotino NO AL RITORNO NUCLEARE PREVISTO DAL NUOVO PIANO ENERGETICO NAZIONALE NO AL DEPOSITO NAZIONALE DI SCORIE A LATINA SI ALLO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, AL MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA I Presidenti dei circoli Legambiente di Sabaudia e Latina: “l'energia atomica non è la risposta ai cambiamenti climatici, alle esigenze del Paese, alla crisi economica e occupazione e alle aspettative del territorio pontino. Latina non vuole il ritorno al nucleare e non può ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive!! Un deciso no al nucleare, senza se e senza ma. È forte l'appello no-nuke lanciato quest'oggi dal Circolo Larus di Sabaudia e Arcobaleno di Latina di Legambiente durante il blitz effettuato all'ex centrale di Borgo Sabotino di fronte alla quale si sono ritrovati decine di attivisti e oppositori del ritorno a questa dannosa ed inutile fonte di energia. Con l'approvazione della Legge Sviluppo n.99 del luglio 2009 e con il Decreto Legislativo n.31 del 15 febbraio 2010 si è ufficialmente tornato a parlare di ritorno del nucleare in Italia: il nuovo piano energetico nazionale prevede, infatti, che il nostro paese si doti entro il 2020 di una quota del 25% del proprio fabbisogno di energia elettrica prodotta dall'atomo. Un ammontare pari a 13.000 MW. Questo significherà che varranno dislocate sul territorio nazionale non meno di 8 centrali nucleari quattro delle quale dovrebbero essere realizzate da Enel in partnership con Edf Electricité de France con una tecnologia nota con il nome EPR. “L'energia dell'atomo non aiuterà il nostro Paese a risolvere i suoi problemi energetici – dichiarano Alessandro Loreti, presidente del Circolo Arcobaleno di Latina e Marco Omizzolo, presidente del Circolo Larus di Sabaudia e coordinatore provinciale dei circoli di Legambiente – perché incapace di garantire il rispetto degli accordi sul clima, l'abbassamento della bolletta energetica e di ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento delle materie prime da importare. Inoltre, il reattore EPR (di terza generazione avanzata e non di quarta) non ha risolto nessuno dei problemi noti da decenni, quali la produzione e lo smaltimento delle scorie che rimangono radioattive anche per decine di migliaia di anni, l'approvvigionamento di uranio le cui riserve si esauriranno entro qualche decennio e i rischi legati alla proliferazione di armi nucleari e di obiettivi sensibili del terrorismo globale. La sicurezza di tale tipo di reattore, inoltre, è ancora del tutto insufficiente tanto che in tutto il mondo (dal Sud Africa, al Canada agli Stati Uniti) vengono ritirate importanti commesse. Nel nostro Paese, in controtendenza, complici anche spot ingannevoli che osserviamo in questi giorni alla tv, si continua a sponsorizzare il nucleare senza neanche tener conto delle volontà espresse dai cittadini italiani nei tre referendum del 1986 ed impugnando le leggi che alcune Regioni hanno emanato per contrastare la scelta governativa. Particolarmente significativo, dunque, il luogo scelto per il blitz – continuano i rappresentanti di Legambiente – in quanto, nonostante il Governo glissi sui siti che l'Agenzia per la sicurezza nucleare dovrebbe individuare per la localizzazione delle 8–9 centrali, è possibile ipotizzare ed individuare, come ha fatto la Legambiente, quali saranno le comunità a cui verrà “appioppato” il fantasmagorico “bidone nucleare”. Latina ed il sito di Borgo Sabotino sono sempre in lista. Ma il territorio ha già dato, in termini di sacrifici ambientali e di vite umane: ricordiamo che nel reattore della centrale di Borgo Sabotino sono presenti ancora 2.000 tonnellate di grafite altamente radioattiva! E questa è solo la premessa affinché si faccia, del sito, il