Programma di governo

maggio  2007

Andrea Campoli e il suo programma di governo

La Città che vogliamo

La coalizione di centro sinistra guarda fiduciosa al futuro della nostra città perché conosce il senso civico dei suoi abitanti, perché confida nel protagonismo delle giovani generazioni, perché crede nell’operosità dei lavoratori ed imprenditori setini e nella capacità di aggregazione dell’associazionismo di categoria, sportivo, culturale e ricreativo. La nostra è la più grande città dei Lepini, si trova in posizione di cerniera sull’Agro Pontino e crediamo che dalla sua antica storia, dalla bellezza del paesaggio e del territorio, dalla sua popolazione operosa e produttiva possano rinascere i presupposti per uno sviluppo sociale ed economico sostenuto. Sono molte le opportunità che si stanno presentando per il nostro territorio: lo scalo ferroviario tra Roma e Napoli si trasformerà in metropolitana di superficie verso Roma ed attrarrà ulteriormente nuovi residenti presso la parte bassa del paese; il raddoppio della SS156 sarà un importante asse stradale che arricchirà enormemente la rete delle infrastrutture e potrà dare grandi prospettive di sviluppo se accuratamente sfruttate.

Cultura, ambiente e risorse agricole unite all’intraprendenza dei cittadini costituiscono una miscela di valori fondativi di una nuova città già arricchita dalle differenti storie e culture, che a partire dagli anni Sessanta si sono innestate nel contesto setino.

Le innumerevoli strutture e beni culturali costituiscono un potenziale enorme, che chiede soltanto di essere sfruttato in modo più efficace e coerente per fini sociali ed economici, conseguibili già nel medio termine. Dovremo lavorare affinché Sezze sia una città accogliente e vivibile, capace di attrarre i flussi economici e turistici: dovremo aggiungere alla storia ed alla cultura che abbiamo un insieme di servizi adeguati alle esigenze di imprenditori e turisti. È questa la strategia di promozione e valorizzazione territoriale che ispira la coalizione di centrosinistra candidata a governare Sezze e che chiama i cittadini a condividere un nuovo modello di città ed a poterlo realizzare nell’interesse dell’intera collettività.

Il patrimonio culturale ed economico del territorio è chiamato a costituire un insieme integrato, un contesto di attrazione e di accoglienza per una domanda crescente che trova tuttora poche e poco qualificate risposte. Abbiamo da offrire molto: il Teatro Italiano (Anfiteatro), il Teatro all’aperto “U. Calabresi” del Centro Sociale, e “M. Costa “ e l’Auditorium “San Michele Arcangelo”, il Museo Archeologico, la Ludoteca e il Museo del Giocattolo, il Museo della Casa San Carlo, i siti archeologici, la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, la Sagra del Carciofo e della Zuppa di Pane con Fagioli e le altre innumerevoli manifestazioni che se opportunamente sfruttate potranno costituire un’ offerta invidiabile.

Una produzione agricola diversificata e di alta qualità, la posizione geografica strategica, un patrimonio archeologico da valorizzare, un centro storico da far tornare alla sua antica bellezza formano il contesto in cui si anima e si contamina l’identità setina; così come il patrimonio di impianti sportivi e la forte articolazione dei servizi sociali comunali rendono ricca la città di strutture orientate all’esercizio del tempo libero, all’accoglienza, all’assistenza ed alla cura del cittadino. Sono questi le base già poste da cui ripartire per riappropriarci della nostra città ora lasciata a se stessa.

L’esperienza amministrativa setina degli ultimi anni registra l’incapacità delle liste civiche a rappresentare la ricchezza territoriale nel suo insieme, relegando la città di Sezze, la più grande dei Lepini, nelle logiche del personalismo e dell’interesse di pochi, isolando la città dal resto dei Lepini, dalla Provincia e dalla Regione, privandola anche del ruolo che le compete come capofila nelle relazioni politiche ed istituzionali.

La scommessa alla quale chiamiamo i cittadini, singoli ed associati, gli imprenditori, gli intellettuali, le menti pensanti e gli elettori tutti ad impegnarsi è quella di dar vita ad un efficace strumento gestionale dell’intero capitale culturale territoriale per farne elemento di forte vocazione turistica e opportunità di investimenti, un’offerta appetibile se opportunamente collegata alla filiera turistica e capace di assumere precise traiettorie di sviluppo e crescita sociale. Il mondo agricolo e produttivo saranno parte integrante di questo progetto.Tutto questo richiede una governance del territorio e della città capace di interagire con i grandi processi di trasformazione in atto e che permetta di uscire dal vicolo cieco in cui l’ultima esperienza amministrativa aveva relegato il nostro paese.

