Andrea
Campoli e il suo programma di governo
|
La
Città che vogliamo
La
coalizione di centro sinistra guarda fiduciosa al futuro della
nostra città perché conosce il senso civico dei suoi abitanti,
perché confida nel protagonismo delle giovani generazioni,
perché crede nell’operosità dei lavoratori ed imprenditori
setini e nella capacità di aggregazione dell’associazionismo
di categoria, sportivo, culturale e ricreativo. La
nostra è la più grande città dei Lepini, si trova in
posizione di cerniera sull’Agro Pontino e crediamo che dalla
sua antica storia, dalla bellezza del paesaggio e del
territorio, dalla sua popolazione operosa e produttiva possano
rinascere i presupposti per uno sviluppo sociale ed economico
sostenuto. Sono molte le opportunità
che si stanno presentando per il nostro territorio: lo scalo
ferroviario tra Roma e Napoli si trasformerà in metropolitana
di superficie verso Roma ed attrarrà ulteriormente nuovi
residenti presso la parte bassa del paese; il raddoppio della
SS156 sarà un importante asse stradale che arricchirà
enormemente la rete delle infrastrutture e potrà dare grandi
prospettive di sviluppo se accuratamente sfruttate.
|
Cultura,
ambiente e risorse agricole unite all’intraprendenza dei
cittadini costituiscono una miscela di valori fondativi di una
nuova città già arricchita dalle differenti storie e culture,
che a partire dagli anni Sessanta si sono innestate nel contesto
setino.
Le
innumerevoli strutture e beni culturali costituiscono un
potenziale enorme, che chiede soltanto di essere sfruttato in
modo più efficace e coerente per fini sociali ed economici,
conseguibili già nel medio termine. Dovremo lavorare affinché
Sezze sia una città accogliente e vivibile, capace di attrarre
i flussi economici e turistici: dovremo aggiungere alla storia
ed alla cultura che abbiamo un insieme di servizi adeguati alle
esigenze di imprenditori e turisti. È questa la strategia di
promozione e valorizzazione territoriale che ispira la
coalizione di centrosinistra candidata a governare Sezze e che
chiama i cittadini a condividere un nuovo modello di città ed a
poterlo realizzare nell’interesse dell’intera collettività.
Il
patrimonio culturale ed economico del territorio è chiamato a
costituire un insieme integrato, un contesto di attrazione e di
accoglienza per una domanda crescente che trova tuttora poche e
poco qualificate risposte. Abbiamo da offrire molto: il Teatro
Italiano (Anfiteatro), il Teatro all’aperto “U. Calabresi”
del Centro Sociale, e “M. Costa “ e l’Auditorium “San
Michele Arcangelo”, il Museo Archeologico, la Ludoteca e il
Museo del Giocattolo, il Museo della Casa San Carlo, i siti
archeologici, la Sacra Rappresentazione della Passione di
Cristo, la Sagra del Carciofo e della Zuppa di Pane con Fagioli
e le altre innumerevoli manifestazioni che se opportunamente
sfruttate potranno costituire un’ offerta invidiabile.
Una
produzione agricola diversificata e di alta qualità, la
posizione geografica strategica, un patrimonio archeologico da
valorizzare, un centro storico da far tornare alla sua antica
bellezza formano il contesto in cui si anima e si contamina
l’identità setina; così come il patrimonio di impianti
sportivi e la forte articolazione dei servizi sociali comunali
rendono ricca la città di strutture orientate all’esercizio
del tempo libero, all’accoglienza, all’assistenza ed alla
cura del cittadino. Sono questi le base già poste da cui
ripartire per riappropriarci della nostra città ora lasciata a
se stessa.
L’esperienza
amministrativa setina degli ultimi anni registra l’incapacità
delle liste civiche a rappresentare la ricchezza territoriale
nel suo insieme, relegando la città di Sezze, la più grande
dei Lepini, nelle logiche del personalismo e dell’interesse di
pochi, isolando la città dal resto dei Lepini, dalla Provincia
e dalla Regione, privandola anche del ruolo che le compete come
capofila nelle relazioni politiche ed istituzionali.
