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Sviluppo turistico possibile Il Presidente della Regione Lazio, Marrazzo, a Sezze Sezze, 17 luglio 2006 di Ignazio Romano |
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Una serata speciale, dal sapore genuino, come non se ne vedevano da tempo nel paese. Un incontro del Presidente della Regione Lazio con la cittadinanza, ideato da Maurizio Costanzo e giunto a Sezze per la dodicesima tappa. Un momento civico che rompe con un passato d’isolamento, fatto di distanze sociali e di disuguaglianze, di diritti negati e capacità amministrative dubbie. Una pietra miliare voluta da Marrazzo intenzionato a voltare pagina, e con cui chiunque ha intenzione di governare il paese dovrà fare i conti. da
sinistra: Campoli, De Angelis, Magagnoli, Costanzo, Marrazzo, Leggeri,
Pantaneschi Sul palco, attesi da una folla assiepata all’ingresso del parco della Rimembranza, sono saliti Maurizio Costanzo e Piero Marrazzo. Perfettamente a loro agio nelle vesti di co-conduttori di una manifestazione dal sapore popolare, i due, dopo il saluto iniziale, hanno accolto con molta naturalezza gli interlocutori nostrani chiamati a rappresentare Sezze. Costanzo a così rivolto domande alla campionessa iridata di pallavolo, Manuela Leggeri, al direttore della Junior Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Antonio Pantaneschi, al presidente della Passione di Cristo, Elio Magagnoli, al direttore del Museo del Giocattolo di Sezze, Umberto De Angelis (alias Farza), e per concludere al poeta dialettale, Antonio Campoli, che con le sue poesie in sezzese ha fotografato impietosamente la realtà del paese. In bilico tra un presente che rischia di diventare anonimo, ed un passato sempre più sbiadito, gli ospiti di Costanzo hanno dimostrato tutte le risorse e le capacità che Sezze sa ancora esprimere. Mentre numerosi applausi accompagnavano i passaggi salienti del dibattito, dalle prime file della platea le autorità presenti, tra cui il Prefetto di Latina, il neo Commissario del Comune di Sezze ed il presidente Titta Giorgi, seguivano con interesse le parole del governatore, che di volta in volta si confrontava con gli ospiti invitati a parlare della loro setinità. l'intervento
di Titta Giorgi Poi
le domande sugli aspetti più delicati, tra cui l’ospedale che deve
tornare ad essere pienamente funzionante, la nuova statale 156 da
ultimare al più presto e lo sviluppo turistico a cui Piero
Marrazzo da molta importanza. Il Presidente della Regione Lazio, a
tale proposito, ha affrontato in particolare quegli aspetti legati alla
Passione di Cristo. Una tradizione medioevale per cui Sezze è
conosciuta all’estero. Un importante tassello, per lo sviluppo
turistico dell’intero comprensorio, da mettere finalmente in gioco.
Quindi la necessità di dare una sede stabile all’associazione che
cura la processione del Venerdì Santo, e l’esigenza di promuovere
l’evento realizzando a Sezze un Museo della Passione. Ricordando che
Sezze rappresenta per l’Italia l’Europassione, e che le vicende
degli ultimi tempi hanno evidenziato la necessità di garantire
autonomia di gestione ed un futuro all’evento. Non si è parlato,
invece, del Teatro Sacro Italiano e della sua centralità nel rilancio
turistico. Ora le aspettative e la speranza, per un inversione di rotta possibile, hanno ripreso fiato. La responsabilità e gli impegni che Marrazzo si è preso sono epocali per il nostro territorio. Ma la paura di nuove delusioni è forte, e radicata in decenni di malgoverno e di gestione della cosa pubblica a beneficio di pochi.
Altro
tema importante di cui s’è parlato nella serata, e che sta
particolarmente a cuore al governatore, è quello legato all’omicidio
di Luigi De Rosa. Avvenuto a Sezze il 28 maggio del 1976, nel momento più
infuocato della stagione politica italiana, l’episodio di cronaca nera
balzò all’attenzione nazionale riempiendo le pagine dei giornali e
dei notiziari televisivi. Giuseppe
Marrazzo, terracinese e
amico di Titta Giorgi, seguì per la Rai il tragico evento. Per il
figlio, Piero, iniziò un periodo di riflessione che più tardi lo
avrebbe portato a seguire le orme del padre, imboccando con successo la
carriera giornalistica. Dopo
il momento istituzionale, che per una volta è stato veramente
accattivante, la manifestazione è proseguita piacevolmente con lo
spettacolo offerto dal comico Antonio
Giuliani ed i suoi esilaranti affreschi sulla famiglia italiana,
oramai in balia della pubblicità televisiva. A conclusione di questa
serata importante, ecco irrompere la voce melodiosa di Antonella Ruggero che ha ripercorso la sua carriera d’autrice.
Applausi a scena aperta, ma in molti non si sono accorti di una presenza
a dir poco straordinaria sul palco. Infatti ad accompagnare al piano la
storica cantante dei Matia Bazar, dietro una fluente capigliatura
canuta, c’era Mark Harris.
Si proprio lui, il pianista che nel 1998 è stato al fianco di Fabrizio
De André nei suoi ultimi concerti, e che così bene ha interpretato
l’assolo alla fisarmonica di “Un giudice”. Antonella
Ruggero e Mark Harris erano veramente l’ultimo regalo che Sezze si
attendeva da questa estate di novità. Ora c’è seriamente da
augurarsi che la volontà di ricominciare, e di tornare a crescere,
prevalga sugli atteggiamenti meschini che hanno congelato la vita
culturale del paese negli ultimi anni. Confidando nel fatto che, ieri
sera, quelle di Marrazzo sono apparse più come convincenti volontà di
agire che come promesse politiche. il comico Antonio Giuliani Mark Harris e Antonella Ruggero >>> TUTTE LE FOTO DELLA SERATA |