SEZZE CHE PROTESTA

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"Caro sindaco restituiscimi il voto"

Pensavo che tu fossi la persona giusta, ho scoperto che sei un irresponsabile

Sezze, 29 novembre 2005

Lettera aperta al sindaco Lidano Zarra

Il sindaco Lidano Zarra

"Caro sindaco rendimi il voto" 

è il titolo della lettera scritta da Francesco Ciotti, elettore setino pentito, al sindaco di Sezze Lidano Zarra. Dopo il quarto rimpasto di governo, ed il coinvolgimento di persone completamente digiune in materia, molti nel paese condividono pienamente quanto scritto da Francesco, tanto che la lettera, qui di seguito riportata integralmente, è l'ennesimo appello dei cittadini di Sezze all'universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso.

- Il bisogno di un cambiamento unito con la certezza che fosse la persona giusta al posto giusto mi hanno indotto a votare nelle ultime elezioni comunali a favore dell’attuale Sindaco Lidano Zarra. La certezza che un uomo deciso, capace di dare al paese il giusto lustro perché lontano da logiche spartitorie e da pressioni di basso profilo, potesse essere solo un vantaggio per Sezze mi avevano portato a credere in Lidano Zarra.

La realtà, come quando ti svegli da un fantastico sogno, è completamente diversa e assolutamente non in linea con le aspettative. Infatti Lidano Zarra si è dimostrato una persona indecisa fino all’inverosimile, irresponsabile e irriguardoso nei confronti dei cittadini, presuntuoso e arrogante, tanto da tessere le manovre più assurde e contorte solo perché Sindaco.

                         Tutto questo ma anche le maggioranze che si formano e si disfano con cadenze mensili, gli schieramenti politici che  non vanno bene ad agosto ma vanno poi bene a settembre  e gli Assessori, capaci a mesi alterni o a stagioni (quattro governi in 2 anni, stile governi balneari), mi hanno convinto che l’attuale Sindaco non sia l’uomo giusto per governare la città di Sezze. 

Tacendo dei Consiglieri tutti, che solo per la poltrona non si sono dimessi ed hanno avallato le “scorribande politiche” del Sindaco. Questa, Signori, è una storia che piace a molti dei nostri politici. Solo nella confusione sociale, politica ed economica, la storia ci insegna, si portano a casa i migliori “affari”.

Che spettacolo! il giorno del varo delle nuove varie giunte è sempre un brulichio di Assessori, Consiglieri, esponenti di partito che si scambiamo baci, pacche sulle spalle, sorrisi, complimenti, … ma complimenti di che cosa?

Per questo, caro Signor Sindaco, rendimi il voto, hai il dovere di rendermelo perché voglio riappropriarmi della libertà di sbagliare.

 Io ho votato una persona che doveva fare il Sindaco non il capo di mille combriccole alla ricerca disperata di mezzo Consigliere per avere la maggioranza. Sono convinto che, se dovessi chiedere ad ogni Tuo elettore di appendere alla finestra di casa un fazzoletto bianco in segno di protesta e di insoddisfazione… beh! ho paura che Sezze ne sarebbe piena.

Non Ti nascondere dietro la solita …. “è sempre colpa degli altri che non capiscono e non colpa mia che sbaglio”, chi scrive queste cose è un cittadino di Sezze che condivide con la gente del paese le perplessità ed il disagio che Ti ha esposto.  Spero tu comprenda che non è una questione di destra o di sinistra, è solo una questione di buon senso. -

Un cittadino, Tuo elettore, Francesco Ciotti.


Sezze, 12 dicembre 2005

Risposta al comunicato stampa del sindaco Lidano Zarra pubblicato su Latina Oggi

Signor Sindaco, in riferimento alla Sua pregiatissima del 01/12/2005, riportata su questo quotidiano,  nella quale chiede chiarimenti in merito alla frase “solo nella confusione ….. si portano a casa i migliori affari” mi è gradita l’occasione per dettagliarLe alcune considerazioni.

