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per informazioni Tel: 335.65.88.757 www.arabafenicesezze.org comunicati stampa 10-05-2018 8° edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa Sezze: al via l’ottava edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa 19-05-2017 Premio
di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa È
ormai giunto alla settima edizione il premio di storia contemporanea
dedicato a Luigi Di Rosa -
ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del parlamentare
del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze dall’associazione
culturale no profit “Araba Fenice”. Gli
appuntamenti, che sono partiti lo scorso martedì 9 al Senato della
Repubblica in occasione dell’incontro dei familiari delle vittime del
terrorismo con le Istituzioni, proseguiranno sabato 20 maggio alle 18
presso il centro polifunzionale “Le Colonne di Tito”, in via Roma, a
Sezze (Latina). Roberto
Chiesi, responsabile del Centro studi – Archivio Pier Paolo Pasolini,
di Bologna, parlerà di “12 dicembre e altri film militanti degli anni
’70: il cinema di Lotta continua”. Le
conferenze si protrarranno fino alla serata finale di domenica 28 maggio
quando, nell’occasione, saranno premiati i vincitori del concorso,
il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica
nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare
attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai
fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della
Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di
piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica
o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri;
audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Anche
quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto
prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica, la Presidenza
del Consiglio dei Ministri e il Consiglio regionale del Lazio hanno
voluto conferire alla manifestazione le loro medaglie celebrative. Il
premio gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei
Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Consiglio
Regionale del Lazio e del Comune di Sezze. L’Università di Roma
“Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico
– sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare
l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La
manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro
Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri
d’Italia” www.misteriditalia.it
e
ha la partnership mediatica di Lazio Tv e Radio Radicale. 27-01-2017 “Shoah:
raccontare l’indicibile” In
occasione della Giornata della Memoria, si terrà venerdì 27 Gennaio,
alle ore 21, a Sezze, presso il Centro polifunzionale “Le Colonne di
Tito”, sito in via Roma 22, una importante iniziativa che vedrà
coinvolte tante associazioni setine e singoli cittadini. Da
un’idea dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice”,
con l’organizzazione di Simonetta Bernola e Carla Pasqualucci, si
tesserà insieme il filo della memoria di uno degli orrori più tremendi
del Novecento. I partecipanti si esibiranno in canzoni, musica e danza
sul tema della Shoah e leggeranno brani, testimonianze e poesie tratti
dal libro “Judenrampe. Gli ultimi testimoni”, di Anna Segre e Gloria
Pavoncello. “Shoah:
raccontare l’indicibile” è un evento che si inscrive nella
manifestazione “Quanto tempo è passato… Ti racconto la Storia”,
una serie di appuntamenti che ormai da anni intende promuovere il
ricordo, sottolineare l’importanza della Memoria e promuovere la
ricerca storica. Non a caso, l’iniziativa è organizzata anche in
collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di
Rosa”, che nella sua biblioteca vanta un’importante sezione dedicata
proprio al genocidio nazista. Avere
consapevolezza della propria Storia vuol dire schiacciare
l’indifferenza con la responsabilità, significa rendersi conto della
barbarie di cui è capace la società e prenderne coscienza affinchè
non accada più nulla di simile. È fondamentale per costruire il
futuro. Ascoltare le testimonianze di chi è sopravvissuto alla Shoah
equivale a diventare tutti testimoni. 26-05-2016 40° anniversario della morte di Luigi DI Rosa Tre
gli ultimi appuntamenti della sesta edizione del Premio dedicato a Luigi
Di Rosa, il giovane ucciso il 28 maggio 1976 a Sezze e di cui
quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della morte. Domani,
venerdì 27 maggio, alle ore 17.30 presso la sede dell’associazione
culturale no-profit “Araba Fenice”, in via Diaz 25, si parlerà
proprio del processo relativo all’omicidio e della sentenza che ha
dichiarato Luigi Di Rosa vittima della violenza comune anziché del
terrorismo o di violenza politica. Interverranno
in proposito il giudice Otello Lupacchini e l’avvocato della famiglia
Di Rosa, Luigi De Angelis. A moderare la discussione, il giornalista
Sandro Provvisionato. La
mattina di sabato 28 maggio ci sarà invece un corteo che partirà alle
ore 10 dalla sede dell’Araba Fenice e terminerà con la deposizione di
fiori al monumento commemorativo dedicato ai martiri
dell’antifascismo, in Largo Luigi Di Rosa. Il pomeriggio, sempre
presso via Diaz 25, alle ore 17.30, saranno premiati i vincitori del
Premio nazionale di storia contemporanea e interverranno varie
personalità del mondo politico e accademico. Scopo
del concorso è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco
temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai
cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni
eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica
italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Anche
quest’anno la manifestazione ha riscosso un enorme successo e ottenuto
prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica e la Presidenza
del Consiglio dei Ministri hanno voluto conferire alla manifestazione le
loro medaglie celebrativa. Il premio gode del patrocinio del Senato
della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della
Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Sezze.
L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di
Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del
Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi
consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della
collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di
Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it)
e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Presidente
onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa. 04-05-2016 6°
edizione del premio dedicato a Luigi DI Rosa È
ormai giunto alla sesta edizione il premio di storia contemporanea
dedicato a Luigi Di Rosa - ragazzo ucciso il 28 maggio 1976 dopo il comizio del
parlamentare del MSI Sandro Saccucci - organizzato a Sezze
dall’associazione culturale no profit “Araba Fenice”. Anche
quest’anno l’iniziativa ha riscosso un enorme successo e ottenuto
prestigiosi riconoscimenti: il Senato della Repubblica ha voluto
conferire alla manifestazione la sua medaglia celebrativa. Il premio
gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune
di Sezze. L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo
Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni
Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono
anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia,
inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia
Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it)
e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che partiranno
il prossimo lunedì 9 maggio, si protrarranno fino alla serata finale di
sabato 28 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del
concorso, il cui scopo è
quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va
dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e
culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici
che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare
tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro
sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio
ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi,