La
scommessa alla quale chiamiamo i cittadini, singoli ed
associati, gli imprenditori, gli intellettuali, le menti
pensanti e gli elettori tutti ad impegnarsi è quella di dar
vita ad un efficace strumento gestionale dell’intero capitale
culturale territoriale per farne elemento di forte vocazione
turistica e opportunità di investimenti, un’offerta
appetibile se opportunamente collegata alla filiera turistica e
capace di assumere precise traiettorie di sviluppo e crescita
sociale. Il mondo agricolo e produttivo saranno parte integrante
di questo progetto.Tutto questo richiede una governance del
territorio e della città capace di interagire con i grandi
processi di trasformazione in atto e che permetta di uscire dal
vicolo cieco in cui l’ultima esperienza amministrativa aveva
relegato il nostro paese. |
Qualità
della vita
Rispetto
delle regole, comunicazione, trasparenza degli atti
amministrativi, informazione, partecipazione e innalzamento del
livello della qualità della vita sono i punti cardine attorno a
cui ruota la nostra proposta di rinnovamento della città.
La
guida del centro sinistra al governo della città sarà
caratterizzata dalla fedeltà di governare per il bene esclusivo
del nostro paese mettendo in campo la conoscenza degli strumenti
per raggiungere obiettivi ambiziosi. L’unione di queste
caratteristiche garantirà la rinascita di Sezze all’interno
del contesto provinciale e regionale. L’amministrazione
comunale sarà al servizio del cittadino ed attenta ai suoi
bisogni.
Saranno
migliorate la qualità dei servizi grazie ad una gestione delle
risorse più efficace soprattutto nei servizi rivolti alle fasce
più deboli. La partecipazione attiva alle scelte fondamentali
del nostro paese sarà agevolata e la figura del Difensore
Civico, prevista nello statuto comunale, sarà garanzia
per un’amministrazione attenta alla tutela dei diritti dei
cittadini. Il Difensore Civico, dotato di autonomi poteri
decisionali, sarà lo strumento concreto a disposizione dei
cittadini per difendersi dagli errori della pubblica
amministrazione.
Trasparenza
nell’amministrazione e cultura del miglioramento sarà il
modus operandi della macchina amministrativa che nei prossimi
anni avrà l’occasione di rinnovarsi attingendo a quel bacino
di conoscenza, entusiasmo e capacità propria dei giovani
setini. Occorre innalzare il livello della qualità
della vita del paese, puntando senza timori su
servizi più efficienti per la cittadinanza tutta e su una
politica di crescita e promozione culturale che valorizzi le
nostre millenarie risorse culturali.
La
situazione economica e sociale che si è venuta a delineare
nella nostra cittadina richiede un rinnovato interesse nei
confronti delle tematiche sociali e dei servizi preposti. Quello
che abbiamo in mente è un progetto di ampio respiro, valido non
solo per il prossimo mandato ma che funga anche da base per un
progetto futuro, che si andrà sviluppando prendendo in
considerazione le esigenze e le opportunità sempre nuove che
vanno presentandosi di fronte ai nostri occhi. |
Piano
regolatore sociale
L’intento
è di procedere innanzitutto attraverso un piano regolatore
sociale, strumento attraverso il quale si andrà a disegnare una
vera e propria mappatura dei bisogni. Si partirà da uno studio
approfondito della situazione esistente andando a considerare le
diverse voci sensibili, quali numero degli anziani, portatori di
handicap, minori in difficoltà, immigrati, considerandoli
per zone di riferimento presenti nella popolazione locale.
