San Carlo da Sezze

CONCERTO BANDA DEI CARABINIERI

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Sezze, 3 luglio 2009                     Piazza del Duomo  ore 21,00    

Concerto della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri

Venerdì 3 luglio nell'ambito dei festeggiamenti dei SS. Patroni Lidano e Carlo, dopo la Santa Messa che per l'occasione verrà celebrata nella Cattedrale Duomo di Santa Maria da don Giovanni Checchinato rettore del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, alle ore 21.00 la Piazza del Duomo ospiterà una speciale esibizione della Banda Musicale dell’Arma dei Carbinieri diretta dal Maestro Massimo Martinelli.

L’evento rientra tra quelli programmati dalla commissione “Evento 50° anniversario di canonizzazione di San Carlo da Sezze”, in occasione dei Festeggiamenti dei Santi Patroni Lidano e Carlo.

Nel corso della serata ascolteremo i seguenti brani:

Pensiero Sinfonico, marcia sinfonica di V. Borgia; 

Vespri Siciliani sinfonia di G. Verdi; 

Valzer Campestre, dalla suite siciliana di G. Marinuzzi (solista: Prof. L. tn Antonio Di Raimo); 

Gran Fantasia, tratto dall’Opera Norma di V. Bellini (solisti: Prof. L. tn Santino Torre; Prof. L. tn Giulio Scacchi); 

La cavalcata delle Walkirie di R. Wagner; 

Moment for Morricone di E. Morricone; 

La Fedelissima, Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri di L. Cirenei; 

Il canto degli Italiani, Inno Nazionale di M. Novaro.

A dirigere la banda sarà il M°  Ten. Col. Massimo Martinelli.

Nato a Roma nel ’65, Martinelli ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, diplomandosi in Composizione, Direzione d’Orchestra, Musica Corale e Direzione di Coro, Pianoforte e Strumentazione per Banda. Dopo la laurea in Etnomusicologia, ha conseguito la laurea specialistica in Musicologia e Beni Musicali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Dal 01° luglio 2000 è stato nominato Maestro Direttore della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, dopo aver ricoperto prestigiosi incarichi presso Bande di altri corpi militari.

La Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, invece, è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale. Le origini del complesso musicale risalgono al 1820, quando, per la prima volta, il Corpo dei Carabinieri Reali comprese nel suo organico un nucleo di Trombettieri.

Tale formazione fu trasformata, nel 1862, in Fanfara, e attraverso successive modifiche assunse nel 1920 una fisionomia più ampia e la denominazione di Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri.

La Banda , composta da 102 orchestrali, diplomati nei migliori conservatori italiani, ha avuto il suo battesimo internazionale a Parigi esibendosi insieme a prestigiosi complessi quali la Banda della Guardia Repubblicana Francese e della Guardia Reale Inglese.

Da allora numerosissime sono state le tournée all’estero: trentuno in Europa, una in Brasile e due in Giappone, una in Medio-Oriente, due in Canada e tre negli Stati Uniti d’America, l’ultima delle quali in occasione del Columbus Day del Millennio, una in Cina  (a Canton alla presenza dei Presidenti del Consiglio italiano e cinese, nella splendida cornice del Sun Yat-sen Memorial Hall il 14 settembre del 2006 in occasione delle manifestazioni per l’“Anno dell’Italia in Cina”).

Nel 2001 la Banda si è esibita alla presenza del Papa Karol Woytila durante la prima visita ufficiale di un pontefice alla Camera dei Deputati. Il complesso, noto in tutto il mondo per l’elevata professionalità dei suoi orchestrali e per il fascino delle splendide uniformi, è stato diretto, nel tempo, dai Maestri Luigi Cajoli, Luigi Cirenei (allievo di Pietro Mascagni e compositore della ormai famosa Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri), Domenico Fantini e Vincenzo Borgia.


La Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri 
>> dal sito www.carabinieri.it

Le origini

La Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale. E la partecipazione del pubblico ai concerti della Banda dell'Arma rimane uno dei tanti aspetti di quella naturale simpatia che spinge il cittadino verso i Carabinieri.
In Piemonte, in seguito al nuovo ordinamento dato all'Esercito da Carlo Alberto nel 1831, vennero stabiliti nel numero di 18 i musicanti per ogni reggimento di linea e di 24 per la "Compagnia Guardie del Corpo di S.M.". Con successive determinazioni regie furono regolamentate tutte le questioni inerenti al servizio delle "musiche militari", che raggiunsero così una forma d'organizzazione vasta e completa. Fu in quegli anni che il Corpo dei Carabinieri ebbe i suoi primi trombettieri, nucleo originario di musicanti che via via, con successivi riordinamenti nell'organico e nella dotazione degli strumenti, diede vita dapprima (nel 1862) alla "Fanfara" e poi alla "Musica". Da questa derivò, infine, la "Banda" che, attraverso affinamenti successivi, ha assunto la fisionomia attuale.
I "trombettieri" del Corpo dei Carabinieri

