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SEZZESE |
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anno 2011 |
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31 dicembre 2011 C'era il calcio e c'era... la pallavolo storica a Sezze 1970-71 Grazie a Antonio La Penna per la formazione e a Antonio Di Bella per la foto In piedi ,da sinistra: sig. Arduini, Tonino Nardozi ,che ci ha lasciato prematuramente, e poi Salvatore Di Giorgi (toto), Franco Demenica (bolletta) , Antonio Tasciotti (canotto) , Antonio La Penna , Antonio Di Bella , il sindaco Alessandro Di Trapano. Accosciati: Pino Magagnoli, Antonio Giorgi, Claudio Di Emma, Paolo Coccia. 30 ottobre 2011 di Vittorio Accapezzato (mattone del PDL) L'alfabeto elettorale del PDL per abbattere le piaghe di Sezze In vista delle prossime elezioni
amministrative, i partiti e liste civiche hanno aperto ciascuno l’ufficio
di collocamento per “accaparrarsi” i portatori di voti ma non d’idee.
E’ arrivato il momento del cambiamento non tanto per una disputa
politica, ma perché Sezze ha bisogno per crescere e per uscire da
un'inerzia pericolosa di tornare al pensiero politico e agli uomini di
spiccate capacità. Quello di cui hanno bisogno i partiti
locali è che rompano con gli schemi del passato, che lascino spazio
alla meritocrazia, alle reali competenze e ai contributi che ognuno potrà
dare in conformità a esperienze di requisiti personali importanti e
competenti, di apporti caratteristici per un avvenire migliore. I votanti del centrodestra, vogliono
più buona politica affinché il voto conti veramente e cambi le cose. L’elettore
pretende una lista che tenga conto di ogni ceto sociale e di tante
esperienze e capacità, pensata per dare una risposta vera al
cambiamento con un programma alfabetico amministrativo. Occorre un
programma semplice caratterizzato dalle ventuno lettere del nostro
abicì. In sintesi ecco il programma che gli elettori del PDL di Sezze
aspirano: A
come Amore
inteso per tutti i cittadini,
per il patrimonio, per l’ambiente, cultura e tradizioni- Accoglienza
- Assenza
di vincoli con gruppi di potere locale-Abbandono dei vecchi schemi- Attuazione arredi urbani-Attenzione
e oculatezza nell’uso delle risorse pubbliche e alle problematiche
giovanili. B
come
Benessere per tutti inteso sotto ogni profilo. C
come
Costruire una città
delle regole,della pulizia,del decoro - Conquista
di una città progredita.-Cambiare
strada e procedere ad alta velocità-Cittadino
al centro degli interessi della Pubblica Amministrazione-Consenso popolare D
come Determinatezza nelle soluzioni -Difesa
delle memorie storiche- Differenza nel saper amministrare. E
come
Emergere, levarsi in alto.-Economia di sviluppo. F
come Fabbisogno di soddisfare le necessità collettive. G
come Garantire uno sviluppo sociale economico. H
come Handicap diminuzione delle condizioni
di svantaggio dei diversamente abili. Per
consentire a un maggior numero di soggetti “fragili” di vivere in un
ambiente socialmente protetto e sostenere le loro famiglie che se ne
prendono cura. I
come
l’Ideologia rispetto e coerenza di principi politici.-Integrità
del paesaggio e vivibilità. L
come Lavoro di diritto e a
supplicare favori dai politici, in cui si svendono i diritti come
volgari concessioni in cambio del voto. M
come Miracolo nell’operare con effetti prodigiosi- Missione nell’esercitare
le funzioni- modernizzare l’apparato comunale- Moralità e
trasparenza-Miglioramento dei servizi. N
come
essere Nuovi nel
modo di amministrare con regole democratiche e trasparenti. O
come Ottimare
la gestione delle entrate- Oculatezza nella spesa pubblica. P
come Progredire- progettualità-Pagare tutti nella giusta
misura- Privilegiare le esigenze primarie dei cittadini- -Pianificare
lo sviluppo della città.- Parcheggi. Q
come -Quadrare i conti- Qualità
nelle scelte. R
come Rettitudine- Riqualificazione urbana-Razionalizzare
le attività -Riorganizzare Rinnovare il paese. S
come Sbloccare l’apparato
amministrativo- Stabilità-Salvaguardia delle aree verdi esistenti -Sicurezza cittadina-Soluzione
dei problemi irrisolti- Rinascita. T come Tranquillità
- Traffico da disciplinare
–Tutelare l’ambiente
storico e naturale. U come Uguaglianza-
Urbanistica che tratti i bisogni umani rispettando l’ambiente. V come Valore
della famiglia onestà morale –Vivibilità
-Valorizzare l’ambiente. Z come Zonizzazione
urbanistica - Zelo di ben
fare. 7 giugno 2011 di Franco Abbenda Grazie Anto' Avete visto qualche settimana fa il servizio su Sezze, quello andato in onda all’interno di “Parla con me”, il programma di seconda serata condotto dalla Dandini su Rai3?
