La Via Setina e il parco archeologico dei Lepini

Ruspe in azione | Lettera al Sindaco | Setina Civitas

> 25 luglio 2016: Setina Civitasconsegna il nuovo progetto della Via Setina

Presenti alla seduta della Commissione Cultura di Sezze Vittorio Del Duca e Ignazio Romano.

Riqualificazione della Via Setina:  Ecco la nuova veste grafica del progetto presentato in Commissione Cultura

Progetto a cura dell'architetto Giuseppe Bondì e della archeologa Elisabeth Bruckner

In data 25 -07-2016 è stata presentata la nuova veste grafica del progetto della Via Setina.

Il “Circolo Culturale Setina Civitas” dal 2004 aderisce al gruppo “In Difesa dei Beni Archeologici”, sodalizio con il quale da dodici anni il Circolo svolge un’azione di valorizzazione del patrimonio culturale setino e con cui nel 2005 è stato presentato per la prima volta al Comune di Sezze il progetto denominato “Riqualificazione della Via Setina”.
In seguito all’approvazione della Mozione esposta in Consiglio Comunale nella seduta straordinaria del 10/06/2016, inerente i lavori di adeguamento della SR 156 in zona Sardellane e la richiesta di compensazione dei danni procurati al territorio circostante, Setina Civitas accoglie le indicazioni espresse dal Sindaco Andrea Campoli e concorda sulla scelta di richiedere alla Regione Lazio come compensazione un contributo economico per la realizzazione del progetto di “Riqualificazione della Via Setina”.
In data odierna il Circolo ha presenta il progetto in una veste grafica rinnovata consegnandolo alla Commissione Cultura del Comune di Sezze presieduta da Carlo Ernesto Di Pastina affinché venga avviato l’iter amministrativo più idoneo per la realizzazione dell’opera. 

La Commissione ha approvato all'unanimità il progetto “Riqualificazione della Via Setina” con la volontà di presentarlo alla Regione Lazio continuando a coinvolgere l'associazione proponente in un percorso quanto più possibile partecipato.

Torre di difesa di epoca romana fotografata nel luglio 2013 dopo la pulizia del sito


> 10 giugno 2016:    “In difesa dei Beni Archeologici”  interviene in Consiglio Comunale

Presenti alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Sezze Vittorio Del Duca e Ignazio Romano.

La "Via Setina" votata all'unanimità in Consiglio Comunale
In data 10-06-2016 il Consiglio Comunale di Sezze ha approvato all'unanimità la Mozione avente per oggetto i "Lavori del SR156 zona Sardellane" in cui si chiede alla Regione Lazio di compensare i danni paesaggistici contribuendo alla Riqualificazione della Via Setina.

Prima dell'intervento del portavoce del gruppo Ignazio Romano che ha spiegato le ragioni del lavoro svolto, il Sindaco Andrea Campoli ha letto l'intervento scritto dal gruppo:

In riferimento all’interrogazione del 5 maggio 2016 e alle mozioni odierne, presentate dai Consiglieri Di Palma e Brandolini, riguardanti il taglio di 116 platani ai bordi della SR 156 e l’adeguamento della stessa in zona Sardellane, il nostro gruppo non poteva restare indifferente.

Per noi la questione generale che va corretta al più presto è sempre la stessa, si chiama “Procedura della Pubblica Amministrazione” e per la precisione riguarda due punti fondamentali di cui lamentiamo spesso la carenza nelle azioni che vedono coinvolto il Comune di Sezze, e sono:
Trasparenza e Logica.

1) Trasparenza nell’iter burocratico seguito e nei progetti che, a nostro avviso, devono arrivare tempestivamente al cittadino, in modo che sia chiaro chi ha deciso e quali sono le scelte prese ancor prima di passare alle azioni. In genere al cittadino di Sezze le opere pubbliche arrivano come un fulmine a ciel sereno, e il più delle volte non si sa mai chi lo ha scagliato.