I progetti di costituzione del Corpo dei Carabinieri comprendevano nelle tabelle organiche anche 8 "trombetti", ma solamente l'"Istruzione provvisoria elementare per i carabinieri", approntata e resa esecutiva con ordine del giorno 1° ottobre 1820 dal colonnello Comandante del Corpo, Alessandro di Saluzzo di Menusiglio, trattò espressamente, per la prima volta, dell'impiego dei trombettieri.

Ai capitoli "formazione d'una divisione dell'Arma a piedi" e "formazione d'una divisione dell'Arma a cavallo" e nei relativi disegni allegati, furono infatti precisate le posizioni occupate dal "brigadiere trombetta" e dai "trombetti", "nell'ordine di battaglia, nella parata o revista e nell'ordine di colonna per sfilare in parata".
Che il Corpo comprendesse nei suoi organici i trombettieri, è confermato anche dal Lang ("Dalle Guardie del Corpo allo Squadrone Carabinieri Guardie del Re"), il quale riferisce che nell'aprile del 1842, in occasione del torneo tenutosi a Torino per solennizzare le nozze dei duca Vittorio Emanuele di Savoia con Maria Adelaide di Lorena, venne costituito, per la scorta d'onore, uno speciale Squadrone di carabinieri a cavallo provvisto di trombettieri. Essi indossavano, tra l'altro, un elmo "con la ciniglia rossa".
Sei trombettieri, come riferisce il colonnello Ulderico Barengo ("I Carabinieri Reali negli anni 1848-1849"), erano pure compresi nei 248 "uomini di bassa forza" facenti parte dei tre Squadroni carabinieri che furono protagonisti, il 30 aprile 1848, dell'epica carica di Pastrengo.
Il servizio di trombettieri nel Corpo dei Carabinieri Reali fu, poi, sanzionato ufficialmente il 22 febbraio 1850, con dispaccio numero 2740-41 del Ministero di Guerra e Marina.
Le prime fanfare

Nel decennio successivo al 1850, l'impiego dei trombettieri fu sempre più generalizzato, per cui il Comitato del Corpo (corrispondente all'attuale Comando Generale) venne indotto ad aumentarne il numero ed a migliorarne l'organizzazione.
Nacquero così le Fanfare della XIV e della VII Legione corrispondenti alla Scuola Allievi di Torino ed alla Legione di Napoli. Presso le altre Legioni furono costituiti nuclei trombettieri.
L'atto istitutivo delle formazioni musicali può essere identificato nel Regio Decreto 18 giugno 1862 relativo all' "aumento di forza al Corpo dei Carabinieri Reali" il quale riconosceva necessario "...aumentare la forza degli Stati Maggiori di tutte le Legioni onde ... impiegare alcuni uomini al servizio di trombettiere".
Al decreto fece seguito la circolare dei Comitato n. 25 10 dei 30 luglio 1862, con cui vennero impartite disposizioni relative all'applicazione dei decreto stesso ed in particolare furono stabilite le caratteristiche della divisa dei carabinieri musicanti.
Nell'agosto 1862 la Fanfara della XIV Legione fu affidata alla direzione del brigadiere trombettiere Francesco Cabella, promosso maresciallo d'alloggio nel settembre successivo.
Ulteriori notizie relative ai carabinieri musicanti risalgono al 1877, data di pubblicazione della "Istruzione sulla divisa della truppa dell'Arma dei Carabinieri Reali". Nella Istruzione vennero, fra l'altro, precisati tutti gli elementi distintivi, sia per il "vestito di grande tenuta" sia per quello di "piccola tenuta" per musicante. In particolare la "lira", che la circolare del 1862 aveva previsto quale unico fregio dei musicanti, venne sostituita da "alamari" sul colletto e sui paramani e da "cetre" sulla parte posteriore dell'abito.

