Redazione
di Mondo Reale
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22 gennaio 2008
Benvenuti...
nel nostro mondo
Sarebbe facile parlare di un nuovo progetto editoriale, tesserne elegi
aprioristici e mettersi in una condizione di supremazia rispetto al
resto. Il mio personalissimo delirio di onnipotenza (e l’uscita del
giornale che avete tra le mani ne è prova evidente) mi stuzzicherebbe
in questo senso. Ma non voglio tediare il lettore con frasi fatte e
retorica applicata all’informazione cartacea. Potrei, allo stesso
tempo, stare qui a raccontarvi della professionalità dei collaboratori
del progetto all’interno dei loro rispettivi giornali e dei loro
successi indiscussi. Ma non farò nemmeno questo. L’aspetto che voglio
sottolineare riguarda le persone che fanno parte integrante di questo
progetto, che ‘sono’ questo progetto, nessuno escluso, nemmeno i
pazzi che hanno deciso di renderlo reale. Nel ringraziare ognuna di
quelle persone, professionisti o semplici neofiti, che hanno ascoltato
la ‘proposta editoriale’ (non dico linea perché MondoRe@le non ne
ha una e ne vado fiero, ndd) e se ne sono detti entusiasti, non posso
far altro che augurare ai lettori di trovare nel nostro progetto
qualcosa che li faccia sentire davvero come parte integrante e
protagonista dello stesso. Metteremo su carta quello che pensiamo,
consapevoli di realizzare qualcosa di cui andare fieri.
Simone Di
Giulio
Tra
doxa e aleteia
A mio modo di vedere, ma è solo un'opinione, non esiste una verità;
esistono soltanto interpretazioni di essa. A seconda della prospettiva
da cui si guarda, una stessa cosa può apparire allo stesso tempo giusta
o sbagliata, bene o male, addirittura bianca o nera, quasi si trattasse
di illusioni ottiche. Ovviamente, avrete già colto a livello estetico i
riferimenti ad un film, o meglio una trilogia, che è quella di Matrix,
che del resto ha ispirato anche il nome della rivista che avete tra le
mani. I riferimenti sono dovuti proprio al tentativo di ricerca dei
livelli di realtà quasi volendo seguire la scia del mito della caverna
in Platone. Mondo Reale si pone infatti di essere un'opinione da un
punto focale differente da quelli soliti. Quella che proponiamo non è
detto che sia la verità, ma un'interpretazione di quanto ci succede
intorno, tesa comunque e sempre a costruire qualcosa di positivo e
propositivo. Il tentativo è quello di aprire il nostro grado di
percezione alla gradazione più ampia possibile, non solo limitata ai
360 gradi piani, ma anche tenendo conto delle prospettive
tridimensionali. Mondo Reale è una scommessa per noi, dal punto di
vista creativo e professionale, ma anche per i lettori, chiamati non
solo a una ricezione passiva della notizia. Suscitare in ognuno una
propria opinione, più che diffonderne una precisa a mo' di vangelo.
Luca Morazzano
Faremo
opinione in modo costruttivo
Quello che mi aspetto da Mondo Reale è che sia essenzialmente una
rivista di opinione. Che sia un foglio di informazione pubblica di
approfondimento e riflessione. Parto dal nocciolo del ragionamento perché
non amo fare giri di parole. Non amo nemmeno puntare il dito contro
qualcuno a tutti i costi, per cui il mio impegno all'interno della neo
rivista sarà quello di snocciolare tutti gli argomenti di attualità
senza giudicare troppo, ma neanche senza essere troppo accondiscendente
verso chi, muovendo i fili delle nostre Istituzioni, forse potrebbe
tentare di affrontare una questione in più rispetto a chi lo ha
preceduto. Lo scopo della rivista è chiaramente espresso nel titolo che
gli abbiamo voluto dare. Restare a debita distanza da una questione non
fa che allontanarla e renderla irrisolvibile. Occorre dunque stare con i
piedi a terra, vigilando con la lente di ingrandimento e cercando di
essere di aiuto senza intralciare i percorsi per il solo gusto di fare
notizia. Il mio contributo va in questa direzione. Cercherò di
sottolineare un evento con spirito costruttivo, non mi esimerò di
suggerire proposte e soluzioni, e perché no influenzare con criterio
l'andamento delle scelte migliori per la nostra amata Sezze. Nella mia
modestissima esperienza di cronista del quotidiano "La
Provincia" ho capito che non sempre si riesce a comunicare ciò che
realmente si vuole, ci sono dei passaggi che per essere capiti vanno
"sparati" in prima pagina altrimenti la problematica potrebbe
essere trascurata e poi dimenticata. Ed è la stessa condizione che ci
ha spinti a parlare del fenomeno immigrazione in città in questo numero
zero. Non siamo ancora ad un punto di non ritorno ma ci siamo vicini. E'
la pura constatazione dei fatti. Discorso simile vale per chi intende
risolvere una problematica. Il parallelismo tra giornalista e politico
in questo caso è calzante. Mettere i bastoni tra le ruote però non
serve a nessuno e, spero vivamente, che Mondo Reale non diventi
strumento di disinformazione nelle mani di qualcuno. Dunque partiamo dal
basso e da un'attenta valutazione del fenomeno e dei fenomeni in
circolazione. Oggi l'immigrazione e l'ordine pubblico tout court. Domani
si vedrà. Passare dalle parole ai fatti concreti è una operazione che
richiede pazienza, non sempre ci si riesce ma vale la pena tentare. O
no?
Alessandro
Mattei
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