Qualità della vita

Rispetto delle regole, comunicazione, trasparenza degli atti amministrativi, informazione, partecipazione e innalzamento del livello della qualità della vita sono i punti cardine attorno a cui ruota la nostra proposta di rinnovamento della città. 

La guida del centro sinistra al governo della città sarà caratterizzata dalla fedeltà di governare per il bene esclusivo del nostro paese mettendo in campo la conoscenza degli strumenti per raggiungere obiettivi ambiziosi. L’unione di queste caratteristiche garantirà la rinascita di Sezze all’interno del contesto provinciale e regionale. L’amministrazione comunale sarà al servizio del cittadino ed attenta ai suoi bisogni.

Saranno migliorate la qualità dei servizi grazie ad una gestione delle risorse più efficace soprattutto nei servizi rivolti alle fasce più deboli. La partecipazione attiva alle scelte fondamentali del nostro paese sarà agevolata e la figura del Difensore Civico, prevista nello statuto comunale, sarà garanzia per un’amministrazione attenta alla tutela dei diritti dei cittadini. Il Difensore Civico, dotato di autonomi poteri decisionali, sarà lo strumento concreto a disposizione dei cittadini per difendersi dagli errori della pubblica amministrazione.

Trasparenza nell’amministrazione e cultura del miglioramento sarà il modus operandi della macchina amministrativa che nei prossimi anni avrà l’occasione di rinnovarsi attingendo a quel bacino di conoscenza, entusiasmo e capacità propria dei giovani setini. Occorre innalzare il livello della qualità della vita del paese, puntando senza timori su servizi più efficienti per la cittadinanza tutta e su una politica di crescita e promozione culturale che valorizzi le nostre millenarie risorse culturali.

La situazione economica e sociale che si è venuta a delineare nella nostra cittadina richiede un rinnovato interesse nei confronti delle tematiche sociali e dei servizi preposti. Quello che abbiamo in mente è un progetto di ampio respiro, valido non solo per il prossimo mandato ma che funga anche da base per un progetto futuro, che si andrà sviluppando prendendo in considerazione le esigenze e le opportunità sempre nuove che vanno presentandosi di fronte ai nostri occhi.

Piano regolatore sociale

L’intento è di procedere innanzitutto attraverso un piano regolatore sociale, strumento attraverso il quale si andrà a disegnare una vera e propria mappatura dei bisogni. Si partirà da uno studio approfondito della situazione esistente andando a considerare le diverse voci sensibili, quali numero degli anziani, portatori di handicap, minori in difficoltà, immigrati, considerandoli  per zone di riferimento presenti nella popolazione locale. Questa mappatura  sarà possibile anche attraverso il coinvolgimento dei medici di base, attori molto importanti e punto di riferimento per i cittadini, soprattutto per i soggetti in difficoltà. Il medico di base attraverso la conoscenza personale dei propri mutuati darà un forte contributo per una migliore lettura della realtà e  potrà aiutare i servizi sociali a raggiungere proprio i soggetti più deboli e maggiormente bisognosi, che spesso non hanno voce e capacità di raggiungere o di essere raggiunti dai servizi sociali e assistenziali. In questo processo andranno anche coinvolte tutte le Associazioni di volontariato che da anni, a testimonianza dell’impegno sociale sempre vivo nella cittadinanza, operano nel nostro paese. Riteniamo opportuno investire nel miglioramento dei servizi comunali attraverso la costituzione all’interno della struttura di una squadra di assistenti e psicologi numericamente e qualitativamente adeguata alle nuove necessità, in grado di riportare questo servizio ai livelli di eccellenza raggiunti negli Anni Settanta ed Ottanta, quando la sensibilità e la capacità di fare ed investire nel sociale di quelle passate amministrazioni facevano apparire Sezze come modello da imitare. Intendiamo inoltre tentare di porre fine alla precarizzazione del lavoro degli operatori sociali, sicuri di rispondere in questa maniera sia ai dubbi che pesano sul  futuro dei lavoratori ma anche di permettere così la creazione di un percorso formativo dell’operatore e di poter porre le basi per un rapporto di fidelizzazione che è necessario che si instauri tra assistente ed assistito per l’ottimizzazione del servizio.  