documentari, video, film, short-film. Numerose
le personalità attese durante tutta la manifestazione: gli scrittori
Renzo Paris e Igor Patruno, la figlia dell’Onorevole Aldo Moro,
Agnese, i giornalisti Annamaria Valle e Sandro Provvisionato, Adriana
Faranda, il giudice Otello Lupacchini. Gli appuntamenti si terranno
tutti presso la sede dell’Araba Fenice, in via Diaz 5 a Sezze
(Latina), ad eccezione del 9 maggio. Il 9, infatti, la suddetta
associazione è stata invitata a partecipare, presso la Camera dei
Deputati, alla Giornata della Memoria dedicata a tutte le vittime del
terrorismo, indetta dal Capo dello Stato. Il 26 maggio, invece, si terrà
a Sezze un’intera giornata di discussione su “Politica, cultura,
società e violenza nel triennio della solidarietà nazionale
1976-1979” tra i maggiori giovani studiosi del periodo che saranno
coordinati da importanti storici italiani. Il 28, in occasione del
quarantesimo anniversario dalla morte di Luigi Di Rosa, un corteo di
autorità commemorerà il giovane setino e deporrà una corona di fiori
al monumento a lui dedicato. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa. 27-01-2016 Giornata della Memoria: a Sezze tante associazioni per ricordare le donne di
Ravensbruck. 15-05-2015 Premio Di Rosa: due i prossimi appuntamenti 12-05-2015 A Sezze un importante convegno sugli anni di piombo L’Università di Roma “Tor Vergata” e il suo Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico – sociali, dei Beni Culturali e del Territorio, oltre a patrocinare l’iniziativa, sono anche i suoi consulenti scientifici. La manifestazione si fregia, inoltre, della collaborazione con il Centro Studi di Storia Contemporanea “Luigi Di Rosa” e con “Misteri d’Italia” (www.misteriditalia.it) e ha la partnership mediatica di Lazio Tv. Gli incontri, che hanno preso il via lo scorso venerdì 8 maggio e hanno visto la partecipazione di Silvia Baraldini, Paola Staccioli e il regista Daniele Vicàri, si protrarranno fino alla serata finale di sabato 30 maggio. Nell’occasione saranno premiati i vincitori del concorso, il cui scopo è quello di approfondire la ricerca storica nell’arco temporale che va dal 1968 al 1980, con particolare attenzione ai cambiamenti sociali e culturali, ai movimenti politici, ai fenomeni eversivi e terroristici che hanno segnato la storia della Repubblica italiana e quindi ricordare tutte le vittime degli “anni di piombo”. Si articola in quattro sezioni: tesi di laurea specialistica o magistrale o vecchio ordinamento; tesi di dottorato di ricerca; libri; audiovisivi, documentari, video, film, short-film. Numerose le personalità attese durante tutto il resto della manifestazione: la figlia di Enrico Berlinguer, Bianca, Giampaolo Mattei, sopravvissuto al rogo di Primavalle, il giornalista Duccio Trombadori, lo sceneggiatore Andrea Purgatori, il regista Sergio Zavoli e tanti altri. Presidente onorario del Premio è la sorella di Luigi, Mariella Di Rosa. 09-05-2015 Premio Di Rosa: il regista Daniele Vicari riceve un Premio speciale per il film “Diaz” 07-05-2015 5°
edizione del premio di storia contemporanea dedicato a Luigi Di Rosa 15-04-2015 70° anniversario della Liberazione L’associazione “Araba Fenice” invita le associazioni e i singoli cittadini a partecipare all’evento previsto a Sezze il prossimo sabato 25 Aprile. In occasione del 70° anniversario della Liberazione italiana, ci riuniremo in zona “Ferro di cavallo”, alle ore 11, per cantare tutti insieme “Bella ciao”, canzone simbolo dell’antifascismo e della lotta per la libertà. Quella del 25 Aprile è una data fondamentale per ricordare e celebrare i valori della Resistenza su cui si fonda il nostro Paese. Al termine della manifestazione, saranno deposti dei fiori al monumento ai Martiri dell’antifascismo, presso Largo Luigi Di Rosa. 25-03-2015 Carlo
Luffarelli presenta a Sezze il suo libro “Specchio della mia vita” Il
prossimo sabato 28 marzo, alle ore 17.30, presso la sede
dell’associazione culturale no-profit “Araba Fenice” in via
Orfanotrofio 5, a Sezze, Carlo Luffarelli presenterà il suo ultimo
romanzo, “Specchio della mia vita”. Luffarelli è stato avvocato e
giudice di pace. La sua prima fatica letteraria è legata proprio alla
sua professione: ha pubblicato nel 2000 “L’avvocato pratico risponde
a 102 quesiti”, con la Emme Grafica di Velletri. Si appassiona ben
presto alla poesia, dando vita a una raccolta di 50 liriche dal titolo
“Poesie senza tempo”, Casa Editrice Libro Italiano, e due anni dopo
a “Finestre di luce”, di 45 componimenti. Alcune delle sue liriche,
nel 2006, sono state inserite nell’antologia italiana “Poeti
Italiani Contemporanei”. Altre sono state pubblicate sull’antologia
“Argomenti” edita dalla Casa Editrice Ismeca. Sempre la casa
editrice bolognese ha realizzato un cd contenente 32 delle sue liriche
dal titolo “Gocce d’amore”, inserito nella Collana Orfeo.
Luffarelli non ha solo sensibilità artistica. Iscritto
all’associazione A.V.I.S. Comunale di Velletri, ha effettuato oltre
100 donazioni di sangue per le quali, nel 2009, gli è stata conferita,
dal Presidente della Repubblica Napolitano, l’onorificenza di
Cavaliere. “Specchio
della mia vita”, la nuova raccolta di poesie, sarà presentata dal
professor Luigi Zaccheo e dal dottor Salvatore La Penna. Reciteranno e
interpreteranno i testi Franca Del Giudice e Carlo Iannucci.
12-03-2015 Eraldo Affinati presenta il suo romanzo “Vita di vita” e inaugura la “Penny Wirton” di Sezze. Un viaggio fisico, ma anche interiore, in cui Affinati si interrogherà su cosa vuol dire essere insegnante e sprofonderà dentro se stesso. Affinati, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, ha inoltre fondato la scuola di italiano per stranieri “Penny Wirton”. Non è richiesta alcuna iscrizione formale e gli studenti vengono accolti in qualsiasi momento, da settembre a maggio. La “Penny Wirton” lavora per piccoli gruppi grazie alla presenza degli “insegnanti” che volontariamente si dedicano “a tu per tu”, seguendo una proposta formativa organizzata “senza classi”, ai propri allievi. Tutti possono partecipare, qualunque sia la loro età, la provenienza, il sesso o la religione. Da gennaio una sezione della scuola di Affinati è attiva anche a Sezze, il lunedì e il mercoledi, dalle 18.00 alle 20.00, presso la sede dell’Araba Fenice. Sabato sarà inaugurata ufficialmente proprio da Eraldo Affinati. La cittadinanza e le associazioni sono invitate a partecipare. 29-01-2015 Renzo Paris presenta il suo ultimo libro, “Il fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone”, a Sezze 23-01-2015 5-01-2015 L’associazione “Araba Fenice” inaugura a Sezze la sua nuova sede
associativa La sede ospiterà anche un distaccamento della “Penny Wirton”, scuola di lingua italiana per stranieri fondata a Roma dallo scrittore Eraldo Affinati e da sua moglie, Anna Luce Lenzi. Ragazzi, adulti, uomini e donne di ogni provenienza ed età che intendono imparare e comprendere la lingua italiana saranno accompagnati da persone disposte a insegnare in modo gratuito e volontario, in un rapporto uno a uno: ad ogni insegnante spetteranno massimo tre studenti. Si intitolerà, inoltre, la sala conferenze a Franco Rosella, socio fondatore purtroppo scomparso lo scorso maggio. Saranno presenti diversi amici dell’associazione, autorità politiche e artisti. 15-04-2010 Solderkommando
nei racconti di Shlomo Venezia Terminerà il prossimo 20 aprile il percorso nella “memoria” intrapreso dall’associazione non profit Araba Fenice. Per questa data è prevista la seconda giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto. All’incontro che si terrà alle ore 17 presso l’auditorium San Michele Arcangelo saranno presenti Shlomo Venezia sopravvissuto ad Auschwitz e il giornalista Roberto Olla. Shlomo Venezia classe 1923 è un deportato sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz. Durante la prigionia fu costretto a lavorare nei Sonderkommando (unità speciali), squadre composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi nelle camere a gas. Tali
squadre venivano periodicamente uccise per mantenere il segreto circa lo
svolgimento della “Soluzione finale della questione ebraica”.