Questa mappatura sarà possibile anche attraverso il
coinvolgimento dei medici di base, attori molto importanti e
punto di riferimento per i cittadini, soprattutto per i soggetti
in difficoltà. Il medico di base attraverso la conoscenza
personale dei propri mutuati darà un forte contributo per una
migliore lettura della realtà e potrà aiutare i servizi
sociali a raggiungere proprio i soggetti più deboli e
maggiormente bisognosi, che spesso non hanno voce e capacità di
raggiungere o di essere raggiunti dai servizi sociali e
assistenziali. In questo processo andranno anche coinvolte tutte
le Associazioni di volontariato che da anni, a testimonianza
dell’impegno sociale sempre vivo nella cittadinanza, operano
nel nostro paese. Riteniamo
opportuno investire nel miglioramento dei servizi comunali
attraverso la costituzione all’interno della struttura di una
squadra di assistenti e psicologi numericamente e
qualitativamente adeguata alle nuove necessità, in grado di
riportare questo servizio ai livelli di eccellenza raggiunti
negli Anni Settanta ed Ottanta, quando la sensibilità e la
capacità di fare ed investire nel sociale di quelle passate
amministrazioni facevano apparire Sezze come modello da imitare.
Intendiamo inoltre tentare di porre fine alla precarizzazione
del lavoro degli operatori sociali, sicuri di rispondere in
questa maniera sia ai dubbi che pesano sul futuro dei
lavoratori ma anche di permettere così la creazione di un
percorso formativo dell’operatore e di poter porre le basi per
un rapporto di fidelizzazione che è necessario che si instauri
tra assistente ed assistito per l’ottimizzazione del servizio. |
La
Città dei Giovani
La
mancanza di input culturali importanti che si è creata negli
anni, ha portato a considerare una serie di progetti per
aumentare una offerta culturale da ritenere completamente
insufficiente. Luogo deputato ad ospitarli sarà proprio il
nucleo storico del paese che avrà un’importanza nevralgica
nella vita quotidiana del paese, rianimato dalla “Città dei
Giovani”, una serie ben articolata di piccoli progetti
che la Sinistra Giovanile, con la collaborazione di diverse
associazioni locali, sta portando avanti da qualche anno per
rendere Sezze a misura di ragazzo.
Questi
progetti i favoriranno inoltre anche l’inserimento dei giovani
nel mondo del lavoro, offrendo loro nuove opportunità: essi
sono in grado, infatti, di accrescere la qualità dei beni
materiali ed immateriali, innestando nel tessuto urbano una
nuova attività sociale ed economica.
Nella
nostra città sono proprio i giovani a soffrire maggiormente
della mancanza di input importanti come librerie, cinema, sala
prove e spazi teatrali liberi, che sono necessari per la
formazione dei cittadini di domani. Una libreria in conto
vendita e una diversa gestione degli spazi culturali già
esistenti, come un nuovo profuso impegno per lo sport saranno
atti necessari per il nutrimento culturale dei giovani e
elementi importanti della loro formazione.
Nel
quadro di un rilancio del nostro centro storico è moto
interessante la proposta dell’albergo diffuso. Esso è una
struttura ricettiva unitaria, situata in un centro storico,
appunto, con camere e servizi dislocati in edifici diversi
seppur vicini tra loro. Esso si rivolge a coloro i quali
intendono soggiornare in un contesto urbano di pregio, a
contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi
alberghieri. In questo modo viene data anche l’occasione per
recuperare e valorizzati vecchi edifici chiusi e non utilizzati
e al tempo stesso evitare di risolvere i problemi della
ricettività turistica con nuove costruzioni.
Riteniamo
che debba essere ricucito un tessuto sociale che va sfaldandosi
ed è nostra intenzione ripartire dal senso di comunità che ci
ha sempre caratterizzato. Ogni setino sia esso abitante della
pianura, di Suso o del centro storico è attore di questa nuova
idea di città e partecipa in maniera attiva a questo progetto
condiviso che mira anche all’integrazione di tutta la
popolazione residente attraverso una serie di attività che
serviranno a farci sentire nuovamente parte di una comunità.