il link del video >
Nucleare
a Sezze
L’avete
osservato avventarsi sul microfono, rubare la scena al finto ingegnere
nucleare e dimostrare tutto il suo talento di “raccontastorie”,
regalando una chicca degna del miglior Tognazzi o del grande Totò (scusate
se esagero) ? “Quest’acqua
qua…quella del lago delle Mole…(gesticola,
come ad indicare il luogo geografico a cui si riferisce)
dice che non è tanto pesante per poter raffreddare i reattori (è perfettamente dentro la notizia, sembra di vedere l’incendio di
Fukushima) ; allora,
praticamente, che cosa ha studiato il Comune di Sezze ?”. “Ma
allora lei lo sapeva ?” prova a riprendere le redini e
controbattere uno del Trio. “Io
so tutto…io (voltandosi verso la camera, davvero padrone della scena); non
è che io lo sapevo…ma in
camera caritatis…” (grande
Antonio…pure il latinorum). E
continua: “Il Comune di Sezze
si è indebitato a buttare del piombo a quell’acqua là per renderla
ancora più pesante in modo che riusciamo a spegnere tutto”. Mitico
! Superlativo !! Da premio Oscar !!! “Quest’acqua
qua, quell’acqua là” “il
piombo nell’acqua per renderla più pesante”, ma come gli sono
venute in mente ?? Per
chi conosce Antonio Giorgi (‘Ntogno
di Grazia per i più), non è stata una vera e propria sorpresa
vederlo, degno figlio di Salvatore, in questa magica performance. Quanti
racconti, quante barzellette per ravvivare le serate al Circolo
Corradini o per sdrammatizzare le partite di calcio tra Belli e Brutti
all’Anfiteatro. L’altra
mattina Antonio era lì…quasi per caso, forse stava tornando
semplicemente a casa per il pranzo; sembrava un po’ ai bordi della
scena, sornione come suo solito. E’
un attimo: accortosi del trappolone confezionato da veri professionisti
dello scherzo in TV, eccolo cogliere al volo l’occasione per aiutare
gli spaesati amici in difficoltà di fronte al falso scoop e mettere in
campo un po’ di sano orgoglio sezzese. Con
maestria comica innata, confeziona così il suo esordio televisivo sulla
RAI. C’era
bisogno di un colpo di genio immediato per controbattere con lo stesso
mezzo televisivo all’idea di fondo del servizio; provare a prendere in
giro, seppur bonariamente, noi tutti abitanti di Sezze, lasciando un po’
intendere come una certa ingenuità/ignoranza siano di casa in paesi
come il nostro; non sarebbero bastate mille successive proteste
ufficiali dell’Amministrazione contro il falso scoop in TV. A ‘Ntogno di Grazia sono bastati pochi attimi da fuoriclasse vero - un po’ come sa fare Messi - per prendere il microfono e improvvisare un minuto esilarante di puro sarcasmo da strada, lasciando a bocca aperta, in un sol colpo, i nottambuli telespettatori di Rai3, il Trio Medusa ed il troppo saccente ingegnere nucleare. P.S. Non
cercate di dargli un premio: vi seppellirebbe con una delle sue battute
!!! 11 maggio 2011 Inno per Mille '77 alla Vis Sezze calcio Testo: Alessandro Rosella Musica: Enrico Valleriani e Antonio Santia Voce e chitarra: Enrico Valleriani Chitarra: Bruno Setini Organo: Pino Zaccheo Basso: Gino Viselli Batteria: Carlo Gioacchini Brano registrato negli studi di Radio Latina Uno nell'anno 1977 grazie a 'Nzino Molinari di Sezze