deposito nazionale delle scorie radioattive, arrivando ad ospitare, a partire dal 2025, i rifiuti nucleari di terza categoria (quelli più pericolosi). Ricordiamo inoltre che il nuovo piano per il decommissioning prevede il 2040 come data di conclusione di tutta la procedura e ciò solo se effettivamente il Paese riuscirà ad individuare un deposito unico di stoccaggio delle scorie di terza categoria capace di contenerle per periodi lunghissimi.. centinaia di anni!! Resta assurdo comunque che per l'energia prodotta fino al 1987 (anno di chiusura della centrale) si debbano continuare a spendere ingenti somme di denaro fino al 2040. Ogni anno il decommissioning costa alle casse pubbliche non meno di 2 milioni di euro. Soldi che provengono dalla componente A2 della bolletta che ogni bimestre le famiglie pagano al gestore della rete elettrica. Ecco la grande bufala del nucleare!! Chiediamo pertanto al governo un'inversione di rotta, puntando ad uno sviluppo delle energie rinnovabili e in modo particolare sul sole di cui l'Italia non difetta certamente quanto a disponibilità, incentivando la ricerca nei settori dell'innovazione tecnologica e puntando ad un miglioramento dell'efficienza energetica, alle amministrazioni locali, oltre a formali dichiarazioni di contrarietà, di mettere in campo azioni politiche e atti che contrastino il ritorno del nucleare a Latina e alla cittadinanza di sostenere questa battaglia con determinazione”. L'opposizione della Legambiente al ritorno del nucleare in Italia, a Latina in particolare, e alla destinazione del deposito costruito (di cui alleghiamo foto) a borgo Sabotino a deposito nazionale permanente delle scorie nucleari sarà, come sempre è stato, radicale, netta, durissima. I direttivi dei circoli Legambiente Larus Sabaudia e Arcobaleno Latina 23 dicembre 2010 TROPPI
INDAGATI NELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SABAUDIA E IL CONSIGLIERE DI
MAIO RIMANE AL SUO POSTO!! UNICA STRADA PER DIFENDERE LA CITTA' SONO LE IMMEDIATE DIMISSIONI DEL SINDACO LUCCI
Circolo Larus Legambiente di Sabaudia La
città di Sabaudia era ricordata, fino a qualche anno fa, come città
verde nel Parco nazionale del Circeo. Una città indissolubilmente
legata al suo territorio, che ricorda le meravigliose suggestioni
metafisiche alla De Chirico o le ambientazioni sceniche di Carrà. Le
Corbusier la definiva <<un dolce poema, forse un pò romantico,
pieno di gusto, segno evidente d'amore>>. Di
quel dolce poema romantico è rimasto solo un vago ricordo, umiliato da
cementificazione selvaggia, una conflittualità istituzionale oltre ogni
limite di decenza, crisi ambientali, economiche e occupazionali, diffusa
illegalità, interessi malavitosi e radicalizzazioni mafiose. Oggi
Sabaudia è una città, stando a quanto riportato dagli organi di
stampa, piegata da numerose inchieste della Magistratura, intervenuta
per reprimere reati gravissimi: dall'abusivismo edilizio,
all'associazione mafiosa, dal falso ideologico, alla turbativa d'asta,
al riciclaggio. Per trovarne conferma è sufficiente passeggiare per il
centro della città e osservare i numerosi locali posti sotto sequestro. Le
imputazioni della Magistratura sono gravissime e riguardano direttamente
alcuni amministratori comunali impegnati nella maggioranza con incarichi
di prestigio e responsabilità. Osservare questi ultimi continuare ad
esercitare le proprie funzioni, senza sentire il dovere morale di
dimettersi restituendo il proprio mandato rappresenta, agli occhi della
cittadinanza, un'immagine indecorosa della propria classe dirigente. Il
tentativo di alcuni consiglieri di difendersi, mascherandosi dietro la
retorica del mandato elettorale ricevuto democraticamente dai cittadini,
significa solo perseverare in comportamenti politicamente insostenibili.