La successiva "Istruzione sulla divisa dei RR - Carabinieri" del 1880 riprese l'argomento senza modificare i fregi ma precisandone, anche con disegni, tutti i particolari.
Con circolare n. 12337 del 20 ottobre 1883, dall'oggetto "Istruzione per il ristabilimento dei trombettieri", il Comando Generale raddoppiò il numero dei trombettieri per ciascuna Legione, istituì gli allievi trombettieri destinati a divenire trombettieri una volta acquisita la necessaria abilità e assegnò due trombettieri ad ogni comando di Divisione. Nel 1884 la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri (nuova denominazione assunta dal 1867 dalla XIV Legione, sempre nella sua sede a Torino), in analogia a quanto era prescritto per le musiche dei Reggimenti di Fanteria e le fanfare dei reparti di Cavalleria, fu dotata di 19 strumenti a fiato e 5 a percussione. Nello stesso anno la Fanfara tenne, per la prima volta, un concerto pubblico. Suonò infatti a Torino, in occasione della Esposizione Generale Italiana, meritando un diploma per l' "organizzazione tecnica e l'efficienza artistica dimostrate".

Dalla "Musica" della Legione Allievi Carabinieri alla Banda Musicale

La "Musica"
Il 1° febbraio 1886 il Ministero della Guerra, su proposta del Comando Generale dell'Arma, approvò una nuova formazione organica per la Fanfara della Legione Allievi, trasferita l'anno precedente da Torino a Roma.
Quando nel dicembre successivo il maresciallo Capo Fanfara Cabella venne collocato a riposo, il Ministero della Guerra bandì un concorso per sostituirlo. Fra i numerosi partecipanti, risultò vincitore il maestro Luigi Cajoli, che il 5 febbraio fu nominato "Capo Fanfara nella Legione Allievi Carabinieri" col grado di maresciallo d'alloggio ordinario.
Un definitivo riconoscimento come formazione bandistica venne alla Fanfara dal Ministero della Guerra, che, tenuto conto dei progressi compiuti dal corpo musicale e in considerazione che esso ormai si avvicendava applauditissimo sulle piazze della Capitale con altre bande reggimentali, con atto del gennaio 1888 assegnò un fondo annuo di 5000 lire per le spese della Fanfara della Legione Carabinieri. Inoltre, lo stesso Ministero, sempre in quell'anno, autorizzò ad introdurre nell'organico nuovi strumenti.

Col passare degli anni il Maestro Cajoli migliorò ulteriormente il repertorio della Fanfara, riscuotendo l'approvazione incondizionata dei competenti e la più larga simpatia fra il pubblico.
Il Comando Generale adottò pertanto una serie di provvedimenti tesi ad assicurare all'Arma un corpo musicale numericamente rispondente alle nuove esigenze ed alla considerazione acquisita. Nella "Tabella graduale e numerica di formazione della Legione Allievi" pubblicata sul Giornale Militare del 29 dicembre 1894, per la prima volta la "Fanfara" fu chiamata "Musica" e venne potenziata anche numericamente. Inoltre, al "capomusica" venne conferito il grado di ufficiale e il Maestro Cajoli, con successivo decreto del gennaio del 1896, fu promosso sottotenente.
Banda della Legione Allievi Carabinieri
Con legge n. 515 del 17 luglio 1910, riguardante la "Modificazione al testo unico delle leggi di ordinamento del Regio Esercito e dei servizi dipendenti dall'Amministrazione della Guerra", per la prima volta nell'organico degli ufficiali dell'Arma fu inserito il Maestro Direttore di Banda.
Da tale data, quindi, la Musica divenne ufficialmente Banda della Legione Allievi Carabinieri. Il 1 luglio 1914 essa sfilò in testa ai reparti dell'Arma davanti alle supreme
cariche dello Stato, in occasione della cerimonia che si tenne alla Legione Allievi per celebrare il 1° Centenario dell'Istituzione. Dopo lo scoppio del 1° conflitto mondiale, l'Arma assegnò alla Banda l'onore di scortare la Bandiera di guerra dei Carabinieri al settore carsico del fronte, dove i musicanti divisero con gli altri militari dell'Arma rischi e fatiche.
Rientrata dalla zona di operazioni nel novembre del 1915, la Banda effettuò nel 1916 varie missioni all'estero per eseguire concerti a beneficio dei soldati alleati feriti. Mutate le caratteristiche essenziali del suo impiego, il corpo musicale assunse così la funzione di rappresentare, attraverso le proprie esecuzioni, le tradizioni ed i costumi del nostro Paese.