C'era una volta la Vis Sezzedi Luca Morazzano Nell’orami lontano 1969, mentre nel mondo vari tumulti culturali e non solo, ridisegnavano la politica socio culturale planetaria, a Sezze, per merito dell’industriale Angelo Di Giorgi, da sempre appassionato si sport e di ciclismo in particolare, vedeva la luce la società sportiva Vis Sezze, di cui diventa il primo presidente. Dopo i primi anni di vita, fatti di apprendistato e difficoltà di vario genere, la presidenza passò ad un certo Cervelloni che però, al di là del nome, non lascia negli annali particolari motivi per ricordarne l’operato. Intanto gli anni passano, il decennio degli anni ’70 scorre via in un’esistenza tutto sommato anonima anche se, a livello di affezione popolare e di radicamento nel territorio, qualcosa inizia a cambiare. Gli anni d’oro della Vis Sezze sono gli ’80, con Luigi Bucciarelli ed Ezio Giorgi, imprenditore che dà alla squadra la giusta mentalità vincente. Sono gli storici anni dei grandi giocatori e delle partite indimenticabili nell’allora “Comunale” sempre esaurito in ogni ordine di posti, sono gli anni di Augusto Tasciotti, medico sociale prematuramente scomparso al quale oggi è intitolato il vecchio “Comunale”, sono gli anni delle pluri - chilometriche trasferte organizzate della nutrita e colorata tifoseria setina capace di seguire i propri beniamini del pallone anche in Sardegna. A testimoniare l’amore e la passione di Sezze verso la Vis in quegli anni, a celebrarne le gesta, viene inciso addirittura un disco con le canzoni, una su tutte, l’inno della squadra, a firma di un gruppo del paese, i Sistema Solare. Sul terreno di gioco intanto, nel corso delle varie stagioni, con indosso la casacca rossoblù, ad estasiare la platea di tifosi si susseguivano nomi rimasti nella leggenda oltre che nella memoria del calcio setino. Nomi come Brado Enodeh, il velocissimo colored specialista delle corsie esterne, che faceva impazzire tutte le difese che dovevano affrontarlo, o ancora Marco D’Ambra (attuale allenatore del Cretarossa) autore di gol favolosi tra cui alcuni (ed uno in particolare in rovesciata stile copertina album Panini) segnati in amichevoli di lusso contro squadre di blasone come Roma, Sampdoria, Nazionale Militare e via dicendo che esaltavano le platee; erano gli stessi anni di Pino Salino, bomber setino che festeggiava i suoi gol come Alan Shearer, della continuità impressionante in mezzo al campo di Massimo Vicari, l’atttuale tecnico dell’odierna Fc Sezze con cui cerca di rinverdire i fasti proprio della Vis e di Gava, delle tremende punizioni di sinistro dello slavo Antolovic, delle parate al limite dell’impossibile del gatto Luigi Costantini dei tecnici Morano e Gavazzoni, dei duelli infiniti contro Isola Liri, Formia e Cinthya, della incredibile serie di partite contro la Narnese che valevano il posto in finale nella prestigiosa Coppa Italia, di Setiapolis, ambizioso progetto che fece salire Sezze agli onori delle cronache nazionali, della torcida rosso-blu che non si spaventava nemmeno di fronte ad uno stadio pieno di tifosi avversari. Ma quei tempi purtroppo naufragarono insieme proprio al progetto Setiapolis in un polverone di cause, accuse ed eventi ancora oggi poco decifrabili. Dopo l’abbandono degli Giorgi, gli anni ’90 non hanno più riservato le soddisfazioni che tutti si aspettavano ad eccezione della promozione in Eccellenza alla fine del decennio sotto la guida del presidente Bucciarelli il quale sembra anche oggi fortemente interessato a ridare lustro al glorioso passato della società. Che dopo tanti anni non sia arrivato il momento giusto per provare a fare ancora bene? Gli obiettivi che si pone la società sono ambiziosi, difficili, ma realizzabili. Una parte consistente dell’antico pubblico della Vis Sezze ci crede ciecamente e chissà che non sia l’anno buono per risalire la china.
