SEZZESE

anno 2011

31 dicembre 2011 

C'era il calcio e c'era... la pallavolo storica a Sezze 1970-71

Grazie a Antonio La Penna per la formazione e a Antonio Di Bella per la foto

In piedi ,da sinistra: sig. Arduini, Tonino Nardozi ,che ci ha lasciato prematuramente, e poi  Salvatore Di Giorgi (toto), Franco Demenica (bolletta) , Antonio Tasciotti (canotto) , Antonio La Penna , Antonio Di Bella , il sindaco Alessandro Di Trapano.  

Accosciati: Pino Magagnoli, Antonio Giorgi, Claudio Di Emma, Paolo Coccia.


30 ottobre 2011 

di Vittorio Accapezzato (mattone del PDL)

L'alfabeto elettorale del PDL per abbattere le piaghe di Sezze

In vista delle prossime elezioni amministrative, i partiti e liste civiche hanno aperto ciascuno l’ufficio di collocamento per “accaparrarsi” i portatori di voti ma non d’idee. E’ arrivato il momento del cambiamento non tanto per una disputa politica, ma perché Sezze ha bisogno per crescere e per uscire da un'inerzia pericolosa di tornare al pensiero politico e agli uomini di spiccate capacità. 

Quello di cui hanno bisogno i partiti locali è che rompano con gli schemi del passato, che lascino spazio alla meritocrazia, alle reali competenze e ai contributi che ognuno potrà dare in conformità a esperienze di requisiti personali importanti e competenti, di apporti caratteristici per un avvenire migliore.

I votanti del centrodestra, vogliono più buona politica affinché il voto conti veramente e cambi le cose. L’elettore pretende una lista che tenga conto di ogni ceto sociale e di tante esperienze e capacità, pensata per dare una risposta vera al cambiamento con un programma alfabetico amministrativo. Occorre un programma semplice caratterizzato dalle ventuno lettere del nostro abicì. In sintesi ecco il programma che gli elettori del PDL di Sezze aspirano:

A come Amore inteso per tutti i cittadini, per il patrimonio, per l’ambiente, cultura e tradizioni- Accoglienza - Assenza di vincoli con gruppi di potere locale-Abbandono dei vecchi schemi- Attuazione arredi urbani-Attenzione e oculatezza nell’uso delle risorse pubbliche e alle problematiche giovanili.

B come Benessere per tutti inteso sotto ogni profilo.

C come Costruire  una città delle regole,della pulizia,del decoro -  Conquista di una città progredita.-Cambiare strada e procedere ad alta velocità-Cittadino al centro degli interessi della Pubblica Amministrazione-Consenso popolare

D come Determinatezza nelle soluzioni -Difesa delle memorie storiche- Differenza nel saper amministrare.

E come Emergere, levarsi in alto.-Economia di sviluppo.

F come Fabbisogno di soddisfare le necessità collettive.

G come Garantire uno sviluppo sociale economico.

H come Handicap diminuzione delle  condizioni di svantaggio dei diversamente abili. Per consentire a un maggior numero di soggetti “fragili” di vivere in un ambiente socialmente protetto e sostenere le loro famiglie che se ne prendono cura.

I come l’Ideologia rispetto e coerenza di principi politici.-Integrità del paesaggio e vivibilità.

L come Lavoro di diritto e a supplicare favori dai politici, in cui si svendono i diritti come volgari concessioni in cambio del voto.  

M come Miracolo nell’operare con effetti prodigiosi- Missione nell’esercitare le funzioni- modernizzare l’apparato comunale- Moralità e trasparenza-Miglioramento dei servizi.

N come essere Nuovi nel modo di amministrare con regole democratiche e trasparenti.

O come Ottimare la gestione delle entrate- Oculatezza nella spesa pubblica.

P come Progredire- progettualità-Pagare tutti nella giusta misura- Privilegiare le esigenze primarie dei cittadini- -Pianificare lo sviluppo della città.- Parcheggi.

Q come -Quadrare i conti- Qualità nelle scelte.