Un po’ di storia per comprendere il concetto di “migliori affari” (peraltro già virgolettata nella precedente missiva inviata al giornale).

Nelle ultime elezioni amministrative Lei si propose a capo di una  coalizione chiamata Alternanza Amministrativa molto centrista ma poco sbilanciata a destra, per Sua cultura politica. Le elezioni portarono al ballottaggio e di fatto non procedette ad un accordo con la casa delle libertà. La prima giunta, tuttavia, vide l’espressione della Sua compagine con gli esponenti della CDL. Se non ricordo male si partì con una maggioranza in consiglio di 12+3.

A primavera del 2004 ci fu il primo aggiustamento nelle cariche di giunta, uno esce, uno entra; da esponete di liste civiche si candidò con l’ UDC e ne divenne consigliere provinciale. Le scelte, quando non sono coercitive, sono sempre legittime. Legittima la scelta, ma se mi consente legittima  la non condivisione.

Nei primi mesi del 2005 nacque una nuova giunta di ispirazione sempre più vicina alla CDL. Questa giunta lavorò fino ai primi giorni di Agosto. Ad un certo punto, ci fu il ritiro delle deleghe e tutti a casa. Si parlò di dimissioni. Dimissioni no, dimissioni si …… dimissioni no, perché  a fine Settembre venne alla luce una nuova giunta che vide fuori la CDL e si orientò non certamente a destra, per Sua espressa convinzione. Lei mi risulta sempre Consigliere provinciale UDC.

Per finire a novembre nasce una quarta giunta. “Riallinea” politicamente la Sua carica di Consigliere: fuori la prospettiva di sinistra e dentro di nuovo con la CDL. I consiglieri che appoggiano la maggioranza intanto sono diventati fra passaggi e “ripassaggi” da 12+3 a 10+1. Si tratta per un Consigliere ….. che se entra….. che se esce……

Secondo Lei questa non è confusione politica? E pertanto Le domando ”quanto vale un Consigliere come peso politico?” (perché qui, come nella precedente, parliamo sempre e solo di politica, non di altro). Un Consigliere nell’attuale congiuntura politica cittadina vale quasi come un’intera coalizione. Stando così le cose, fa o no un affare il Consigliere, che riesce a determinare uno o più Assessori o l’esistenza di una maggioranza? Questo è “l’affare” della politica a Sezze. Questi sono i migliori “affari” di cui si parlava nel mio precedente intervento, cercare troppo accomodamenti (politici) che portino ad incarichi politici.

Se poi nella precedente missiva, non so come, vuole trovarci per forza altri affari…. o il diavolo anche dove non c’è, lo faccia pure. Io ho la coscienza pulita. La mia lettera è esclusivamente politica ed in questo senso deve essere letta. E’ lontano da me, per cultura e storia personale, qualunque idea che metta in dubbio la Sua onestà, integrità morale di uomo o di professionista o di amministratore. Stesso discorso per i Consiglieri ed esponenti politici. Fermo e chiaro che la mia è solo una contestazione alla Sua politica  (che Lei non ha compreso o voluto comprendere), mi aspettavo che fosse altrettanto il tono della risposta. Invece dopo il chi lo conosce ….., come se un uomo non altrettanto famoso come Lei non dovesse essere meritevole di alcuna spiegazione, mi dice attenzione ho già interpellato i miei legali, (Pesce grande mangia pesce piccolo?!) La mia  Sindaco, Le ripeto, è una contestazione politica e solo politica e pertanto avrei gradito una risposta politica. Le carte bollate, in politica, non hanno mai costruito niente.

Infine non faccia Suo il vezzo di cercare chi c’è dietro a chi. In questa Città  di Sezze c’è gente, molta gente, che nonostante tutto, sa pensare con la propria testa.

Con osservanza e tristezza, Francesco Ciotti.   

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