PALMARES
LA FORMAZIONE IDEALE 1 Costantini 2 Iuè 3 Brado Enodeh 4 Cera 5 Moriconi 6 Gava 7 Radicioli 8 Vicari 9 D’Ambra 10 Salino 11 Di Pietro A disposizione: 12 Gazzelloni, 13 Pietrangeli, 14 Antolovic, 15 Rossi, 16 Mariotti Allenatore: Franco Morano
VIVAIO Unitamente ai fasti della prima squadra, gli anni ’80 per Sezze sono anche gli anni di un vivaio curato frutto di un grande lavoro degli allenatori a partire dalla scuola calcio, attraverso gli anni delle giovanile capace di sfornare tanti campioni in erba capaci di farsi poi valere sui campi da gioco di tutta Italia. una. Questi sono soltanto alcuni tra i giocatori provenienti dalla Vis Sezze che negli anni si sono imposti su palcoscenici importanti. Tra parentesi vengono riportate le loro più importanti destinazioni: Capuccilli (Vittoria), Botticelli (Roma), Reginaldi (Lazio, Nocerina), Pecorilli (Latina), Caputi Roma, Siena, Latina), D’Amelio (Milan), Boschi (Atalanta), Petrianni (Atalanta), Di Trapano (Ascoli, Spal), Luccone (Brescia), Di Emma (Spal) 13 aprile 2011 di Franco Abbenda – ‘Ste dèci cóse – Marzo 2011 ‘Ste dèci cóse Si chiudo gl’ócchi e penso allo béglio di Sezze mi véûo a mente ‘ste dèci cóse.
I lióno Nemèo, che pirdìûe cu’ Ercole ma ‘n cima agli stemma c’ha rimasto isso.
I Muro della Tèra, quando ci stai da sùlo, ‘n faccia a vénto, pe’ vede’ i sólo che si sprofónna a màro.
Carlo, partito scàuzzo da Santa Maria, faciûe bbèno a poveri e cardinagli e moriûe Santo a Ripa cu’ la piaga ‘m pétto.
“Heu heu”, Pio IX a cavaglio e le fémmene cantènne “Bettammàdre” alla processione digli Venerdì Santo.
Le mura antiche digli Ugliétto, cu’ gli sasci grùsci e bianchi e la strada bianca sótto sótto.
Le carciòffole arùsto, magnate ‘na fòglia alla ûòta cu’ lo pano frisco e ‘na góccia di vino.
Bufalòtto e gli atri senza nómo che faciòrno i scioperi alla ruèrza, a fatia’ pe’ gli paéso senza chiappa’ bòcchi.
Gl’Anfiteatro accómme era prima, cu’ gli mammòcci che giocaûano a pallóno e gli vécchi che chiaccaraûano pe’ la Croce.
Le case pe’ le Piagge Marine, spaparacchiàte e stracche all’ùrdima spèra di sólo a primavèra.
La stazione digli trèno, quando ci arivi dopo ‘n sacco di témpo e ûichi i paéso téo ancora allòco ‘n cima. 7 marzo 2011 W Peppalacchio, W Peppa di "i mmascheri" Carnevale è una cosa seria, che poco ha a che fare con comuni, assessori, associazioni e programmazioni. Ma, a Sezze, non si può ignorare che la (ri)scoperta di Peppalacchio e Peppa e dei loro riti sia stata una delle azioni culturalmente e socialmente più rappresentative e significative di un intero periodo. E non si può ignorare neppure che questo sia avvenuto ad opera dell'istituzione o di chi era pronto ad istituzionalizzarsi. Che sono gli stessi che poi hanno contribuito al loro declino. Ovviamente,
a questo declino hanno concorso fenomeni come il mutamento sociale e
l'involuzione culturale, che fanno parte della grande sfera
dell'ingovernabile. Se non ingeneroso, quindi, fermarsi alla verità di
Cetrupo "tutto quello che l'istituzione tocca, diventa participio
passato", sarebbe un po' riduttivo. 1) valorizzazione della tradizione e del suo portato socio-cultural-antropologico; 2)
condivisione dello spazio urbano come spazio comunitario all'insegna
della festa. E' cultura o è attività produttiva relegare i bambini in uno spazio separato e distante, ignoranti di quello che accade e della storia che si fa -quella di Peppalacchio e Peppa- proprio nel giorno che li potrebbe vedere più a contatto con i più grandi (fratelli, genitori, nonni, zii) e sullo stesso piano? E proprio quando tutta la comunità è effettivamente aperta, e quindi potrebbero iniziare a entrarci. In quale piano di programmazione pluriennale gli assessori coinvolti hanno inserito questa strategia? Quello dell'abbandono del centro storico? Della
mercantilizzazione e fine della festa? Della separazione fra le persone? Fanno l'amore, bruciano, piangono e aspettano da millenni, ogni anno. Il problema è che lo fanno sempre più da soli. 16 febbraio 2011 Ma quale PRG partecipato!