La Città dei Giovani

La mancanza di input culturali importanti che si è creata negli anni, ha portato a considerare una serie di progetti per aumentare una offerta culturale da ritenere completamente insufficiente. Luogo deputato ad ospitarli sarà proprio il nucleo storico del paese che avrà un’importanza nevralgica nella vita quotidiana del paese, rianimato dalla “Città dei Giovani”, una serie ben articolata  di piccoli progetti che la Sinistra Giovanile, con la collaborazione di diverse associazioni locali, sta portando avanti da qualche anno per rendere Sezze a misura di ragazzo.

Questi progetti i favoriranno inoltre anche l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, offrendo loro nuove opportunità: essi sono in grado, infatti, di accrescere la qualità dei beni materiali ed immateriali, innestando nel tessuto urbano una nuova attività sociale ed economica.

Nella nostra città sono proprio i giovani a soffrire maggiormente della mancanza di input importanti come librerie, cinema, sala prove e spazi teatrali liberi, che sono necessari per la formazione dei cittadini di domani. Una libreria in conto vendita e una diversa gestione degli spazi culturali già esistenti, come un nuovo profuso impegno per lo sport saranno atti necessari per il nutrimento culturale dei giovani e elementi importanti della loro formazione.

Nel quadro di un rilancio del nostro centro storico è moto interessante la proposta dell’albergo diffuso. Esso è una struttura ricettiva unitaria, situata in un centro storico, appunto, con camere e servizi dislocati in edifici diversi seppur vicini tra loro. Esso si rivolge a coloro i quali intendono soggiornare in un contesto urbano di pregio, a contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri. In questo modo viene data anche l’occasione per recuperare e valorizzati vecchi edifici chiusi e non utilizzati e al tempo stesso evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni.

Riteniamo che debba essere ricucito un tessuto sociale che va sfaldandosi ed è nostra intenzione ripartire dal senso di comunità che ci ha sempre caratterizzato. Ogni setino sia esso abitante della pianura, di Suso o del centro storico è attore di questa nuova idea di città e partecipa in maniera attiva a questo progetto condiviso che mira anche all’integrazione di tutta la popolazione residente attraverso una serie di attività che serviranno a farci sentire nuovamente parte di una comunità. Grazie ad una serie di progetti culturali di ampio respiro che avranno come protagonisti bambini e adolescenti presi da ogni parte del territorio comunale, si tenderà ad accorciare le distanze tra i residenti delle diverse parti del territorio grazie alla vicendevole conoscenza: abbiamo in mente di realizzare un biblio-ludo bus itinerante e di coinvolgere le scuole, come polo di aggregazione ideale. 

Sistema turistico e culturale

La città è del cittadino che la vive e che fruisce dei servizi messigli a disposizione rispettando le esigenze culturali, sociali, economiche e della volontà del miglioramento della vita nell’ambiente comune. Tra i possibili fruitori dei servizi cittadini sono da considerare anche il viaggiatore, il turista organizzato o chi per studio o per lavoro vive nella città.

Sezze ha una lunga storia che si perde nella notte dei tempi. Di quella sua antica gloria sono arrivate a noi molte testimonianze che vanno dalle mura ciclopiche alle torri medioevali, dai siti preistorici alle residenze signorili, dalle ossa di elefante ai rinvenimenti cimiteriali d’età romana, dalla rappresentazione primitiva dell’uomo a phi alle impronte di dinosauro. L’incuria dell’uomo, la prepotenza dell’asfalto e del cemento, una cultura amministrativa non sempre attenta e sensibile ha portato ad avere un paese imbruttito, dove le bellezze e i luoghi di rilevanza storica e archeologica non solo non sono stati valorizzati al meglio ma spesso sono stati completamente dimenticati. Spetta a noi invertire questa tendenza.

Per il rilancio del sistema turistico e culturale abbiamo l’intenzione di partire dal recupero del nostro centro storico, con le sue antichissime mura, con le sue scalinate che vanno ad affacciarsi sulla pianura, con i suoi suggestivi vicoli dai sanpietrini bianchi, con le sue belle piazze e i suoi romantici belvedere. Esso, se attentamente recuperato ha la possibilità di rendere Sezze appetibile ad un turismo di lunga permanenza o semplicemente di giornata. L’individuazione della chiesa di S. Parasceve per il welcome point da cui partire per la visita alle mura e ai siti di maggior interesse nel centro storico ci sembrano una scelta felice per combinare il ritorno alla città della chiesa della Santa setina e come buona scelta logistica per le visite guidate o in piena autonomia all’interno del nostro paese.

