L'ARABA FENICE

Associazione no-profit via Orfanotrofio, 5 – 04018 Sezze (Lt),  tel. 0773.888814

 

per informazioni  Tel: 335.65.88.757   www.arabafenicesezze.org 

comunicati stampa


10-05-2018

8° edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa

Sezze: al via l’ottava edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa
È ormai giunto all’ottava edizione il premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa - ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”.
Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica e del Comune di Sezze, mentre l’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, ne sono anche i consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv.
Gli appuntamenti, che sono partiti lo scorso mercoledì 9 maggio al palazzo del Quirinale con la giornata dedicata alla memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi e l’incontro dei famigliari delle vittime con il Presidente della Repubblica, i Presidenti di Camera e Senato e altre Istituzioni, si protrarranno fino al 28 maggio, giorno in cui, in occasione del 42° anniversario della morte del giovane setino, sarà deposta una corona di fiori presso Largo Luigi Di Rosa. 
Tanti gli ospiti: il primo incontro, che si terrà domani, venerdì 11 maggio, alle ore 18, presso la Sala polifunzionale “Le Colonne di Tito”, in via Roma 20, vedrà la presenza del professor Ermanno Taviani, storico dell’Università di Catania, che terrà un incontro sul tema: “Il ’68 e lo spettacolo”.
Quest’anno, infatti, la manifestazione riserverà un focus particolare al Sessantotto, di cui ricorrono i cinquant’anni, concentrandosi sull’arte, la musica e gli avvenimenti di quell’anno.
In occasione del quarantesimo anniversario dell’omicidio dell’On. Aldo Moro, invece, venerdì 18 maggio alle ore 17 presso l’aula magna dell’ISISS Pacifici e De Magistris in viale dei Cappuccini, il professor Miguel Gotor, dell’Università di Torino, presenterà il libro “Le lettere di Aldo Moro dalla prigionia” e giovedì 24 maggio, alle ore 21 presso l’Auditorium M. Costa, in via Piagge Marine, la compagnia teatrale Le Colonne metterà in scena “Se ci fosse luce”, spettacolo teatrale scritto e diretto dal professor Giancarlo Loffarelli che ripercorre i 55 giorni di prigionia dell’importante uomo di Stato. 
Venerdì 25 maggio, infine, alle ore 17, presso la Sala polifunzionale “Le Colonne di Tito”, in via Roma, in seguito alla presentazione del libro dello scrittore Luca Pollini, “Ordine compagni. Storie, cronaca e leggende dei Servizi d’ordine”, saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola anche quest’anno in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. 
Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.
L’ingresso ad ogni incontro è libero. Per info: 3356588757; www.arabafenicesezze.org


19-05-2017

Premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa

È ormai giunto alla settima edizione il premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa -  ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”.

Gli appuntamenti, che sono partiti lo scorso martedì 9 al Senato della Repubblica in occasione dell’incontro dei familiari delle vittime del terrorismo con le Istituzioni, proseguiranno sabato 20 maggio alle 18 presso il centro polifunzionale “Le Colonne di Tito”, in via Roma, a Sezze (Latina).

Roberto Chiesi, responsabile del Centro studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, di Bologna, parlerà di “12 dicembre e altri film militanti degli anni ’70: il cinema di Lotta continua”.

Le conferenze si protrarranno fino alla serata finale di domenica 28 maggio quando, nell’occasione, saranno premiati i vincitori del concorso,  il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film.

Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio regionale del Lazio hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” www.misteriditalia.it e ha la partnership mediatica di Lazio Tv e Radio Radicale. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.  L’ingresso ad ogni incontro è libero.


27-01-2017

“Shoah: raccontare l’indicibile”

In occasione della Giornata della Memoria, si terrà venerdì 27 Gennaio, alle ore 21, a Sezze, presso il Centro polifunzionale “Le Colonne di Tito”, sito in via Roma 22, una importante iniziativa che vedrà coinvolte tante associazioni setine e singoli cittadini.

Da un’idea dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice”, con l’organizzazione di Simonetta Bernola e Carla Pasqualucci, si tesserà insieme il filo della memoria di uno degli orrori più tremendi del Novecento. I partecipanti si esibiranno in canzoni, musica e danza sul tema della Shoah e leggeranno brani, testimonianze e poesie tratti dal libro “Judenrampe. Gli ultimi testimoni”, di Anna Segre e Gloria Pavoncello.

“Shoah: raccontare l’indicibile” è un evento che si inscrive nella manifestazione “Quanto tempo è passato… Ti racconto la Storia”, una serie di appuntamenti che ormai da anni intende promuovere il ricordo, sottolineare l’importanza della Memoria e promuovere la ricerca storica. Non a caso, l’iniziativa è organizzata anche in collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa”, che nella sua biblioteca vanta un’importante sezione dedicata proprio al genocidio nazista.

Avere consapevolezza della propria Storia vuol dire schiacciare l’indifferenza con la responsabilità, significa rendersi conto della barbarie di cui è capace la società e prenderne coscienza affinchè non accada più nulla di simile. È fondamentale per costruire il futuro. Ascoltare le testimonianze di chi è sopravvissuto alla Shoah equivale a diventare tutti testimoni.


26-05-2016

40° anniversario della morte di Luigi DI Rosa

Tre gli ultimi appuntamenti della sesta edizione del Premio dedicato a Luigi Di Rosa, il giovane ucciso il 28 maggio 1976 a Sezze e di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della morte.

Domani, venerdì 27 maggio, alle ore 17.30 presso la sede dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice”, in via Diaz 25, si parlerà proprio del processo relativo all’omicidio e della sentenza che ha dichiarato Luigi Di Rosa vittima della violenza comune anziché del terrorismo o di violenza politica.

Interverranno in proposito il giudice Otello Lupacchini e l’avvocato della famiglia Di Rosa, Luigi De Angelis. A moderare la discussione, il giornalista Sandro Provvisionato.

La mattina di sabato 28 maggio ci sarà invece un corteo che partirà alle ore 10 dalla sede dell’Araba Fenice e terminerà con la deposizione di fiori al monumento commemorativo dedicato ai martiri dell’antifascismo, in Largo Luigi Di Rosa. Il pomeriggio, sempre presso via Diaz 25, alle ore 17.30, saranno premiati i vincitori del Premio nazionale di storia contemporanea e interverranno varie personalità del mondo politico e accademico.

Scopo del concorso è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”.

Anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrativa. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv.

Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


04-05-2016

6° edizione del premio dedicato a Luigi DI Rosa 

È ormai giunto alla sesta edizione il premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa -  ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”. Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica ha voluto conferire alla manifestazione la sua medaglia celebrativa. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che partiranno il prossimo lunedì 9 maggio, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 28 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso,  il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film.  Numerose le personalità attese durante tutta la manifestazione: gli scrittori Renzo Paris e Igor Patruno, la figlia dell’Onorevole Aldo Moro, Agnese, i giornalisti Annamaria Valle e Sandro Provvisionato, Adriana Faranda, il giudice Otello Lupacchini. Gli appuntamenti si terranno tutti presso la sede dell’Araba Fenice, in via Diaz 5 a Sezze (Latina), ad eccezione del 9 maggio. Il 9, infatti, la suddetta associazione è stata invitata a partecipare, presso la Camera dei Deputati, alla Giornata della Memoria dedicata a tutte le vittime del terrorismo, indetta dal Capo dello Stato. Il 26 maggio, invece, si terrà a Sezze un’intera giornata di discussione su “Politica, cultura, società e violenza nel triennio della solidarietà nazionale 1976-1979” tra i maggiori giovani studiosi del periodo che saranno coordinati da importanti storici italiani. Il 28, in occasione del quarantesimo anniversario dalla morte di Luigi Di Rosa, un corteo di autorità commemorerà il giovane setino e deporrà una corona di fiori al monumento a lui dedicato.

Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


27-01-2016

Giornata della Memoria: a Sezze tante associazioni per ricordare le donne di Ravensbruck.
In occasione della Giornata della Memoria, si terrà il prossimo mercoledì 27 Gennaio, alle ore 20.30, a Sezze, presso il Centro polifunzionale “Le Colonne di Tito”, sito in via Roma, una importante iniziativa che vedrà coinvolte tante associazioni setine e singoli cittadini. 
Da un’idea dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice” e di Carla Pasqualucci, è il secondo anno che numerose associazioni si riuniscono per tessere insieme il filo della memoria di uno degli orrori più tremendi del Novecento. Quest’anno, in particolare, si è deciso di focalizzarsi sulla Shoah delle donne mandate a morire nel campo di sterminio di Ravensbruck. La loro storia verrà raccontata dalla voce delle rappresentanti, tutte femminili, di ogni associazione che ha aderito all’iniziativa, che si daranno il cambio sul palco: “Acta Teatro”, Associazione “Femineus” di Priverno, Associazione “Memoria Storica”, Comunità di Sant’Egidio, “I Turapitto”, la scuola ISISS Pacifici De Magistris, Assocazione teatrale “Le Colonne”, “Lettera 22”, “MatutaTeatro”, “Parsifal”, Giovanna Mulè e Teresa Andreozzi. 
“Le rose di Ravensbruck” è un evento che si inscrive nella manifestazione “Quanto tempo è passato… Ti racconto la Storia”, una serie di appuntamenti che intendono promuovere il ricordo, sottolineare l’importanza della Memoria e promuovere la ricerca storica. Non a caso, l’iniziativa è organizzata anche in collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa”, che nella sua biblioteca vanta un’importante sezione dedicata proprio al genocidio nazista. 
L’ingresso è libero.
Per info: 3356588757 e www.arabafenicesezze.org


15-05-2015

Premio Di Rosa: due i prossimi appuntamenti
Si terranno domani, sabato 16 maggio, e domenica 17 maggio, alle ore 17 presso la sede dell’associazione culturale no profit “Araba Fenice” in via Orfanotrofio, a Sezze, i prossimi appuntamenti della quinta edizione del Premio nazionale di storia contemporanea “Luigi Di Rosa”. Sabato verrà proiettato il docufilm “Ritorno a casa – un ritratto privato di Enrico Berlinguer”, di M. Coccia, E. Ranieri e R. Sorace, che riceverà il premio speciale “Luigi Di Rosa” per la sezione audiovisivi. “Gli autori del docufilm – dice Mancini, presidente dell’associazione - raccontano un Enrico Berlinguer inedito e privato, fuori dalla retorica. Muovendosi tra la cronaca e i filmati dell’epoca, la narrazione incrocia la storia politica italiana e, pur evitando di santificare il suo protagonista, fornisce il ritratto di un uomo con cui è difficile non entrare in empatia. Una narrazione orale, poi, quella di Alberto Menichelli e Roberto Bertuzzi, di grande emozione, capace di riportare alla mente circostanze, episodi, aneddoti, frammenti di vita, che tratteggiano un racconto particolare di un periodo importante della storia recente del nostro Paese”. Interverranno la figlia di Enrico Berlinguer, Bianca, direttore del Tg3, Luca Telese, giornalista e scrittore, Alberto Menichelli, autista, e Roberto Bertuzzi, adetto alla sicurezza.
Domenica, invece, Ilaria Moroni presenterà Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle in cui persero la vita i fratelli Virgilio, 22 anni, e Stefano, di appena 10 anni.
Anche quest’anno il Premio “Di Rosa” ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode inoltre del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia pure della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che hanno avuto il via lo scorso venerdì 8 maggio con Paola Staccioli e Silvia Baraldini, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 30 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Numerose le personalità attese durante tutta la manifestazione: il giornalista Duccio Trombadori, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Sergio Zavoli e tanti altri. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


12-05-2015

A Sezze un importante convegno sugli anni di piombo
Di importanza notevole il prossimo incontro del premio nazionale di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa. I maggiori studiosi degli Anni di piombo si riuniranno a Sezze il prossimo giovedì 14 maggio, presso la sede dell’associazione culturale no profit “Araba Fenice” – via Orfanotrofio – per l’intera giornata, per discutere e studiare insieme i fenomeni, le cause e le conseguenze di quegli anni. “Violenza politica e democrazia nell’Italia repubblicana”, questo il titolo della giornata. L’evento si dividerà in due momenti: dalle 9 alle 13 i relatori saranno il prof. Enrico Gargiulo, il prof. Eros Francescangeli e il prof. Andrea Fermi, che saranno presentati dal prof. Guido Panvini e dal prof. Ermanno Taviani; dalle 15.30 alle 18 il prof. Giovanni Mario Ceci e il prof. Ermanno Taviani introdurranno il prof. Davide Serafino e le professoresse Lisa Bald, Chiara Zampieri e Giulia Pacifici. Anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Sezze. 

L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che hanno preso il via lo scorso venerdì 8 maggio e hanno visto la partecipazione di Silvia Baraldini, Paola Staccioli e il regista Daniele Vicàri, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 30 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Numerose le personalità attese durante tutto il resto della manifestazione: la figlia di Enrico Berlinguer, Bianca, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle, il giornalista Duccio Trombadori, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Sergio Zavoli e tanti altri. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


09-05-2015

Premio Di Rosa: il regista Daniele Vicari riceve un Premio speciale per il film “Diaz”
Si terrà domani, domenica 10 maggio, alle ore 17 presso la sede dell’associazione culturale no profit “Araba Fenice” in via Diaz, a Sezze, il prossimo appuntamento della quinta edizione del Premio nazionale di storia contemporanea “Luigi Di Rosa”. Il regista Daniele Vicàri riceverà un premio speciale per il film “Diaz”, che sarà proiettato per l’occasione. Così il presidente dell’associazione, Gian Carlo Mancini, motiva la scelta della giuria: “Vicàri ha saputo ricostruire e raccontare, con coraggio e puntualità, i fatti del G8 di Genova del luglio 2001. “Diaz”, muovendosi tra gli stralci di cronaca giudiziaria dell’epoca, con una rete efficace di flashback, testimonia lo scempio della Democrazia italiana. È un magistrale esempio di “cinema di denuncia civile”, forte, crudo, incalzante, vero, doloroso. Un’opera cinematografica che scorre su un piano fortemente etico, un grande lavoro di un regista che non si nasconde”.  Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che hanno avuto il via lo scorso venerdì 8 maggio con Paola Staccioli e Silvia Baraldini, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 30 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Numerose le personalità attese durante tutta la manifestazione: la figlia di Enrico Berlinguer, Bianca, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle, il giornalista Duccio Trombadori, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Sergio Zavoli e tanti altri. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


07-05-2015

edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa
È ormai giunto alla quinta edizione il premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa - ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”. Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati hanno voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che partiranno il prossimo venerdì 8 maggio, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 30 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Numerose le personalità attese durante tutta la manifestazione: la figlia di Enrico Berlinguer, Bianca, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle, il giornalista Duccio Trombadori, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Sergio Zavoli, Silvia Baraldini e tanti altri. Gli appuntamenti si terranno tutti presso la sede dell’Araba Fenice, in via Diaz 5 a Sezze (Latina), ad eccezione del 9 e del 22 maggio. Il 9, infatti, la suddetta associazione è stata invitata a partecipare, presso il Senato della Repubblica, alla Giornata della Memoria dedicata a tutte le vittime del terrorismo, indetta dal Capo dello Stato. Il 22, invece, si terrà a Roma, nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, un convegno internazionale dal titolo “Cinema, televisione e terrorismo”. Un'altra importante novità di questa edizione ci sarà il 14 maggio: si terrà a Sezze un’intera giornata di discussione sugli Anni di piombo tra i maggiori giovani studiosi del periodo che saranno coordinati da quattro importanti storici italiani. Il 28, come ogni anno, un corteo composto da studenti e autorità commemorerà Luigi Di Rosa e deporrà una corona di fiori al monumento a lui dedicato. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa.


15-04-2015

70° anniversario della Liberazione 

L’associazione “Araba Fenice” invita le associazioni e i singoli cittadini a partecipare all’evento previsto a Sezze il prossimo sabato 25 Aprile. In occasione del 70° anniversario della Liberazione italiana, ci riuniremo in zona “Ferro di cavallo”, alle ore 11, per cantare tutti insieme “Bella ciao”, canzone simbolo dell’antifascismo e della lotta per la libertà. Quella del 25 Aprile è una data fondamentale per ricordare e celebrare i valori della Resistenza su cui si fonda il nostro Paese. Al termine della manifestazione, saranno deposti dei fiori al monumento ai Martiri dell’antifascismo, presso Largo Luigi Di Rosa.


25-03-2015

Carlo Luffarelli presenta a Sezze il suo libro “Specchio della mia vita”

Il prossimo sabato 28 marzo, alle ore 17.30, presso la sede dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice” in via Orfanotrofio 5, a Sezze, Carlo Luffarelli presenterà il suo ultimo romanzo, “Specchio della mia vita”. Luffarelli è stato avvocato e giudice di pace. La sua prima fatica letteraria è legata proprio alla sua professione: ha pubblicato nel 2000 “L’avvocato pratico risponde a 102 quesiti”, con la Emme Grafica di Velletri. Si appassiona ben presto alla poesia, dando vita a una raccolta di 50 liriche dal titolo “Poesie senza tempo”, Casa Editrice Libro Italiano, e due anni dopo a “Finestre di luce”, di 45 componimenti. Alcune delle sue liriche, nel 2006, sono state inserite nell’antologia italiana “Poeti Italiani Contemporanei”. Altre sono state pubblicate sull’antologia “Argomenti” edita dalla Casa Editrice Ismeca. Sempre la casa editrice bolognese ha realizzato un cd contenente 32 delle sue liriche dal titolo “Gocce d’amore”, inserito nella Collana Orfeo. Luffarelli non ha solo sensibilità artistica. Iscritto all’associazione A.V.I.S. Comunale di Velletri, ha effettuato oltre 100 donazioni di sangue per le quali, nel 2009, gli è stata conferita, dal Presidente della Repubblica Napolitano, l’onorificenza di Cavaliere.

