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Pino Daniele - tributo band |
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Roma, domenica 12 novembre 2006, ore 22,00 presso il locale NAG’S HEAD VERO
A META’ A ROMA Altra
tappa della tribute-band,
questa volta è un locale
di Roma ad ospitarli per una serata che si preannuncia “veramente
caliente”. ANTONIO
TRUONO (batteria) LUCIO
QUARANTIELLO (basso) AGOSTINO
GAROFALO (pianoforte e tastiere) FRANCESCO
FINELLI (percussioni) GIAMPIETRO
QUARANTIELLO (chitarre) FABIO
FEDERICI (voce e chitarra) -
Scambiamo due parole con
Fabio Federici (la voce di Pino nel gruppo). -
Che effetto vi fa suonare
nella capitale, ben oltre i soliti confini del vostro territorio? -
Per
noi Roma è un’altra
importante occasione di fare ascoltare la stupenda musica di Pino
Daniele, è ovvio che ci sentiamo onorati di suonare qui, dove suonano
abitualmente gruppi già affermati e professionisti noti al pubblico, ma
quello che piu’ conta per noi è il piacere di suonare insieme…, ovunque e per ogni genere
di persone… la musica di Pino. -
Se non sbaglio avete già
suonato a Roma in passato. -
Si
, in altre due precedenti occasioni, fu una bella scommessa, volevamo
capire se il gruppo funzionava anche fuori del nostro abituale circuito. Antonio Truono E
come andò? -
Che
ci siamo presentati così com’è nostra abitudine, in punta di piedi e
con un po’ di timore ma abbiamo ottenuto anche qui come ovunque tanti consensi.
Mentre suonavamo si alzò una ragazza stupenda e ci chiese di fare un
pezzo con noi, scoprimmo dopo che si trattava di una cantante professionista, quando iniziò a cantare la sua voce era
perfetta quando poi scese dal
palco ci riempì di mille complimenti, come se fossimo noi i
professionisti, la cosa mi imbarazzò
un
po’. -
Perché parlare di timore
o imbarazzo, dopo tanti concerti, considerate il pubblico romano diverso
da quello di Latina? Fabio
Federici -
Tanto
per cominciare c’è sempre un po’ di paura prima di qualunque
concerto, guai se non ci fosse, poi c’è da dire che certamente
il pubblico della capitale ha molta più dimestichezza con l’ascolto
dei gruppi avendo a disposizione per l’ascolto i vari locali o teatri
che qui a Roma ci sono. Nei
locali della Capitale passano tutti gli artisti più famosi, gli
eventi sono tanti e le Band che suonano qui arrivano da ogni parte
del mondo e dal resto
dell’Italia, quindi devono essere all’altezza.
Roma
però non è poi così lontana dalla nostra stupenda pianura
pontina e se anche da noi gli scenari musicali oggi
sono più ricchi
lo si deve soprattutto ad alcuni locali storici come il SUNFLOWER
o l’EL PASO o il DOOLIN a
Latina , o come IL TORRIONE
a Bassiano o come l’ultimo nato, IL MIRAMARE a
Latina
Lido, che stanno facendo grandi cose per la diffusione della musica
e per le band pontine . La gente oggi, attraverso la diffusione
dei cd o di internet, ascolta molta più musica di qualità rispetto
ad un tempo, solo che da noi ci vorrebbero più locali dove suonare
o ascoltare gruppi dal vivo sia che propongano cose loro sia
che facciano cover. Giampiero
Quarantiello -
Perché secondo voi oggi
il fenomeno delle Cover Band è così diffuso? Pensate che per un
gruppo sia più facile fare musica attraverso l’imitazione
piu’ o meno fedele di artisti già affermati? -
Secondo
noi non è affatto facile suonare i brani di altri autori. La difficoltà
vera nel fare musica è nel farla bene, non sta nell’affrontare questo
o quel genere musicale, potremmo dire osando un po’, che nella musica
classica, eseguendo i brani dei “padri”è un pò come se le
orchestre sinfoniche facessero“cover” da sempre (spero di non averla
detta troppo grossa) e spesso anche nella musica rock, jazz, pop gli
stessi artisti originali si rifanno a questo o a quell’artista del
passato arrivando anche a sfiorare il plagio.Se si ascolta attentamente
un brano di Zucchero (“IL CIELO IMPETUOSO AL TRAMONTO…”) ci si
accorge che una “scala musicale” è presa nota per nota da “HEY
JOE” il famosissimo brano di Jmi Xendricks. Per dirla semplicemente la
musica, tutta la musica è contaminazione, ciò che occorre veramente
tener presente quando la si suona è il rispetto verso Ognigenere,
per gli artisti e soprattutto verso chipaga per ascoltarti. Lucio
Quarantiello -
Come pensate che gli
artisti “ORIGINALI” possano giudicare le tante cover o tribute band
che oggi li prendono a modello? -
Bella
domanda, ce lo siamo posto anche noi questo problema, noi siamo nati un
po’ per caso, uniti da questa passione smodata che avevamo nella
nostra adolescenza. Poi quando la
band si è costituita è iniziato un lavoro serio, fatto di ricerca e ci
siamo posti dei problemi a cominciare dalla difficoltà di utilizzo di
nomi, materiale o locandine che potessero, avvicinandosi troppo agli
originali, urtare non poco la sensibilità di quei responsabili della
loro immagine, che tanto lavorano per promuovere un artista. L’artista
stesso potrebbe offendersi qualora si sentisse imitato in un modo non
corretto o musicalmente approssimativo. Pur essendo anni luce lontani
dai loro compensi e spero un po’ di meno dal loro sound, noi che
facciamo cover potremmo essere mal giudicati dai nostri idoli. -
Avete mai pensato di
chiedere direttamente cosa ne pensasse di questo vostro gruppo lui , il
grande Pino Daniele?