Grazie ad una serie di progetti culturali di ampio respiro che
avranno come protagonisti bambini e adolescenti presi da ogni
parte del territorio comunale, si tenderà ad accorciare le
distanze tra i residenti delle diverse parti del territorio
grazie alla vicendevole conoscenza: abbiamo in mente di
realizzare un biblio-ludo bus itinerante e di coinvolgere le
scuole, come polo di aggregazione ideale. |
Sistema
turistico e culturale
La
città è del cittadino che la vive e che fruisce dei servizi
messigli a disposizione rispettando le esigenze culturali,
sociali, economiche e della volontà del miglioramento della
vita nell’ambiente comune. Tra i possibili fruitori dei
servizi cittadini sono da considerare anche il viaggiatore, il
turista organizzato o chi per studio o per lavoro vive nella
città.
Sezze
ha una lunga storia che si perde nella notte dei tempi. Di
quella sua antica gloria sono arrivate a noi molte testimonianze
che vanno dalle mura ciclopiche alle torri medioevali, dai siti
preistorici alle residenze signorili, dalle ossa di elefante ai
rinvenimenti cimiteriali d’età romana, dalla rappresentazione
primitiva dell’uomo a phi alle impronte di dinosauro.
L’incuria dell’uomo, la prepotenza dell’asfalto e del
cemento, una cultura amministrativa non sempre attenta e
sensibile ha portato ad avere un paese imbruttito, dove le
bellezze e i luoghi di rilevanza storica e archeologica non solo
non sono stati valorizzati al meglio ma spesso sono stati
completamente dimenticati. Spetta a noi invertire questa
tendenza.
Per
il rilancio del sistema turistico e culturale
abbiamo l’intenzione di partire dal recupero del nostro centro
storico, con le sue antichissime mura, con le sue scalinate che
vanno ad affacciarsi sulla pianura, con i suoi suggestivi vicoli
dai sanpietrini bianchi, con le sue belle piazze e i suoi
romantici belvedere. Esso, se attentamente recuperato ha la
possibilità di rendere Sezze appetibile ad un turismo di lunga
permanenza o semplicemente di giornata. L’individuazione della
chiesa di S. Parasceve per il welcome point da cui partire per
la visita alle mura e ai siti di maggior interesse nel centro
storico ci sembrano una scelta felice per combinare il ritorno
alla città della chiesa della Santa setina e come buona scelta
logistica per le visite guidate o in piena autonomia
all’interno del nostro paese. |
Comunicazione
e digital gap
L’amministrazione
comunale utilizzerà inoltre un nuovo modo di comunicare che
attraverso nuovi strumenti quali totem e URP dislocati in più
parti del paese faranno sentire il palazzo comunale meno lontano
dal cittadino e meno sordo ai suoi bisogni. Si consentirà
inoltre al cittadino di accedere ai servizi comunali in modo
semplice e immediato senza bisogno di recarsi negli appositi
uffici.
È
necessario colmare il digital gap che si è creato nel nostro
paese, in particolare tra la parte bassa e la parte alta, ed il
wi-fi sembra essere la risposta economicamente e fisicamente più
adatta per risolvere questa problematica, tanto che altre giunte
lepine stanno fortemente spingendo affinché i diversi enti
sovracomunali prendano seriamente in considerazione questa
opzione: questa proposta è stata portata al tavolo del
consiglio provinciale e se ampliata con il wi-max per le
imprese, permetterà di superare il problema dell’accesso
veloce e conveniente ad internet ed alla sua enorme fonte di
conoscenza e di possibilità. |
Immigrazione
Capitolo
importante del Piano regolatore sociale sarà dedicato al tema
dell’immigrazione. Sezze vive in questi anni un grosso
afflusso di popolazione straniera. Gli immigrati risiedono
prevalentemente all’interno dell’antica cerchia muraria
avendo avuto la possibilità d’affitto in case che si erano
liberate negli anni, abbandonate dai residenti originari.
Ciò
ha creato le condizioni ideali per un forte afflusso di
immigrati che data la vicinanza alla ferrovia ed ai campi da
coltivare è andata a coprire uno spazio lasciato
prevalentemente vuoto e disponibile a prezzi convenienti
rispetto agli onerosi affitti delle città di pianura. Tutto
questo ha portato gli stranieri ad una sorta di autosegregazione;
un obiettivo che ci prefiggiamo è la mescolanza della
popolazione all’interno dell’antica cerchia muraria per
diminuire la concentrazione degli immigrati e per prevenirne la
ghettizzazione.