Comunicazione e digital gap  

L’amministrazione comunale utilizzerà inoltre un nuovo modo di comunicare che attraverso nuovi strumenti quali totem e URP dislocati in più parti del paese faranno sentire il palazzo comunale meno lontano dal cittadino e meno sordo ai suoi bisogni. Si consentirà inoltre al cittadino di accedere ai servizi comunali in modo semplice e immediato senza bisogno di recarsi negli appositi uffici.

 È necessario colmare il digital gap che si è creato nel nostro paese, in particolare tra la parte bassa e la parte alta, ed il wi-fi sembra essere la risposta economicamente e fisicamente più adatta per risolvere questa problematica, tanto che altre giunte lepine stanno fortemente spingendo affinché i diversi enti sovracomunali prendano seriamente in considerazione questa opzione: questa proposta è stata portata al tavolo del consiglio provinciale e se ampliata con il wi-max per le imprese, permetterà di superare il problema dell’accesso veloce e conveniente ad internet ed alla sua enorme fonte di conoscenza e di possibilità.

Immigrazione

Capitolo importante del Piano regolatore sociale sarà dedicato al tema dell’immigrazione. Sezze vive in questi anni un grosso afflusso di popolazione straniera. Gli immigrati risiedono prevalentemente all’interno dell’antica cerchia muraria avendo avuto la possibilità d’affitto in case che si erano liberate negli anni, abbandonate dai residenti originari.

Ciò ha creato le condizioni ideali per un forte afflusso di immigrati che data la vicinanza alla ferrovia ed ai campi da coltivare è andata a coprire uno spazio  lasciato prevalentemente vuoto e disponibile a prezzi convenienti rispetto agli onerosi affitti delle città di pianura. Tutto questo ha portato gli stranieri ad una sorta di autosegregazione; un obiettivo che ci prefiggiamo è la mescolanza della popolazione all’interno dell’antica cerchia muraria per diminuire la concentrazione degli immigrati e per prevenirne la ghettizzazione.

Tramite esenzioni e agevolazioni tariffarie sui servizi e sui canoni, un’ipotesi vincente già adottata anche da altre amministrazioni locali, inciteremo la scelta delle giovani famiglie a tornare a vivere nel centro storico abitato ora in prevalenza da stranieri e da anziani, andando così a prevenire fenomeni che altrimenti avrebbero costi sociali elevatissimi. L’immigrazione è comunque questione delicata da affrontare, va monitorata ed accompagnata a politiche di accoglienza e di inserimento.

Sezze si è mostrata città solidale, ha accettato il  flusso migratorio che ora, però, a causa dell’assenza di un’adeguata politica di controllo, sta raggiungendo una soglia di criticità elevata. I primi passi verso il lungo cammino dell’integrazione saranno una guida ai servizi per stranieri redatta in più lingue (necessaria nelle prime fasi di orientamento), una assistenza ambulatoriale di libero accesso in attesa dell’iscrizione ad uno dei medici di famiglia (comunque consentita anche agli immigrati irregolari), il potenziamento dei corsi di lingua per stranieri e l’impegno affinché si formi, come in molti Comuni e Province d’Italia è già accaduto, una Consulta degli Immigrati.

Servizi sociali e sanitari

Riteniamo opportuno investire nel miglioramento dei servizi comunali attraverso la costituzione all’interno della struttura di una squadra di assistenti e psicologi numericamente e qualitativamente adeguata alle nuove necessità, in grado di riportare questo servizio ai livelli di eccellenza raggiunti negli Anni Settanta ed Ottanta, quando la sensibilità e la capacità di fare ed investire nel sociale di quelle passate amministrazioni facevano apparire Sezze come modello da imitare.

Intendiamo inoltre tentare di porre fine alla precarizzazione del lavoro degli operatori sociali, sicuri di rispondere in questa maniera sia ai dubbi che pesano sul  futuro dei lavoratori ma anche di permettere così la creazione di un percorso formativo dell’operatore e di poter porre le basi per un rapporto di fidelizzazione che è necessario che si instauri tra assistente ed assistito per l’ottimizzazione del servizio.

Particolare attenzione deve essere rivolta al potenziamento dei servizi sanitari ed alla riqualificazione del Nostro Ospedale. In questi ultimi anni, per logiche puramente politiche, l’offerta sanitaria del nostro territorio è stata drasticamente ridotta. La sfida che abbiamo di fronte, colta perfettamente dal documento di indirizzo della nuova Direzione Aziendale della ASL, è quella di tornare ad investire con continuità nell’offerta sanitaria pubblica, sia ospedaliera che territoriale.