-
A
dire il vero lo abbiamo fatto…beh.. piu’ o meno… Lucio
Quarantiello oltre che essere un valido bassista è soprattutto un
esperto Liutaio ed ha lavorato nel negozio di chitarre più importante
di Roma. In quella veste professionale ha avuto modo di incontrare e di
avvicinare Pino, ma non ha
mai osato chiedere nulla né tantomeno la sua “benedizione” sul
nostro gruppo, allora io (Fabio Federici) ho contattato personalmente il suo attuale bassista: Alfredo
Paixao pregandolo di chiedere un parere a Pino. -
E la risposta qual è
stata? -
Quella
di Alfredo è stata che sicuramente Pino a suo modo di vedere ne sarebbe
stato contento e che comunque glielo avrebbe chiesto con piacere. Noi confidiamo
nella sua enorme sensibilità
affinché possa guardarci con benevolenza ricordandosi anche lui dei
tempi in cui ascoltava Waine Shorter e i Weather Report, o Steve Gadd o
Pat Metheny e immaginiamo che si divertisse anche lui a suonare i loro
brani e a rifarli fedelmente, più per amore che non per la sola voglia di imitazione. -
Ad ascoltarvi mentre parlate di Pino Daniele si sente che avete un grande
amore e rispetto per lui e per questa musica, mentre provavate chiudendo
gli occhi sembra
veramente di ascoltare Pino mentre canta NAPULE E‘ o TERRA MIA o
mentre esegue quei fraseggi voce e chitarra così tipici della sua
musicalità. -
Ci
fa piacere che nel nostro modo di suonare si
avverta questo , segno che
riusciamo a trasmettere anche fuori
quello che proviamo nel nostro animo. Questo amore si è sviluppato
negli anni attraverso i concerti live ai quali abbiamo assistito e
soprattutto attraverso l’ascolto maniacale dei suoi dischi. Oggi che
suoniamo gli arrangiamenti sono fatti nel rispetto dello spirito stesso
della musica di PINO. -
Un amore ricambiato anche
quello che vi lega al pubblico che vi
conosce e che vi apprezza. -
Grazie
e speriamo di piacere anche ai Romani, così spontanei e per
questo anche spietati con la loro ironia quando
si tratta di giudicare un artista o un gruppo che magari viene come noi
dalla provincia. -
In bocca al lupo
ragazzi!!!!! -
Grazie
di cuore. INFOLINE:
NAG’S HEAD 06-
6794620 www.nagshead.it Domenica 12 novembre ore 22 (ingresso libero)
IL
GRUPPO “VERO A META’” NASCE NEL 2003, DALLA COMUNE PASSIONE
PER UN AUTORE COME PINO DANIELE, IMPOSTOSI SIN DAI PRIMI ALBUMS COME
INNOVATORE, IN QUEGLI ANNI DI UN PANORAMA MUSICALE ESSENZIALMENTE LEGATO AL CANTAUTORATO. A
MELODIE SEMPRE VALIDE E MOLTO SEMPLICI, TIPICHE DELLE PROFONDE RADICI
CULTURALI DELLA CANZONE POPOLARE NAPOLETANA,
PINO DANIELE HA ASSOCIATO UNA LINGUA A META’ FRA IL DIALETTO E
L’INGLESE CHE SI SPOSASSE BENE SIA CON UNA ESIGENZA STILISTICA, SIA
