2400 anni di Sezze

  Setia, Colonia Latina dal 382 a.C.

Sezze, 30 settembre 2018

2400 ANNI DALLA FONDAZIONE DI SEZZE: RIEVOCAZIONE STORICA ED EVENTI CULTURALI IL 30 SETTEMBRE NEL CENTRO CITTADINO

TRECCANI: Sezze, Colonia Latina dal 382 a.C.

È un appuntamento storico e di grande importanza quello che si appresta a vivere la città di Sezze. In occasione dei 2400 anni dalla fondazione dell’antica Setia, il Comune di Sezze e l’Associazione della Passione di Cristo, con il contributo della Regione Lazio, promuovono una giornata di festa in programma domenica 30 settembre.

Fin dal mattino nelle vie del centro storico del paese si svolgeranno diverse iniziative a carattere culturale, con la collaborazione di varie associazioni locali. La sera è prevista una rievocazione, in costumi d’epoca, dei personaggi salienti della storia di Sezze e la rappresentazione di una parte della celebre Passione di Cristo.

Non mancheranno premiazioni e brindisi in piazza, con il taglio della grande torta realizzata dagli studenti dell’istituto alberghiero di Sezze ed i fuochi d’artificio.

"Abbiamo voluto festeggiare i 2400 anni dalla nascita del nostro paese con una intera giornata dedicata alla promozione del suo patrimonio culturale, artistico, architettonico e ad alcuni talenti e professionalità che in questi anni hanno caratterizzato la vita sociale del paese", afferma il sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo.

Il clou delle iniziative è previsto nella serata quando nelle vie del centro storico ci sarà una rievocazione in costume di alcuni momenti storici, a cura dell’Associazione della Passione di Cristo che metterà in scena anche i quadri della Rappresentazione del venerdì santo.

Nei prossimi giorni sarà reso noto il programma completo degli eventi culturali previsti in tale occasione.

Grande partecipazione per la festa dei 2400 anni di Sezze

prima parte >  Visita guidata al Centro Storico di Sezze

In occasione dei 2400 anni dalla fondazione della città di Sezze come Colonia Latina, all'interno della programmazione di eventi culturali che l'Associazione Passione di Cristo di Sezze terrà nella giornata di domenica 30 settembre, Il gruppo "In Difesa dei Beni Archeologici" curerà la visita guidata al centro storico del paese che prevede i musei, le chiese e i principali luoghi di interesse storico. Si partirà dal Museo Archeologico sito in Largo Bruno Buozzi, con appuntamento alle ore 10,00 e partecipazione gratuita.

seconda parte >  Corteo Storico

dalla mitologia alla storia, i principali personaggi del paese

ERCOLE

UFENTE

BATTAGLIA DI MARIO E SILLA

CAIO VALERIO FLACCO BALBO SETINO

CAIO TITINIO

MARZIALE E IL VINO SETINO

SANTA PARESCEVE

SAN LIDANO

SAN CARLO

FAMIGLIA TUCCIMEI E GIUSEPPE CIAMMARUCONE

SUOR CATERINA SAVELLI

PIETRO MARCELLINO CORRADINI

FRA BONIFACIO

GAETANO RAPPINI

SUPERIO DE MAGISTRIS E GIACINTA PACIFICI

CONTE CESARE CERRONI

FILIPPO LOMBARDINI

CAV. FELICE ZACCHEO, PRIMO SINDACO DI SEZZE

FILIBERTO GIGLI

terza parte >  Sacra Rappresentazione Passione di Cristo

dal 1933, primo evento turistico del territorio

quarta parte >  La festa per i 2400 anni di Sezze

dal 382 a.C. come riporta Velleio Patercolo

Traduzione dal latino del paragrafo 14 del Primo libro di Velleio Patercolo "Historiae Romanae"