Bisognerebbe chiedere oggi ai cittadini se ciò che desideravano al
momento del voto era questo immobilismo, questa paralisi dell’attività
politica e amministrativa, il clima di oppressione che si respira, la
crisi occupazione che affligge i tanti lavoratori e giovani di Sabaudia. Tra
tutti i reati imputati ai consiglieri di maggioranza
dell'amministrazione comunale, spicca per gravità, quello di
associazione mafiosa, riciclaggio, abusivismo edilizio, turbativa
d'asta, in capo al consigliere Rosa Di Maio, figlia di quel Salvatore Di
Maio, già indagato, come la figlia, dalla D.D.A. di Napoli, quale
presunto affiliato al clan Cava e presunto amministratore dei denari e
degli immobili di uno dei clan più pericolosi della camorra campana. Il
consigliere Di Maio continua ostinatamente a rappresentare, conservando
la sua carica, la città di Sabaudia, così come continua a conservare
la titolarità di funzioni in seno all'amministrazione, come quella di
membro di ben due commissioni, tra cui, incredibilmente, quella di
vigilanza. La
sua presenza nell'assise comunale è stata denunciata fin prima delle
consultazioni, tanto che alcuni giornali ne parlarono a livello
nazionale, dalle associazioni ambientaliste e che si occupano di legalità,
come Legambiente, Libera, l'associazione Caponnetto. Oggi
la situazione è divenuta vieppiù grave in presenza di sequestri
eseguiti dalla Polizia a beni immobili per un valore di circa 2 milioni
di euro, che insieme ai sequestri precedenti portano la cifra dei
sequestri effettuati alla famiglia del consigliere ad oltre 33 milioni
di euro. In questa situazione è stata presentata al Ministro
dell’Interno un'interrogazione parlamentare per verificare l'eventuale
presenza di condizionamenti mafiosi sull'attività
politico-amministrativa nel Comune di Sabaudia e nel caso decretare lo
scioglimento del Consiglio comunale. Le
mancate dimissioni del consigliere aggravano una situazione già pesante
in un Comune dove sono numerosi gli indagati per reati legati
all’abusivismo edilizio: una crisi etico-morale ancor prima che
politica che svilisce e umilia un intero territorio, che piega e deprime
la cittadinanza. Il
circolo Larus apprezza la decisione del Sindaco di Sabaudia, Maurizio
Lucci, che si è detto disponibile a rassegnare le dimissioni qualora la
Di Maio non si facesse da parte. D’altro canto, il Sindaco non può
negare oggi di aver scelto un'alleanza elettorale con una persona che,
seppur con un processo in corso, risultava già indagata per presunti
collegamenti con realtà di stampo mafioso al tempo della sua
candidatura. Alle
parole del Sindaco Lucci devono però ora coerentemente seguire i fatti. Ben
vengano quindi le dimissioni del Sindaco e di tutti quelli che hanno
fatto dell’abusivismo edilizio e del conflitto tra enti e istituzioni
il pane quotidiano dello scontro politico, abbandonando di fatto la cura
della città e del territorio. I dati sull'abusivismo edilizio, la
storia recente dei rapporti tra amministrazione comunale e Ente Parco,
le note vicende legate alla darsena e al Lago di Paola che hanno visto
l'amministrazione schierarsi in favore di chi ha per anni deturpato il
territorio, la questione della legalità e della lotta alla criminalità
organizzata, dimostrano la necessità e l'urgenza di una scelta di
questa natura. Da
due anni le televisioni e i giornali si occupano costantemente di reati
commessi o presunti e appare grave il fatto che anziché depurare questi
luoghi dalle illegalità, l’amministrazione abbia addirittura ritenuto
utile mettere un “bavaglio” alla stampa. Scelta che
l’amministrazione si è dovuta rimangiare ma che appare grave alla
luce delle operazioni effettuate ultimamente dalla Questura di Latina. Per questa ragione, rivolgendoci direttamente al Sindaco Lucci, gli chiediamo di mantenere l'impegno preso in Consiglio comunale, dimostrando coerenza con quanto dichiarato e amore per la città. Che rassegni al più presto le dimissioni, che liberi l’assise dai terribili sospetti, dai processi, dai sequestri, dagli abusi, dalle prepotenze e dai possibili condizionamenti. Si tratta dell'unica strada percorribile per il bene di Sabaudia. 12