Venezia è uno dei pochi sopravvissuti - l'unico in Italia, una
dozzina nel mondo - di queste speciali squadre e ha raccolto le sue
memorie in un libro pubblicato nel 2007 a dal titolo Sonderkommando
Auschwitz. L’incontro sarà introdotto da Roberto Olla
giornalista del Tg1, responsabile della rubrica Tg1 Storia. La seconda
giornata della memoria è il completamento di un percorso cominciato lo
scorso 22 febbraio quando fu organizzato un incontro cui parteciparono Titti
Marrone, giornalista responsabile delle pagine culturali de “Il
Mattino”, e le sorelle Andra e Tatiana Bucci anch’esse sopravvissute
al campo di sterminio di Auschwitz. L’ultimo incontro si terrà martedì
20 aprile a Sezze presso l’auditorium San Michele Arcangelo alle 17.
L’ingresso è gratuito. 18-03-2010 Ipazia, tra scienza e religione Sabato 20 marzo alle 17 l’associazione no-profit Aaraba fenice di Sezze ha organizzato un incontro dal titolo “L’eterna lotta tra scienza e chiesa”in cui verrà presentato il libro “Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo” (prefazione Margherita Hack). All’incontro sarà presente Adriano Petta autore del volume. “Ipazia era l'erede della Scuola alessandrina, la più importante comunità scientifica della storia dove avevano studiato Archimede, Aristarco di Samo, Eratostene, Ipparco, Euclide,Tolomeo e tutti i geni che hanno gettato le fondamenta del sapere scientifico universale. Astronoma, matematica, filosofa neoplatonica, musicologa, medico, "madre" della scienza sperimentale (studiò e realizzò l'astrolabio, l'idroscopio e l'aerometro)... e, come scrisse Pascal, "ultimo fiore meraviglioso della gentilezza e della scienza ellenica". Nei suoi settecento anni la Scuola alessandrina aveva raggiunto vette talmente elevate nel campo scientifico, che sarebbe bastato lasciar vivi e liberi di studiare Ipazia e i suoi allievi per acquisire 1200 anni in più di progresso. Ma su Ipazia e sull'intera umanità si abbatté la più grossa delle sventure: l'ascesa al potere della Chiesa cattolica e il patto di sangue stipulato con l'Impero romano agonizzante. Questo patto - oltre alla soppressione del paganesimo - prevedeva la cancellazione delle biblioteche, della scienza e degli scienziati, l'annullamento del libero pensiero, della ricerca scientifica (nei concili di Cartagine, infatti, fu proibito a tutti - vescovi compresi - di studiare Aristotele, Platone, Euclide, Tolomeo, Pitagora etc.). Alla donna doveva essere impedito l'accesso alla religione, alla scuola, all'arte, alla scienza”. Ipazia fu uccisa dai monaci cristiani divenne, per questo, martire del paganesimo e simbolo della libertà di pensiero. L’incontro, introdotto da Gian Carlo Mancini, si terrà presso la sede sociale dell’associazione in Via Garibaldi 9 a Sezze. L’ingresso è gratuito. 5-03-2010 Le Brigate rosse nell’analisi di Alessandro Orsini Un
incontro sulla storia delle Brigate Rosse, il gruppo terroristico che la
recente storia italiana ha conosciuto si terrà venerdì 12 marzo a
Sezze. All’incontro organizzato dall’associazione culturale non
profit Araba Fenice parteciperà Alessandro Orsini uno dei maggiori
esperti internazionali di movimenti eversivi e di fenomeni violenti
della vita politica. L’incontro sarà introdotto da Rino Caputo
preside della Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli
Studi di Roma “Tor Vergata”. Nel corso del dibattito sarà
presentato il volume “Anatomia delle brigate rosse. Le radici
ideologiche del terrorismo rivoluzionario”. “Chi sono i brigatisti?
Perché uccidono? Come si svolge la loro vita quotidiana? A quale
tradizione storico-politica appartengono? Sono le domande cui si propone
di rispondere il volume attraverso il metodo della sociologia storica
comparativa. Tra il 1969 e il 1985 l'Italia è stata di gran lunga il
Paese più interessato dalle attività terroristiche. Il bilancio, per
il periodo preso in considerazione, è di 428 morti, la cifra più
rilevante in Europa occidentale. L'autore, dopo una critica serrata
delle interpretazioni prevalenti del terrorismo rivoluzionario
nell'Italia repubblicana, sostiene che la logica dominante della prassi
brigatista fu orientata da una concezione politico-religiosa dello
sviluppo storico, rivolta a soddisfare, in primo luogo, un bisogno
spirituale e a raggiungere un fine meta-politico: instaurare il Paradiso
in Terra. I brigatisti - siano essi comunisti o fascisti appartengono
alla categoria antropologica dei "purificatori del mondo".
Accomunati da un odio profondissimo verso ogni aspetto del mondo
presente, condividono entrambi lo stesso obiettivo: distruggere la
società borghese, considerata un luogo putrido e nauseabondo da
ripulire attraverso un uso spropositato del terrore rivoluzionario. Dal
sogno teocratico di Thomas Müntzer alla rivoluzione cambogiana di Poi
Pot, vengono ricostruite le origini e l'evoluzione di una tradizione
rivoluzionaria che, con la parabola brigatista, giunge fino ai giorni
nostri”. Alessandro Orsini è
docente di Sociologia dei fenomeni politici nella Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e nella Facoltà
di Scienze Politiche dell'Università Luiss "Guido Carli".
Nei suoi studi ha elaborato una teoria originale delle cause che
conducono all’omicidio politico nelle formazioni terroristiche di
estrema sinistra e neonaziste (teoria del feedback
eversivo-rivoluzionario). Oltre al volume che sarà presentato venerdì
è autore anche di Ripensare la nazione (2002); Alle origini
del nazionalismo (2003); L’eretico della sinistra. Bruno Rizzi
élitista democratico (2004); In difesa della sociologia storica (2005);
Le origini del capitalismo. Storia e interpretazioni (2007);
Più volte chiamato a insegnare negli Stati Uniti, in qualità di
“studioso eccellente”, è stato candidato al “Cavalierato
Giovanile 2009” per alti meriti culturali dalla University of
Massachusetts Boston e dall’Università di Roma “Tor Vergata”.
L’incontro si terrà alle 17 presso l’auditorium San Michele
Arcangelo. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni: 3290035581;
3356588757. 20-01-2010 Le leggi razziali settant'anni dopo Si
celebrerà lunedì 22 febbraio a Sezze la prima delle due
giornate della memoria organizzate dall’associazione non profit Araba
Fenice. “Meglio non sapere” è il titolo dell’incontro organizzato
in collaborazione degli istituti “Pacifici e De Magistris” di Sezze
e “San Tommaso d’Aquino” di Priverno con annessa la sezione
staccata di Prossedi. All’incontro interverrà Titti Marrone,
giornalista responsabile delle pagine culturali de “Il Mattino”,
autrice del libro che dà il titolo all’incontro. Cosa è meglio non
sapere? La storia di Andra e Tatiana Bucci sopravvissute al campo di
sterminio di Auschwitz, anch’esse presenti all’incontro. Il volume
narra la storia delle due sorelle e di Sergio, un loro cuginetto.