R come Rettitudine- Riqualificazione urbana-Razionalizzare le attività -Riorganizzare Rinnovare il paese.

S come Sbloccare l’apparato amministrativo- Stabilità-Salvaguardia delle aree verdi esistenti -Sicurezza cittadina-Soluzione dei problemi irrisolti- Rinascita.

T come Tranquillità - Traffico da disciplinare –Tutelare l’ambiente storico e naturale.

U come Uguaglianza- Urbanistica che tratti i bisogni umani rispettando l’ambiente.

V come Valore della famiglia onestà morale –Vivibilità -Valorizzare l’ambiente.

Z come Zonizzazione urbanistica - Zelo di ben fare.


7 giugno 2011 

di Franco Abbenda

Grazie Anto'

Avete visto qualche settimana fa il servizio su Sezze, quello andato in onda all’interno di “Parla con me”, il programma di seconda serata condotto dalla Dandini su Rai3?

il link del video > Nucleare a Sezze
Tra i tanti volti dei compaesani sorpresi dalla finta notizia di una nuova centrale nucleare da costruire in territorio setino, ripresi a Porta Pascibella dalle telecamere coordinate dal Trio Medusa, c’è stato qualcuno che non ha abboccato e non ha saputo resistere alla tentazione di rendere pan per focaccia.

L’avete osservato avventarsi sul microfono, rubare la scena al finto ingegnere nucleare e dimostrare tutto il suo talento di “raccontastorie”, regalando una chicca degna del miglior Tognazzi o del grande Totò (scusate se esagero) ?

Quest’acqua qua…quella del lago delle Mole…(gesticola, come ad indicare il luogo geografico a cui si riferisce) dice che non è tanto pesante per poter raffreddare i reattori (è perfettamente dentro la notizia, sembra di vedere l’incendio di Fukushima) ; allora, praticamente, che cosa ha studiato il Comune di Sezze ?”.

Ma allora lei lo sapeva ?” prova a riprendere le redini e controbattere uno del Trio.

Io so tutto…io (voltandosi verso la camera, davvero padrone della scena); non è che io lo sapevoma in camera caritatis…” (grande Antonio…pure il latinorum).

E continua: “Il Comune di Sezze si è indebitato a buttare del piombo a quell’acqua là per renderla ancora più pesante in modo che riusciamo a spegnere tutto”.

Mitico ! Superlativo !! Da premio Oscar !!!

Quest’acqua qua, quell’acqua là” “il piombo nell’acqua per renderla più pesante”, ma come gli sono venute in mente ??

Per chi conosce Antonio Giorgi (‘Ntogno di Grazia per i più), non è stata una vera e propria sorpresa vederlo, degno figlio di Salvatore, in questa magica performance.

Quanti racconti, quante barzellette per ravvivare le serate al Circolo Corradini o per sdrammatizzare le partite di calcio tra Belli e Brutti all’Anfiteatro.

L’altra mattina Antonio era lì…quasi per caso, forse stava tornando semplicemente a casa per il pranzo; sembrava un po’ ai bordi della scena, sornione come suo solito.

E’ un attimo: accortosi del trappolone confezionato da veri professionisti dello scherzo in TV, eccolo cogliere al volo l’occasione per aiutare gli spaesati amici in difficoltà di fronte al falso scoop e mettere in campo un po’ di sano orgoglio sezzese.

Con maestria comica innata, confeziona così il suo esordio televisivo sulla RAI.

C’era bisogno di un colpo di genio immediato per controbattere con lo stesso mezzo televisivo all’idea di fondo del servizio; provare a prendere in giro, seppur bonariamente, noi tutti abitanti di Sezze, lasciando un po’ intendere come una certa ingenuità/ignoranza siano di casa in paesi come il nostro; non sarebbero bastate mille successive proteste ufficiali dell’Amministrazione contro il falso scoop in TV.

