Luisa Coluzzi

Presentazione del libro BOSTON

Bassiano, 29 settembre 2024   -   Il Castagneto

SCHEDA DEL TESTO - BOSTON

BOSTON: Il testo nasce da una serie di appunti manoscritti, sotto forma di diario, dove erano annotati viaggi, incontri, esperienze di vita nel corso di diversi anni. Un giorno qualsiasi, riordinando i ricordi, sono venuti fuori alcuni appunti di un soggiorno a Boston nel 1990.

LA TRAMA: Nasce così l’idea di far raccontare le storie di vita, che scaturivano disordinatamente da questi appunti, attraverso la narrazione di tre personaggi: Martin, giovane intellettuale; Claudia, ingenua ragazza di campagna; Rossella, giovane rivoluzionaria, che in modo diverso sono alla ricerca del senso della vita.

Le due ragazze in un certo senso sono uno sdoppiamento della stessa personalità; si pongono come identità in ricerca, alla scoperta di se stesse, attraverso il confronto con la vita dell’altro e l’amicizia. Martin è invece una figura problematica e distaccata, come spesso si configura il carattere dello scienziato, che deve riscattare la sua identità razionale, riscoprendo il valore dell’affettività.

Claudia, Rossella e Martin sono comunque giovani che hanno sperimentato in modo diverso la fatica di essere nel mondo e che troveranno risposte diverse, alle loro scelte di vita. Il loro incontro e il loro legame vuole lasciare uno spiraglio aperto alla speranza nel futuro.

I tre amici si incontrano a Boston da strade diverse; si raccontano, si confidano, si sostengono a vicenda, finché trovano ciascuno la propria strada. La città offre l’occasione di condividere vari ricordi e di fare altri incontri, che si intrecciano con le loro storie e segnano il loro destino. Tra incontri e ricordi, il mito e la strada, il viaggio e la ricerca della libertà, i protagonisti riscoprono sé stessi e si riappropriano del proprio vissuto. Nei loro racconti ritorna la metafora del volo e dei sogni, come un irrinunciabile proiezione verso il futuro, e il valore dell’amicizia come un dono prezioso, indispensabile per guardare oltre.

IL TEMPO: La mia storia si sviluppa nell’arco di tre generazioni, fino alla contemporaneità. Boston è il presente, che introduce l’intreccio casuale della vita, il tempo dell’incontro dei tre amici, che si ritrovano insieme, da strade diverse. Il richiamo si sviluppa nel racconto delle esperienze dei protagonisti, sospesi tra passato e futuro. La loro stessa vita è come un puzzle da ricomporre attraverso la loro storia e la vita degli altri personaggi. Il tempo del ritorno conclude l’intreccio delle vicende con le diverse risposte e soprattutto apre una finestra verso il futuro con la storia di Andrea.  Un giorno finalmente anche lui troverà la strada e si incammineranno verso il futuro.

LO STILE: Il vissuto e i dialoghi dei tre protagonisti si aprono a varie digressioni sulla vita degli altri e sui loro ricordi, a volte anche con dei flash su alcuni periodi storici di riferimento. I personaggi vivono storie qualsiasi e potrebbero essere ciascuno di noi. Così nel tempo come nello spazio.

 Il viaggio e il volo sono metafore della vita, di una vita qualunque fatta di scelte, di casualità e soprattutto di speranza.  La scelta di eventi drammatici, che riprendono vicende realmente accadute, vuole interrogare il labirinto dell’esistenza: la vita stessa ci pone spesso davanti imprevisti che trasformano la nostra quotidianità e ci costringono a fare delle scelte. Gli stessi protagonisti riescono a ricostruire la loro vita, passando attraverso il dolore e cercando con coraggio una risposta alle loro domande.

Le storie fanno riferimento a persone incontrate e fatti accaduti, ma i personaggi e le vicende traggono solo qualche spunto autobiografico e sono frutto della fantasia. Ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale. I personaggi delle storie, rimasti chiusi nel cassetto della memoria, sono venuti fuori ed hanno iniziato a raccontare attraverso la penna di Claudia, che si affaccia a guardare il mondo.

La vita è rappresentata come un sogno, dove il nostro esserci e essere con l’altro è un fluido scorrere di occasioni, incontri e causalità alla scoperta di noi stessi.

EVENTO 29 SETTEMBRE 2024 - PRESENTAZIONE AL CASTAGNETO

Oggi insieme vi abbiamo proposto in qualche modo un viaggio.

L’idea del viaggio sottende al mio libro in forme diverse: il viaggio essenzialmente è la vita, un percorso esistenziale diverso per ciascuno di noi, che oscilla tra incontri, scelte e casualità. Sullo sfondo la ricerca di senso e di bellezza, che i protagonisti presentano nella loro storia attraverso varie forme d’arte: la pittura soprattutto come espressione della natura, la musica come elevazione.

Le canzoni degli anni ’70 e non solo suggeriscono quasi una colonna sonora del testo.

Anch’ io ho fatto della mia vita un viaggio e un incontro, con tante esperienze diverse, tanti racconti di rifugiati, di anziani soli, di famiglie e bambini in cerca di accoglienza, di persone senza dimora che abbiamo seguito con la mia comunità, ma anche di giovani impegnati per cambiare il mondo o portatori di sogni spesso delusi.

Un sogno condiviso quello della Pace, non ancora realizzato.

Questi temi sono tutti presenti nei racconti del libro, come un testo nel testo, che si dipana nel filo rosso dei tre protagonisti.