Nel 1943, avevano quattro, sei e sei anni e furono deportati con
le loro madri ad Auschwitz solo perché ebrei. La loro permanenza
insieme fu molto breve perché subito i bambini vennero separati dalle
madri. in quanto dopo
pochissimo tempo i bambini furono separati dalle rispettive madri.
Dopo circa due anni e mezzo di ricerche, la madre di Andra e
Tatiana, Mira, riesce a ritrovare le sue due figlie. Andra e Tatiana ce
l'hanno fatta, forse in virtù del loro legame, forse anche perché la
mamma ingiunse loro di ripetere, almeno una volta al giorno, il proprio
nome. Così, sono tornate alla loro città, dopo un lungo viaggio in
l'Europa. Diversamente da loro due, Sergio non sapeva che a
quell'adunata di bambini, non bisognava fare il passo avanti: ma l'SS
aveva detto che chi voleva vedere la mamma doveva fare quel passo
avanti, e sarebbe stato portato da lei. Lui, come altri diciannove
bambini, finì nelle mani di un folle medico. Quest’ultimo li aveva
ottenuti come cavie su autorizzazione di Himmler al fine di eseguire i
suoi esperimenti sulla tubercolosi. In seguito, con l’arrivo degli
alleati, quei venti bambini infettati con bacilli vivi, erano diventati
alquanto “scomodi”. Così furono impiccati e cremati in una scuola
di Anversa affinché non restasse alcuna traccia di ciò che un folle
medico aveva fatto su di loro. A differenza della madre di Andra e
Tatiana, Gisella, la mamma di Sergio preferisce non sapere e continuare
a sognare che il figlio un giorno tornerà. Meglio non sapere, che dover
accettare la loro morte. L’incontro si terrà all’Auditorium
“Mario Costa” di Sezze dalle ore 9:30 alle 12:30. 14-01-2010 Valentino
Parlato: anima critica della sinistra Venerdì
15 gennaio 2010, alle ore 17:00 presso l’auditorium San Michele
Arcangelo di Sezze l’associazione no profit Araba Fenice ha
organizzato il terzo incontro per discutere della libertà di stampa e
comunicazione. Dopo Ernesto Bassignano giornalista di Radio Rai e
Oliviero Beha noto e controverso giornalista, protagonista del prossimo
incontro sarà Valentino Parlato componente storico del gruppo che fondò
“Il Manifesto”, giornale di cui oggi ne è il direttore. Per la
verità Parlato ha già diretto svariate volte la testata comunista
fondata nel 1969. Da sempre coscienza critica della sinistra e della
società odierna. Nell’incontro affronterà le tematiche ricorrenti
del panorama attuale italiano: dalla comunicazione televisiva a quelle
della carta stampata, passando per aspetti più di costume, per finire
in quelli schiettamente politici come la crisi della sinistra e il “berlusconismo”.
Per maggiori informazioni sull’incontro è possibile contattare i
numeri 329.00.35.581;
335.65.88.757. L’ingresso all’incontro è gratuito. 16-12-2009 La
bioarte in mostra a Sezze Domenica 20 dicembre a Sezze alle 17 presso la sede dell’associazione culturale no-profit Araba Fenice (Via Garibaldi, 9) sarà inaugurata una mostra dedicata alla “bioarte”. Ad esporre il rappresentante più noto di tale espressione artistica: Pietro Antonio Bernabei, medico e pittore fiorentino. Laureato in Medicina e Chirurgia e specialista in Ematologia, ha studiato pittura a Seattle con il maestro Andrew Chen e pittura cinese con i maestri Xiau Li a Seattle e Wang Wei a Pechino. Dai primi anni Novanta la sua ricerca artistica ha avuto come oggetto le strutture biologiche e il valore estetico dell’immagine scientifica nell’ambito delle scienze della vita. Pietro Antonio Bernabei è stato il primo in Italia ad utilizzare il termine “bioarte” per indicare che la sua attività artistica è stata contaminata con la biologia. Nel passato ci sono stati esempi di fusione tra arte e scienza a cominciare da Leonardo il quale considerava la pittura tanto un’arte quanto una scienza dalle forme naturali. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo festivo. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazione sugli orari di apertura è possibile contattare i numeri 3290035581; 3356588757. 14-12-2009 “Adius.
Piero Ciampi ed altre storie” il film di Ezio Alovisi, sulla
vita di Piero Ciampi e sul mondo dei cantautori degli anni Settanta sarà
proiettato sabato 19 dicembre alle 21 presso l’auditorium Mario Costa.
L’evento che rientra nella programmazione del Natale Setino è stato
organizzato dall’associazione no-profit Araba Fenice in collaborazione
con l’Amministrazione comunale e
l’Astral Spa. La pellicola trae il suo titolo da Adius, una delle
ultime canzoni di Piero Ciampi cantautore livornese scomparso nel 1980 a
soli 46anni. Il film è un
ritratto documentaristico sulla vita e la carriera di un artista
considerato tutt’oggi un personaggio “maledetto”. Adius è
un’opera che non ha riferimenti cinematografici precisi e sulla cui partitura
video-musicale si distende un plot narrativo onirico, non
necessariamente obbligato dalle regole del luogo e del tempo. Spezzoni
di poesia, musica e vita vengono rievocati o solo accennati, e fanno da
contrappunto ad un’altra realtà, il mondo della canzone in cui Ciampi
operava e da cui prendeva le distanze. A testimoniare il percorso di
Ciampi, tra un filmato d’epoca e la sua storia ricostruita in
frammenti narrativi, sono alcuni dei suoi colleghi ed amici più vicini,
tra i quali Nada Malanima, Gino Paoli, Francesco Guccini, Ernesto
Bassignano, Giovanna Marini, Lydia Mancinelli, Lilli Greco e Gianni
Marchetti, autore di gran parte delle musiche ciampiane. Non manca la raffigurazione del mondo femminile che
accompagnava Ciampi tra una bevuta ed una composizione, tratteggiato
dalle attrici Rossella Seno, Nicoletta Della Corte, Cinzia Veronesi e
Lavinia Biagi. Pietro De Silva, Carlo Monni e Peppe Servillo degli Avion
Travel sono gli interpreti a cui è affidata una rievocazione
d’immaginaria fiction mentre la presenza della Banda Osiris trasporta
– se ancora non bastasse – il tutto in un clima quasi fiabesco, ma
con improvvise virate verso una visione critica, che porta lo spettatore
a riflettere. Il film è stato prodotto nel 2008 dal
“Gruppo Art Tape società cooperativa”. La sua proiezione
avverrà a Sezze, sabato 19 dicembre alle ore 21 presso l’auditorium
Mario Costa. L’ingresso è gratuito. Per
ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/;
oppure contattare i numeri 3290035581;
3356588757. 11-11-2009 Al