novembre 2010 -
Riqualificazione
ambientale per il Lago di Paola CUSANI INSISTE CON IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LAGO DI PAOLA. QUEL PROGETTO NON PREVEDE IL RESTAURO ARCHEOLOGICO DELL’AREA MA LA SUA DEFINITIVA COMPROMISSIONE. INVITIAMO CUSANI INVECE A SOSTENERE GLI SCAVI ARCHEOLOGICI IN ESECUZIONE NELL’AREA PER LA SUA REALE VALORIZZAZIONE. 31 luglio 2010 - Festa Ambiente 2010... 2a edizione Torre Paola -Sabaudua 29 maggio 2010 - Spiagge pulite 2010... Senza barriere La
disabilità non è un mondo a parte, ma è una parte del mondo Torna
anche quest’anno Spiagge Pulite. La storica campagna Legambiente,
organizzata a Sabaudia dal locale circolo
Larus con il patrocinio dell’Ente Parco nazionale del
Circeo, vuole, come ogni anno, impegnare volontari,
cittadini, turisti ad una giornata di pulizia della spiaggia e
sensibilizzare tutti, amministratori compresi, ad una migliore cura del
nostro patrimonio ambientale al fine di promuovere un adeguato sistema
di raccolta differenziata dei rifiuti anche sul Lungomare di Sabaudia. L’appuntamento
è per sabato
29 MAGGIO, con
inizio programmato per le ore
09.00 e termine
per le 13.00 circa, nei pressi della strada della Lavorazione – zona
Bufalara (strada
interrotta lato Sabaudia). Quest’anno
c’è però una ragione in più per partecipare a questa nuova
edizione, che non a caso abbiamo voluto chiamare “Spiagge
Pulite 2010…Senza Barriere!!!”. All’evento
parteciperanno, infatti, le ragazze e i ragazzi del centro di
riabilitazione ARMONIA di Latina, che da anni si occupa di trattamenti
medici fisiokinesiterapici e psicologici riabilitativi per soggetti con
disabilità psicofisiche e sensoriali di vario livello. Le ragazze e i
ragazzi, seguiti dallo staff di ARMONIA, collaboreranno alla giornata di
pulizia sottolineando la necessità di rendere adeguatamente fruibile la
spiaggia di Sabaudia anche a chi vive una condizione temporanea o
permanente di disabilità. La spiaggia, il mare, il complesso dunale del
Parco nazionale del Circeo sono ambienti di straordinario valore però
ancora troppo spesso non accessibili per chi è costretto ad una qualche
forma di disabilità, nonostante la legge 104/92 riconosca e garantisca
tale diritto come inalienabile. Si tratta di un’ulteriore difficoltà
che spesso costituisce una mortificazione, facilmente superabile con
un’adeguata predisposizione delle passerelle di accesso alla spiaggia,
loro continua manutenzione, con annesso percorso tattile per i non
vedenti. Rendere accessibile il mare significa contribuire a far sentire
inclusa la persona e aiutarla nel suo percorso riabilitativo, sia esso
motorio o psichico, così da far crescere la cultura
del “PERTUTTI”. Siamo convinti che l’educazione
ambientale e il valore natura, costituiscano un’importante occasione
di riabilitazione, di inclusione, di convivialità, di sviluppo della
propria socialità così da superare pregiudizi, paure e
discriminazioni. All’iniziativa
parteciperanno alcuni alunni delle scuole elementari di Borgo Grappa e
Borgo San Donato accompagnati da insegnanti e genitori e l’associazione HANDIAMO di
Roma impegnata con Legambiente perché il territorio italiano e in
particolare il suo patrimonio naturale sia realmente accessibile e
liberamente fruibile anche per i diversamente abili. Il
luogo di ritrovo indicato sarà adeguatamente segnalato dalle bandiere
dell’associazione. In spiaggia sarà presente il nostro gazebo che
fungerà da punto di ritrovo per i volontari, di riposo e ristoro. A
tutti i partecipanti verrà distribuito gratuitamente il necessario per
la raccolta dei rifiuti, ossia un adeguato paio di guanti, buste
ecologiche biodegradabili e cappellini dell’associazione.