A ‘Ntogno di Grazia sono bastati pochi attimi da fuoriclasse vero - un po’ come sa fare Messi - per prendere il microfono e improvvisare un minuto esilarante di puro sarcasmo da strada, lasciando a bocca aperta, in un sol colpo, i nottambuli telespettatori di Rai3, il Trio Medusa ed il troppo saccente ingegnere nucleare.

P.S.

Non cercate di dargli un premio: vi seppellirebbe con una delle sue battute !!!


11 maggio 2011 

Inno per Mille '77

alla Vis Sezze calcio

Testo: Alessandro Rosella  Musica: Enrico Valleriani e Antonio Santia

Voce e chitarra: Enrico Valleriani  Chitarra: Bruno Setini  Organo: Pino Zaccheo

Basso: Gino Viselli  Batteria: Carlo Gioacchini

Brano registrato negli studi di Radio Latina Uno nell'anno 1977 grazie a 'Nzino Molinari di Sezze

 

C'era una volta la Vis Sezze

di Luca Morazzano

Nell’orami lontano 1969, mentre nel mondo vari tumulti culturali e non solo, ridisegnavano la politica socio culturale planetaria, a Sezze, per merito dell’industriale Angelo Di Giorgi, da sempre appassionato si sport e di ciclismo in particolare, vedeva la luce la società sportiva Vis Sezze, di cui diventa il primo presidente. Dopo i primi anni di vita, fatti di apprendistato e difficoltà di vario genere, la presidenza passò ad un certo Cervelloni che però, al di là del nome, non lascia negli annali particolari motivi per ricordarne l’operato. Intanto gli anni passano, il decennio degli anni ’70 scorre via in un’esistenza tutto sommato anonima anche se, a livello di affezione popolare e di radicamento nel territorio, qualcosa inizia a cambiare. Gli anni d’oro della Vis Sezze sono gli ’80, con Luigi Bucciarelli ed Ezio Giorgi, imprenditore che dà alla squadra la giusta mentalità vincente. Sono gli storici anni dei grandi giocatori e delle partite indimenticabili nell’allora “Comunale” sempre esaurito in ogni ordine di posti, sono gli anni di Augusto Tasciotti, medico sociale prematuramente scomparso al quale oggi è intitolato il vecchio “Comunale”, sono gli anni delle pluri - chilometriche trasferte organizzate della nutrita e colorata tifoseria setina capace di seguire i propri beniamini del pallone anche in Sardegna. A testimoniare l’amore e la passione di Sezze verso la Vis in quegli anni, a celebrarne le gesta, viene inciso addirittura un disco con le canzoni, una su tutte, l’inno della squadra, a firma di un gruppo del paese, i Sistema Solare. Sul terreno di gioco intanto, nel corso delle varie stagioni, con indosso la casacca rossoblù, ad estasiare la platea di tifosi si susseguivano nomi rimasti nella leggenda oltre che nella memoria del calcio setino. Nomi come Brado Enodeh, il velocissimo colored specialista delle corsie esterne, che faceva impazzire tutte le difese che dovevano affrontarlo, o ancora Marco D’Ambra (attuale allenatore del Cretarossa) autore di gol favolosi tra cui alcuni (ed uno in particolare in rovesciata stile copertina album Panini) segnati in amichevoli di lusso contro squadre di blasone come Roma, Sampdoria, Nazionale Militare e via dicendo che esaltavano le platee; erano gli stessi anni di Pino Salino, bomber setino che festeggiava i suoi gol come Alan Shearer, della continuità impressionante in mezzo al campo di Massimo Vicari, l’atttuale tecnico dell’odierna Fc Sezze con cui cerca di rinverdire i fasti proprio della Vis e di Gava, delle tremende punizioni di sinistro dello slavo Antolovic, delle parate al limite dell’impossibile del gatto Luigi Costantini dei tecnici Morano e Gavazzoni, dei duelli infiniti contro Isola Liri, Formia e Cinthya, della incredibile serie di partite contro la Narnese che valevano il posto in finale nella prestigiosa Coppa Italia, di Setiapolis, ambizioso progetto che fece salire Sezze agli onori delle cronache nazionali, della torcida rosso-blu che non si spaventava nemmeno di fronte ad uno stadio pieno di tifosi avversari. Ma quei tempi purtroppo naufragarono insieme proprio al progetto Setiapolis in un polverone di cause, accuse ed eventi ancora oggi poco decifrabili. Dopo l’abbandono degli Giorgi, gli anni ’90 non hanno più riservato le soddisfazioni che tutti si aspettavano ad eccezione della promozione in Eccellenza alla fine del decennio sotto la guida del presidente Bucciarelli il quale sembra anche oggi fortemente interessato a ridare lustro al glorioso passato della società. Che dopo tanti anni non sia arrivato il momento giusto per provare a fare ancora bene? Gli obiettivi che si pone la società sono ambiziosi, difficili, ma realizzabili. Una parte consistente dell’antico pubblico della Vis Sezze ci crede ciecamente e chissà che non sia l’anno buono per risalire la china.