Tramite
esenzioni e agevolazioni tariffarie sui servizi e sui canoni,
un’ipotesi vincente già adottata anche da altre
amministrazioni locali, inciteremo la scelta delle giovani
famiglie a tornare a vivere nel centro storico abitato ora in
prevalenza da stranieri e da anziani, andando così a prevenire
fenomeni che altrimenti avrebbero costi sociali elevatissimi.
L’immigrazione è comunque questione delicata da affrontare,
va monitorata ed accompagnata a politiche di accoglienza e di
inserimento.
Sezze
si è mostrata città solidale, ha accettato il flusso
migratorio che ora, però, a causa dell’assenza di
un’adeguata politica di controllo, sta raggiungendo una soglia
di criticità elevata. I primi passi verso il lungo cammino
dell’integrazione saranno una guida ai servizi per stranieri
redatta in più lingue (necessaria nelle prime fasi di
orientamento), una assistenza ambulatoriale di libero accesso in
attesa dell’iscrizione ad uno dei medici di famiglia (comunque
consentita anche agli immigrati irregolari), il potenziamento
dei corsi di lingua per stranieri e l’impegno affinché si
formi, come in molti Comuni e Province d’Italia è già
accaduto, una Consulta degli Immigrati. |
Servizi
sociali e sanitari
Riteniamo
opportuno investire nel miglioramento dei servizi comunali
attraverso la costituzione all’interno della struttura di una
squadra di assistenti e psicologi numericamente e
qualitativamente adeguata alle nuove necessità, in grado di
riportare questo servizio ai livelli di eccellenza raggiunti
negli Anni Settanta ed Ottanta, quando la sensibilità e la
capacità di fare ed investire nel sociale di quelle passate
amministrazioni facevano apparire Sezze come modello da imitare.
Intendiamo
inoltre tentare di porre fine alla precarizzazione del lavoro
degli operatori sociali, sicuri di rispondere in questa maniera
sia ai dubbi che pesano sul futuro dei lavoratori ma anche
di permettere così la creazione di un percorso formativo
dell’operatore e di poter porre le basi per un rapporto di
fidelizzazione che è necessario che si instauri tra assistente
ed assistito per l’ottimizzazione del servizio.
Particolare
attenzione deve essere rivolta al potenziamento dei servizi
sanitari ed alla riqualificazione del Nostro Ospedale. In questi
ultimi anni, per logiche puramente politiche, l’offerta
sanitaria del nostro territorio è stata drasticamente ridotta.
La sfida che abbiamo di fronte, colta perfettamente dal
documento di indirizzo della nuova Direzione Aziendale della ASL,
è quella di tornare ad investire con continuità nell’offerta
sanitaria pubblica, sia ospedaliera che territoriale.
In
questo quadro occorre lavorare per ridare ruolo e prestigio al
nostro Ospedale, completandolo con la riapertura del reparto di
chirurgia e l’apertura della riabilitazione post acuzie.
Particolare attenzione va rivolta alla medicina del territorio,
nella quale occorre investire, quale servizio fondamentale per
qualità dell’offerta nei confronti di anziani e
malati cronici. In questo senso il distretto dovrà essere
collocato in una sede adeguata e funzionale. |
Economia
e sviluppo
L’amministrazione
comunale utilizzerà inoltre un nuovo modo di comunicare che
attraverso nuovi strumenti quali totem e URP dislocati in più
parti del paese faranno sentire il palazzo comunale meno lontano
dal cittadino e meno sordo ai suoi bisogni. Si consentirà
inoltre al cittadino di accedere ai servizi comunali in modo
semplice e immediato senza bisogno di recarsi negli appositi
uffici.