Velleio Patercolo

da www.skuola.net
Velleio Patercolo nacque tra il 25 e il 20 a.C. in Campania: egli fu fautore ed apologeta, ma non propagandista, del principato ai tempi di Tiberio (sotto cui riprendono vigore fides, iustitia, aequitas, industria = operosità). Patercolo fu uno storico vicino al palazzo, divenne questore, console e condusse campagne militari in Germania ed in Pannonia. Al ritiro dalla carriera politica e militare egli compose la sua più grande opera, Historiae Romanae, una storia universale che consta di due libri ed è dedicata a Marco Vinicio,consul designatus. L’opera fu ignorata nel I secolo d.C.: essa tratta di avvenimenti politici e militari, letterari e culturali. Sono presenti profili biografici ed etici dei personaggi. 
L’intera opera è caratterizzata da un tipo di esposizione sintetica per fornire un rapido e comodo quadro di riferimento storico. Viene definito historicus desipiens, letteralmente “storico pazzo”, poiché perde la linearità dello storico. Promette inoltre obiettività, ma non mantiene la promessa né potrebbe farlo. Fu il primo storico che si occupò di questioni di storia culturale, e dichiarò della storiografia che questa era morta con Livio. La brevità dell’opera rientra nel carattere dell’epoca tiberiana, così come la forte retoricizzazione. Lo stile è a volte slegato, a volte ricercato, e, probabilmente per via della modestia, l’opera è elaborata con più cura di quanto si ammette. Velleio viene lodato daBacone per aver inserito la storia letteraria nella sua trattazione. Sono presenti due forme narrative: l’esposizione di tipo drammatico e parti ricche invece di ornatus.

FESTA GRANDE PER I 2400 ANNI DELLA FONDAZIONE DI SEZZE
Articolo di Gino M. Cipriani, pubblicato su Nuova Informazione di novembre 2018
Le origini della città di Sezze sono immerse in un’aura di leggenda. Lo stesso nome antico Setia si fa risalire etimologicamente a setis, le setole del manto del leone Nemeo di cui si gloriava Ercole. Questo eroe, infatti, è considerato il mitico fondatore della città. Ancora oggi Sezze ha come insegna il leone in campo azzurro che regge una cornucopia ricolma di frutti con intorno la scritta: Setia plena bonis gerit albi signa leonis (Sezze piena di ricchezza porta l’insegna del bianco leone). La prima notizia certa su Sezze proviene dallo storico romano Velleio Patercolo, il quale afferma che a Sezze nell’anno 382 a.C. fu dedotta una colonia “Post septem annos quam Galli Urbem ceperant”. Con molta probabilità (c’è disaccordo tra gli storici), prima della fondazione della colonia di Setia nel 382 a.C. esisteva già un antico centro di origine latina (posto in pieno territorio volsco), facente parte dei membri della Lega Ferentina che si sollevarono contro Roma, sollevazione che portò alla battaglia del Lago Regillo nel 499 o 496 a.C. e al conseguente rinnovamento della Lega mediante il Foedus Cassianum.

La fondazione della colonia di Setia rientra nella strategia dei Romani di creare una fortezza (come già Norba nel secolo precedente e Circei pochi anni prima) che fosse un baluardo contro la crescente potenza dei Volsci, colmando, come dice lo storico Gaetano De Sanctis, la lacuna delle fortezze tra Signa e Circei. Sezze fu tra le colonie latine fondata a partire dal V secolo a.C. in territorio volsco, le cui condizioni furono lasciate immutate per molti anni, potendo esse conservare la loro autonomia, rinunciando però ad esercitare alcuni diritti, lo “Ius connubi” e lo “Ius commercii” tra di loro mentre gli stessi diritti rimanevano validi tra ciascuna delle colonie e Roma. 