 

PALMARES

  1. 1976 Vittoria nel campionato di Prima Categoria ed accesso in Promozione

  2. 1984 Coppa disciplina e secondo posto nel campionato Promozione alle spalle del Formia

  3. 1985 Coppa disciplina, vittoria nel campionato Promozione ed accesso all’Interregionale, semifinale di Coppa Italia sconfitta dalla Narnese (0-2 a Narni, 2-6 nel ritorno a Sezze)

  4. 1998 Vittoria nel campionato Promozione ed accesso in Eccellenza

 

LA FORMAZIONE IDEALE

1 Costantini

2 Iuè

3 Brado Enodeh

4 Cera

5 Moriconi

6 Gava

7 Radicioli

8 Vicari

9 D’Ambra

10 Salino

11 Di Pietro

A disposizione: 12 Gazzelloni, 13 Pietrangeli, 14 Antolovic, 15 Rossi, 16 Mariotti

Allenatore: Franco Morano

 

VIVAIO

Unitamente ai fasti della prima squadra, gli anni ’80 per Sezze sono anche gli anni di un vivaio curato frutto di un grande lavoro degli allenatori a partire dalla scuola calcio, attraverso gli anni delle giovanile capace di sfornare tanti campioni in erba capaci di farsi poi valere sui campi da gioco di tutta Italia. una. Questi sono soltanto alcuni tra i giocatori provenienti dalla Vis Sezze che negli anni si sono imposti su palcoscenici importanti. Tra parentesi vengono riportate le loro più importanti destinazioni:

Capuccilli (Vittoria), Botticelli (Roma), Reginaldi (Lazio, Nocerina), Pecorilli (Latina), Caputi Roma, Siena, Latina), D’Amelio (Milan), Boschi (Atalanta), Petrianni (Atalanta), Di Trapano (Ascoli, Spal), Luccone (Brescia), Di Emma (Spal)


13 aprile 2011

di Franco Abbenda – ‘Ste dèci cóse – Marzo 2011

‘Ste dèci cóse

Si chiudo gl’ócchi

e penso allo béglio di Sezze

mi véûo a mente ‘ste dèci cóse.

 

I lióno Nemèo,

che pirdìûe cu’ Ercole

ma ‘n cima agli stemma c’ha rimasto isso.

 

I Muro della Tèra,

quando ci stai da sùlo, ‘n faccia a vénto,

pe’ vede’ i sólo che si sprofónna a màro.

 

Carlo, partito scàuzzo da Santa Maria,

faciûe bbèno a poveri e cardinagli

e moriûe Santo a Ripa cu’ la piaga ‘m pétto.

 

“Heu heu”, Pio IX a cavaglio

e le fémmene cantènne “Bettammàdre”

alla processione digli Venerdì Santo.

 

Le mura antiche digli Ugliétto,

cu’ gli sasci grùsci e bianchi

e la strada bianca sótto sótto.

 

Le carciòffole arùsto,

magnate ‘na fòglia alla ûòta

cu’ lo pano frisco e ‘na góccia di vino.