In questo quadro occorre lavorare per ridare ruolo e prestigio al nostro Ospedale, completandolo con la riapertura del reparto di chirurgia e l’apertura della riabilitazione post acuzie. Particolare attenzione va rivolta alla medicina del territorio, nella quale occorre investire, quale servizio fondamentale per qualità dell’offerta  nei confronti di anziani  e malati cronici. In questo senso il distretto dovrà essere collocato in una sede adeguata e funzionale.

Economia e sviluppo

L’amministrazione comunale utilizzerà inoltre un nuovo modo di comunicare che attraverso nuovi strumenti quali totem e URP dislocati in più parti del paese faranno sentire il palazzo comunale meno lontano dal cittadino e meno sordo ai suoi bisogni. Si consentirà inoltre al cittadino di accedere ai servizi comunali in modo semplice e immediato senza bisogno di recarsi negli appositi uffici.

È necessario colmare il digital gap che si è creato nel nostro paese, in particolare tra la parte bassa e la parte alta, ed il wi-fi sembra essere la risposta economicamente e fisicamente più adatta per risolvere questa problematica, tanto che altre giunte lepine stanno fortemente spingendo affinché i diversi enti sovracomunali prendano seriamente in considerazione questa opzione: questa proposta è stata portata al tavolo del consiglio provinciale e se ampliata con il wi-max per le imprese, permetterà di superare il problema dell’accesso veloce e conveniente ad internet ed alla sua enorme fonte di conoscenza e di possibilità.

Occorrerà puntare sul sapere per uscire dalla fase di stallo che l’economia pontina sta attraversando in questi anni. Una facoltà di agraria in grado di applicare la ricerca scientifica e tecnologica alle produzioni agricole e zootecniche favorirà una rinascita imprenditoriale dell’agricoltura. Un centro di orientamento colturale, una  centrale ortofrutticola virtuale saranno in gradi di indirizzare il produttore su colture più redditizie e mercati favorevoli al momento della vendita.

Per favorire lo sviluppo economico l’attività amministrativa dovrà avere una particolare attenzione nei confronti del mondo imprenditoriale e commerciale che sarà favorito dall’istituzione dello Sportello unico delle attività produttive che svolgerà un ruolo di assistenza e di attrazione verso chi vuole investire sul nostro territorio e valorizzarlo.

Piano regolatore urbano

La redazione del nuovo Piano Regolatore rappresenta per noi una priorità assoluta. La tutela dell’identità urbana, del patrimonio culturale, dell’architettura storica, degli spazi verdi, della qualità della vita dei nostri concittadini, la riqualificazione incisiva dei centri urbani che rappresentano il vero tessuto connettivo della nostra comunità, costituiranno le idee guida del nuovo PGR. La politica delle varianti non inserite in una riflessione organica sullo sviluppo del territorio deve essere accantonata.

I profondi mutamenti e le nuove prospettive che interverranno sul nostro territorio, a partire dal completamento della nuova SS 156 e la trasformazione in metropolitana di superficie della linea ferroviaria Roma – Napoli, debbano essere colti come potenzialità ed occasioni di sviluppo. Sezze Scalo, in questo quadro, deve diventare sempre più luogo di attrazione di nuovi abitanti e nuove imprese, in una logica di sviluppo ordinato e votato alla ricerca ed all’innovazione. Il tessuto urbano di questa realtà deve essere ricucito, ripensandone gli spazi fondamentali: riqualificare le aree abbandonate, le volumetrie. Le costruzioni dovranno essere sfruttate per la creazione di un centro vivibile, armonioso, a misura d’uomo, dove i servizi saranno fruibili facilmente e dove le costruzioni e le distanze fra essi permettano standard di vita qualitativamente superiori a quelle attuali. Inoltre la pianura setina si è mostrata negli anni capace di attrarre piccole e medie imprese ed un artigianato produttivo di qualità. L’amministrazione comunale deve tornare a farsi attrice in tal senso per continuare a favorire l’insediamento di tali attività.

La filosofia progettuale del Piano dovrà essere rispettosa dei segni del passato, fondata su una continuità culturale con lo stesso, tenendo comunque presente le esigenze attuali e le funzioni importanti che deve svolgere il centro storico.

Per questa zona in particolare, lo studio per il nuovo Piano colore, che a breve sarà presentato, indica la strada verso il recupero e detta una linea di indirizzo per tutti i futuri interventi.