Lasciando da parte le suggestioni della mitologia e le pretestuose polemiche di alcuni giornalisti locali (grandi tuttologi) l’Associazione della Passione di Cristo, grazie all’impegno del Presidente Elio Magagnoli e del bravo regista Piero Formicuccia, ha voluto celebrare in pompa magna i 2400 anni della fondazione della colonia di Setia. Il 30 settembre 2018, alle ore 21:00, lungo via Roma e Piazza de Magistris sono sfilati numerosi figuranti che impersonavano i personaggi illustri dell’antica Setia e della Sezze moderna. 

Il primo personaggio del corteo storico è stato giustamente Ercole con la protome leonina sulle spalle e fornito di una robusta clava. Seguiva il mitico eroe Ufente, il capo degli Equi, alleato di Turno nella guerra contro gli invasori troiani capeggiati da Enea. Ufente “insigne per fama e fortuna” morirà in battaglia ucciso dal troiano Gias, dopo aver vendicato la morte dell’amata Camilla. Alcuni soldati romani a piedi e a cavallo hanno impersonato i tre soldati di Sezze morti eroicamente a Canne combattendo contro Annibale e i soldati caduti nella sanguinosa guerra tra Mario e Silla. Sezze parteggiò per il primo e dopo la sua sconfitta fu duramente punita da Silla.
È accertata la presenza dell’uomo a Sezze sin dal Paleolitico medio, circa 80.000 anni fa, presso la Grotta Preistorica della Cava Petrianni con resti di flora, di fauna e di manufatti litici risalenti al periodo Musteriano freddo. Il ritrovamento di industria litica e di reperti archeologici risalenti al Paleolitico superiore, al Mesolitico (Arnalo dei Bufali), al Neolitico (Grotta Iolanda e Riparo Roberto), all’Età del Bronzo (Grotta Vittorio Vecchi) all’Età del Ferro (ceramica rinvenuta in zona Longara e agli Zoccolanti) è la prova tangibile della frequentazione umana del territorio setino. 

Sezze da sempre è stata terra di poeti e di letterati. Nel periodo romano hanno raggiunto la gloria poetica il setino Caio Titinio, vissuto nel II secolo a.C., autore di molte commedie togate tra cui la celebre “La donna di Sezze” e il setino Caio Valerio Flacco, vissuto nel I secolo d.C., autore del poema epico “Le Argonautiche”, nel quale si narrano le straordinarie imprese di Giasone alla conquista del Vello d’oro nella lontana Colchide e i burrascosi amori con la maga Medea. È stato ricordato anche il poeta latino Marco Valerio Marziale per aver nei suoi versi esaltato la bontà del vino di Sezze, il celebre “setinum” prediletto dall’imperatore Augusto. Bella, casta e spiritualmente elevata è la figura di Santa Parasceve, martirizzata ancora giovinetta sotto l’imperatore Antonino Pio e da alcuni storici ritenuta nativa di Sezze. 

Non poteva mancare il monaco benedettino Lidano d’Antena, nato nel 1026, santo protettore di Sezze, bonificatore della Palude Pontina, fondatore del monastero di santa Cecilia e autore di numerosi miracoli. Prestigiosa è la figura di San Carlo nato nel 1613, altro grande santo setino, compatrono di Sezze, semplice frate francescano, autore di pregevoli scritti di teologia. Egli è una delle figure più significative della Chiesa Cattolica nel Seicento. Seguivano nel corteo lo scrittore Giuseppe Ciammarucone, nato nel 1644, autore di un importante libro su Sezze e i componenti della nobile Famiglia Tuccimei, famiglia che ha caratterizzato per alcuni secoli la vita culturale e sociale del paese con la presenza di importanti scrittori, storici, giuristi e uomini di chiesa. Mitica e straordinaria è la figura della serva di Dio suor Caterina Savelli, nata nel 1628, la quale, pur restando nel secolo per motivi di salute, ha speso tutta la sua vita per l’educazione religiosa delle giovani ragazze. 