 

Bufalòtto e gli atri senza nómo

che faciòrno i scioperi alla ruèrza,

a fatia’ pe’ gli paéso senza chiappa’ bòcchi.

 

Gl’Anfiteatro accómme era prima,

cu’ gli mammòcci che giocaûano a pallóno

e gli vécchi che chiaccaraûano pe’ la Croce.

 

Le case pe’ le Piagge Marine,

spaparacchiàte e stracche

all’ùrdima spèra di sólo a primavèra.

 

La stazione digli trèno,

quando ci arivi dopo ‘n sacco di témpo

e ûichi i paéso téo ancora allòco ‘n cima.


7 marzo 2011 

W Peppalacchio, W Peppa

di "i mmascheri"

Carnevale è una cosa seria, che poco ha a che fare con comuni, assessori, associazioni e programmazioni. Ma, a Sezze, non si può ignorare che la (ri)scoperta di Peppalacchio e Peppa e dei loro riti sia stata una delle azioni culturalmente e socialmente più rappresentative e significative di un intero periodo. E non si può ignorare neppure che questo sia avvenuto ad opera dell'istituzione o di chi era pronto ad istituzionalizzarsi. Che sono gli stessi che poi hanno contribuito al loro declino. 

Ovviamente, a questo declino hanno concorso fenomeni come il mutamento sociale e l'involuzione culturale, che fanno parte della grande sfera dell'ingovernabile. Se non ingeneroso, quindi, fermarsi alla verità di Cetrupo "tutto quello che l'istituzione tocca, diventa participio passato", sarebbe un po' riduttivo.
Per cui, facciamo finta che vogliamo ragionare nell'ottica dell'istituzione. Facciamo finta che tutto debba funzionare e sia governabile. Andiamo a vedere il CALENDARIO DELLA MANIFESTAZIONE. Ce ne freghiamo, ovviamente, di chi ha ricevuto gli incarichi o no, dei soldi spesi, delle scelte e delle sigle. Cerchiamo di tirare fuori la logica della PROGRAMMAZIONE. Che, pare di capire, dovrebbe muoversi su due fronti: 

1) valorizzazione della tradizione e del suo portato socio-cultural-antropologico;

2) condivisione dello spazio urbano come spazio comunitario all'insegna della festa.
Poi, uno arriva alla festa in maschera "che avrà luogo presso l'asilo nido "I Monelli"", e legge che è proprio in concomitanza con il corteo in maschera nel -ora famoso, ora famigerato- centro storico e con il successivo rogo di Peppalacchio -il perno di tutta la questione, e si chiede: che senso ha? Che senso ha spendere X euro per fare una cosa A, e contemporaneamente spendere altri Y euro per fare una cosa B che è in concorrenza con la cosa A? 

E' cultura o è attività produttiva relegare i bambini in uno spazio separato e distante, ignoranti di quello che accade e della storia che si fa -quella di Peppalacchio e Peppa- proprio nel giorno che li potrebbe vedere più a contatto con i più grandi (fratelli, genitori, nonni, zii) e sullo stesso piano? E proprio quando tutta la comunità è effettivamente aperta, e quindi potrebbero iniziare a entrarci. In quale piano di programmazione pluriennale gli assessori coinvolti hanno inserito questa strategia? Quello dell'abbandono del centro storico? 

Della mercantilizzazione e fine della festa? Della separazione fra le persone?
Naturalmente, Peppalacchio e Peppa sono più forti, e si fanno beffe dei sindaci, degli assessori, delle operazioni culturali, degli operatori culturali, dei sociologi e degli affini. 

Fanno l'amore, bruciano, piangono e aspettano da millenni, ogni anno. Il problema è che lo fanno sempre più da soli.