Sarà necessario rendere più vivibile il centro storico, per fare questo abbiamo pensato:

·      ad un diverso  piano del traffico che migliori la vita di chi abita ma soprattutto che agevoli le attività commerciali presenti;

·      ad un diverso utilizzo delle aree di sosta intorno al paese e d eventualmente ad un loro incremento;

·      ad un piano di reinserimento di popolazione locale per lo più giovanile. 

Dovranno essere completati e valorizzati alcuni collegamenti pedonali che presentano scorci importanti e di particolare bellezza e lungo i percorsi pedonali più importanti attrezzare aree verdi e spazi fruibili dalla cittadinanza.

E’ nostra intenzione, inoltre, porre fine al completo stato di abbandono in cui versano le mura poligonali e la via dei Templi. Pur rappresentando una delle parti più belle ed a maggiore interesse storico ed archeologico del nostro paese sono lasciate in uno stato di forte degrado. Abbiamo deciso di puntare molto sul recupero di questa zona attraverso il rifacimento dell’illuminazione pubblica, dell’impianto fognante e la creazione di uno spazio pedonale attrezzato per visitare le mura lungo tutto il percorso che va da Porta Pascibella (Porta Parasceve) a Porta Romana. Il sogno del Museo delle Mura desideriamo che non resti troppo a lungo in un cassetto.

Il nuovo Piano Regolatore sarà inoltre l’occasione in cui ci sarà permesso effettuare programmi di intervento mirati, coniugando le problematiche edilizie ed urbanistiche a quelle sociali ed ambientali, all’interno del nuovo contesto regionale che si è venuto a costituire. Questo sarà possibile combinando manutenzione, recupero e costruzione dei nuovi edifici con interventi di carattere ambientale, culturale e sociale. Politiche di valorizzazione richiedono una stretta cooperazione tra i vari livelli di governo con il concorso di una pluralità di soggetti privati. Tali politiche di intervento sono finalizzate a  rivisitare e rinnovare i caratteri edilizi di alcuni centri urbani come Sezze Scalo, Ceriara, Crocemoschitto, Casali e Fontanelle, a dotarle di nuove funzioni urbane, ad aumentare la dotazione di servizi per migliorare la qualità abitativa e di vita in queste zone.

Gli strumenti di valorizzazione che si possono utilizzare sono diversi, tutti sfruttabili per riorganizzare e riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale prevedendo varie tipologie e gradi di intervento, essi saranno comunque mirati a:

·        Sviluppare ed integrare all’interno dei centri urbani spazi polifunzionali, laboratori artigianali, locali per il commercio, al servizio del quartiere e della città;

·        Realizzare spazi finalizzati all’integrazione sociale (giardini attrezzati, centri per la formazione e per l’assistenza all’infanzia ed agli anziani, piazzette multimediali);

·        Ridefinire gli standard urbanistici, le distanze fra le case, gli spazi verdi e le pertinenze;

·        Riconnettere un tessuto urbano che va sfaldandosi al centro storico (per la parte alta del paese) ed a Sezze Scalo (per la parte bassa );

·        Riqualificare e valorizzare l’ambientale ed intervenire sulle emergenze naturali;

·        Sfruttare le nuove volumetrie disponibili per nuove modalità di insediamento, mantenendo un equilibrio ed un impatto il più rispettoso possibile dell’ambiente rurale che lo circonda.

Sezze ha assunto negli ultimi anni un aspetto policentrico, una città che si è sviluppata attorno all’antico centro storico ma che naturalmente tende alla costituzione di nuovi centri, nuovi punti nevralgici della vita cittadina che occorre organizzare al fine di consentirne uno sviluppo coerente. Oltre a Sezze Scalo, dunque, occorre considerare con attenzione anche il centro urbano degli Zoccolanti, che rappresenta il nodo di raccordo dei principali assi viari di Suso e come tale è il naturale luogo di elezione a centro direzionale della parte alta del paese. Nell’ambito del decentramento amministrativo e funzionale, quest’area sarà fortemente interessata ad ospitare diverse funzioni al servizio del cittadino, vocazione che si è mostrata negli anni sempre più forte, tanto che le scelte di collocare proprio in quella zona la caserma dei Carabinieri e la farmacia comunale si sono dimostrate scelte azzeccate. E’ ora necessario completare il paniere dei servizi offerti riqualificando contemporaneamente la zona attrezzandola in modo da poter assorbire un sempre più forte afflusso di auto e di persone.

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