“Specchio della mia vita”, la nuova raccolta di poesie, sarà presentata dal professor Luigi Zaccheo e dal dottor Salvatore La Penna. Reciteranno e interpreteranno i testi Franca Del Giudice e Carlo Iannucci.  L’ingresso è libero e la cittadinanza e le associazioni sono invitate a partecipare. 


12-03-2015

Eraldo Affinati presenta il suo romanzo “Vita di vita” e inaugura la “Penny Wirton” di Sezze.
Il prossimo sabato 14 marzo, alle ore 17.00, presso la sede dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice” in via Orfanotrofio 5, a Sezze, Eraldo Affinati presenterà il suo ultimo romanzo, “Vita di vita”. Lo scrittore ha esordito nel 1992 con un libro dedicato a Tolstoj ed è stato finalista del Premio Strega e del Premio Campiello con “Campo del sangue”. La sua ultima fatica letteraria racconta di un viaggio in Africa compiuto assieme a Khaliq. Si tratta di una storia vera: seguito dallo stesso Affinati presso “la Città dei Ragazzi”, una storica comunità educativa di Roma, il giovane della Sierra Leone ha stretto un patto con il suo insegnante: se fosse riuscito a ritrovare sua madre, quest’ultimo sarebbe andato a conoscerla. Nel romanzo, le radici strappate di Khaliq vengono raccolte dai fantasmi dei partigiani, che sembrano consegnare ai ragazzi come lui il testimone della loro giovinezza spezzata. 

Un viaggio fisico, ma anche interiore, in cui Affinati si interrogherà su cosa vuol dire essere insegnante e sprofonderà dentro se stesso. Affinati, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, ha inoltre fondato la scuola di italiano per stranieri “Penny Wirton”. Non è richiesta alcuna iscrizione formale e gli studenti vengono accolti in qualsiasi momento, da settembre a maggio. La “Penny Wirton” lavora per piccoli gruppi grazie alla presenza degli “insegnanti” che volontariamente si dedicano “a tu per tu”, seguendo una proposta formativa organizzata “senza classi”, ai propri allievi. Tutti possono partecipare, qualunque sia la loro età, la provenienza, il sesso o la religione. Da gennaio una sezione della scuola di Affinati è attiva anche a Sezze, il lunedì e il mercoledi, dalle 18.00 alle 20.00, presso la sede dell’Araba Fenice. Sabato sarà inaugurata ufficialmente proprio da Eraldo Affinati. La cittadinanza e le associazioni sono invitate a partecipare. 


29-01-2015

Renzo Paris presenta il suo ultimo libro, “Il fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone”, a Sezze
Sarà presentato sabato 31 gennaio alle ore 17.30, presso la sede dell’associazione culturale “Araba Fenice”, in via Orfanotrofio 5, a Sezze, l’ultima fatica letteraria di Renzo Paris: “Il fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone”. "Fenicotteri" era il nome con cui si chiamavano tra loro i comunisti sotto il fascismo, i quali, come appunto gli uccelli, volavano da una città all'altra per consegnare la stampa clandestina. Tra questi figura lo stesso Silone. 
Paris è poeta, traduttore, romanziere e critico italiano, uno degli ultimi rappresentanti della cosiddetta “scuola romana” di cui facevano parte anche Moravia e Pasolini. Ha insegnato nelle università di Salerno e Viterbo e ha collaborato con numerosi quotidiani, tra cui «Il manifesto», «Liberazione», «Il Corriere della Sera», «L'espresso», «Nuovi Argomenti», «Pulp». Diversi i suoi romanzi: “Cani sciolti”, “Frecce avvelenate”, “La croce tatuata” e “La vita personale”. 
Nel nuovo libro, basandosi su alcuni documenti inediti, l’autore segue passo passo l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Silone e quella di suo fratello Romolo: dalla nascita al terremoto del 1915 che distrusse Pescina, alla crescita politica e interiore, il primo approdo a Roma, lo stato di profonda miseria, il congresso di Livorno, i viaggi a Mosca, Parigi, Barcellona, Zurigo, il carcere, fino ad arrivare alla disillusione politica e all'allontanamento dalla formazione religiosa. Un romanzo che indaga le molteplici identità di Silone, fino alla schizofrenia finale che lo consegnerà nelle mani dei dottori nella clinica di Jung. 
A coordinare l’incontro sarà Rino Caputo, professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Roma “Tor Vergata”.


23-01-2015
IL CAMMINO DEI RICORDI – Associazione Araba Fenice
Il giorno 27 gennaio alle ore 21.00, presso il centro polifunzionale “Le Colonne di Tito”, in occasione della Giornata della Memoria, l’Associazione Araba Fenice e il Centro studi di storia contemporanea Luigi Di Rosa di Sezze in collaborazione con numerose associazioni e singoli cittadini organizza un evento per ricordare i settanta anni dalla apertura dei cancelli di Auschwitz.
Durante la serata si alterneranno sul palco diversi lettori che riporteranno le testimonianze dei protagonisti di una delle pagine più vergognose della storia dell’umanità, accompagnati in questo percorso da musicisti e cantanti. 
L’idea è quella di rievocare il tragico destino di uomini e donne dal momento del loro rastrellamento sino all’arrivo nei campo di concentramento passando attraverso la fase della deportazione, per questo il nome che è sembrato più appropriato a definire questo percorso è stato “Il cammino dei ricordi”.
Si tratta di testimonianze di adulti e bambini accumunati semplicemente dal fatto di essere vittime di una follia di cui, probabilmente, non conosceremo mai le vere proporzioni. I documenti che saranno letti sono tratti sia da scritti di intellettuali perseguitati, Primo Levi, Etty Hillesum, Shlomo Venezia, Sami Modiano, solo per citarne alcuni, ma anche da dichiarazioni rilasciate dai sopravvissuti o da semplici lettere, telegrammi, biglietti, piccole tracce di vita quotidiana giunte sino a noi. 
L’associazione Araba Fenice è da anni impegnata nel difficile e appassionante compito di tenere viva l’attenzione di tutti e, soprattutto delle nuove generazioni, sulle tematiche legate alla Shoah, soprattutto in un periodo storico, come quello attuale, di preoccupante disorientamento morale.
Si ringraziano: il Comune di Sezze, nella persona del Sindaco Andrea Campoli, e le seguenti associazioni:
Acta Teatro, Cammino, Comunità di S. Egidio, Femineus (Priverno), La Compagnia, Le Colonne, Matuta Teatro, Memoria storica di Sezze, Mountain Freedom, Parsifal, Turapitto, Quincunx, Seikilos Ensemble (Priverno), Sic et simpliciter e tutti i cittadini che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. 
Si ringraziano a tal proposito: Abbenda Franco, Andreozzi Giovanni, Caetani Roberto, Faustinella Vincenzo, Imbrogno Raffaele, Manzi Alessandro, Onorati Giancarlo, Pasqualucci Carla, Rosella Martina e Sperduti Pamela.


5-01-2015

L’associazione “Araba Fenice” inaugura a Sezze la sua nuova sede associativa
L’associazione culturale no-profit “Araba Fenice”, attiva ormai da anni sul territorio e attenta alla Memoria e alla storia, inaugura la sua nuova sede associativa sabato 10 gennaio, alle ore 17.30, a Sezze. Si può accedere all’edificio da via Diaz 25 o da via Orfanotrofio 5. Nell’occasione si aprirà la biblioteca del Centro Studi di Storia Contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa, vittima degli anni di piombo, alla presenza della sorella Mariella, presidente onorario del premio nazionale di storia contemporanea che l’associazione organizza, da cinque anni, per far luce sugli anni ‘70. 

La sede ospiterà anche un distaccamento della “Penny Wirton”, scuola di lingua italiana per stranieri fondata a Roma dallo scrittore Eraldo Affinati e da sua moglie, Anna Luce Lenzi. Ragazzi, adulti, uomini e donne di ogni provenienza ed età che intendono imparare e comprendere la lingua italiana saranno accompagnati da persone disposte a insegnare in modo gratuito e volontario, in un rapporto uno a uno: ad ogni insegnante spetteranno massimo tre studenti. Si intitolerà, inoltre, la sala conferenze a Franco Rosella, socio fondatore purtroppo scomparso lo scorso maggio. Saranno presenti diversi amici dell’associazione, autorità politiche e artisti. 
La cittadinanza e le associazioni sono invitate a partecipare. 