16 febbraio 2011 

Ma quale PRG partecipato!

di Vittorio Accapezzato
Circa due anni fa, a dodici anni dall'incarico per la redazione della Variante Generale al Piano Regolatore Generale vigente (delibera Comunale n.67, 30-10-1997) l'architetto Massimiliano Fuksas ha consegnato al Comune la bozza del progetto preliminare del Nuovo Piano Regolatore Generale. In questi due anni l'Amministrazione non ha sentito la sensibilità e il dovere di coinvolgere, con iniziative pubbliche, cittadini e categorie economiche e professionali per raccoglierne opinioni, idee e proposte.
Perché in questo periodo così lungo non si è cercato il coinvolgimento dei cittadini con iniziative pubbliche su questo tema? Solo adesso, per una parvenza di piano urbanistico partecipato, s’invitano i cittadini a presentare proposte di piano entro un mese. L'Amministrazione non ha creduto nell'importanza della partecipazione per costruire la Sezze del futuro, in cui le strategie di sviluppo siano condivise e in grado di soddisfare i bisogni di tutti. Nessuna zona in una serie d’incontri pubblici ha elaborato e programmato una propria mappa partecipata dei cambiamenti desiderati.
Ai cittadini se non è illustrato il piano preliminare di come s’intende ricostruire, sviluppare o recuperare quello che c’è come fa’ confrontarsi e dare suggerimenti di crescita. Per contribuire a un piano partecipato, il cittadino deve essere messo a conoscenza di com’è composto il suo territorio attraverso temi riguardanti: destinazioni d’uso prevalenti dell’edificato; classi d’età degli edifici residenziali; numero dei piani dei fabbricati residenziali; tipologia delle abitazioni residenziali; distribuzione territoriale degli alloggi; attività e attrezzature primarie; attività e attrezzature secondarie; attività e attrezzature terziarie; attività e attrezzature turistiche; rete principale delle infrastrutture;zonizzazione del territorio comunale; indicazione degli spazi destinati a spazi d'uso pubblico; indicazione delle aree destinate a fabbricati d'uso pubblico.
Quali sono le zone individuate dal Comune dove è necessario un intervento per recuperare il patrimonio edilizio e urbanistico? Quale politica delle pedonalizzazioni in centro storico si vuole adottare la modernizzazione capace di recuperare storia e identità alla città? Quale equilibrio di modelli di vita si vogliono trovare nella trasformazione della città per avvicinarsi agli standard di efficienza urbana e di qualità sociale? Le zone sono individuate in sede di progettazione del PRG o per delibera comunale. Senza questi dati territoriali come si può pensare di far intervenire il cittadino a realizzare proposte di progettazione per la difesa del territorio, la tutela dell'ambiente, la valorizzazione del campo setino come risorsa produttiva, ambientale e storica. Per un vero piano partecipato occorreva per circa un anno aprire un dialogo zonale aperto ai cittadini illustrando nel dettaglio la proposta di piano cercando un contributo preventivo di osservazioni circa le scelte da apportare alla Variante Generale del Piano. Solo così operando nell’interesse comune, il P.R.G.C. può divenire uno strumento di "efficacia diretta" sui suoli e sul patrimonio edilizio, caratterizzandosi come scelta popolare partecipata. Il resto e il manifesto pubblicato sono “chiacchiere” e farsa.


31 gennaio 2011 

Primi progetti per il "Gruppo Folkloristico Città di Sezze"

comunicato stampa

Il 29 gennaio si è tenuto il primo incontro conoscitivo della neonata Associazione culturale "Gruppo folkloristico città di Sezze". 
Hanno partecipato una ventina di persone, tutte interessate all’iniziativa e desiderose di dedicarsi in modo proficuo all' organizzazione di manifestazioni ed eventi legati alla valorizzazione e alla riscoperta delle tradizioni culturali e folkloriche del nostro paese. 
Il presidente dell'Associazione, Daniela De Angelis, in apertura della riunione ha comunicato quali sono gli scopi che si prefigge l’associazione, quali sono state le motivazioni che hanno dato vita al nuovo soggetto precisando che si tratta di una associazione no-profit e apartitica, avente come unico obiettivo quello di riunire persone che, come lei, sono motivate dalla volontà di tramandare e far conoscere le tradizioni di Sezze. 
Durante la riunione ogni partecipante ha esposto le proprie idee esponendo quale deve essere lo spirito dell'Associazione: condividere le attitudini e le capacità di ognuno al fine di realizzare dei progetti a breve e lunga scadenza. A tal proposito si è pensato alle prime possibili iniziative da realizzare in occasione della prossima Sagra del Carciofo. 