di la del mare. Ernesto Bassignano in concerto Dopo il successo della conferenza sulla libertà di stampa, tornerà a Sezze Ernesto Bassignano. Ma questa volta lo farà in veste di cantautore e non di giornalista. Il concerto si terrà presso l’auditorium Mario Costa, sabato 21 novembre alle ore 21. L’evento è stato organizzato dall’associazione no profit Araba Fenice con il contributo ed il patrocinio del Comune di Sezze. Ernesto Bassignano è un giornalista che da dieci anni conduce su RadioUno assieme a Ezio Luzzi “Ho perso il trend”, trasmissione satirica di grande successo. Ma Bassignano oltre ad essere un giornalista è un cantautore. Comincia la sua carriera facendo teatro politico con Gianmaria Volontè. Poi diventerà uno dei massimi esponenti della scuola del Folkstudio di Roma dove conosce e collabora con Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Con loro fonda nel 1971 il gruppo “I giovani del folk” (anni dopo Venditti ricorderà quest'esperienza nei versi iniziali della canzone Notte prima degli esami e Bassignano scriverà un libro, Canzoni pennelli bandiere supplì con il racconto delle vicende di quel periodo). Venditti e De Gregori successivamente firmeranno con la casa discografica it, Bassignano, invece, porrà la musica in secondo piano divenendo operatore culturale nel settore stampa e propaganda del Pci. Però la sua grande passione per la musica non sarà mai messa in discussione. Il suo ultimo disco “La luna e i falò” è del 1989. In questi giorni, a distanza di vent’anni da questo lavoro Bassignano torna con un altro album. Un “the best of” dal titolo “Al di la del mare”. Si tratta di un’antologia che raccoglie i suoi brani più significativi. Bassignano coadiuvato dallo storico arrangiatore Alberto Antinori, a distanza di anni, si rimpossessa così della nobile arte tanto amata e mette insieme i tredici brani contenuti nel disco. Dieci rivisitazioni con tanto di fiati, cori e archi. Tre inediti tra i quali la “title song”. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo di sabato 21 novembre è possibile contattare i numeri 329.00.35.581; 335.65.88.757. L’ingresso al concerto è gratuito. 2-10-2009 Libertà sotto schiaffo. La stampa vista da un giullare alla corte della Rai Sabato
10 ottobre alle ore 17:30, a Sezze, presso l’Auditorium San Michele
Arcangelo, l’associazione no profit Araba Fenice ha organizzato un
incontro dibattito sulla questione sorta in quest’ultimo periodo
inerente la libertà di stampa. “Libertà sotto schiaffo” è il
titolo dell’incontro al quel parteciperà Ernesto Bassignano “un
giullare alla corte della Rai”. Bassignano è un giornalista che da
dieci anni conduce su RadioUno assieme a Ezio Luzzi “Ho
perso il trend”,
trasmissione satirica di grande successo. Ma Bassignano oltre ad essere
un giornalista formatosi tra l’altro a Paese Sera e al Gr1 è un
cantautore. Comincia la sua
carriera artistica facendo teatro politico con Gianmaria
Volontè. Poi diventerà uno dei massimi esponenti della scuola
del Folkstudio di Roma dove conosce e collabora con Antonello Venditti e
Francesco de Gregori. Con loro fonda nel 1971 il gruppo “I giovani del
folk” (anni dopo Venditti ricorderà quest'esperienza nei versi
iniziali della canzone Notte prima degli esami e Bassignano
scriverà un libro, Canzoni pennelli bandiere supplì con il
racconto delle vicende di quel periodo). Venditti e De Gregori
successivamente firmeranno con la casa discografica it, Bassignano,
invece, porrà la musica in secondo piano divenendo operatore culturale
nel settore stampa e propaganda del Pci. Nel 1980 comincia a collaborare
con Paese Sera
come critico musicale svolgendo tale ruolo fino alla chiusura del
quotidiano. Da allora non ha mai smesso di scrivere sia per la musica
che per la carta stampata, occupandosi altresì di radio e televisione
in campo pubblico e privato. In Rai
ha svolto mansioni di programmista-regista ed autore, (da ricordare
trasmissioni come “Un giorno dopo l’altro “, “Capitani
Coraggiosi“, “Il coyote e la Sirena“, le sue
partecipazioni in diretta come “ giullare” a “Radioanch’io”
e “Asiago Tenda”, e sue conduzioni come intrattenitore
nella fascia Stereo, i reportages del Premio Tenco e delle rassegne di
musica d’autore a Recanati). Per
ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/;
oppure contattare i numeri 329.00.35.581;
335.65.88.757. l’ingresso alla conferenza è gratuito. 18-06-2009 Er dottore somaro Sabato
20 giugno tornerà a Sezze Marcello Teodonio a parlare dei
sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli. L’evento è stato organizzato
dall’associazione no-profit Araba Fenice che già nel dicembre scorso
aveva invitato Marcello Teodonio a tenere, in occasione della
presentazione al pubblico della stessa associazione, una lettura dei
sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli. In quell’occasione i sonetti del
poeta romano ebbero come argomento le autorità politiche,
l’organizzazione della vita politica e del consenso. Protagonisti
dell’incontro di sabato, invece, saranno i sonetti dedicati ai medici
e malati, malattie, ospedali e medicine. “Er dottore somaro”, non a
caso è il titolo dell’incontro. Fissato per sabato 20 giugno alle ore
18 presso la sala parrocchiale della chiesa Santa Maria di Sezze sarà
aperto con un’introduzione di Gian Carlo Mancini docente di Storia
della Medicina presso l’Università degli studi di Tor Vergata.
L’ingresso alla manifestazione è
libero. 16-06-2009 Concerto della blues band Crossroads 25-05-2009 L'Arte nella Medicina e la Medicina nell'arte L'Associazione
ARABA FENICE vi invita alla presentazione del volume: "L'Arte
nella Medicina e la Medicina nell'arte", a cura di Gian Carlo
Mancini, che si terrà presso la sala parrocchiale di S.Maria ( Sezze,
LT) sabato 30 maggio alle ore 18,00 Perteciperanno
all'evento: prof.
Salvatore La Penna prof.
Giacarlo Onorati proff.ssa
Paola Benigni ( docente di letteraura italiana all'Università di Tor
Vergata di Roma) prof.
Rino Caputo ( Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia a Tor
Vergata ) prof.
Gian Carlo Mancini ( autore e curatore del volume) Il
ricavato della vendita del volume verrà devoluto sotto forma di borsa
di studio ai ragazzi della N.A.S. Sezze (Nuova Atletica Studentesca
Sezze). 17-05-2009 Dalla teoria dei miasmi alla febbre suina. Verità e fantasie “Dalla
teoria dei miasmi alla febbre suina. Verità e fantasie”. Di questo si
parlerà durante l’incontro promosso ed organizzato per martedì 19
maggio, alle ore 17, presso
la sala parrocchiale della cattedrale di Santa Maria,
dall’associazione no-profit Araba Fenice.
Parteciperanno
il prof. Gian Carlo Mancini, docente di Storia della medicina presso
l’università di Roma Tor Vergata, per il Ministero della salute il
dott. Franco Abbenda e sempre da Roma Tre Massimo Andreoni docente di
Malattie infettive. Un incontro che ha nelle sue intenzioni la volontà
di dare qualche informazione in più circa i casi di febbre suina che si
sono verificati nei giorni scorsi in Messico e in gran parte del
pianeta. L’incontro sarà anche l’occasione per ripercorrere
storicamente i casi più celebri della storia della medicina in cui le
epidemie hanno giocato un ruolo fondamentale per le sorti dell’umanità.