2) Logica degli interventi e soprattutto una analisi esaustiva del rapporto tra i costi e i benefici per la comunità. In genere non si riesce a capire quale è il senso delle opere scelte che, spesso, invece di portare benefici portano a perdere parti importanti del patrimonio pubblico, senza dare al cittadino la possibilità di capire quale dovrebbe essere la funzionalità del nuovo intervento e soprattutto senza spiegare perché rinunciare al patrimonio preesistente.

Per concludere, con l’adeguamento del tratto della Strada Regionale 156, che attraversa in modo trasversale tutto il fronte della città di Sezze, a nostro avviso è stata superata ogni assurdità: dimenticando le vocazioni naturali di questo territorio, che sono l’agricoltura, la cultura e il paesaggio; mettendo a rischio la risorsa principale che è l’acqua, con interventi pesanti a ridosso delle numerose sorgenti, del fiume Ufente e del lago delle Mole Muti; considerato che stiamo parlando di un’opera obsoleta, pensata negli anni’70 e modificata svariate volte in fase di progettazione, a cui è stata affidata la “missione” improbabile di sostenere adeguatamente il collegamento tra le città di Frosinone e quella di Latina, che invece sono rimaste fuori dal progetto, chiediamo con forza un ripensamento della posizione del Comune di Sezze che nei confronti dell’Ente Regionale dovrà pretendere una “compensazione” per i danni ambientali, paesaggistici e di carattere culturali arrecati al territorio così come indicato nelle mozioni dei Consiglieri Di Palma e Brandolini.
Campoli, pur contestando l'impianto del discorso prendendo le distanza da ciò che è stato deciso prima della sua consiliatura, ha ammesso l'assurdità degli interventi fatti per la nuova SR 156 accettando di presentare domanda di compensazione alla Regione Lazio per i danni subiti dal territorio di Sezze . Si tratta di un passo importante verso quello che auspichiamo possa essere l'inizio di una nuova stagione. Di sicuro oggi i rapporti tra il gruppo “In difesa dei Beni Archeologici” e l'Amministrazione Comunale sono migliorati.


> 8 ottobre 2007:     il Gruppo di Cooperazione “In difesa dei Beni Archeologici”

Il direttivo è composto dalla Dottoressa Elisabeth Bruckner,da Fausto Di Lenola  rappresentante di Legambiente e dalla Dottoressa Arianna Bernasconi di Setina Civitas.

Setina Civitas ci riprova ed affida al Sindaco Andrea Campoli e all'Assessore Remo Grenga il progetto della "Via Setina"

Il progetto che, con tanta fatica, impegno e passione, è stato inutilmente consegnato nelle mani della precedente amministrazione comunale, dopo una vicenda poco chiara in cui è rimasta coinvolta anche la XIII Comunità Montana,  è stato consegnato oggi alla nuova Amministrazione di Sezze. Pensiamo che questo progetto può essere l'inizio del Parco Archeologico ed anche quello di un ritrovato senso di appartenenza e amore nei confronti del paese.


Progetto di Riqualificazione della Via Setina

In data 9 marzo 2005 il progetto è stato presentato al Sindaco di Sezze, Lidano Zarra, che ha garantito il massimo impegno politico affinché le opere previste per la riqualificazione della Via Setina ottengano al più presto i finanziamenti da parte della Regione Lazio. 

Stampa del 1834 di E. Dodwel - C. J. Hullmandel che ritrae il Tempio di Saturno

> 29 settembre 2004

Antefatto      Ruspe in azione |     Lettera al Sindaco |

Dopo gli incresciosi fatti del 13 giugno Setina Civitas ha scritto al Sindaco di Sezze, Lidano Zarra (che non ha mai risposto), ha lanciato una campagna di informazione sui quotidiani ed avviato cooperazioni con gli studiosi del posto e con il Circolo dei Monti Lepini di Legambiente. Quest'ultima ha presentato un esposto al Comando della Polizia Municipale che, previo sopralluogo ha fermato i lavori abusivi ed ha richiesto la perizia  dai tecnici comunali. L'intera documentazione è stata inviata alla Procura della Repubblica. Dalla documentazione del Comune di Sezze tutte le responsabilità sono state attribuite alla XIII Comunità Montana.