Info al numero 339 344 46 33  -  E-mail gruppofolksezze@gmail.com 


25 gennaio 2011 

Primo incontro per il "Gruppo Folkloristico Città di Sezze"

comunicato stampa

Sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17,00, presso la sede del Grillo in via V.E. Orlando, 2 di Sezze si terrà il primo incontro a carattere conoscitivo dell'Associazione Culturale Gruppo Folkloristico Città di Sezze. Il Presidente della nuova associazione, Daniela De Angelis nella foto sotto, invita tutte le persone interessate a partecipare. Per informazioni è possibile contattare il numero telefonico 339 344 46 33.


20 gennaio 2011 

Appuntamenti culturali che crescono

di Ignazio Romano

Ci sono due manifestazioni a Sezze che, finito il programma del Natale Setino, aprono l’anno degli appuntamenti culturali: sto parlando del Tributo a De André, giunto alla nona edizione organizzato da Setina Civitas, e del Concerto anni ’60 -’70, arrivato alla sesta edizione organizzato dal Grillo.

Tutti sanno che io organizzo il Tributo a De André e quindi non posso essere completamente imparziale nel giudizio, ma è anche vero che seguo da sempre il Concerto anni ’60 – ’70 di Piero Formicuccia riscontrando un crescendo di qualità, contenuti  e notorietà delle due manifestazioni che di anno in anno fanno parlare di se.

Sembra di assistere ad una gara virtuosa dove, a distanza di un giorno, l’obiettivo di rendere al paese un servizio sta al centro degli sforzi delle due associazioni. Per quanto differenti, Il Grillo, da diversi decenni nella vita sociale di Sezze, e Setina Civitas, nata poco più di dieci anni fa, sono due associazioni animate dallo spirito comune di dare notorietà e punti di riferimento al paese realizzando due eventi ad ingresso libero attraverso collaborazioni e sinergie. 

Viste le numerose presenze e l’eco delle due manifestazioni, che ha oltrepassato i confini comunali andando anche oltre quelli della provincia, penso che è giusto continuare ad impegnarsi e ad investire risorse su questi progetti diventati per Sezze due appuntamenti classici.


13 gennaio 2011 

Nasce il "Gruppo folkloristico, Città di Sezze"

comunicato stampa

È nato a Sezze il Gruppo Folkloristico Città di Sezze ,un’associazione culturale onlus con lo scopo di diffondere e praticare le tradizioni folkloristiche della città di Sezze tutelando, promuovendo e valorizzando tutte le entità di interesse culturale, artistico e storico del paese.

L’idea nasce dalla volontà di un gruppo di giovani setini già impegnati socialmente nella realtà culturale e nell’associazionismo di Sezze, di dare vita ad un gruppo folk capace di rappresentare canti , balli e dialetto della tradizione setina.

Il Presidente, nella persona di Daniela De Angelis, così esprime il suo entusiasmo: “ Negli anni passati mi sono trovata spesso ad indossare in diverse occasioni i costumi tradizionali setini e nella mia testa da tempo pensavo di formare un gruppo folkloristico che a dire la verità a Sezze manca ormai da molti anni. In questi giorni il mio sogno è diventato realtà, grazie alla vicinanza di altri ragazzi che hanno abbracciato il mio proposito .

Invito chiunque sia motivato dalla mia stessa volontà a contattare il numero telefonico 339/3444633 oppure la pagina di Facebook “Gruppo Folkloristico città di Sezze”per chiedere informazioni e per aderire a questo progetto. Mi auguro che in molti si facciano avanti per partecipare e per dare il loro contributo a diffondere e valorizzare le nostre tradizioni popolari”.

SEZZESE - anno 2011