Valorizzazione dei Beni Culturali di Sezze

Visita al Riparo Roberto e alla Grotta Iolanda

Sezze, 8 ottobre 2023       > Giornata di studio al Museo Archeologico di Sezze

a cura di Ignazio Romano

2° convegno del "Circolo Culturale Setina Civitas"

“SEZZE, I MONTI LEPINI E IL BASSO LAZIO TRA PREISTORIA E PROTOSTORIA”  

Nella foto sopra, da sinistra a destra, Peter Attema, Marcello De Vos e Flavio Altamura per la prima volta in visita al Riparo Roberto in occasione del 2° Convegno di Archeologia. La visita di domenica 8 ottobre è stata guidata da Michelangelo La Rosa ed erano presenti una ventina di persone tra cui Ilenia Lungo, Beatrice Cappelletti e Mauro Nasi.

Una porzione dei disegni a carboncino scoperti nel 1953 da Marcello Zei sulla parete del Riparo

Parete rocciosa della valle del Brivolco dove negli anni '50 si sono concentrati gli studi di Marcello Zei

Cavità della Grotta Iolanda scoperta nel 1953 da Marcello Zei a un lato della parete rocciosa


Grazie per la collaborazione

          

          

 


La nascita del “Gruppo in Difesa dei Beni Archeologici”

di Ignazio Romano

Occorre partire da “Setina Civitas” se si vuole veramente capire la nascita del gruppo di cooperazione che per venti anni si è battuto a Sezze per la valorizzazione del patrimonio archeologico. Nato per mettere insieme, letteralmente “Collante Sociale” il Circolo Culturale Setina Civitas, di cui sono presidente, è stato costituito il 12 settembre 2001 ed è regolarmente iscritto all’Albo Comunale delle Associazioni.

Nella sua “Carta dei Valori” liberamente tratta dagli scritti di Pericle, si legge:

“Noi di Setina Civitas ci impegniamo a sostenere tutti i valori del paese e a cooperare, quando è possibile, con chiunque voglia sostenere e promuovere Sezze. Coerenti ai principi di pluralità, intendiamo esercitare i nostri diritti ed attendere ai nostri doveri sociali seguendo criticamente la gestione della cosa pubblica. Chiediamo agli amministratori comunali di curare con le loro politiche gli interessi di molti invece di favorire il singolo, e ci impegniamo ad intervenire nel dibattito pubblico per dare il nostro contributo. Irriducibilmente costruttivi, ma mai complici di aberrazioni civiche, non trascuriamo la vita pubblica quando attendiamo alle nostre faccende private, ma in nessun caso ci occupiamo della cosa pubblica per risolvere le nostre questioni private. Siamo stati formati al rispetto delle Istituzioni costituite ed alle leggi democratiche, estendendo il significato di democrazia al rispetto dei più profondi diritti umani e di quelle leggi non scritte che risiedono nella saggezza dei popoli, nel buon senso e nella considerazione del prossimo. Noi di Setina Civitas ci impegniamo ad applicare questi Valori alla nostra vita”.

Ma l’atto di nascita del Gruppo in Difesa dei Beni Archeologici, unico progetto aperto a tutti ed attuato a Sezze per far conoscere e frequentare il patrimonio esistente, per altro senza ricorrere mai a sussidi pubblici, è quello del 13 giugno 2004. Nella mattina di quella domenica un gruppo di persone, tra cui io, partecipanti ai corsi di Archeologia dei Monti Lepini tenuto dalla Regione Lazio presso l’ISISS Pacifici De Magistris con il professore Ciro Lo Muzio, guidati in quella occasione dalla dottoressa Elisabeth Bruckner, studiosa ed archeologa responsabile per il comune di Sezze, siamo giunti presso quello che era l’accesso al paese in epoca romana. Stiamo parlando del tracciato che della Madonna della Pace, passando per la Cappella Lombardini, conduce lungo un percorso sterrato fino alla Madonna dell’Appoggio per proseguire fino a raggiungere la pianura. Non era la prima volta che visitavamo questo luogo, ed eravamo a conoscenza delle difficoltà che, come per altri siti archeologici di Sezze, ne impediscono una regolare frequentazione. Ma la sorpresa, giunti sul posto, non è stata quella di trovare l’erba alta, peggio!!

Un escavatore stava stravolgendo i resti dell’antico tracciato romano ancora riconoscibile per la presenza di torri di difesa in opera poligonale, pavimentazione costituita da basoli, paracarri in pietra e monumenti funerari scoperti appena otto anni prima. Elisabeth Bruckner ha cambiato di colore, preoccupata e smarrita, ci ha confessato che nessuno l’aveva avvisata di tali lavori. Una mancanza di correttezza, di sensibilità nei confronti di tali tesori ed una leggerezza di comportamento che a tutti è apparsa inaccettabile.

Da qui l’esigenza di costituire un gruppo che raccogliesse tutte le forze sane del paese in difesa del patrimonio pubblico. Setina Civitas, coniata la dicitura Gruppo in Difesa dei Beni Archeologici, promuove una campagna fatta anche di esposti e denunce ma soprattutto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e presenta il progetto di “Riqualificazione della Via Setina” firmato dall’architetto Giuseppe Bondì e dall’archeologa Elisabeth Bruckner.

Vengono proposti una serie di appuntamenti denominati passeggiate archeologiche, che con il supporto di esperti professionisti del settore, superano quel brutto vizio di autoreferenzialità che a Sezze dà sempre limita la credibilità dei progetti, permettendo a molte centinaia di persone di visitare luoghi con tracce di frequentazione umana antichissima ed inestimabili tesori culturali per anni rimasti solo su rarissimi libri e studi di archeologi importanti come Alberto Carlo Blanc e Marcello Zei. Tutto questo pubblicato su www.setino.it sito internet che dal 2000 accompagna e racconta la vita pubblica della città di Sezze. www.setino.it sito internet che dal 2000 accompagna e racconta la vita pubblica della città di Sezze.

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