Intanto s'è costituito il Gruppo di Cooperazione che come primo atto ha scritto al Presidente della Comunità Montana, Domenico Guidi, chiedendo un incontro. L'incontro si è tenuto il giorno 3 settembre a Priverno dove Guidi ha espresso rammarico per l'accaduto precisando:

La XIII Comunità Montana è stata chiamata ha finanziare dei lavori che il Comune di Sezze ha fatto eseguire in zona Strada Vecchia ed in località Fontana del Sordo. L'ammontare liquidato è stato pari a  40.000 euro. Quanto a noi dichiarato è stato successivamente comunicato alla Procura della Repubblica.

Torre di difesa lungo la Via Setina oggetto di riqualificazione fotografata nel settembre 2004

> 8 settembre 2004

Al momento

Il Presidente Domenico Guidi, dopo aver chiarito la sua posizione davanti al neo costituito Gruppo di Cooperazione "In difesa dei Beni Archeologici", ci ha invitati a presentare al più presto il progetto di riqualificazione che già avevamo in animo e per il quale si sarebbe impegnato personalmente a seguirne l'iter burocratico. Così è stato ed ora siamo in attesa di poter sviluppare il progetto e di realizzarlo secondo dettami coerenti con i nostri principi.

Quello che segue è il progetto di massima che in data 8 settembre 2004 abbiamo presentato all'attenzione del Presidente della XIII Comunità Montana, Domenico Guidi.

Progetto di riqualificazione della Via Setina

Gruppo di Cooperazione “In difesa dei Beni Archeologici

Tavola topografica della zona interessata con le indicazioni principali

Il Progetto nasce dalla collaborazione di archeologi con i partecipanti ai corsi finanziati dalla Regione Lazio che si sono tenuti a Sezze preso l’ISISS PACIFICI E DE MAGISTRIS, e con l’apporto del Circolo Culturale Setina Civitas e del Circolo dei Monti Lepini di Legambiente che ne sostengono la validità.

Si è costituito in questo modo il Gruppo di Cooperazione “In difesa dei Beni Archeologici” ch ha sviluppato il progetto.

 

FINALITA’

Ripristinare il tracciato dell’antica via romana che collega la città di Sezze con la Pedemontana valorizzandone le ricchezze archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche che costituiranno una attrattiva turistica.

  Particolare del rudere della Madonna dell'Appoggio

CONTENUTI

La ‘Strada Vecchia’:

 una moderna via verso la valorizzazione del territorio setino

Progetto di ripristino della ‘Strada Vecchia’

 

Sul versante occidentale del colle setino il tracciato dell’antica via romana, ancora in uso fino alla fine dell’800, collega con un andamento ripido e sinuoso la città di Sezze alla sottostante pianura. Numerose strutture conservate lungo questo percorso riescono, nonostante il loro stato di abbandono e degrado, ancora a testimoniare la millenaria storia di questa via: muri di terrazzamento e torri di difesa in opera poligonale, monumenti funerari e la chiesetta della Madonna dell’Appoggio.

 Il ripristino dell’antica strada non solo permetterà nuovamente il transito a pedoni, biciclette ed eventualmente a carri (ricostruzioni di modelli antichi), ma soprattutto offrirà con le sue attrattive archeologiche, naturalistiche e paesaggistiche la possibilità di effettuare escursioni ricche di suggestioni culturali e ambientali.

Nel quadro culturale setino i nuovi allestimenti del Museo del Giocattolo, dell’Antiquarium Comunale, della Casa Museo di S. Carlo e del Museo della Cattedrale di S. Maria insieme alla probabile istituzione di un percorso circun-murario, l’apertura di un percorso storico-naturalistico lungo l’antica strada di accesso alla città costituisce una importante integrazione all’offerta culturale.