Il primo di tali viaggi ebbe come meta Parigi, ove la Banda si esibì accanto a quelle famose della Guardia Repubblicana francese e della Guardia Reale d'Inghilterra. La stampa parigina lodò senza riserve la bravura dei carabinieri musicanti, riconoscendone il più completo successo.
"La Domenica del Corriere" dedicò all'avvenimento una copertina a colori per mano di Achille Beltrame.
Sempre a beneficio della Croce Rossa, nel 1917 la Banda si recò a Lione e a Saint E'tienne; nel 1918 a Londra, ove tenne un concerto alla presenza degli stessi sovrani d'Inghilterra e, successivamente, nelle città di Birmingham, Sheffield, Blackburri, Newcastle, Liverpool e Southampton. Lo stesso anno esegui a Le Havre altro concerto a favore della Croce Rossa Belga. Nel 1919 la Banda fu a Nizza, a Cannes e a Mentone, riscuotendo dalla stampa apprezzamenti non diversi da quelli già tributati da sovrani, autorità e cittadini d'ogni dove. Il Maestro Cajoli fu insignito di numerose onorificenze estere, mentre in Patria fu nominato accademico del Conservatorio musicale di Santa Cecilia in Roma.
Banda Musicale dell'Arma del Carabinieri

Il 15 marzo 1920, con dispaccio n. 4424/8, il Ministero della Guerra approvò l' "Istruzione per la costituzione e il servizio della Banda dell'Arma dei Carabinieri Reali".

Il corpo musicale, divenuto così, anche negli atti ufficiali, Banda dell'Arma e non più della sola Legione Allievi, fu articolato in 70 esecutori, oltre il Maestro Direttore.

Il 30 ottobre 1920 la Banda scortò all'Altare della Patria la Bandiera dell'Arma, che ricevette, nel corso di una solenne cerimonia, la prima Medaglia d'Oro al Valor Militare per il validissimo contributo alla vittoria delle armi d'Italia (1915-1918).

Nel 1922 fu di nuovo in Francia, a Nizza, e subito dopo a Marsiglia: fu l'occasione per la seconda copertina a colori su "La Domenica dei Corriere". Così, di successo in successo, la Banda pervenne all'anno 1925, che può considerarsi conclusivo del ciclo di formazione dell'ormai affermato complesso.
Dal lontano 1887 erano trascorsi trentotto anni, durante i quali il Maestro Cajoli, grazie alla sua profonda sensibilità musicale e al suo entusiasmo, aveva portato la Banda dei Carabinieri ad una altezza tecnica da tutti ammirata. Ormai anziano, il valoroso Maestro il 1° aprile 1925 depose la bacchetta.
In seguito a concorso, la Banda venne affidata al Maestro Luigi Cirenei dal 17 dicembre di quello stesso anno. Cirenei, era stato allievo di Pietro Mascagni.

I Maestri: da Cirenei a Borgia

Il Maestro Luigi Cirenei

Al Maestro Cajoli successe il Maestro Luigi Cirenei, allievo di Pietro Mascagni e musicista di rara sensibilità, che mantenne alta la tradizione ed elevò ulteriormente il livello artistico del complesso.

I successi si susseguirono in patria ed all'estero, a Liegi nel 1928, a Parigi nel 1934, a Bruxelles, a Valence sur Rome e Aix-le-Bains nel 1935 e in seguito, Stoccarda, Montecarlo, Madrid, Berlino e Siviglia.
Nel 1940 il Maestro Cirenei venne promosso, unico fra i direttori di complessi bandistici militari, al grado di Capitano Direttore di Banda; due anni dopo gli venne conferita la qualifica di "consulente per le Bande del regio esercito".
Mentre fino al 1943 il compito dei Carabinieri musicanti era stato quello di mantenere alto il morale delle truppe in partenza per le varie zone operative, durante la resistenza essi parteciparono attivamente alla lotta contro i tedeschi: ben 42 Carabinieri musicanti furono deportati in Germania, mentre il prezioso archivi bandistico della Legione Allievi Carabinieri, che raccoglieva tante preziose partiture, venne devastato e distrutto dai tedeschi.
Dopo le vicende della Seconda Guerra Mondiale, fu lo stesso Maestro Cirenei, al quale si deve la composizione della Marcia d'Ordinanza dell'Arma dei Carabinieri, "La Fedelissima", dalle note limpide e solenni, ad iniziare l'opera di ricostruzione, proseguita, poi, dal Maestro Domenico Fantini.

Il Maestro Domenico Fantini

Successo al Maestro Cirenei nel 1947, con un lavoro profondo e analitico, nonché fervente passione da grande artista, Il Maestro Fantini rinnovò ed arricchì ulteriormente il patrimonio della Banda.

Sotto la sua guida la Banda conobbe un periodo particolarmente denso di impegni internazionali: 25 tournée in Europa, 1 viaggio in Brasile, 1 in Giappone, 42 concerti in 35 città fra le più importanti degli Stati Uniti d'America, memorabili quelli alla Carneige Hall di New York ed all'Accademia di Musica di Philadelphia.