15-04-2010

Solderkommando nei racconti di Shlomo Venezia

Terminerà il prossimo 20 aprile il percorso nella “memoria” intrapreso dall’associazione non profit Araba Fenice. Per questa data è prevista la seconda giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto. All’incontro che si terrà alle ore 17 presso l’auditorium San Michele Arcangelo saranno presenti Shlomo Venezia sopravvissuto ad Auschwitz e il giornalista Roberto Olla. Shlomo Venezia classe 1923 è  un deportato sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz. Durante la prigionia fu costretto  a lavorare nei Sonderkommando (unità speciali), squadre composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi nelle camere a gas. 

Tali squadre venivano periodicamente uccise per mantenere il segreto circa lo svolgimento della “Soluzione finale della questione ebraica”.  Venezia è uno dei pochi sopravvissuti - l'unico in Italia, una dozzina nel mondo - di queste speciali squadre e ha raccolto le sue memorie in un libro pubblicato nel 2007 a dal titolo Sonderkommando Auschwitz. L’incontro sarà introdotto da Roberto Olla giornalista del Tg1, responsabile della rubrica Tg1 Storia. La seconda giornata della memoria è il completamento di un percorso cominciato lo scorso 22 febbraio quando fu organizzato un incontro cui parteciparono Titti Marrone, giornalista responsabile delle pagine culturali de “Il Mattino”, e le sorelle Andra e Tatiana Bucci anch’esse sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz. L’ultimo incontro si terrà martedì 20 aprile a Sezze presso l’auditorium San Michele Arcangelo alle 17. L’ingresso è gratuito.


18-03-2010

Ipazia, tra scienza e religione

Sabato 20 marzo alle 17 l’associazione no-profit Aaraba fenice di Sezze ha organizzato un incontro dal titolo “L’eterna lotta tra scienza e chiesa”in cui verrà presentato il libro “Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo” (prefazione Margherita Hack). All’incontro sarà presente Adriano Petta autore del volume. “Ipazia era l'erede della Scuola alessandrina, la più importante comunità scientifica della storia dove avevano studiato Archimede, Aristarco di Samo, Eratostene, Ipparco, Euclide,Tolomeo e tutti i geni che hanno gettato le fondamenta del sapere scientifico universale. Astronoma, matematica, filosofa neoplatonica, musicologa, medico, "madre" della scienza sperimentale (studiò e realizzò l'astrolabio, l'idroscopio e l'aerometro)... e, come scrisse Pascal, "ultimo fiore meraviglioso della gentilezza e della scienza ellenica". Nei suoi settecento anni la Scuola alessandrina aveva raggiunto vette talmente elevate nel campo scientifico, che sarebbe bastato lasciar vivi e liberi di studiare Ipazia e i suoi allievi per acquisire 1200 anni in più di progresso. Ma su Ipazia e sull'intera umanità si abbatté la più grossa delle sventure: l'ascesa al potere della Chiesa cattolica e il patto di sangue stipulato con l'Impero romano agonizzante. Questo patto - oltre alla soppressione del paganesimo - prevedeva la cancellazione delle biblioteche, della scienza e degli scienziati, l'annullamento del libero pensiero, della ricerca scientifica (nei concili di Cartagine, infatti, fu proibito a tutti - vescovi compresi - di studiare Aristotele, Platone, Euclide, Tolomeo, Pitagora etc.). Alla donna doveva essere impedito l'accesso alla religione, alla scuola, all'arte, alla scienza”. Ipazia fu uccisa dai monaci cristiani divenne, per questo, martire del paganesimo e simbolo della libertà di pensiero. L’incontro, introdotto da Gian Carlo Mancini, si terrà presso la sede sociale dell’associazione in Via Garibaldi 9 a Sezze. L’ingresso è gratuito.


5-03-2010

Le Brigate rosse nell’analisi di Alessandro Orsini

Un incontro sulla storia delle Brigate Rosse, il gruppo terroristico che la recente storia italiana ha conosciuto si terrà venerdì 12 marzo a Sezze. All’incontro organizzato dall’associazione culturale non profit Araba Fenice parteciperà Alessandro Orsini uno dei maggiori esperti internazionali di movimenti eversivi e di fenomeni violenti della vita politica. L’incontro sarà introdotto da Rino Caputo preside della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Nel corso del dibattito sarà presentato il volume “Anatomia delle brigate rosse. Le radici ideologiche del terrorismo rivoluzionario”. “Chi sono i brigatisti? Perché uccidono? Come si svolge la loro vita quotidiana? A quale tradizione storico-politica appartengono? Sono le domande cui si propone di rispondere il volume attraverso il metodo della sociologia storica comparativa. Tra il 1969 e il 1985 l'Italia è stata di gran lunga il Paese più interessato dalle attività terroristiche. Il bilancio, per il periodo preso in considerazione, è di 428 morti, la cifra più rilevante in Europa occidentale. L'autore, dopo una critica serrata delle interpretazioni prevalenti del terrorismo rivoluzionario nell'Italia repubblicana, sostiene che la logica dominante della prassi brigatista fu orientata da una concezione politico-religiosa dello sviluppo storico, rivolta a soddisfare, in primo luogo, un bisogno spirituale e a raggiungere un fine meta-politico: instaurare il Paradiso in Terra. I brigatisti - siano essi comunisti o fascisti appartengono alla categoria antropologica dei "purificatori del mondo". Accomunati da un odio profondissimo verso ogni aspetto del mondo presente, condividono entrambi lo stesso obiettivo: distruggere la società borghese, considerata un luogo putrido e nauseabondo da ripulire attraverso un uso spropositato del terrore rivoluzionario. Dal sogno teocratico di Thomas Müntzer alla rivoluzione cambogiana di Poi Pot, vengono ricostruite le origini e l'evoluzione di una tradizione rivoluzionaria che, con la parabola brigatista, giunge fino ai giorni nostri”. Alessandro Orsini è docente di Sociologia dei fenomeni politici nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e nella Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss "Guido Carli".  Nei suoi studi ha elaborato una teoria originale delle cause che conducono all’omicidio politico nelle formazioni terroristiche di estrema sinistra e neonaziste (teoria del feedback eversivo-rivoluzionario). Oltre al volume che sarà presentato venerdì è autore anche di Ripensare la nazione (2002); Alle origini del nazionalismo (2003); L’eretico della sinistra. Bruno Rizzi élitista democratico (2004); In difesa della sociologia storica (2005); Le origini del capitalismo. Storia e interpretazioni (2007); Più volte chiamato a insegnare negli Stati Uniti, in qualità di “studioso eccellente”, è stato candidato al “Cavalierato Giovanile 2009” per alti meriti culturali dalla University of Massachusetts Boston e dall’Università di Roma “Tor Vergata”. L’incontro si terrà alle 17 presso l’auditorium San Michele Arcangelo. L’ingresso è gratuito.  Per maggiori informazioni: 3290035581; 3356588757. 


20-01-2010

Le leggi razziali settant'anni dopo

Si celebrerà lunedì 22 febbraio a Sezze la prima delle due giornate della memoria organizzate dall’associazione non profit Araba Fenice. “Meglio non sapere” è il titolo dell’incontro organizzato in collaborazione degli istituti “Pacifici e De Magistris” di Sezze e “San Tommaso d’Aquino” di Priverno con annessa la sezione staccata di Prossedi. All’incontro interverrà Titti Marrone, giornalista responsabile delle pagine culturali de “Il Mattino”, autrice del libro che dà il titolo all’incontro. Cosa è meglio non sapere? La storia di Andra e Tatiana Bucci sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz, anch’esse presenti all’incontro. Il volume narra la storia delle due sorelle e di Sergio, un loro cuginetto.  Nel 1943, avevano quattro, sei e sei anni e furono deportati con le loro madri ad Auschwitz solo perché ebrei. La loro permanenza insieme fu molto breve perché subito i bambini vennero separati dalle madri.  in quanto dopo pochissimo tempo i bambini furono separati dalle rispettive madri.  Dopo circa due anni e mezzo di ricerche, la madre di Andra e Tatiana, Mira, riesce a ritrovare le sue due figlie. Andra e Tatiana ce l'hanno fatta, forse in virtù del loro legame, forse anche perché la mamma ingiunse loro di ripetere, almeno una volta al giorno, il proprio nome. Così, sono tornate alla loro città, dopo un lungo viaggio in l'Europa. Diversamente da loro due, Sergio non sapeva che a quell'adunata di bambini, non bisognava fare il passo avanti: ma l'SS aveva detto che chi voleva vedere la mamma doveva fare quel passo avanti, e sarebbe stato portato da lei. Lui, come altri diciannove bambini, finì nelle mani di un folle medico. Quest’ultimo li aveva ottenuti come cavie su autorizzazione di Himmler al fine di eseguire i suoi esperimenti sulla tubercolosi. In seguito, con l’arrivo degli alleati, quei venti bambini infettati con bacilli vivi, erano diventati alquanto “scomodi”. Così furono impiccati e cremati in una scuola di Anversa affinché non restasse alcuna traccia di ciò che un folle medico aveva fatto su di loro. A differenza della madre di Andra e Tatiana, Gisella, la mamma di Sergio preferisce non sapere e continuare a sognare che il figlio un giorno tornerà. Meglio non sapere, che dover accettare la loro morte. L’incontro si terrà all’Auditorium “Mario Costa” di Sezze dalle ore 9:30 alle 12:30.