Muro di sostruzione della Via Setina. In evidenza, nella parte superiore, i paracarri romani

E’ inoltre da considerare che le numerose testimonianze archeologiche e naturalistiche presenti nelle immediate vicinanze della strada e della città potranno essere gradualmente incluse nell’itinerario di visita fino a creare un vero e proprio parco suburbano nell’ambito del quale potranno essere resi accessibili al pubblico i resti di varie ville romane (p.e. la villa presso la Madonna dell’Appoggio, di S. Isidoro, del Capannaccio, delle Grotte), la "camminata di dinosauro" fossilizzata scoperta presso la cava di calcare, la grotta della ‘cava di calcare’ frequentata intorno a 50.000 anni fa dall’uomo di Neandertal, il Riparo Roberto le cui pareti rivelano disegni a carboncino ritraenti scene di caccia, la grotta Iolanda nella quale furono rinvenuti strumenti litici apigravettini (databili intorno al 12.000 anni fa).

 Stampa del 1834 di E. Dodwel - C. J. Hullmandel che ritrae una Torre di difesa romana

Interventi da includere nel progetto di ripristino della ‘Strada Vecchia’

 

Bonifica della strada nel tratto compreso tra la Chiesa della Madonna della Pace fino a Sezze Scalo: dovrà essere eliminata la vegetazione infestante e rimossi gli strati superficiali di terreno che coprono la pavimentazione superstite.

 

Messa in sicurezza della strada: poiché in alcuni tratti del percorso interessato il fronte della cava di calcare esistente arriva a soli pochi metri dal dalla strada, sarà necessario provvedere alla realizzazione con una opportuna recinzione. Il margine stesso della strada dovrà essere delimitato verso valle da parapetti lignei.

 

Drenaggio: affinché i lavori di ripristino della strada non vadano distrutti da un errato incanalamento delle acque meteoriche sarà necessario realizzare un adeguato sistema di drenaggio, eventualmente anche utilizzando i piccoli ponti preesistenti lungo il tracciato.

 

Ripristino della pavimentazione: l’antica pavimentazione sembra essersi conservata solo parzialmente. Con la rimozione degli strati superficiali di terreno sarà possibile rendersi conto sul reale stato di conservazione della pavimentazione ed ipotizzare come integrare quella mancante con interventi moderni.

 Particolare in alto della Torre di difesa come si presenta oggi

Restauri: torri di difesa, Cappella di S. Sossio, chiesetta della Madonna dell’Appoggio e muri di sostruzione della strada.

 

Realizzazione di scavi archeologici: presso le due torri di difesa s’intende aprire alcuni saggi di scavo volti a determinarne sia la datazione che la più precisa funzione rispetto alla principale via di accesso alla città.

 

Aree attrezzate: realizzazione di aree di sosta con tavoli, panche e contenitori per i rifiuti.

 

Apparato didattico: pannelli esplicativi dislocati lungo la strada forniranno al visitatore informazioni essenziali riguardo a:

Storia della strada

Le torri difensive

La chiesetta di S. Sossio

La chiesetta della Madonna dell’Appoggio

Informazioni sulla flora

 

Rilevamento strumentale delle strutture antiche.

 

Realizzazione di materiale didattico e promozionale.

  Parte del tracciato della Via Setina. A sinistra sono ben visibili i paracarri sulla spettacolare veduta della pianura

MODALITA’ DI SVILUPPO

All’interno del Gruppo di Cooperazione è stato individuato un direttivo composto dalla Dottoressa Elisabeth Bruckner, Di Lenola Fausto rappresentante di Legambiente e dalla Dottoressa Arianna Bernasconi di Setina Civitas. Il direttivo coordinerà ogni aspetto progettuale approfondendo quello storico-archeologico ed usufruendo dell’apporto di studi professionali per definire gli aspetti tecnico-realizzativi dando molta importanza a quelli idro-geologici del tracciato stesso. Alla XIII Comunità Montana si chiede la massima collaborazione ed apporto logistico.

Il Progetto verrà realizzato seguendo le direttive delle Sopraintendenze.

I lavori di sviluppo e ricerche sul progetto sono in corso, per informazioni ci si può rivolgere a Setina Civitas.

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