Il dibattito di martedì è la seconda delle attività programmate
dell’Araba Fenice per il mese di maggio. Sabato scorso, nella chiesa
cattedrale di Santa Maria, si tenuto lo spettacolo di Mimmo Politanò
“Quando la musica diventa poesia”
un monologo e quattordici canzoni sulle poesie di Karol Wojtyla. Dal
23 al 31 maggio, presso la sala parrocchiale di Santa Maria sarà
allestita la mostra fotografica di Roberta Rossi “Palestina”. La
programmazione del mese di maggio si concluderà sabato 30 con la
presentazione del volume di Gian Carlo Mancini “L’arte della
medicina e la medicina nell’arte”. I
fondi raccolti dalla vendita dei volumi sarà devoluto quale borsa di
studio a favore degli atleti della Nas (Nuova atletica studentesca Sezze). 12-05-2009 Mimmo Politanò in concerto Altro appuntamento promosso dall’Associazione Culturale “Araba Fenice”. Sabato 16 presso la cattedrale di Santa Maria di Sezze alle ore 21,30 si esibirà Mimmo Politanò in “Quando la musica diventa poesia” un monologo e quattordici canzoni sulle poesie di Karol Wojtyla. Testi autorizzati dalla “Commissione per gli scritti di K. Wojtyla” nel periodo di presidenza del papa Giovanni Paolo II. Mimmo Politanò è uno dei cantautori più noti del panorama mondiale. Ha collaborato con Domenico Modugno, Nicola Di Bari, Fred Bongusto, Gino Santercole, Mino Reitano, Mietta, Nek, Amedeo Minghi, Edoardo Bennato, Fiordaliso, Pino Donaggio, Memo Remigi, Gianni Nazzaro, Ha tradotto testi, di Mogol musicati da Gianni Bella cantati e portati al successo da Sonia Rivas, cantante argentina. È stato un pioniere delle radio e delle tv private italiane. Il timbro della sua voce ed il contenuto dei suoi dialoghi, lo resero popolarissimo soprattutto nel Lazio. Nel 1982 ha vinto il Disco Estate di Radio Montecarlo, con "Tornerai". L’anno successivo ha vinto il "Premio della Critica e della Stampa Italiana", come migliore autore di parole d'Italia, durante il premio “Il Paroliere”, organizzato da Gianni Ravera, per Rai 2, al Marabù di Reggio Emilia, competendo con artisti del calibro di Zucchero, Amedeo Minghi, Gianni Belfiore. Molti lo ricordano perché nel 1986 ha inciso “Dieguito”, prima canzone della storia scritta dedicata a Diego Armando Maradona, e diventata sigla del programma “Mundialissima show”, condotta da Gianni Minà. Ha cantato per la Rai, nei programmi dal Messico, durante il Mundial ’86, insieme a Placido Domingo, Mirelle Mathieu, Silvy Vartan, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Gino Paoli, Emanuel, Susana Rinaldi, Mijares. Ha scritto la canzone “Una storia da raccontare”, finalista tra i giovani al Festival di San Remo del 1990. Nello stesso anno “Una storia da raccontare” fu incisa e portata al successo nel mercato latinoamericano da Valeria Lynch attuale vincitrice del Festival di Vina del mar. Lo spettacolo di sabato, realizzato grazie alla collaborazione della parrocchia di Santa Maria vedrà, inoltre, la partecipazione del Nog (Not Only Gospel - choir ensemble) e del chitarrista Roberto Caetani che affiancheranno la performance di Mimmo Politanò. Il concerto rientra nei festeggiamenti dell’Anno Caroliano, vale a dire il periodo di tempo (da aprile a gennaio del prossimo anno) in cui Sezze tributerà feste, convegni, incontri a San Carlo da Sezze, suo santo patrono, in occasione del 50° anniversario della sua canonizzazione. L’ingresso è libero. 15-04-2009 Collettiva
di grafica dal 17 al 19 aprile 2009 01-04-2009 Riparte
con un libro l’attività dell’’Araba Fenice Riparte dopo un mese di pausa l’attività della associazione no-profit Araba Fenice di Sezze. Molto ricco il calendario previsto per il mese di aprile. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 3, alle ore 17,00 presso l’auditorium San Michele Arcangelo. Sarà presentato il libro di Franco Grassio, “Nessuno è perfetto nemmeno il tumore”. Si tratta di un volume che racconta in maniera ironica la storia personale dell’autore e il suo rapporto con la malattia. Oltre a Franco Grassio, all’incontro interverranno Alessandro Rossi, presidente provinciale Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Sandro Trani, Giancarlo Onorati e Salvatore La Penna. Il ricavato della vendita dei libri sarà totalmente devoluto a favore della Lilt. Per il periodo pasquale e quello successivo, coincidente con la Sagra del Carciofo, l’associazione ha in programma una serie di attività culturali tra cui una mostra di grafica “Black & Withe” allestita nei locali dell’associazione in Via Garibaldi e, successivamente, dal 16 al 19 aprile sempre presso la sede sociale dell’associazione sarà allestita la mostra fotografica “Buona Pasqua….a tutti” di Massimo Rovere. Nei
prossimi giorni sarà divulgato un calendario più dettagliato degli
eventi. Inoltre ricordiamo che stanno per partire i corsi di
“Macromedia Flash e Photoshop”. Per ulteriori informazioni è
possibile consultare il sito http://arabafenicesezze.altervista.org/;
oppure il 329.00.35.581;
335.65.88.757 23-02-2009 Attività
del primo trimestre dell’associazione È un bilancio positivo, quello dei primi tre mesi di attività dell’associazione culturale Araba Fenice, l’associazione no-profit di Sezze. E’ questa un’associazione che si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro, dell’amicizia, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Non a caso il suo nome è quello dell’animale mitologico che accomuna culture anche molto distanti tra di loro. L’associazione ha come obiettivo quello di sviluppare attività che coniughino gli ideali di fratellanza, accoglienza, solidarietà e “com-passione”. La prima delle attività organizzate è stata una conferenza su Giuseppe Gioacchino Belli. Per l’occasione il prof. Marcello Teodonio ha letto e commentato i sonetti del poeta romano. “Gioacchino Belli: Articolo magnà, magnano tutti. Autorità politiche, organizzazione della vita politica e del consenso” è stato il titolo dell’evento. Successivamente, è stato toccato il delicato tema del testamento biologico, con una conferenza sul “Caso Englaro”. Intervennero in quell’occasione Rino Caputo, preside della facoltà di Lettere e Filosofia all’università di “Tor Vergata” di Roma; Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica presso la stessa università; Giuseppe Casale coordinatore sanitario Uocp (unità operativa di cure palliative). Un argomento sicuramente interessante e spigoloso allo stesso tempo che provocò un acceso e sentito dibattito. La settimana successiva a tenere banco è stato un dibattito sulle leggi razziali emanate nel 1938 dal regime fascista. All’incontro moderato da Giancarlo Onorati, intervennero Rino Caputo con una relazione su “L’immagine razziale nella letteratura italiana”. Lorella Ascoli collaboratrice del Museo ebraico di Roma con una relazione su “Il filo della memoria e la storia: riflessioni su un percorso didattico possibile concretamente praticabile”. Concluse gli interventi Giovanni Polgar, testimone diretto delle leggi razziali. L’incontro si proponeva di riflettere sulle conseguenze che queste leggi hanno avuto nel mondo della scienza e in quello della scuola; sulle radici culturali di un atto che, prendendo di mira gli ebrei, coinvolgeva tutti gli italiani, rinnegando l’eredità del Risorgimento e del processo di emancipazione e integrazione che esso aveva promosso. Per il mese di febbraio, infine, sono stati organizzati due eventi che hanno fatto registrare il tutto esaurito all’auditorium Mario Costa: il concerto del Nicola Costa Group, organizzato per fare beneficenza all’Antea, l’associazione nazionale che garantisce assistenza gratuita ai malati in fase terminale, e l’incontro con il prof. Franco Pacini che in occasione dell’anno galileano ha tracciato un percorso scientifico “Da Galileo all’astronomia di oggi”. Le attività dell’associazione riprenderanno nel mese di marzo con tanti altri eventi. 