14-01-2010

Valentino Parlato: anima critica della sinistra

Venerdì 15 gennaio 2010, alle ore 17:00 presso l’auditorium San Michele Arcangelo di Sezze l’associazione no profit Araba Fenice ha organizzato il terzo incontro per discutere della libertà di stampa e comunicazione. Dopo Ernesto Bassignano giornalista di Radio Rai e Oliviero Beha noto e controverso giornalista, protagonista del prossimo incontro sarà Valentino Parlato componente storico del gruppo che fondò “Il Manifesto”, giornale di cui oggi ne è il direttore. Per la verità Parlato ha già diretto svariate volte la testata comunista fondata nel 1969. Da sempre coscienza critica della sinistra e della società odierna. Nell’incontro affronterà le tematiche ricorrenti del panorama attuale italiano: dalla comunicazione televisiva a quelle della carta stampata, passando per aspetti più di costume, per finire in quelli schiettamente politici come la crisi della sinistra e il “berlusconismo”. Per maggiori informazioni sull’incontro è possibile contattare i numeri 329.00.35.581; 335.65.88.757. L’ingresso all’incontro è gratuito.


16-12-2009

La bioarte in mostra a Sezze

Domenica 20 dicembre a Sezze alle 17 presso la sede dell’associazione culturale no-profit Araba Fenice (Via Garibaldi, 9) sarà inaugurata una mostra dedicata alla “bioarte”. Ad esporre il rappresentante più noto di tale espressione artistica: Pietro Antonio Bernabei, medico e pittore fiorentino. Laureato in Medicina e Chirurgia e specialista in Ematologia, ha studiato pittura a Seattle con il maestro Andrew Chen e pittura cinese con i maestri Xiau Li a Seattle e Wang Wei a Pechino. Dai primi anni Novanta la sua ricerca artistica ha avuto come oggetto le strutture biologiche e il valore estetico dell’immagine scientifica nell’ambito delle scienze della vita. Pietro Antonio Bernabei è stato il primo in Italia ad utilizzare il termine “bioarte” per indicare che la sua attività artistica è stata contaminata con la biologia. Nel passato ci sono stati esempi di fusione tra arte e scienza a cominciare da Leonardo il quale considerava la pittura tanto un’arte quanto una scienza dalle forme naturali. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo festivo. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazione sugli orari di apertura è possibile contattare i numeri 3290035581; 3356588757.  


14-12-2009
Un film sulla vita di Piero Ciampi. Cantautore maledetto

“Adius.  Piero Ciampi ed altre storie” il film di Ezio Alovisi, sulla vita di Piero Ciampi e sul mondo dei cantautori degli anni Settanta sarà proiettato sabato 19 dicembre alle 21 presso l’auditorium Mario Costa. L’evento che rientra nella programmazione del Natale Setino è stato organizzato dall’associazione no-profit Araba Fenice in collaborazione con l’Amministrazione comunale  e l’Astral Spa. La pellicola trae il suo titolo da Adius, una delle ultime canzoni di Piero Ciampi cantautore livornese scomparso nel 1980 a soli 46anni. Il film è un ritratto documentaristico sulla vita e la carriera di un artista considerato tutt’oggi un personaggio “maledetto”. Adius è un’opera che non ha riferimenti cinematografici precisi e sulla cui partitura video-musicale si distende un plot narrativo onirico, non necessariamente obbligato dalle regole del luogo e del tempo. Spezzoni di poesia, musica e vita vengono rievocati o solo accennati, e fanno da contrappunto ad un’altra realtà, il mondo della canzone in cui Ciampi operava e da cui prendeva le distanze. A testimoniare il percorso di Ciampi, tra un filmato d’epoca e la sua storia ricostruita in frammenti narrativi, sono alcuni dei suoi colleghi ed amici più vicini, tra i quali Nada Malanima, Gino Paoli, Francesco Guccini, Ernesto Bassignano, Giovanna Marini, Lydia Mancinelli, Lilli Greco e Gianni Marchetti, autore di gran parte delle musiche ciampiane.  Non manca la raffigurazione del mondo femminile che accompagnava Ciampi tra una bevuta ed una composizione, tratteggiato dalle attrici Rossella Seno, Nicoletta Della Corte, Cinzia Veronesi e Lavinia Biagi. Pietro De Silva, Carlo Monni e Peppe Servillo degli Avion Travel sono gli interpreti a cui è affidata una rievocazione d’immaginaria fiction mentre la presenza della Banda Osiris trasporta – se ancora non bastasse – il tutto in un clima quasi fiabesco, ma con improvvise virate verso una visione critica, che porta lo spettatore a riflettere. Il film è stato prodotto nel 2008 dal  “Gruppo Art Tape società cooperativa”. La sua proiezione avverrà a Sezze, sabato 19 dicembre alle ore 21 presso l’auditorium Mario Costa. L’ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/; oppure contattare i numeri 3290035581; 3356588757.


11-11-2009

Al di la del mare. Ernesto Bassignano in concerto

Dopo il successo della conferenza sulla libertà di stampa, tornerà a Sezze Ernesto Bassignano. Ma questa volta lo farà in veste di cantautore e non di giornalista.  Il concerto si terrà presso l’auditorium Mario Costa, sabato 21 novembre alle ore 21. L’evento è stato organizzato dall’associazione no profit Araba Fenice con il contributo ed il patrocinio del Comune di Sezze. Ernesto Bassignano è un giornalista che da dieci anni conduce su RadioUno assieme a Ezio LuzziHo perso il trend”, trasmissione satirica di grande successo. Ma Bassignano oltre ad essere un giornalista è un cantautore. Comincia la sua carriera facendo teatro politico con Gianmaria  Volontè. Poi diventerà uno dei massimi esponenti della scuola del Folkstudio di Roma dove conosce e collabora con Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Con loro fonda nel 1971 il gruppo “I giovani del folk” (anni dopo Venditti ricorderà quest'esperienza nei versi iniziali della canzone Notte prima degli esami e Bassignano scriverà un libro, Canzoni pennelli bandiere supplì con il racconto delle vicende di quel periodo). Venditti e De Gregori successivamente firmeranno con la casa discografica it, Bassignano, invece, porrà la musica in secondo piano divenendo operatore culturale nel settore stampa e propaganda del Pci. Però la sua grande passione per la musica non sarà mai messa in discussione. Il suo ultimo disco “La luna e i falò” è del 1989. In questi giorni, a distanza di vent’anni da questo lavoro Bassignano torna con un altro album. Un “the best of” dal titolo “Al di la del mare”. Si tratta di un’antologia che raccoglie i suoi brani più significativi. Bassignano coadiuvato dallo storico arrangiatore Alberto Antinori, a distanza di anni, si rimpossessa così della nobile arte tanto amata e mette insieme i tredici brani contenuti nel disco. Dieci rivisitazioni con tanto di fiati, cori e archi. Tre inediti tra i quali la “title song”. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo di sabato 21 novembre è possibile contattare i numeri 329.00.35.581; 335.65.88.757. L’ingresso al concerto è gratuito.