12
maggio 2010 -
Terre
profanate - viaggio nel cuore della mafia 11 agosto 2009 - Lago di Sabaudia sotto tutela Dopo oltre due anni di segnalazioni e di denunce - molte delle quali a firma di Legambiente e di Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie, finalmente l’area del Lago di Sabaudia è stata posta sotto la tutela delle Istituzioni. Il protocollo d’intesa tra Regione e Ministero dell’Ambiente ripristina la legalità nella zona del Parco Nazionale del Circeo e in particolare del Lago di Paola, proteggendola in tal modo dalle aggressioni e dalle mire speculative della criminalità organizzata. Le associazioni Legambiente e Libera nel manifestare la propria soddisfazione per l’intesa raggiunta tra Governo e Regione Lazio tornano a denunciare al tempo stesso la grave situazione politica e istituzionale creata dal Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani. In una dichiarazione al Corriere della Sera di domenica scorsa il Presidente della Provincia è arrivato a reclamare il commissariamento dell’Ente Parco del Circeo, le dimissioni del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nonché quelle del Ministro dell’Interno Roberto Maroni “colpevole” di aver proposto lo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Nei mesi passati lo stesso Presidente Cusani aveva avanzato pesanti riserve sul conto del Prefetto di Latina, Bruno Frattasi. Un tale atteggiamento in presenza di interessi da parte dei clan della camorra e di esponenti delle n’drine calabresi così come emerso dalle indagini di due Procure antimafia, quella di Roma e quella di Napoli e del concreto pericolo che il territorio del Parco Nazionale del Circeo e del lago di Paola vengano destinati al riciclaggio del denaro sporco proveniente dai traffici di droga, dal preoccupante fenomeno dell’usura, appare quantomai pericoloso. Ci si domanda, tra l’altro, come sia possibile che mentre tutte le altre Istituzioni- Prefettura, Regione Lazio, Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Interno- lavorano per una maggiore tutela dell’area e quindi per la sicurezza dei cittadini, vi sia chi pervicacemente continua a negare la realtà portando avanti un’opposizione ai limiti della costituzionalità rendendo ancora più difficile l’opera dei rappresentanti delle Stato e delle Istituzioni. Legambiente e Libera chiedono a tutti i gruppi consiliari della Regione Lazio di prendere in esame questa grave situazione per trarne le necessarie conseguenze politiche e istituzionali. 18 e19 luglio
2009 -
1°FestAmbiente
Larus - EcoEtnica 2009 Il
Circolo Larus Legambiente di
Sabaudia, in collaborazione con il Parco
Nazionale del Circeo e la Regione
Lazio, organizza, nei giorni del 18 e 19 luglio, presso il
Centro Visitatori del Parco sito in via Carlo Alberto a Sabaudia, la
prima edizione di FestAmbiente: una due giorni di concerti, dibattiti, seminari,
momenti conviviali, visite guidate e musica che, con il sottotitolo di EcoEtnica
2009, vuol essere un importante momento di riflessione sul ruolo delle
aree protette finalizzato, in modo particolare, alla conoscenza e
promozione del Parco Nazionale del Circeo, delle sue bellezze storiche,
archeologiche, paleontologiche, ambientali, della storia, degli usi,
delle arti, delle musiche e dei costumi della tradizione popolare locale
e nazionale, avviare una discussione partecipata sulle criticità che
caratterizzano l’area protetta, provando ad individuare una possibile
strada per il suo rilancio a livello internazionale. Siamo convinti,
infatti, che solo mediante l’incontro,
la discussione partecipata sui temi dell’ambiente,
della legalità e dell’economia,
provando a rilanciare una riflessione approfondita e contemporaneamente
divertendoci, ascoltando buona musica e poi promuovendo i caratteri
anche storici e etno-antropologici dell’area protetta sia possibile
superare pregiudizi, limiti, conflitti che rendono il Parco Nazionale
del Circeo, ancora oggi, purtroppo, una grande occasione mancata. La “1°
FestAmbiente Larus – Progetto Ecoetnica 2009”
vuole rappresentare un’occasione importante per dare spazio a quanti
si battono territorialmente per la legalità, la difesa e promozione
delle aree protette, della loro biodiversità, per un turismo di qualità,
un’economia di sviluppo ecosostenibile con importanti ricadute anche
occupazionali. Si tratta del tentativo di iniettare nel Parco e nella
provincia di Latina un antidoto contro quanti, in questo straordinario
luogo, vivono e si nutrono di illegalità, corruzione, speculazione. Per
due giorni, in un clima di festa e amicizia, dove i veri protagonisti
saranno il territorio e i
tanti visitatori che ogni giorno verranno a trovarci, tenteremo di
costruire qualcosa di nuovo e di diverso in cui ciascuno può sentirsi a
casa propria e soprattutto partecipe e protagonista di un cammino di
rilancio e di trasformazione della comunità locale partendo proprio
dall’ambiente e dalla sua storia. Di
seguito, il dettaglio degli eventi in programma, tutti gratuiti: 18 luglio 2009: Presso
l’Auditorium del Parco Nazionale del Circeo, ore 10.30, convegno su "Legalità,
ambiente e sviluppo economico nel Parco nazionale del Circeo".
