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Valorizzazione dei Beni Culturali di Sezze |
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la rinascita culturale di Sezze |
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Sezze, 18 gennaio 2018 a cura di Ignazio Romano Il progetto del gruppo "In Difersa dei Beni Archeologici" Parco Archeologico del Brivolco > Decreto Attuativo del Presidente della Regione Lazio Già presentato in Commissione Cultura e al Sindaco di Sezze, dott. Sergio Di Raimo, nel mese di novembre 2017, il progetto "Parco Archeologico del Brivolco" è stato protocollato dal gruppo "In Difesa dei Beni Archeologici" in data 4 dicembre 2017 (n° prot. 0026730). Giovedì 18 gennaio 2018 alle ore 10,30 il progetto è stato discusso in Commissione Urbanistica alla presenza del funzionario della Regione Lazio, dott. Diego Montero che ha apprezzato molto la proposta del gruppo di volontari. Quello che segue è un estratto del progetto: Parco
Archeologico del Brivolco
Negli
ultimi novant’anni,
a causa della presenza della cava di calcare, il Brivolco è stato il
simbolo del degrado e del falso progresso legato al cemento che da solo
ha cancellato pezzi importanti della nostra storia ignorando le
vocazioni territoriali: pensiamo solo alle piazze del centro storico e
ai vicoli, alle porte d’accesso al paese e alle aree verdi che le
generazioni precedenti avevano preservato per noi. Il
Dipartimento Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio ha individuato nell’area del Brivolco un “Monumento
Naturale”, pensando soprattutto alle orme dei dinosauri ed
estendendo l’attenzione ai ripari preistorici che si trovano sul
versante nord-est della valle, quello che confina con il quartiere
Casali. Immaginando
che tutta l’area della cava nel progetto “Brivolco, Monumento
Naturale” va rinaturalizzata, riqualificata e messa in sicurezza per
accogliere quantomeno un info point ed un parcheggio auto, per noi
quella della Regione Lazio è una visione limitata dell’importanza che
il luogo ha. Infatti sul versante sud-ovest che confina con il centro
storico del paese, si trova il percorso dell’antica via romana, che in
alcune parti è stata sfiorata dal fronte della cava ma che conserva
ancora le torri di difesa in opera poligonale e molti altri segni della
sua storia millenaria. Il
percorso,
come previsto dal nostro progetto “Riqualificazione della Via Setina” presentato al Comune di Sezze già nel 2004,
consentirebbe di collegare l’area della cava al centro storico del
paese arrivando fino alla “Madonna della Pace” perfettamente
ristrutturata. Da qui, dove noi pensiamo possa essere il Welcome Pont,
ripartire per un tour guidato alla cinta muraria in opera poligonale e
concludersi degnamente al Museo Archeologico di recente inaugurazione.
In questo modo all’escursionista che si presenta all’info point del
“Parco Archeologico del
Brivolco” con la perimetrazione da noi proposta verranno offerti
ben tre percorsi di epoche distinte: A1- Passeggiata dei Dinosauri, 100 milioni di anni fa A2- Passeggiata nella Preistoria,
15
mila anni fa A3- Passeggiata nell’epoca Romana, 2000 anni fa Percorsi
dove gli aspetti antropologici si legano e si intrecciano a quelli
naturalistici legati alla geologia, alla fauna e alla flora esistente ed
esistita in epoche remote, lasciando spazio ad ogni disciplina. Nel
nostro sogno di rivincita culturale che Sezze merita, immaginiamo molti altri percorsi che dal centro storico si diramano su
tutto il territorio comunale per andare a visitare i luoghi più
importanti indicati sul nostro progetto del 2012 "Valorizzazione dei Beni Culturali di Sezze"
dove la storia e la natura hanno lasciato segni indelebili. E
per ogni percorso le indicazioni, oltre a segnalare l’importanza e le
caratteristiche dei siti, dovrà riportare anche il simbolo più antico
di Sezze, la pittura rupestre dell’Uomo
a Phi come segno di riconoscimento territoriale riprodotto sul logo
del gruppo “In Difesa dei Beni
Archeologici”. La
Regione Lazio, secondo la
nostra proposta, dovrà pensare all’area del Brivolco non solo come un
sito naturalistico importante, ma come un punto di partenza per un più
ampio progetto di sviluppo turistico; per l’appunto il “Parco Archeologico del Brivolco” che da sempre noi sosteniamo
possa avvenire solo progettando seriamente e dialogando profondamente
con la comunità, cioè partendo dal basso. A
questo scopo si sono dedicati negli ultimi quindici anni e continuano a
dedicarsi i volontari del gruppo “In Difesa
dei Beni Archeologici” con un lavoro di riscoperta, promozione
e frequentazione dei siti che conservano ancora intatti i beni
culturali di Sezze e la sua memoria storica.
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