2-10-2009

Libertà sotto schiaffo. La stampa vista da un giullare alla corte della Rai

Sabato 10 ottobre alle ore 17:30, a Sezze, presso l’Auditorium San Michele Arcangelo, l’associazione no profit Araba Fenice ha organizzato un incontro dibattito sulla questione sorta in quest’ultimo periodo inerente la libertà di stampa. “Libertà sotto schiaffo” è il titolo dell’incontro al quel parteciperà Ernesto Bassignano “un giullare alla corte della Rai”. Bassignano è un giornalista che da dieci anni conduce su RadioUno assieme a Ezio LuzziHo perso il trend”, trasmissione satirica di grande successo. Ma Bassignano oltre ad essere un giornalista formatosi tra l’altro a Paese Sera e al Gr1 è un cantautore.  Comincia la sua carriera artistica facendo teatro politico con Gianmaria  Volontè. Poi diventerà uno dei massimi esponenti della scuola del Folkstudio di Roma dove conosce e collabora con Antonello Venditti e Francesco de Gregori. Con loro fonda nel 1971 il gruppo “I giovani del folk” (anni dopo Venditti ricorderà quest'esperienza nei versi iniziali della canzone Notte prima degli esami e Bassignano scriverà un libro, Canzoni pennelli bandiere supplì con il racconto delle vicende di quel periodo). Venditti e De Gregori successivamente firmeranno con la casa discografica it, Bassignano, invece, porrà la musica in secondo piano divenendo operatore culturale nel settore stampa e propaganda del Pci. Nel 1980 comincia a collaborare con Paese Sera come critico musicale svolgendo tale ruolo fino alla chiusura del quotidiano. Da allora non ha mai smesso di scrivere sia per la musica che per la carta stampata, occupandosi altresì di radio e televisione in campo pubblico e privato. In Rai ha svolto mansioni di programmista-regista ed autore, (da ricordare trasmissioni come “Un giorno dopo l’altro “, “Capitani Coraggiosi“, “Il coyote e la Sirena“, le sue partecipazioni in diretta come “ giullare” a “Radioanch’io” e “Asiago Tenda”, e sue conduzioni come intrattenitore nella fascia Stereo, i reportages del Premio Tenco e delle rassegne di musica d’autore a Recanati). Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/; oppure contattare i numeri 329.00.35.581; 335.65.88.757. l’ingresso alla conferenza è gratuito.  


18-06-2009

Er dottore somaro

Sabato 20 giugno tornerà a Sezze Marcello Teodonio a parlare dei sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli. L’evento è stato organizzato dall’associazione no-profit Araba Fenice che già nel dicembre scorso aveva invitato Marcello Teodonio a tenere, in occasione della presentazione al pubblico della stessa associazione, una lettura dei sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli. In quell’occasione i sonetti del poeta romano ebbero come argomento le autorità politiche, l’organizzazione della vita politica e del consenso. Protagonisti dell’incontro di sabato, invece, saranno i sonetti dedicati ai medici e malati, malattie, ospedali e medicine. “Er dottore somaro”, non a caso è il titolo dell’incontro. Fissato per sabato 20 giugno alle ore 18 presso la sala parrocchiale della chiesa Santa Maria di Sezze sarà aperto con un’introduzione di Gian Carlo Mancini docente di Storia della Medicina presso l’Università degli studi di Tor Vergata. L’ingresso alla manifestazione  è libero.


16-06-2009

Concerto della blues band Crossroads


25-05-2009

L'Arte nella Medicina e la Medicina nell'arte

L'Associazione ARABA FENICE vi invita alla presentazione del volume: "L'Arte nella Medicina e la Medicina nell'arte", a cura di Gian Carlo Mancini, che si terrà presso la sala parrocchiale di S.Maria ( Sezze, LT) sabato 30 maggio alle ore 18,00

Perteciperanno all'evento:

prof. Salvatore La Penna

prof. Giacarlo Onorati

proff.ssa Paola Benigni ( docente di letteraura italiana all'Università di Tor Vergata di Roma)

prof. Rino Caputo ( Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia a Tor Vergata )

prof. Gian Carlo Mancini ( autore e curatore del volume)

Il ricavato della vendita del volume verrà devoluto sotto forma di borsa di studio ai ragazzi della N.A.S. Sezze (Nuova Atletica Studentesca Sezze).


17-05-2009

Dalla teoria dei miasmi alla febbre suina. Verità e fantasie

“Dalla teoria dei miasmi alla febbre suina. Verità e fantasie”. Di questo si parlerà durante l’incontro promosso ed organizzato per martedì 19 maggio, alle ore 17,  presso la sala parrocchiale della cattedrale di Santa Maria, dall’associazione no-profit Araba Fenice.  Parteciperanno il prof. Gian Carlo Mancini, docente di Storia della medicina presso l’università di Roma Tor Vergata, per il Ministero della salute il dott. Franco Abbenda e sempre da Roma Tre Massimo Andreoni docente di Malattie infettive. Un incontro che ha nelle sue intenzioni la volontà di dare qualche informazione in più circa i casi di febbre suina che si sono verificati nei giorni scorsi in Messico e in gran parte del pianeta. L’incontro sarà anche l’occasione per ripercorrere storicamente i casi più celebri della storia della medicina in cui le epidemie hanno giocato un ruolo fondamentale per le sorti dell’umanità. Il dibattito di martedì è la seconda delle attività programmate dell’Araba Fenice per il mese di maggio. Sabato scorso, nella chiesa cattedrale di Santa Maria, si tenuto lo spettacolo di Mimmo Politanò “Quando la musica diventa poesia” un monologo e quattordici canzoni sulle poesie di Karol Wojtyla. Dal 23 al 31 maggio, presso la sala parrocchiale di Santa Maria sarà allestita la mostra fotografica di Roberta Rossi “Palestina”. La programmazione del mese di maggio si concluderà sabato 30 con la presentazione del volume di Gian Carlo Mancini “L’arte della medicina e la medicina nell’arte”. I fondi raccolti dalla vendita dei volumi sarà devoluto quale borsa di studio a favore degli atleti della Nas (Nuova atletica studentesca Sezze).


12-05-2009

Mimmo Politanò in concerto

Altro appuntamento promosso dall’Associazione Culturale “Araba Fenice”. Sabato 16 presso la cattedrale di Santa Maria di Sezze alle ore 21,30 si esibirà Mimmo Politanò in “Quando la musica diventa poesia” un monologo e quattordici canzoni sulle poesie di Karol Wojtyla. Testi autorizzati dalla “Commissione per gli scritti di K. Wojtyla” nel periodo di presidenza del papa Giovanni Paolo II. Mimmo Politanò è uno dei cantautori più noti del panorama mondiale. Ha collaborato con Domenico Modugno, Nicola Di Bari, Fred Bongusto, Gino Santercole, Mino Reitano, Mietta, Nek, Amedeo Minghi, Edoardo Bennato, Fiordaliso, Pino Donaggio, Memo Remigi, Gianni Nazzaro, Ha tradotto testi, di Mogol musicati da Gianni Bella cantati e portati al successo da Sonia Rivas, cantante argentina. È stato un pioniere delle radio e delle tv private italiane. Il timbro della sua voce ed il contenuto dei suoi dialoghi, lo resero popolarissimo soprattutto nel Lazio. 

Nel 1982 ha vinto il Disco Estate di Radio Montecarlo, con "Tornerai". L’anno successivo ha vinto il "Premio della Critica e della Stampa Italiana", come migliore autore di parole d'Italia, durante il premio “Il Paroliere”, organizzato da Gianni Ravera, per Rai 2, al Marabù di Reggio Emilia, competendo con artisti del calibro di Zucchero, Amedeo Minghi, Gianni Belfiore. Molti lo ricordano perché nel 1986 ha inciso “Dieguito”, prima canzone della storia scritta dedicata a Diego Armando Maradona, e diventata sigla del programma “Mundialissima show”, condotta da Gianni Minà. Ha cantato per la Rai, nei programmi dal Messico, durante il Mundial ’86, insieme a Placido Domingo, Mirelle Mathieu, Silvy Vartan, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Gino Paoli, Emanuel, Susana Rinaldi, Mijares. Ha scritto la canzone “Una storia da raccontare”, finalista tra i giovani al Festival di San Remo del 1990. Nello stesso anno “Una storia da raccontare” fu incisa e portata al successo nel mercato latinoamericano da Valeria Lynch attuale vincitrice del Festival di Vina del mar. Lo spettacolo di sabato, realizzato grazie alla collaborazione della parrocchia di Santa Maria vedrà, inoltre, la partecipazione del Nog (Not Only Gospel - choir ensemble) e del chitarrista Roberto Caetani che affiancheranno la performance di Mimmo Politanò. Il concerto rientra nei festeggiamenti dell’Anno Caroliano, vale a dire il periodo di tempo (da aprile a gennaio del prossimo anno) in cui Sezze tributerà feste, convegni, incontri a San Carlo da Sezze, suo santo patrono, in occasione del 50° anniversario della sua canonizzazione. L’ingresso è libero. 


15-04-2009

Collettiva di grafica dal 17 al 19 aprile 2009  


01-04-2009

Riparte con un libro l’attività dell’’Araba Fenice  

Riparte dopo un mese di pausa l’attività della associazione no-profit Araba Fenice di Sezze. Molto ricco il calendario previsto per il mese di aprile. 