È
necessario colmare il digital gap che si è creato nel nostro
paese, in particolare tra la parte bassa e la parte alta, ed il
wi-fi sembra essere la risposta economicamente e fisicamente più
adatta per risolvere questa problematica, tanto che altre giunte
lepine stanno fortemente spingendo affinché i diversi enti
sovracomunali prendano seriamente in considerazione questa
opzione: questa proposta è stata portata al tavolo del
consiglio provinciale e se ampliata con il wi-max per le
imprese, permetterà di superare il problema dell’accesso
veloce e conveniente ad internet ed alla sua enorme fonte di
conoscenza e di possibilità.
Occorrerà
puntare sul sapere per uscire dalla fase di stallo che
l’economia pontina sta attraversando in questi anni. Una
facoltà di agraria in grado di applicare la ricerca scientifica
e tecnologica alle produzioni agricole e zootecniche favorirà
una rinascita imprenditoriale dell’agricoltura. Un centro di
orientamento colturale, una centrale ortofrutticola
virtuale saranno in gradi di indirizzare il produttore su
colture più redditizie e mercati favorevoli al momento della
vendita.
Per
favorire lo sviluppo economico l’attività amministrativa dovrà
avere una particolare attenzione nei confronti del mondo
imprenditoriale e commerciale che sarà favorito
dall’istituzione dello Sportello unico delle attività
produttive che svolgerà un ruolo di assistenza e di attrazione
verso chi vuole investire sul nostro territorio e valorizzarlo. |
Piano
regolatore urbano
La
redazione del nuovo Piano Regolatore rappresenta per noi una
priorità assoluta. La tutela dell’identità urbana, del
patrimonio culturale, dell’architettura storica, degli spazi
verdi, della qualità della vita dei nostri concittadini, la
riqualificazione incisiva dei centri urbani che rappresentano il
vero tessuto connettivo della nostra comunità, costituiranno le
idee guida del nuovo PGR. La politica delle varianti non
inserite in una riflessione organica sullo sviluppo del
territorio deve essere accantonata.
I
profondi mutamenti e le nuove prospettive che interverranno sul
nostro territorio, a partire dal completamento della nuova SS
156 e la trasformazione in metropolitana di superficie della
linea ferroviaria Roma – Napoli, debbano essere colti come
potenzialità ed occasioni di sviluppo. Sezze Scalo, in questo
quadro, deve diventare sempre più luogo di attrazione di nuovi
abitanti e nuove imprese, in una logica di sviluppo ordinato e
votato alla ricerca ed all’innovazione. Il tessuto urbano di
questa realtà deve essere ricucito, ripensandone gli spazi
fondamentali: riqualificare le aree abbandonate, le volumetrie.
Le costruzioni dovranno essere sfruttate per la creazione di un
centro vivibile, armonioso, a misura d’uomo, dove i servizi
saranno fruibili facilmente e dove le costruzioni e le distanze
fra essi permettano standard di vita qualitativamente superiori
a quelle attuali. Inoltre la pianura setina si è mostrata negli
anni capace di attrarre piccole e medie imprese ed un
artigianato produttivo di qualità. L’amministrazione comunale
deve tornare a farsi attrice in tal senso per continuare a
favorire l’insediamento di tali attività.
La
filosofia progettuale del Piano dovrà essere rispettosa dei
segni del passato, fondata su una continuità culturale con lo
stesso, tenendo comunque presente le esigenze attuali e le
funzioni importanti che deve svolgere il centro storico.
Per
questa zona in particolare, lo studio per il nuovo Piano colore,
che a breve sarà presentato, indica la strada verso il recupero
e detta una linea di indirizzo per tutti i futuri interventi.
Sarà
necessario rendere più vivibile il centro storico, per fare
questo abbiamo pensato:
·
ad un diverso piano del traffico che migliori la vita di
chi abita ma soprattutto che agevoli le attività commerciali
presenti;
·
ad un diverso utilizzo delle aree di sosta intorno al paese e d
eventualmente ad un loro incremento;
·
ad un piano di reinserimento di popolazione locale per lo più
giovanile.
Dovranno
essere completati e valorizzati alcuni collegamenti pedonali che
presentano scorci importanti e di particolare bellezza e lungo i
percorsi pedonali più importanti attrezzare aree verdi e spazi
fruibili dalla cittadinanza.