Il Maestro Vincenzo Borgia

Nel 1972, al Maestro Fantini successe il Maestro Vincenzo Borgia, che, nato a Taranto il 17 febbraio 1933, iniziò giovanissimo gli studi musicali diplomandosi successivamente in tromba col Maestro Reginaldo Caffarelli, in strumentazione per banda col Maestro Salvatore Rubino ed in composizione con i Maestri Dino Milella, Alfredo De Ninno e Armando Renzi.
Dopo aver diretto dal 1968 la Banda dell'Aeronautica Militare, il 20 marzo 1972 conseguì la nomina a Maestro Direttore della Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri.
Dotato di spiccata sensibilità artistica, il Maestro Borgia trafuse nei suoi orchestrali un linguaggio nuovo nel quale presero vita tutti gli elementi più evoluti dell'arte musicale.
Con il nuovo Direttore, infatti, il complesso conobbe nuovi successi in Italia e all'estero: Toronto, Montreal, Montecarlo, Edimburgo, New York, Philadelphia, Providence, Washington, Parigi, Dortmund, La Valletta, in Israele e Palestina toccando città importanti quali Tel Aviv, Haifa e Hebron, fino a partecipare alle celebrazione del Columbus Day del nuovo millennio a New York.

Particolarmente importanti le sue esibizioni in Canada del 1972 e del 1974; "i Carabinieri ci hanno dato l'Italia" scriveva il "Giornale di Toronto" e il "Corriere Canadese" facendogli eco, che definiva l'esibizione della Banda "la più grande manifestazione italo-canadese del dopoguerra".
Ed ancora, nello storico castello dell'Espianade di Edimburgo nel 1976, in occasione del famoso "Military Tattoo" (il festival internazionale che rievoca ogni anno le più antiche e suggestive tradizioni militari);a Brena nella Germania Federale, dal 24 al 27 gennaio 1980, nel corso della Manifestazione Musicale delle Nazioni, ove i Carabinieri parteciparono insieme con i complessi di Danimarca, Francia, Germania Federale, Inghilterra, Olanda e Stati Uniti d'America, riaffermando - tra l'entusiasmo della folla - la sua straordinaria preparazione concertistica, affinata da eccezionale sensibilità.

La Banda Musicale oggi

Dal 1 luglio 2001 la Banda è diretta dal Maestro Massimo Martinelli. Oggi, con i suoi 102 orchestrali, assunti e selezionati attraverso concorsi pubblici, la Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri costituisce una complessa struttura in grado di interpretare composizioni tra le più celebrate.

Essa dispone di una moderna ed attrezzata sala prova, rispondente a tutte le esigenze tecniche ed artistiche. Il suo ricchissimo repertorio va dalle tradizionali marce militari ai brani classici ed a quelli moderni e contemporanei. Nelle sale da concerto, nei teatri, nelle radio ed alla televisione, in qualsiasi luogo si esibisca, la Banda raccoglie successi ed ottiene il plauso dei critici più severi.
La Banda dell'Arma può dunque oggi essere considerata una formazione orchestrale completa, pienamente affiatata ed impegnata nella costante ricerca della migliore impostazione musicale.
Non a caso, infatti, alcuni giornalisti l'hanno definita "una Banda sinfonica che suona come un'orchestra" e "un'orchestra di fiati".
Ma per tutti valga il giudizio di Paolo Monelli, il quale ha individuato il segreto di tanta perfezione "nel fatto che questi musicanti sono appunto Carabinieri e portano nell'esecuzione del loro compito il gran cuore e la dedizione che anima ogni specialità dell'Arma nelle sue molteplici mansioni".

Biografia del Maestro Martinelli

Nasce a Roma il 20 giugno 1965 e compie gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia dove consegue i diplomi in Composizione, Direzione d'Orchestra e Strumentazione per Banda.
E' inoltre diplomato in Musica Corale e Direzione di Coro, e Piano. Si perfezione nella direzione d' Orchestra a Vienna. Nel 1993-1994 ha insegnato Direzione di Coro presso il Conservatorio "L.Canepa" di Sassari ed in precedenza è stato pianista accompagnatore presso l'Accademia Nazionale di Danza in Roma.
Nel 1994 vince il primo Concorso di Archivista nella Banda del Corpo della Guardia di Finanza dove ha prestato servizio fino al giugno del 1996. Nel luglio dello stesso anno è chiamato a ricoprire il posto di Vice direttore della Banda Centrale della Marina Militare. Nel maggio 1997 vince il Concorso a direttore del medesimo prestigioso complesso, incarico che ha ricoperto fino al giugno del 2000. Il 1° luglio ha ricevuto la nomina a Maestro Direttore della Banda dell'Arma dei Carabinieri.
 

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