16-02-2009 Franco Pacini e l’attualità di Galileo Galilei: una lezione al Costa di Sezze In occasione dell’anno galileano l’associazione culturale Araba Fenice ha organizzato un incontro per discutere della figura di Galileo Galilei. Lunedì 16 febbraio presso l’auditorium Mario Costa - ore 11,00 - Franco Pacini terrà una conferenza, proprio per approfondire la conoscenza dello scienziato toscano e tracciare un percorso che va “Da Galileo all’astronomia di oggi”. E nessuno meglio di Franco Pacini può farlo. Dal 1978 è professore ordinario presso l'università di Firenze e direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri. Si occupa di astrofisica teorica e di astrofisica ad alta energia. La sua ricerca ha portato un fondamentale contributo all'astrofisica, con la spiegazione dei fenomeni inerenti alle pulsar. Collabora attivamente, attraverso progetti congiunti, con altri Paesi europei e, in particolare, con gli Stati Uniti. Uno di questi progetti ha visto la costruzione del Large Binocular Telescope (Lbt), il più grande telescopio ottico su singola montatura mai realizzato; inaugurato in Arizona, all'Osservatorio di Monte Graham, il 15 ottobre 2004, è stato realizzato da Italia, Stati Uniti e Germania. Nel 1997 ha ricevuto il Premio della Presidenza del Consiglio per la Scienza.Nell'agosto del 2000 ha assunto la carica di Presidente dell'Unione Astronomica Internazionale. L'asteroide 25601 Francopacini è stato così chiamato in suo onore. Alla conferenza prenderanno parte molti studenti dei licei di Sezze e di Latina e, proprio a loro, sarà rivolta la lezione del professor Franco Pacini. Questa sarà introdotta dai saluti del presidente dell’associazione Giancarlo Mancini e dall’esibizione del cantautore Carmine Torchia. La lezione tenderà a spiegare l’importanza che Galilei ha avuto nella storia dell’evoluzione umana. Di primaria importanza, per esempio, furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Nota è poi la storia umana di Galilei. Per via delle sue innovative scoperte, fu accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, per questo fu condannato come eretico dalla Chiesa cattolica e costretto all’abiura delle sue concezioni astronomiche, nonché a trascorrere il resto della sua vita in isolamento. Occorrerà attendere il 1757 per vedere riabilitato Galileo dalla Congregazione del Sant'Uffizio che riconobbe la validità delle sue teorie. Ma solo nel 1992 papa Giovanni Paolo II, che aveva chiesto nel 1979 la revisione del "Caso Galilei", ritirò la condanna della Chiesa cattolica allo scienziato. Ha riconosciuto pubblicamente la validità e verità scientifica delle teorie di Galileo Galilei e chiese scusa, da parte della Chiesa, per avere ingiustamente condannato non solo il fondatore della scienza moderna ma indiscutibilmente una delle menti più brillanti di sempre. Per ulteriori
informazioni Tel: 329.00.35.581 - 335.65.88.757 12
/ 13 Settembre 2009
ore 21,00 Concorso Nazionale della Canzone d’Autore - Edizione 2009 MusicaControCorrente quinta edizione 03-02-2009 CONCERTO DI BENEFICENZA "NICOLA COSTA GROUP" Martedì 10 febbraio alle ore 21,00 presso l'Auditorium Mario Costa di Sezze. Sul palco Nicola Costa, Ettore Gentile, Massimo Pizzale e Peppe Basile 22-01-2009 Le
leggi razziali sessant'anni dopo Un incontro per riflettere sulle conseguenze delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, organizzato dall’associazione culturale Araba Fenice si terrà a Sezze il 26 gennaio 2009 presso l’auditorium San Michele Arcangelo alle ore 17,00. Interverrà Rino Caputo preside della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’università Tor Vergata con una relazione su “L’immagine razziale nella letteratura italiana”. Seguirà poi “Il filo della memoria e la storia: riflessioni su un percorso didattico possibile concretamente praticabile” presentato da Lorella Ascoli, collaboratrice del Museo ebraico di Roma. Concluderà la discussione Giovanni Polgar, testimone diretto delle leggi razziali. Moderatore sarà il prof. Giancarlo Onorati. Lo scopo è quello di riflettere sulle conseguenze che queste leggi hanno avuto nel mondo della scienza e in quello della scuola; sulle radici culturali di un atto che, prendendo di mira gli ebrei, coinvolgeva tutti gli italiani, rinnegando l’eredità del Risorgimento e del processo di emancipazione e integrazione che esso aveva promosso. Le
leggi razziali furono la diretta conseguenza di quello che si sosteneva
nel “Manifesto della razza”, un documento dell’estate 1938
sfornato dalla segreteria del Pnf a cui
aderirono personaggi illustri come Giorgio Almirante, Galeazzo
Ciano, Amintore Fanfani, Agostino Gemelli, Giovanni Gentile, Giovannino
Guareschi, Mario Missiroli, Romolo Murri. Le leggi fasciste
consideravano ebreo chi era nato da genitori ebrei; oppure da un
ebreo e da uno straniero; oppure da madre ebrea in condizioni di
paternità ignota; oppure pur avendo un genitore ariano, professasse la
religione ebraica. Le leggi razziali prevedevano il divieto di
matrimonio tra italiani ed ebrei. Il divieto di avere alle proprie
dipendenze domestici di razza ariana. Il divieto per tutte le pubbliche
amministrazioni e per le società private come banche e assicurazioni di
avere dipendenti ebrei. Il divieto per gli ebrei residenti all’estero
di trasferirsi in Italia. La revoca della cittadinanza italiana concessa
a ebrei stranieri prima del 1919. Il divieto di svolgere la professione
di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette
libere professioni. Il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei nelle
scuole pubbliche. Il divieto per le scuole medie di usare quei libri di
testo alla cui redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo. Fu
inoltre disposta la creazione di scuole – a cura delle comunità
ebraiche – specifiche per ragazzi ebrei. Gli insegnanti ebrei
avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole. 19-01-2009 Caso Englaro,
urge intervento
legislativo Si è svolto sabato 17 gennaio il secondo incontro promosso
dall’associazione culturale Araba fenice. Nell’auditorium San
Michele Arcangelo di Sezze a tenere banco è stato “Il caso Englaro”,
vale a dire la situazione la donna lecchese di 38 anni che da quasi 17