Aggiungo che in modo pirandelliano sono stati i personaggi a cercarmi, nelle notti insonni e nelle occasioni più strane, una lettera ritrovata, un paesaggio, una esperienza raccontata, un amico-a che ci ha lasciati, una foto e una serie di appunti di incontri durante i miei viaggi.

Le mie storie raccontano di persone qualsiasi e sono frutto di fantasia e immaginazione.

Siamo noi che facciamo la storia: I personaggi del libro evocano in particolare i nostri cantautori, ma anche canzoni francesi e americane di quel periodo, talvolta musica popolare (nei racconti dei nonni) o quelle classica come forma pura di espressione artistica.

Così come nei loro dialoghi ripropongono temi esistenziali della letteratura e della filosofia.

Gli aspetti sociali che affrontano i tre giovani protagonisti, Claudia Martin e Rossella, sono vicende comuni d’amore, amicizia, delusione e abbandono, in cui ci possiamo ritrovare, dai drammi personali alla contestazione socio-politica, il femminismo, il problema della droga e dell’aborto, l’eco della natura, la scoperta e la scienza, la solidarietà, l’arte e la bellezza, le migrazioni e l’accoglienza, la speranza in un futuro migliore da costruire insieme.

Il viaggio rappresenta la loro esigenza di libertà, con spostamenti tra paesi d’Europa e il sogno di fuggire in America di quella generazione, ma è anche un viaggio nella storia, tra il passato dei nonni, che hanno vissuto la guerra, fino al presente, attraverso Andrea, un figlio venuto al mondo per sbaglio o per amore, che realizzerà i suoi progetti come un riscatto dal dolore del mondo.

Nel viaggio, che costituisce il punto di partenza dell’incontro a Boston negli anni ’90 dei protagonisti e si sviluppa in vari racconti inseriti nel testo, c’è qualcosa di autobiografico, senza nessun riferimento esplicito a persone o fatti realmente accaduti, che hanno però ispirato il mio romanzo. Parto da Sezze come Claudia, dalla campagna dove sono cresciuta e racconto l’evento tragico della manifestazione, che cambia la vita di Rossella, riesumando la memoria di Luigi di Rosa, ucciso nel nostro paese nello stesso periodo e senza una ragione.

Le due amiche, in cui qualcuna di noi potrà ritrovare sé stessa, sono un alter ego l’una dell’altra, due personalità divergenti e complementari della gioventù vissuta in quella fase della nostra storia. Martin è un personaggio complesso, razionale e distaccato, ma si allinea nella stessa necessità di trovare risposte alle domande della propria esistenza.

Da dove vengo? Dove vado? Perché esisto e perché proprio io? 

Al mio paese fa riferimento il racconto di nonno Tonio, che cita una nostra canzone, parafrasata nella vicenda d’ amore di sua moglie Ninetta. Nel dialogo tra le tre generazioni, il tema del viaggio ritorna anche come ricerca esistenziale e filosofia di vita, e il confronto con le persone anziane fonte di saggezza per la crescita dei giovani, come recupero delle loro radici e modello di scelte nel loro futuro.

Infine, la storia di Andrea, venuta fuori per caso da una triste vicenda nella stazione, mi è stata suggerita dal fatto che avevo perso il mio computer sul treno con tutto il file del mio lavoro. Nel suo percorso di vita si compie una sintesi del dialogo tra generazioni e si riscatta il vissuto di tutti i personaggi, con i loro drammi esistenziali e le loro risposte: ciascuno ha trovato la propria strada, ma soltanto attraverso l’incontro, l’amicizia e l’amore.

I giovani di oggi sono il presente del mondo e il futuro dell’umanità e sono come i giovani di sempre. Andrea e Chiara rappresentano questo futuro che si ricostruisce, attraverso l’amore e la bellezza. Loro che, come giovani del duemila guardano avanti, ricostruiscono le radici dall’insegnamento delle generazioni precedenti, come una promessa.

Nel testo ritroviamo questi temi sviluppati attraverso i racconti dei personaggi, le domande esistenziali risolte nell’arte, nella scienza e nei legami, la speranza del futuro e la fede nell’eternità.  Il sogno di un mondo migliore dove “resta soltanto l’amore”. Per sempre.

Oggi ringrazio i miei amici e parenti per il pomeriggio trascorso insieme al Castagneto, per la presentazione del mio libro Boston, accanto alla esposizione di Sara, Simona e Denise, con la musica di Stefano Marchionne e la voce di Sara. Ringrazio Elita e Elena della casa Editrice Atile, Simonetta e l' associazione Araba Fenice per la presentazione, i lettori Chiara, Roberta e Pier Giorgio, tutte le persone che sono state presenti, ringrazio anche chi non è riuscito ad esserci, ma mi ha dato sostegno e amicizia. Ringrazio soprattutto la mia famiglia, che come sempre mi ha incoraggiata in questo nuovo percorso.
Grazie di ❤

Ringrazio Elita Di Girolamo e Elena Midolo rappresentanti Atile edizioni, Simonetta Bernola e l'associazione Araba Fenice come organizzatori, Stefano Marchionne e Sara Carlesimo per l'animazione chitarra e voce, Sara Zaccarelli, Simona Soccorsi e Denise Santia autrici delle esposizioni di quadri ed in fine ringrazio i lettori Chiara Mancini, Roberta Carlesimo e Pier Giorgio Serra.

             Luisa Coluzzi

Luisa Coluzzi