sondaggi e... ricerca sociale

   di Antonio Manca

14 febbraio 2007

Caro Ignazio, affascinato dalla nascita di tante nuove realtà politiche e prendendo spunto dal comunicato stampa  del Movimento Identità Setina, pubblicato sul tuo interessante sito, vorrei, se tu sei d’accordo, analizzare in modo critico e propositivo tutto ciò che i partiti e movimenti si sforzano di produrre per il bene di tutti noi cittadini setini, come si fa sul Blog di Beppe Grillo (www.beppegrillo.it) dove ognuno, esprime (nel rispetto dell’altro), il suo pensiero e le sue conoscenze.  Ritengo lodevole lo sforzo fatto dal movimento Identità Setina nel voler elaborare un progetto partecipato per la città, ma penso che non sia esatto l’approccio metodologico e la conseguente analisi dei dati . Infatti il comunicato stampa recita:

Sondaggio: priorità all'immigrazione clandestina - 28 gennaio 2007

Alla luce di questi risultati, a testimoniare quanto Identita' Setina ha come priorita' irrinunciabile quella di essere il piu' vicino possibile alle esigenze dei cittadini, il commento di Iole Costantini e' eloquente:
"Vox populi, vox veritas. Che questi temi fossero di grande interesse e attualita', lo sapevamo bene e non a caso Identita' Setina li ha proposti al vaglio di chiunque volesse esprimere la propria opinione su quali dovessero essere le priorita' d'intervento di chi li dovra' andare a rappresentare. Con questo ovviamente, non pensiamo che gli interventi di un'amministrazione oculata e soprattutto produttiva debba ridursi a questo perche' gli ambiti d'azione sono ben piu' ampi e complessi, oltre che riguardanti altre e variegate aree di interesse. Sapevamo altresi' che le tematiche proposte sono comunque quelle che piu' muovono la sensibilita' della gente e di fronte ad un afflusso tanto sostanzioso di opinioni, cresce in noi il senso di responsabilita' per operare nella direzione giusta. Dall'inizio abbiamo detto che il nostro intento e' quello di offrire a Sezze una strada che porti ad un miglioramento concreto e a pochi mesi dalle elezioni non ci tiriamo di certo indietro. Consapevoli delle difficolta' che ci attendono, siamo pero' convinti di poter rappresentare un punto di riferimento e soprattutto di poter rispondere presente davanti alle aspettative di tutti i cittadini".

Verificato inoltre che il movimento, ha rilanciato “un sondaggio”sul tema dell’immigrazione a Sezze vorrei citare, a ragion del vero, la definizione di sondaggio, che ho trovata sul sito (www.agcom.it/sondaggi/sondaggi.htm) :

I sondaggi devono essere trasparenti, con committenti chiaramente identificati e metodologie di raccolta di tipo rigorosamente statistico idonee a garantire la effettiva rappresentatività dei campioni. Queste le finalità ed i contenuti della regolamentazione in materia di sondaggi emanata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Per quanto riguarda inoltre, la possibilità di individuare a pieno gli eventuali malumori che la cittadinanza setina sta vivendo, suggerisco la ricerca sul sito: (http://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Universit-/Corsi--Mat/LEDA/Corso-di-M/index.htm), 

dove si illustra la metodologia della ricerca sociale e se ne dà la seguente definizione:

La ricerca sociale si occupa di raccogliere e interpretare dati allo scopo di rispondere a domande concernenti i diversi aspetti della società, permettendoci così di comprenderla (Bailey, 1995).
La ricerca si può dividere in: Ricerca pura - Ricerca applicata. La prima consente di elaborare e verificare teorie e ipotesi che saranno utili in futuro ma non direttamente applicabili per risolvere problemi sociali concreti. La seconda invece propone risultati utilizzabili per risolvere problemi sociali di interesse immediato. È da notare che le due categorie non sono tra loro mutuamente esclusive. La ricerca è il primo passo da compiere in qualsiasi progetto di intervento e di miglioramento sociale. Conoscere una situazione e comprendere gli elementi che la determinano è il prerequisito indispensabile per poter pianificare forme di intervento concreto
. L'attenzione per i metodi di ricerca è importante perché ci consente di generare e controllare teorie e ipotesi metodologicamente corrette, evitando di "far dire ai dati ciò che non possono dire", o peggio, di enunciare teorie che contrastano palesemente con l'evidenza empirica.

Quando si affronta il tema della ricerca sociale è necessario tenere conto di quattro ordini di questioni:

  1. La questione ontologica (Corbetta, 1998): il mondo dei fatti sociali, ossia la "realtà", esiste veramente o è una nostra costruzione? I fenomeni sociali sono "cose in sé stesse" o sono "rappresentazioni di cose"?

  2. La questione epistemologica: la "realtà sociale" è conoscibile? Quando possiamo essere sicuri che la conoscenza che possediamo è vera conoscenza?

  3. La questione metodologica: come possiamo fare per conoscere la "realtà sociale"? Quando possiamo essere sicuri che le nostre tecniche concrete di ricerca (ad esempio l'esperimento, l'intervista, l'osservazione) ci aiutano effettivamente a soddisfare i nostri obiettivi conoscitivi? Quali sono le tecniche più appropriate per rispondere ai nostri quesiti?

  4. La questione tecnica: come possiamo applicare correttamente le tecniche di ricerca? Come possiamo leggere correttamente i risultati che le tecniche concrete di ricerca ci consentono di ottenere a partire dai dati empirici?

Alla luce di tali questioni, ai Partiti ed ai tanti movimenti che si sono affacciati, o sono prossimi ad affacciarsi, sul panorama politico setino, vorrei dare un consiglio:

Stiamo attenti ai proclami, alle tante facili e generiche soluzioni dei problemi, ai tanti programmi partecipati, proposti quasi giornalmente alla nostra comunità , perché si rischia in questo modo di percorrere la strada della demagogia e del populismo ( percorsi estremamente pericolosi,  se si vogliono trovare parziali soluzioni ai numerosi problemi sociali ed economici).

La società setina è notevolmente stratificata e frammentata , con complessi problemi sociali ed economici che, il più delle volte, non hanno interazioni lineari tra di loro. Io sono un elettore, che non ambisce ad avere un  ruolo politico, ma al contrario, vorrei esprimere un desiderio, quello cioè che si elaborasse, da parte di tutti i movimenti politici, un progetto per la città, con caratteristiche sistemiche e di sostenibilità. Un progetto dove si faccia riferimento in modo chiaro e puntuale a:

  1. l’analisi  della realtà sociale di Sezze.

  2. la “mission” che si intende sostenere.

  3. gli obiettivi minimi che si vogliano raggiungere e le modalità da adottare.

  4. il sistema di monitoraggio previsto ed ai criteri di valutazione che si utilizzeranno.

Questo mio desiderio, non è un volere polemico ma costruttivo, ritengo che esso sia lecito e perciò, debba essere manifestato a tutti coloro, che si accingono a misurarsi con l’esercizio dell’attività amministrativa e politica del nostro paese, è in gioco il bene di tutta la nostra comunità.     

Questo per me, è un diverso modo di fare politica e darle un volto nuovo.

Grazie per l’ospitalità.

Un cittadino di Sezze

zupeppo@yahoo.it