Sezze al voto 

di Franco Abbenda

Franco Abbenda

Legalità elettorale

12 aprile 2012 

Manca meno di un mese alle prossime elezioni amministrative, quelle in cui saranno eletti il nuovo Sindaco e l’intero consiglio comunale di Sezze.

La corsa alla preferenza è appena agli inizi e si preannuncia ancor più disperata in questa tornata.

Telefonate di amici, bigliettini consegnati a mano, depliant patinati nella buca della posta, pubblicità sui giornali locali e primi manifesti attaccati qua e là. In anni passati si è visto di tutto e di più: facce di candidati un po’ dappertutto, simboli di liste e di partiti che coprono improvvisamente, spesso di notte, altri simboli di liste avversarie, decine e decine di manifesti dello stesso candidato uno di fianco all’altro nei tornanti delle Coste o in altre strade; tutte iniziative pubblicitarie elettorali spesso al di là dei regolamenti, se non addirittura completamente fuorilegge.

Nei periodi pre-elettorali Sezze diventa più brutta, ammettiamolo; si sono visti in passato scempi di ogni tipo: manifesti variopinti incollati su mura storiche, sulle facciate di edifici pubblici, sui pali della luce o addirittura inchiodati su alberi e nei giardini pubblici.

Ma ci sarà pure una legge che regolamenta la pubblicità elettorale...

E ci sarà pure qualcuno incaricato di controllare il rispetto della norma...

Ritengo che il concetto di legalità, spesso ostentata in tanti programmi elettorali, debba iniziare dal rispetto delle leggi che ci sono; e non mi dà molta fiducia un candidato  a sindaco o a consigliere comunale che non sappia (o non voglia) rispettare le norme che regolamentano l’affissione di pubblicità elettorale.

Mi aspetterei che i partiti diano il buon esempio, magari mettendo in atto una sorta di gentlemen’s agreement e vigilando sul rispetto del buon comportamento da parte dei candidati delle proprie liste.

Sarà la volta buona ?? Mi aspetto un’inversione di tendenza da parte dei candidati, ma anche da parte di chi deve vigilare.

Io, nel mio piccolo, mi sono dato una regola.

Semplicemente non darò la mia preferenza a partiti, liste civiche e candidati che, imbrattando strade e piazze con manifesti elettorali apposti in spazi non consentiti, e rendendo quindi molto più brutta Sezze, dimostreranno di non sapere (o non volere) rispettare la legge e, di fatto, non li ritengo adatti a governare legalmente il paese in cui viviamo.

Nella foto sotto, di Massimo Rovere, un'immagine della campagna elettorale del 2003 con relativo servizio satirico proprio sui manifesti


Politica in piazza

9 settembre 2002

Da qualche raro manifesto apparso sui muri del paese e da un tam-tam metropolitano (reale o costruito ad arte) mi sono accorto che è già iniziata, di fatto, la lunga volata verso le prossime elezioni amministrative.
Evidentemente a Sezze, la Politica sta a cuore un po' a tutti !!!
Ho capito anche, però, che l'azione politica si svolge praticamente su...Latina Oggi.
Un comunicato sulla cronaca locale non si nega a nessuno dei partiti o delle libere associazioni setine.
Mi chiedo però per quale motivo la Politica vera sia scappata dalle piazze, dai dibattiti infuocati di una volta, e dai temi caldi della politica locale, nazionale o internazionale.
Certo, è più facile confezionare una paginetta zeppa di generiche
affermazioni universali riguardanti la politica (e fare bella figura), che discutere e dibattere a viso aperto con la popolazione su concreti argomenti, e rischiare il confronto diretto su promesse non mantenute.
Esiste ancora a Sezze qualche partito, associazione o comitato
auto-convocato che ritenga prioritario il dibattito sugli argomenti e sui programmi rispetto alla scelta del candidato a Sindaco delle "due" coalizioni, delle ultime trovate dei "soliti noti onnipresenti" o al toto-assessori in perenne aggiornamento? 

Oppure ormai il luogo nobile dell'azione politica sono le dieci righe dattiloscritte sulla stampa locale, in attesa di poterle "monetizzare" in periodo elettorale?  E' questo (più virtuale che reale) il luogo d'elezione della Politica del terzo millennio nel nostro paese, oppure qualche partito, anche nella scelta dei luoghi e degli strumenti di confronto, sa ancora essere attento alla componente fatta di ascolto delle aspettative del popolo reale, a dispetto di quella, più in voga, fatta di comunicati stampa puntuali e spesso auto-celebrativi, segno di una "Politica da leggere" in cronaca locale?