Il convegno sarà occasione per discutere delle principali vertenze che
interessano il Parco nazionale del Circeo. Sarà anche occasione per
presentare la seconda tappa del NO ECOMAFIA TOUR 2009 organizzato
da Legambiente Lazio e Regione Lazio. Parteciperanno: Marco
Omizzolo (Presidente Circolo Larus Legambiente Sabaudia) Gaetano
Benedetto (Presidente Ente Parco Nazionale del Circeo) Lorenzo
Parlati (Presidente Legambiente Lazio) Sebastiano
Venneri (Vicepresidente Legambiente) On.
Sesa Amici On.
Luisa Laurelli On.
Enrico Fontana Giuseppe
Colombi (Comandante provinciale Guardia di Finanza) Giuseppe
Persi (Comandante Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo
Forestale dello Stato) Anna
Scalfati (Giornalista Rai e proprietaria di maggioranza del Lago di
Paola) Elvio
Di Cesare (Associazione Caponnetto) On.
Daniele Fichera (Assessore Regione Lazio agli Affari Istituzionali Enti
Locali e Sicurezza) Sono
stai invitati a partecipare il Comune di Sabaudia e la Provincia di
Latina. A
seguire sarà offerto a tutti i presenti un buffet nell’area pic-nic
del Centro Visitatori del Parco nazionale del Circeo. Ore
16.00 Inizio prima visita
guidata gratuita organizzata dal circolo Larus Legambiente. La visita
guidata riguarderà il percorso didattico che dal Centro Visitatori
condurrà i visitatori alla scoperta delle bellezze naturali e storiche
del Parco. Ore
18.00 Inizio prima lezione
gratuita di ballo popolare (pizzica, taranta, saltarello). La lezione
sarà tenuta da Sergio Maccari, maestro professionista ed esperto di
balli, musica e tradizioni popolari. Ore
21.00
Inizio concerti presso cavea del Centro Visitatori del Parco nazionale
del Circeo con i seguenti gruppi musicali: 1.
FarafinaRitmi. Gruppo
senegalese dai ritmi forti, incalzanti, che accompagneranno la musica
con balli e coinvolgimento del pubblico e che con i loro suoni
ripercorreranno la storia di liberazione del popolo africano. 2.
Carlo Muratori (duo musicale
siciliano). Vincitore del Premio Tenco 2009. 19 luglio 2009: Ore
10.30 Seminario del prof.
Nick Henson, ornitologo, presso sala proiezioni del Centro
Visitatori del Parco Nazionale del Circeo dal titolo "Perchè il birdwatching nel Parco nazionale del Circeo". A
seguire sarà offerto a tutti i presenti un buffet presso area pic-nic
del Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo. Ore
16.00 Inizio seconda
visita guidata gratuita organizzata dal circolo Larus Legambiente. L´area
interessata sarà quella di Cerasella. Ore
18.00 Inizio seconda
lezione gratuita di ballo popolare organizzata presso l´area pic-nic
del Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo. La lezione sarà
tenuta da Sergio Maccari,
maestro professionista ed esperto di balli, musica e tradizioni
popolari. Ore
21.00
Inizio concerti presso cavea del Centro Visitatori del Parco nazionale
del Circeo con i seguenti gruppi musicali: 1.
Folk Road. Si tratta di una
band di Latina in attività da oltre 10 anni, specializzata nella
riproposizione di musica irlandese e scozzese. Ha nel suo carnet oltre
duecento esibizioni dal vivo in Italia e all´estero e l´incisione di
un cd che ha avuto grande successo. 2.