Il primo appuntamento è previsto per venerdì  3, alle ore 17,00 presso l’auditorium San Michele Arcangelo. Sarà presentato il libro di Franco Grassio, “Nessuno è perfetto nemmeno il tumore”. Si tratta di un volume che racconta in maniera ironica la storia personale dell’autore e il suo rapporto con la malattia. Oltre a Franco Grassio, all’incontro interverranno Alessandro Rossi, presidente provinciale Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori),  Sandro Trani, Giancarlo Onorati e Salvatore La Penna. Il ricavato della vendita dei libri sarà totalmente devoluto a favore della Lilt. Per il periodo pasquale e quello successivo, coincidente con la Sagra del Carciofo, l’associazione ha in programma una serie di attività culturali tra cui una mostra di grafica “Black & Withe” allestita nei locali dell’associazione in Via Garibaldi e, successivamente, dal  16 al 19 aprile sempre presso la sede sociale dell’associazione  sarà allestita la mostra fotografica  “Buona Pasqua….a tutti” di Massimo Rovere

Nei prossimi giorni sarà divulgato un calendario più dettagliato degli eventi. Inoltre ricordiamo che stanno per partire i corsi di “Macromedia Flash e Photoshop”. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/; oppure il 329.00.35.581; 335.65.88.757


23-02-2009

Attività del primo trimestre dell’associazione

È un bilancio positivo, quello dei primi tre mesi di attività dell’associazione culturale Araba Fenice, l’associazione no-profit di Sezze. E’ questa un’associazione che si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro, dell’amicizia, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Non a caso il suo nome è quello dell’animale mitologico che accomuna culture anche molto distanti tra di loro. L’associazione ha come obiettivo quello di sviluppare attività che coniughino gli ideali di fratellanza, accoglienza, solidarietà e “com-passione”. La prima delle attività organizzate è stata una conferenza su Giuseppe Gioacchino Belli. Per l’occasione il prof. Marcello Teodonio ha letto e commentato i sonetti del poeta romano.  “Gioacchino Belli: Articolo magnà, magnano tutti. Autorità politiche, organizzazione della vita politica e del consenso” è stato il titolo dell’evento. Successivamente, è stato toccato il delicato tema del testamento biologico, con una conferenza sul “Caso Englaro”. Intervennero in quell’occasione Rino Caputo, preside della facoltà di Lettere e Filosofia all’università di “Tor Vergata” di Roma; Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica presso la stessa università; Giuseppe Casale coordinatore sanitario Uocp (unità operativa di cure palliative). 

Un argomento sicuramente interessante e spigoloso allo stesso tempo che provocò un acceso e sentito dibattito. La settimana successiva a tenere banco è stato un dibattito sulle leggi razziali emanate nel 1938 dal regime fascista. All’incontro moderato da Giancarlo Onorati, intervennero Rino Caputo con una relazione su “L’immagine razziale nella letteratura italiana”. Lorella Ascoli collaboratrice del Museo ebraico di Roma con una relazione su “Il filo della memoria e la storia: riflessioni su un percorso didattico possibile concretamente praticabile”. Concluse gli interventi Giovanni Polgar, testimone diretto delle leggi razziali.  L’incontro si proponeva di riflettere sulle conseguenze che queste leggi hanno avuto nel mondo della scienza e in quello della scuola; sulle radici culturali di un atto che, prendendo di mira gli ebrei, coinvolgeva tutti gli italiani, rinnegando l’eredità del Risorgimento e del processo di emancipazione e integrazione che esso aveva promosso. Per il mese di febbraio, infine, sono stati organizzati due eventi che hanno fatto registrare il tutto esaurito all’auditorium Mario Costa: il concerto del Nicola Costa Group, organizzato per fare beneficenza all’Antea, l’associazione nazionale che garantisce assistenza gratuita ai malati in fase terminale, e l’incontro con il prof. Franco Pacini che in occasione dell’anno galileano ha tracciato un percorso scientifico “Da Galileo all’astronomia di oggi”. Le attività dell’associazione riprenderanno nel mese di marzo con tanti altri eventi.


16-02-2009

Franco Pacini e l’attualità di Galileo Galilei: una lezione al Costa di Sezze

In occasione dell’anno galileano l’associazione culturale Araba Fenice ha organizzato un incontro per discutere della figura di Galileo Galilei. 

Lunedì 16 febbraio presso l’auditorium Mario Costa - ore 11,00 - Franco Pacini terrà una conferenza, proprio per approfondire la conoscenza dello scienziato toscano e tracciare un percorso che va “Da Galileo all’astronomia di oggi”. E nessuno meglio di Franco Pacini può farlo. Dal 1978 è professore ordinario presso l'università di Firenze e direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Si occupa di astrofisica teorica e di astrofisica ad alta energia. La sua ricerca ha portato un fondamentale contributo all'astrofisica, con la spiegazione dei fenomeni inerenti alle pulsar. Collabora attivamente, attraverso progetti congiunti, con altri Paesi europei e, in particolare, con gli Stati Uniti. 

Uno di questi progetti ha visto la costruzione del Large Binocular Telescope (Lbt), il più grande telescopio ottico su singola montatura mai realizzato; inaugurato in Arizona, all'Osservatorio di Monte Graham, il 15 ottobre 2004, è stato realizzato da Italia, Stati Uniti e Germania. Nel 1997 ha ricevuto il Premio della Presidenza del Consiglio per la Scienza.Nell'agosto del 2000 ha assunto la carica di Presidente dell'Unione Astronomica Internazionale. L'asteroide 25601 Francopacini è stato così chiamato in suo onore. Alla conferenza prenderanno parte molti studenti dei licei di Sezze e di Latina e, proprio a loro, sarà rivolta la lezione del professor Franco Pacini. Questa sarà introdotta dai saluti del presidente dell’associazione Giancarlo Mancini e dall’esibizione del cantautore Carmine Torchia. La lezione tenderà a spiegare l’importanza che Galilei ha avuto nella storia dell’evoluzione umana. Di primaria importanza, per esempio, furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Nota è poi la storia umana di Galilei.

 Per via delle sue innovative scoperte, fu accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, per questo fu condannato come eretico dalla Chiesa cattolica e costretto all’abiura delle sue concezioni astronomiche, nonché a trascorrere il resto della sua vita in isolamento. Occorrerà attendere il 1757 per vedere riabilitato Galileo dalla Congregazione del Sant'Uffizio che riconobbe la validità delle sue teorie. Ma solo nel 1992 papa Giovanni Paolo II, che aveva chiesto nel 1979 la revisione del "Caso Galilei", ritirò la condanna della Chiesa cattolica allo scienziato. Ha riconosciuto pubblicamente la validità e verità scientifica delle teorie di Galileo Galilei e chiese scusa, da parte della Chiesa, per avere ingiustamente condannato non solo il fondatore della scienza moderna ma indiscutibilmente una delle menti più brillanti di sempre.

Per ulteriori informazioni  Tel: 329.00.35.581 - 335.65.88.757


12 / 13 Settembre 2009 ore 21,00 Auditorium “M.Costa”

Concorso Nazionale della Canzone d’Autore - Edizione 2009

MusicaControCorrente quinta edizione


03-02-2009

CONCERTO DI BENEFICENZA  "NICOLA COSTA GROUP"

Martedì 10 febbraio alle ore 21,00 presso l'Auditorium Mario Costa di Sezze.  

Sul palco Nicola Costa, Ettore Gentile, Massimo Pizzale e Peppe Basile


22-01-2009

Le leggi razziali sessant'anni dopo  

Un incontro per riflettere sulle conseguenze delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, organizzato dall’associazione culturale Araba Fenice si terrà a Sezze il 26 gennaio 2009 presso l’auditorium San Michele Arcangelo alle ore 17,00. Interverrà Rino Caputo preside della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’università Tor Vergata con una relazione su “L’immagine razziale nella letteratura italiana”. Seguirà poi “Il filo della memoria e la storia: riflessioni su un percorso didattico possibile concretamente praticabile” presentato da Lorella Ascoli, collaboratrice del Museo ebraico di Roma. Concluderà la discussione Giovanni Polgar, testimone diretto delle leggi razziali. Moderatore sarà il prof. Giancarlo Onorati. Lo scopo è quello di riflettere sulle conseguenze che queste leggi hanno avuto nel mondo della scienza e in quello della scuola; sulle radici culturali di un atto che, prendendo di mira gli ebrei, coinvolgeva tutti gli italiani, rinnegando l’eredità del Risorgimento e del processo di emancipazione e integrazione che esso aveva promosso. 