è in coma vegetativo permanente. Al tavolo dei relatori erano
seduti, oltre al moderatore Gian Carlo Mancini, anche Rino Caputo preside
della facoltà di Lettere e Filosofia all’università di “Tor
Vergata” di Roma; Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica
presso l’università di “Tor Vergata” di Roma; Giuseppe Casale
coordinatore sanitario Uocp (unità operativa di cure palliative). A
conclusione delle relazioni Julia Borretti ha letto “La ballata
dell’angelo ferito” di Guido Ceronetti, inoltre, gli interventi dei
relatori sono state inframmezzate dalla musica di Robeto Caetani che ha
cantato tre brani tratti dal suo cd “Ad occhi chiusi”. L’argomento
non poteva che creare discussione. Tanti gli interventi da parte del
pubblico che hanno animato la conferenza. L’ovvia conclusione è stata
l’ulteriore conferma che lo stato della ragazza mette in luce la
necessità di un intervento legislativo non più procrastinabile in
materia di fine della vita. L’attività dell’associazione
proseguono con un incontro dal titolo “Le leggi razziali
settant’anni dopo”, previsto a Sezze per lunedì 26 gennaio. 12-01-2009 A
Sezze una riflessione sul Caso Englaro e sulla bioetica Nuovo appuntamento con le attività organizzate dall’associazione culturale Araba Fenice. Sabato 17 gennaio alle ore 17 presso l’Auditorium San Michele
Arcangelo di Sezze si terrà la conferenza dal titolo “Il caso
Englaro”. Parteciperanno Rino Caputo, preside della facoltà di
Lettere e Filosofia all’università di “Tor Vergata” di Roma;
Raffaella De Franco Docente di Bioetica presso l’Università di Bari;
Emilio Baccarini docente di Antropologia Filosofica presso l’università
di “Tor Vergata” di Roma; Giuseppe Casale coordinatore sanitario
Uocp (unità operativa di cure palliative). Un argomento sicuramente
interessante e spigoloso allo stesso tempo. Eluana Englaro è la donna
lecchese di 38 anni che da quasi 17 è in coma vegetativo
permanente. Il suo è uno stato che mette in luce la necessità di un
intervento legislativo indispensabile e non più procrastinabile in
materia di fine della vita. Si discuterà, dunque, di bioetica e delle
relative questioni morali. L’appuntamento del 17 gennaio è il secondo
di una serie che l’associazione ha predisposto. Conferenze che hanno
tutte lo stesso scopo: informare e fare beneficenza attraverso
la cultura. L’associazione, infatti, si propone di combattere
ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro,
della solidarietà, della pace, della conoscenza. Ma il fine principale
dell’associazione è quello di devolvere il ricavato di tutte le
attività all’Antea, l’associazione nazionale che garantisce
assistenza gratuita ai malati in fase terminale, applicando nella cura i
principi delle cure palliative. La conferenza vedrà, inoltre,
l’esibizione del chitarrista Roberto Caetani che eseguirà alcuni
brani tratti dal suo cd “Ad occhi chiusi” e l’attrice Julia
Borretti che leggerà "La ballata dell'angelo ferito" di Guido
Ceronetti. 5-01-2009 Le iniziative lunedì 17 gennaio 2009 - conferenza 18-12-2008 A Sezze i sonetti del Belli per il debutto dell'Araba Fenice Parte con un dibattito l’attività della neonata associazione culturale Araba Fenice. Lunedì
22 dicembre alle ore 17, a Sezze, presso l’Auditorium San Michele
Arcangelo, l’associazione ha organizzato una conferenza dal titolo
“Gioacchino Belli: Articolo magnà, magnano tutti. Autorità politiche, organizzazione della
vita politica e del consenso. Dopo i saluti del presidente
dell’associazione Gian Carlo Mancini, il quale farà una breve
presentazione della stessa, Salvatore La Penna introdurrà Marcello
Teodonio professore di Letteratura italiana, studioso ed esperto del
Belli. Si tratta del primo evento ufficiale dell’associazione Araba
Fenice e, come, da statuto promuove la cultura sotto tutte le sue forme
facendo beneficenza. Non a caso il suo nome è quello
dell’animale mitologico che accomuna culture anche molto distanti tra
di loro. L'appuntamento
del prossimo 22 dicembre è il primo di una serie di conferenze che
l’associazione sta organizzando a Sezze tutte con lo scopo di fare
beneficenza attraverso la cultura in quanto l’’associazione
si propone di combattere ogni forma di razzismo e di oppressione per lo
sviluppo del lavoro, della solidarietà, della pace, della conoscenza.
Si propone, inoltre, di valorizzare le risorse locali, economiche,
ambientali, sociali ed umane, con particolare attenzione alle fasce
svantaggiate, mediante relazioni e convenzioni con istituzioni elettive,
gruppi e associazioni professionali, enti, organizzazioni sociali,
università, istituti di ricerca, centri studi. Si propone, infine, di
curare la pubblicazione di libri, periodici, monografie, documenti,
cataloghi, bibliografie, prodotti multimediali, per la conoscenza della
storia, della cultura e della realtà socio-economica dei popoli e dei
Paesi con i quali, di volta in volta, si troverà a operare. Al
termine dell'incontro ci si sposterà presso la sede de l’ “Araba
Fenice” (che si torva a qualche metro di distanza dall’auditorium) per
l'inaugurazione dei locali. I presenti potranno assaggiare alcune
specialità tipiche della cucina locale.
12-12-2008 L’
“Araba Fenice” rinasce
a Sezze sotto forma di associazione culturale Nei
giorni scorsi si è costituita a Sezze l’associazione no-profit (senza
scopo di lucro) Araba Fenice. L’associazione si propone di combattere
ogni forma di razzismo e di oppressione per lo sviluppo del lavoro,
dell’amicizia, della solidarietà, della pace, della conoscenza. Non a
caso il suo nome è quello dell’animale mitologico che accomuna
culture anche molto distanti tra di loro. L’associazione ha come
obiettivo quello di sviluppare attività che coniughino gli ideali di
fratellanza, accoglienza, solidarietà e “com-passione”. «Il nostro scopo – spiega Gian Carlo Mancini, presidente della
neonata associazione – è quello di promuovere la cultura sotto tutte
le sue forme e con essa riuscire a fare beneficenza». Tante, a questo scopo, le iniziative previste. Dai gemellaggi
tra enti ed istituzioni nazionali e di vari paesi
europei ed extraeuropei, alla produzione, scambio e cooperazione nel
campo della cultura, della scienza, delle arti, delle attività sociali.
L’associazione si propone, inoltre, di valorizzare le risorse locali,
economiche, ambientali, sociali ed umane, con particolare attenzione
alle fasce svantaggiate, mediante relazioni e convenzioni con
istituzioni elettive, gruppi e associazioni professionali, enti,
organizzazioni sociali, università, istituti di ricerca, centri studi.
Altro scopo è quello di organizzare mostre, rassegne, conferenze,
seminari, corsi di studio, concerti, spettacoli in genere, nonché
festival, viaggi di studio, di lavoro volontario e turistici. Curare,
infine, la pubblicazione di libri, periodici, monografie, documenti,
cataloghi, bibliografie, prodotti multimediali, per la conoscenza della
storia, della cultura e della realtà socio-economica dei popoli e dei
Paesi con i quali, di volta in volta, si troverà a operare. |