Oriel (the music and songs
from south Ulster). Gruppo
irlandese di livello internazionale, vincitore di numerosi premi e
riconoscimenti di livello internazionale. Durante
la manifestazione il museo naturalistico rimarrà aperto con accesso
gratuito sino alle ore 18.00 e nell’area del centro Visitatori saranno
allestiti alcuni stand per esporre prodotti tipici locali, culturali, di
aziende e/o associazioni legate al Parco Nazionale del Circeo. Si
ringraziano i seguenti sponsor per la collaborazione: Italiana
Assicurazioni – Agenzia di Sabaudia di Ivan Omizzolo, Via Torino n. 72
(Sabaudia). Gelateria – Caffè “Danilo”, C.so Vittorio Emanuele III n. 74 (Sabaudia). Il Direttivo del circolo Larus Legambiente Sabaudia 29
marzo 2009 -
Le
Fontane non si toccano L’area dopo quarant’anni di completo abbandono è stata recuperata e messa in sicurezza dai volontari della Legambiente e restituita alla città. Sull’area
del laboratorio sono stati piantati dai bambini delle scuole di Sezze
alberi ed ortaggi tipici del territorio lepino. In questi anni di
attività i bambini hanno avuto la possibilità di recuperare il
rapporto con il proprio territorio lavorando direttamente con le proprie
mani. Oltre
che ad una rilevanza ambientale Le Fontane hanno per il territorio di
Sezze un forte spessore storico culturale. Per intere generazioni è
stato l’unico luogo interamente dedicato alle donne. Qui potevano
incontrarsi senza la presenza degli uomini e comunicare liberamente
scambiandosi le proprie esperienze. Il
laboratorio sarà per il Circolo Monti Lepini il fulcro per una nuova
sfida. E’ stato presentato un nuovo progetto alla Regione Lazio per il
recupero di alcune fonti storiche attigue all’area delle Fontane che
saranno restaurate e collegate con una pista ciclabile, il progetto è
in fase di valutazione dalla Regione Lazio e nei prossimi mesi verrà
comunicato l’eventuale finanziamento. In
seno al bilancio partecipato è stato richiesto dal Circolo Monti Lepini,
attraverso la consulta delle associazioni,
all’amministrazione di Sezze di contribuire alla realizzazione
del progetto per la quota non coperta dal contributo regionale (25%). La
proposta dell’Italia dei Valori di Sezze di abbattere il lavatoio
delle Fontane per realizzare una costruzione che dovrebbe ospitare la
farmacia comunale e gli uffici decentrati distruggendo l’unica area
verde pubblica della zona Zoccolanti e con essa un importante pezzo di
storia della città ci sorprende e crediamo che sia un’idea fuori
dalle dinamiche territoriali. In tutta l’area lepina la Regione sta
investendo importanti risorse economiche per valorizzare le ricchezze
storico culturali e ambientali attraverso la realizzazione della Via
Francigena un percorso che attraversa tutta l’Europa e muove milioni
di pellegrini e potrà fare da volano allo sviluppo economico del
territorio. Il
Presidente Anna Maria Pianelli in compagnia di Gustavo Giorgi, Claudio Di
Giandomenico e Federico Di Sanno
per informazioni: Circolo Legambiente Monti Lepini Anna Maria Pianelli cell. 338 7363456 Tel. 06 9677506 – 06 86268317 e-mail: annam_p@libero.it sede-
Via
Urbino, sn – 04010 Sezze Scalo (LT) – Telefono 0773/876468 Fax
0773/480977
|
Come
puoi comprare o vendere il cielo, il calore della terra? Questa
possibilità ci è estranea. Noi non siamo i
padroni della purezza dell'aria o dello splendore dell'acqua. Noi
possiamo decidere solo del nostro tempo. Tutta questa terra è sacra per
la mia gente. L'uomo
bianco non comprende il nostro modo di vivere. Per lui una zolla di
terra è uguale all'altra. Lui è uno straniero che viene di notte e
spoglia la terra di tutte le sue ricchezze. La terra non è sua sorella,
bensì sua nemica, e dopo averla svuotata, lui se ne va via. Si
lascia dietro di sé la tomba di suo padre, senza rimorso di coscienza.
Rapina la terra dei suoi figli. Dimentica le sepolture dei suoi antenati
e il diritto dei figli. Il
suo guadagno impoverirà la terra e dietro di sé lascerà il deserto.
La vista delle sue città è un tormento agli occhi dell'uomo rosso. Ma
forse questo è così perché l'uomo rosso è un selvaggio che non
capisce nulla. (dalla
lettera di capo indiano Seathl, della Tribù
di Duwamish, al Presidente USA F. Pierce
- 1855) |