Le leggi razziali furono la diretta conseguenza di quello che si sosteneva nel “Manifesto della razza”, un documento dell’estate 1938 sfornato dalla segreteria del Pnf a cui  aderirono personaggi illustri come Giorgio Almirante, Galeazzo Ciano, Amintore Fanfani, Agostino Gemelli, Giovanni Gentile, Giovannino Guareschi, Mario Missiroli, Romolo Murri. Le leggi fasciste consideravano ebreo chi era nato da genitori ebrei; oppure da un ebreo e da uno straniero; oppure da madre ebrea in condizioni di paternità ignota; oppure pur avendo un genitore ariano, professasse la religione ebraica. Le leggi razziali prevedevano il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei. Il divieto di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana. Il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private come banche e assicurazioni di avere dipendenti ebrei. Il divieto per gli ebrei residenti all’estero di trasferirsi in Italia. La revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri prima del 1919. Il divieto di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette libere professioni. Il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei nelle scuole pubbliche. Il divieto per le scuole medie di usare quei libri di testo alla cui redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo. Fu inoltre disposta la creazione di scuole – a cura delle comunità ebraiche – specifiche per ragazzi ebrei. Gli insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole.


19-01-2009

Caso Englaro, urge intervento legislativo  

Si è svolto sabato 17 gennaio il secondo incontro promosso dall’associazione culturale Araba fenice. Nell’auditorium San Michele Arcangelo di Sezze a tenere banco è stato “Il caso Englaro”, vale a dire la situazione la donna lecchese di 38 anni che da quasi 17 è in coma vegetativo permanente. Al tavolo dei relatori erano seduti, oltre al moderatore Gian Carlo Mancini, anche Rino Caputo preside della facoltà di Lettere e Filosofia all’università di “Tor Vergata” di Roma; Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica presso l’università di “Tor Vergata” di Roma; Giuseppe Casale coordinatore sanitario Uocp (unità operativa di cure palliative). A conclusione delle relazioni Julia Borretti ha letto “La ballata dell’angelo ferito” di Guido Ceronetti, inoltre, gli interventi dei relatori sono state inframmezzate dalla musica di Robeto Caetani che ha cantato tre brani tratti dal suo cd “Ad occhi chiusi”. L’argomento non poteva che creare discussione. Tanti gli interventi da parte del pubblico che hanno animato la conferenza. L’ovvia conclusione è stata l’ulteriore conferma che lo stato della ragazza mette in luce la necessità di un intervento legislativo non più procrastinabile in materia di fine della vita.

L’attività dell’associazione proseguono con un incontro dal titolo “Le leggi razziali settant’anni dopo”, previsto a Sezze per lunedì 26 gennaio.


12-01-2009

A Sezze una riflessione sul Caso Englaro e sulla bioetica

Nuovo appuntamento con le attività organizzate dall’associazione culturale Araba Fenice.

Sabato 17 gennaio alle ore 17 presso l’Auditorium San Michele Arcangelo di Sezze si terrà la conferenza dal titolo “Il caso Englaro”. Parteciperanno Rino Caputo, preside della facoltà di Lettere e Filosofia all’università di “Tor Vergata” di Roma; Raffaella De Franco Docente di Bioetica presso l’Università di Bari; Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica presso l’università di “Tor Vergata” di Roma; Giuseppe Casale coordinatore sanitario Uocp (unità operativa di cure palliative). Un argomento sicuramente interessante e spigoloso allo stesso tempo. Eluana Englaro è la donna lecchese di 38 anni che da quasi 17 è in coma vegetativo permanente. Il suo è uno stato che mette in luce la necessità di un intervento legislativo indispensabile e non più procrastinabile in materia di fine della vita. Si discuterà, dunque, di bioetica e delle relative questioni morali. L’appuntamento del 17 gennaio è il secondo di una serie che l’associazione ha predisposto. Conferenze che hanno tutte lo stesso scopo: informare e fare beneficenza attraverso la cultura. L’associazione, infatti, si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Ma il fine principale dell’associazione è quello di devolvere il ricavato di tutte le attività all’Antea, l’associazione nazionale che garantisce assistenza gratuita ai malati in fase terminale, applicando nella cura i principi delle cure palliative. La conferenza vedrà, inoltre, l’esibizione del chitarrista Roberto Caetani che eseguirà alcuni brani tratti dal suo cd “Ad occhi chiusi” e l’attrice Julia Borretti che leggerà "La ballata dell'angelo ferito" di Guido Ceronetti.


5-01-2009

Le iniziative

lunedì 17 gennaio 2009 - conferenza
IL CASO ENGLARO 
prof.ssa R. De Franco, prof. G. C. Mancini, prof. G. Onorati, dott. F. Abbenda
ore 17,00 - Auditorium S. Michele Arcangelo - Sezze (LT) 
lunedì 26 gennaio 2009- conferenza
LE LEGGI RAZZIALI SETTANT'ANNI DOPO
prof. R. Caputo, prof. G. C. Mancini, prof.ssa S. Foà, dott.ssa L. Ascoli, sig. G. Polgar
ore 17,00 - Auditorium S. Michele Arcangelo - Sezze (LT) 
lunedì 10 febbraio 2009- concerto
NICOLA COSTA GROUP
keys Ettore Gentile, bass Massimo Pizzale, drum Peppe Basile
ore 21,00 - Auditorium M. Costa - Sezze (LT) 
lunedì 16 febbraio 2009- conferenza
DA GALILEO ALL'ASTRONOMIA DI OGGI
prof. Franco Pacini
ore 11,00 - Auditorium M. Costa - Sezze (LT) 


18-12-2008

A Sezze i sonetti del Belli per il debutto dell'Araba Fenice

Parte con un dibattito l’attività della neonata associazione culturale Araba Fenice. 

Lunedì 22 dicembre alle ore 17, a Sezze, presso l’Auditorium San Michele Arcangelo, l’associazione ha organizzato una conferenza dal titolo “Gioacchino Belli: Articolo magnà, magnano tutti. Autorità politiche, organizzazione della vita politica e del consenso. Dopo i saluti del presidente dell’associazione Gian Carlo Mancini, il quale farà una breve presentazione della stessa, Salvatore La Penna introdurrà Marcello Teodonio professore di Letteratura italiana, studioso ed esperto del Belli. Si tratta del primo evento ufficiale dell’associazione Araba Fenice e, come, da statuto promuove la cultura sotto tutte le sue forme facendo beneficenza. Non a caso il suo nome è quello dell’animale mitologico che accomuna culture anche molto distanti tra di loro.

L'appuntamento del prossimo 22 dicembre è il primo di una serie di conferenze che l’associazione sta organizzando a Sezze tutte con lo scopo di fare beneficenza attraverso la cultura in quanto l’’associazione si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Si propone, inoltre, di valorizzare le risorse locali, economiche, ambientali, sociali ed umane, con particolare attenzione alle fasce svantaggiate, mediante relazioni e convenzioni con istituzioni elettive, gruppi e associazioni professionali, enti, organizzazioni sociali, università, istituti di ricerca, centri studi. Si propone, infine, di curare la pubblicazione di libri, periodici, monografie, documenti, cataloghi, bibliografie, prodotti multimediali, per la conoscenza della storia, della cultura e della realtà socio-economica dei popoli e dei Paesi con i quali, di volta in volta, si troverà a operare.

Al termine dell'incontro ci si sposterà presso la sede de l’ “Araba Fenice” (che si torva a qualche metro di distanza dall’auditorium)  per l'inaugurazione dei locali. I presenti potranno assaggiare alcune specialità tipiche della cucina locale.


12-12-2008

L’ “Araba Fenice” rinasce a Sezze sotto forma di associazione culturale

Nei giorni scorsi si è costituita a Sezze l’associazione no-profit (senza scopo di lucro) Araba Fenice. L’associazione si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro, dell’amicizia, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Non a caso il suo nome è quello dell’animale mitologico che accomuna culture anche molto distanti tra di loro. L’associazione ha come obiettivo quello di sviluppare attività che coniughino gli ideali di fratellanza, accoglienza, solidarietà e “com-passione”. «Il nostro scopo – spiega Gian Carlo Mancini, presidente della neonata associazione – è quello di promuovere la cultura sotto tutte le sue forme e con essa riuscire a fare beneficenza». Tante, a questo scopo, le iniziative previste. Dai gemellaggi tra enti ed istituzioni nazionali e di vari paesi europei ed extraeuropei, alla produzione, scambio e cooperazione nel campo della cultura, della scienza, delle arti, delle attività sociali. L’associazione si propone, inoltre, di valorizzare le risorse locali, economiche, ambientali, sociali ed umane, con particolare attenzione alle fasce svantaggiate, mediante relazioni e convenzioni con istituzioni elettive, gruppi e associazioni professionali, enti, organizzazioni sociali, università, istituti di ricerca, centri studi. Altro scopo è quello di organizzare mostre, rassegne, conferenze, seminari, corsi di studio, concerti, spettacoli in genere, nonché festival, viaggi di studio, di lavoro volontario e turistici. Curare, infine, la pubblicazione di libri, periodici, monografie, documenti, cataloghi, bibliografie, prodotti multimediali, per la conoscenza della storia, della cultura e della realtà socio-economica dei popoli e dei Paesi con i quali, di volta in volta, si troverà a operare.

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