CON L’APERTURA AD ALTRI MONDI MUSICALI, AFFIANCANDO ALLA MELODIA, UNA
RITMICA IMPORTANTE, COME
PURE ARRANGIAMENTI BLUES, O ROCK E TEMI PERCUSSIVI VICINI AL MONDO
BRASILIANO DELLA BOSSA NOVA O DEL JAZZ,
SONORITA’ NUOVE CHE IN ITALIA INCOMINCIAVANO AD ARRIVARE DA INNOVATORI
COME I WHEATER REPORT O PAT METHENY O MILES DAVIS. SIN
DAI PRIMI CONCERTI IL GRUPPO SPICCA PER LA SOMIGLIANZA CON
L’ISPIRATORE, SIA NEI SUONI, CURATI METICOLOSAMENTE, SIA PER LE DOTI
CANORE DEL SOLISTA (FABIO
FEDERICI), LA CUI VOCE E’ ESTREMAMENTE VERSATILE E SI PRESTA AD UNA
INTERPRETAZIONE DI PINO DANIELE RISPETTOSA ED ATTENTA; PIU’
CHE DI SOMIGLIANZA IL CANTANTE AMA PARLARE DI “AFFINITA’” CON
L’AUTORE, IL PIACERE DI SUONARE QUEI BRANI ANCHE CON LA CHITARRA EMERGE
IN OGNI SUO ASPETTO TRADUCENDOSI IN FRASEGGI E PASSAGGI CHE SONO IN
LINEA COL SENTIRE STESSO DI PINO DANIELE. ALLA
BATTERIA (ANTONIO TRUONO) E’
AFFIDATO IL COMPITO DI CONDURRE RITMICAMENTE L’ASCOLTATORE - E AI
PIU’ ATTENTI ED ESPERTI - NEI DIVERSI STILI ATTRAVERSATI DALLA MUSICA
DI UN AUTORE CHE NEL TEMPO SI E’ AVVALSO DELLA COLLABORAZIONE DI
AUTENTICI GIGANTI, COME AGOSTINO MARANGOLO, TULLIO DE PISCOPO
STEVE GADD, LELE MELOTTI. A
SOSTENERE LA RITMICA IL BASSO (LUCIO QUARANTIELLO) DA SPESSORE SONORO E
ARMONIZZA CON DIVERSI E PUNTUALI INTERVENTI, COSICCOME IL SAPIENTE
DOSAGGIO DI FANTASIA ED ESTRO EMERGE DALL’ASCOLTO DELLE PERCUSSIONI (FRANCESCO
FINELLI), VERO E PROPRIO FUNAMBOLICO “SIGNORE DEI RUMORI”. LA
CHITARRA (GIANPIETRO QUARANTIELLO) STUPISCE PER LA TECNICA E LA CURA DEL
DETTAGLIO, I RIFF ESTREMAMENTE FEDELI SONO
QUELLI DI UN PINO DANIELE SEMPRE ISPIRATO E SONO ENTRATI DI DIRITTO
ORAMAI NELL’IMMAGINARIO DI MILLE APPASSIONATI CHITARRISTI . LA
TASTIERA E’ AFFIDATA AD
SAPIENTE PIANISTA (AGOSTINO GAROFALO), I
CUI COLORI SONO QUELLI MEDITERRANEI DEI TASTIERISTI STORICI DI PINO:
ERNESTO VITOLO E JOE AMORUSO. UN
ALTRO PIANISTA(SILVIO SCENA), ANCHE LUI DOTATO DI UN ENORME BAGAGLIO
TECNICO COMPLETA LA FORMAZIONE SPESSO IN ALTERNATIVA AD AGOSTINO
GAROFALO . IL
GRUPPO CON GLI ANNI SI E’ INSERITO BRILLANTEMENTE E DI DIRITTO SULLA
SCENA DI LATINA E PROVINCIA MA VANTA ESIBIZIONI ANCHE IN LOCALI DELLA
CAPITALE E IN ALCUNI “TEMPLI SACRI “ DEL JAZZ. IL
REPERTORIO VA DAL PRIMISSIMO ALBUM “TERRA MIA” ALL’ALBUM
“FERRYBOAT” PASSANDO CON MAESTRIA DAL CANTO POPOLARE AL JAZZ PIU’
RAFFINATO E ATTRAVERSANDO STILI DIVERSI COME IL BLUES O IL FUNKY. 3- I
LOCALI: - A LATINA :
SUNFLOWER-HEMINGWAY-LA LUCCIOLA-FARENIGHT-HOTEL MIRAMARE
- A SABAUDIA :
EDEN (CAPROLACE)
- A LAVINIO :
TROPICANA
- A BASSIANO :
IL TORRIONE (JAZZ CLUB) - A ROMA : FANTAGHIRO’ (CASILINA) - NAG’S HEAD (PIAZZA VENEZIA)
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