E’
nostra intenzione, inoltre, porre fine al completo stato di
abbandono in cui versano le mura poligonali e la via dei Templi.
Pur rappresentando una delle parti più belle ed a maggiore
interesse storico ed archeologico del nostro paese sono lasciate
in uno stato di forte degrado. Abbiamo deciso di puntare molto
sul recupero di questa zona attraverso il rifacimento
dell’illuminazione pubblica, dell’impianto fognante e la
creazione di uno spazio pedonale attrezzato per visitare le mura
lungo tutto il percorso che va da Porta Pascibella (Porta
Parasceve) a Porta Romana. Il sogno del Museo delle Mura
desideriamo che non resti troppo a lungo in un cassetto.
Il
nuovo Piano Regolatore sarà inoltre l’occasione in cui ci sarà
permesso effettuare programmi di intervento mirati, coniugando
le problematiche edilizie ed urbanistiche a quelle sociali ed
ambientali, all’interno del nuovo contesto regionale che si è
venuto a costituire. Questo sarà possibile combinando
manutenzione, recupero e costruzione dei nuovi edifici con
interventi di carattere ambientale, culturale e sociale.
Politiche di valorizzazione richiedono una stretta cooperazione
tra i vari livelli di governo con il concorso di una pluralità
di soggetti privati. Tali politiche di intervento sono
finalizzate a rivisitare e rinnovare i caratteri edilizi
di alcuni centri urbani come Sezze Scalo, Ceriara,
Crocemoschitto, Casali e Fontanelle, a dotarle di nuove funzioni
urbane, ad aumentare la dotazione di servizi per migliorare la
qualità abitativa e di vita in queste zone.
Gli
strumenti di valorizzazione che si possono utilizzare sono
diversi, tutti sfruttabili per riorganizzare e riqualificare il
tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale prevedendo varie
tipologie e gradi di intervento, essi saranno comunque mirati a:
·
Sviluppare ed integrare all’interno dei centri urbani spazi
polifunzionali, laboratori artigianali, locali per il commercio,
al servizio del quartiere e della città;
·
Realizzare spazi finalizzati all’integrazione sociale
(giardini attrezzati, centri per la formazione e per
l’assistenza all’infanzia ed agli anziani, piazzette
multimediali);
·
Ridefinire gli standard urbanistici, le distanze fra le case,
gli spazi verdi e le pertinenze;
·
Riconnettere un tessuto urbano che va sfaldandosi al centro
storico (per la parte alta del paese) ed a Sezze Scalo (per la
parte bassa );
·
Riqualificare e valorizzare l’ambientale ed intervenire sulle
emergenze naturali;
·
Sfruttare le nuove volumetrie disponibili per nuove modalità di
insediamento, mantenendo un equilibrio ed un impatto il più
rispettoso possibile dell’ambiente rurale che lo circonda.
Sezze
ha assunto negli ultimi anni un aspetto policentrico, una città
che si è sviluppata attorno all’antico centro storico ma che
naturalmente tende alla costituzione di nuovi centri, nuovi
punti nevralgici della vita cittadina che occorre organizzare al
fine di consentirne uno sviluppo coerente. Oltre a Sezze Scalo,
dunque, occorre considerare con attenzione anche il centro
urbano degli Zoccolanti, che rappresenta il nodo di raccordo dei
principali assi viari di Suso e come tale è il naturale luogo
di elezione a centro direzionale della parte alta del paese.
Nell’ambito del decentramento amministrativo e funzionale,
quest’area sarà fortemente interessata ad ospitare diverse
funzioni al servizio del cittadino, vocazione che si è mostrata
negli anni sempre più forte, tanto che le scelte di collocare
proprio in quella zona la caserma dei Carabinieri e la farmacia
comunale si sono dimostrate scelte azzeccate. E’ ora
necessario completare il paniere dei servizi offerti
riqualificando contemporaneamente la zona attrezzandola in modo
da poter assorbire un sempre più forte afflusso di auto e di
persone. |
*** |
|