di
Vittorio Accapezzato 31 gennaio 2011 Primi progetti per il "Gruppo Folkloristico Città di Sezze" comunicato stampa Il
29 gennaio si è tenuto il primo incontro conoscitivo della neonata
Associazione culturale "Gruppo folkloristico città di
Sezze". Info al numero 339 344 46 33 - E-mail gruppofolksezze@gmail.com 25 gennaio 2011 Primo incontro per il "Gruppo Folkloristico Città di Sezze" comunicato stampa Sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17,00, presso la sede del Grillo in via V.E. Orlando, 2 di Sezze si terrà il primo incontro a carattere conoscitivo dell'Associazione Culturale Gruppo Folkloristico Città di Sezze. Il Presidente della nuova associazione, Daniela De Angelis nella foto sotto, invita tutte le persone interessate a partecipare. Per informazioni è possibile contattare il numero telefonico 339 344 46 33. 20 gennaio 2011 Appuntamenti culturali che crescono di Ignazio Romano Ci sono due manifestazioni a Sezze che, finito il programma del Natale Setino, aprono l’anno degli appuntamenti culturali: sto parlando del Tributo a De André, giunto alla nona edizione organizzato da Setina Civitas, e del Concerto anni ’60 -’70, arrivato alla sesta edizione organizzato dal Grillo. Tutti sanno che io organizzo il Tributo a De André e quindi non posso essere completamente imparziale nel giudizio, ma è anche vero che seguo da sempre il Concerto anni ’60 – ’70 di Piero Formicuccia riscontrando un crescendo di qualità, contenuti e notorietà delle due manifestazioni che di anno in anno fanno parlare di se. Sembra di assistere ad una gara virtuosa dove, a distanza di un giorno, l’obiettivo di rendere al paese un servizio sta al centro degli sforzi delle due associazioni. Per quanto differenti, Il Grillo, da diversi decenni nella vita sociale di Sezze, e Setina Civitas, nata poco più di dieci anni fa, sono due associazioni animate dallo spirito comune di dare notorietà e punti di riferimento al paese realizzando due eventi ad ingresso libero attraverso collaborazioni e sinergie. Viste le numerose presenze e l’eco delle due manifestazioni, che ha oltrepassato i confini comunali andando anche oltre quelli della provincia, penso che è giusto continuare ad impegnarsi e ad investire risorse su questi progetti diventati per Sezze due appuntamenti classici.
13 gennaio 2011 Nasce il "Gruppo folkloristico, Città di Sezze" comunicato stampa È
nato
a Sezze il Gruppo Folkloristico Città di Sezze ,un’associazione
culturale onlus con lo scopo di diffondere e praticare le tradizioni
folkloristiche della città di Sezze tutelando, promuovendo e
valorizzando tutte le entità di interesse culturale, artistico e
storico del paese. L’idea
nasce dalla volontà di un gruppo di giovani setini già impegnati
socialmente nella realtà culturale e nell’associazionismo di Sezze,
di dare vita ad un gruppo folk capace di rappresentare canti , balli e
dialetto della tradizione setina. Il
Presidente, nella persona di Daniela De Angelis, così esprime il suo
entusiasmo: “ Negli anni passati mi sono trovata spesso ad indossare
in diverse occasioni i costumi tradizionali setini e nella mia testa da
tempo pensavo di formare un gruppo folkloristico che a dire la verità a
Sezze manca ormai da molti anni. In questi giorni il mio sogno è
diventato realtà, grazie alla vicinanza di altri ragazzi che hanno
abbracciato il mio proposito . Invito chiunque sia motivato dalla mia stessa volontà a contattare il numero telefonico 339/3444633 oppure la pagina di Facebook “Gruppo Folkloristico città di Sezze”per chiedere informazioni e per aderire a questo progetto. Mi auguro che in molti si facciano avanti per partecipare e per dare il loro contributo a diffondere e valorizzare le nostre tradizioni popolari”. |