Imponente, elegante, degna di attenzione è la figura del cardinale Pietro Marcellino Corradini, nato nel 1658, vera gloria di Sezze. Egli, ottimo giureconsulto, archeologo, storico, mecenate degli artisti, autore di importanti libri di storia, fu molto vicino alla tiara pontificia. È suo grande merito l’aver fondato l’ordine delle Suore Collegine della Sacra Famiglia, che ancora oggi è presente ed operante a Sezze, in Sicilia e in molti paesi del mondo. Fa tenerezza la figura di fra’ Bonifacio, nato nel 1747, piccolo di statura, malaticcio, spesso umiliato dagli altri frati, però ricco di spiritualità e di umanità. Egli, parlando in dialetto setino in quanto non conosceva l’italiano, profetizzò al futuro Pio VI la sua elezione a papa e le successive tribolazioni che avrebbe dovuto sopportare sotto il dominio di Napoleone Bonaparte. 

Il lungo corteo storico ha ricordato anche le figure di Superio de Magistris e della moglie Giacinta Pacifici, grandi signori-benefattori di Sezze, che alla morte hanno lasciato la loro cospicua eredità al popolo di Sezze, istituendo delle apposite scuole. La figura del conte Cesare Cerroni, nato nel 1830, merita grande attenzione sia per la sua morte ad appena 30 anni di età, sia per aver realizzato apprezzate opere teatrali, sia per il suo grande amore per Sezze. Alla morte avvenuta a Roma volle essere sepolto nella chiesa di famiglia a Sezze. Importante è la figura del notaio Filippo Lombardini, nato nel 1836, autore di un valido libro sulla storia di Sezze, ispettore alle antichità e membro dell’Accademia degli Abbozzati. Un posto di riguardo nella recente storia di Sezze spetta al Cav. Felice Zaccheo, nato nel 1819, proprietario terriero, musicista , poeta e soprattutto il primo sindaco di Sezze italiana nel 1870, carica da lui ricoperta con impegno e fra molte polemiche fino al 1874. Il corteo dei personaggi storici setini è terminato con la figura dell’avv. Filiberto Gigli, nato nelì 1907, che ancora giovane ebbe la felice intuizione di realizzare la Sacra Rappresentazione della Passione di Sezze, Passione che ha dato e ancora dà lustro alla nostra cittadina. 

Tutti i figuranti hanno terminato il loro percorso su un apposito palco posto in Piazza de Magistris. L’attore e regista Giancarlo Loffarelli, con la sua voce ben impostata, ha illustrato al numeroso pubblico presente le opere, le attività, le virtù dei singoli personaggi setini. Sono seguite alcune scene della Sacra Rappresentazione di Sezze da Abramo verso la terra promessa, ai profeti, alle sibille, ai Re Magi, fino a Gesù con gli apostoli. Il momento culminante della bella serata è stato il taglio della gigantesca torta (preparata dagli studenti del locale Istituto Alberghiero) da parte del sindaco Sergio Di Raimo. Successivamente porzioni di torta sono state distribuite al pubblico per festeggiare l’evento. Rumorosi e appariscenti fuochi d’artificio hanno celebrato i 2400 anni di Sezze. 

Alcune brevi considerazioni su una serata ricca di storia, di allegria, di bellezza, di attaccamento verso la propria città. L’iniziativa di festeggiare il compleanno di Sezze è sicuramente positiva e va continuata nel tempo. Il dato oggettivo e non contestabile è rappresentato da circa 200 persone (uomini e donne, giovani ed anziani) che per alcuni giorni sono state impegnate nel realizzare questa complessa rievocazione storica. L’impegno, l’entusiasmo, la gioia di partecipare all’evento di tanti giovani rappresentano in assoluto un risultato invidiabile. l’Associazione della Passione di Cristo con le sue attività riesce a far ritrovare ai Setini l’orgoglio delle proprie origini e il senso di appartenenza.

 Setia, Colonia Latina dal 382 a.C.