è disastro ambientale

incendi estate 2017

Sezze brucia dalle Sardellane a Monte Trevi

Assassini, è disastro ambientale

Sezze, 13 luglio 2017

foto di Maria Carla Cerroni

Brucia la montagna dalle Sardellane a Monte Trevi: case evacuate, persone  portate al pronto soccorso. Paura a Sezze dove sta bruciando la montagna tra la strada regionale dei Monti 
Lepini e il centro abitato di Sezze. Un incendio molto vasto che va dalla Fonte delle Sardellane a Monte Trevi.
Le fiamme si sono avvicinate pericolosamente ad alcune case e vigili del fuoco e  protezione civile hanno evacuato le abitazioni. Alcune persone anziane che  stavano tentando di fronteggiare le fiamme sono rimaste intossicate e sono state  portate cautelativamente al pronto soccorso. Sul posto c'è anche il sindaco Sergio Di Raimo. I vigili del fuoco hanno chiesto l'intervento dei Canadair, mentre un eleicottero dei pompieri ègià in azione. La situazione è critica nei pressi del ristorante Battocchio, ma ancora sotto controllo.

Foto di Annalisa Savelli

Il fuoco lambisce le case di Sezze

Sezze, 14 luglio 2017

di Alessandro Mattei

Un pomeriggio di fuoco. Quello di giovedì scorso è stato probabilmente uno degli incendi più pericolosi e più vasti che hanno mai colpito il territorio di Sezze negli ultimi anni. Dalle prime ore del pomeriggio sino a tarda sera vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile, Polizia Locale, Carabinieri della Forestale, sono stati tutti impegnati nello spegnere un incendio divampato in cinque posti diversi, lungo la vecchia SR 156 dei Monti Lepini a Sezze Scalo. I cinque focolai sono divampati da zone diversi, comprese dall'impianto idrico delle Sardellane sino a zona Anfiteatro e Monte Trevi. 

Praticamente tutta la costa setina che si affaccia sulla pianura è andata distrutta dalle fiamme. In diversi punti le fiamme, alte oltre 4 metri, hanno lambito le abitazioni. Grande paura presso il complesso di case nei pressi del ristorante “Da Battocchio”. Lo stesso ristorante è stato in parte danneggiato esternamente dalle fiamme sottostanti. Qui diversi anziani sono stati allontananti e trasportati presso il punto di primo soccorso di Sezze per accertamenti dopo aver inalato fumo e a causa dello spavento. Le fiamme hanno raggiunto le palazzine in più parti, diversi appartamenti sono stati evacuati momentaneamente per precauzione, altri ancora sono stati letteralmente investiti dal fumo denso e acre per molte ore. 

La situazione in questa zona del paese è diventata critica al punto che sul posto si sono recati il sindaco Sergio Di Raimo, il presidente del consiglio comunale Enzo Eramo e altri rappresentanti istituzionali per seguire le operazioni di spegnimento. Oltre i lanci dell'elicottero è stato necessario l'intervento del canader. Molto hanno fatto gli interventi da terra, dato che le fiamme avevano raggiunto luoghi irraggiungibili dai lanci dell'elicottero e del canader. L'incendio di vaste proposizioni ha mandato in fumo macchia mediterranea, molti uliveti, terreni privati e danneggiato i fili dell'alta tensione a seguito del quale è stato necessario un blocco degli impianti idrici di Mole Muti, Fonte La Penna e Sardellane. La già complessa emergenza idrica, quindi, ha subìto un ulteriore aggravamento per le interruzioni idriche nelle zone di Montenero, Foresta, Via Bassiano, Fontana del Sordo e Via Bertonia. 

Il sindaco ieri ha rivolto un appello ai tutti i cittadini di Sezze. “No so se gli ultimi incendi siano di natura dolosa, ma se così fosse rivolgo un appello ai miei concittadini. Se dovessero mai vedere con i propri occhi piromani in azione, l'invito che faccio è di denunciare subito. Ringrazio – ha aggiunto – le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la Polizia locale, i volontari e molti cittadini che hanno collaborato. Valuteremo se installare un sistema di videosorveglianza boschivo, utile per intercettare subito i primi focolai”. La stima dei danni non è stata ancora fatta, ma in fumo sono andati ettari ed ettari di montagna, con conseguenti ripercussioni ambientali su tutto il territorio setino. L'Incendio di ieri va a sommarsi ai tanti che in quest'ultimo mese hanno incenerito il verde di Sezze. Da via della Pace, a località Quartara, a località Casali, Quarto La Macchia, via Cappuccini, Via Sicilia, Crocemoschitto, alla Valle dei Santi tutto è andato distrutto. Occorreranno decenni per rivedere nuova vegetazione e alberi, troppo è andato distrutto.

Foto di Lucia Fusco

Foto di Magda Marconi

Foto di Mirka Caschera

Foto di Alessandro Mattei

Foto di Veronica Caschera

Sezze, la furia dei piromani cancella Monte Trevi

Sezze, 14 luglio 2017 

di Simone Di Giulio

Cinque inneschi differenti, interi ettari andati in fumo, oltre 3 chilometri di fronte rovente, case sfiorate dalla furia delle fiamme, decine di persone, tra volontari e vigili del fuoco impegnati allo spegnimento di uno degli incendi più imponenti che si ricordano. E’ questo lo scenario che si presentava ieri pomeriggio alle porte di Sezze, a Monte Trevi, letteralmente devastata dalle fiamme, che in diversi punti sono arrivate a ridosso delle abitazioni, soprattutto nella nuova zona dell’Anfiteatro e su via Sedia del Papa. Le prime avvisaglie di un rogo che avrebbe mandato in fumo centinaia di piante ed una folta vegetazione si erano avute intorno alle 14, con un rogo che inizialmente sembrava essere circoscritto alla zona a ridosso del vecchio tratto della Strada Regionale 156 dei Monti Lepini. Ma ben presto si è capito che le fiamme stavano avvolgendo anche altre zone, fino ad arrivare alle porte di Ceriara, popolosa frazione che già nei giorni scorsi, così come Le Quartara e via della Pace, erano state interessate dai roghi. Quello che lascia sconvolti e che i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile hanno potuto presto appurare è che i fronti dell’incendio erano diversi, 5 stando ad una prima sommaria ricostruzione, chiarissimo segnale della natura dolosa. 

Come detto, sul posto intervenivano tempestivamente i Vigili del Fuoco e diverse squadre di volontari, che arrivavano persino alla decisione di far evacuare alcune famiglie che si trovavano con il fuoco a ridosso. Stando a quanto si è appreso, alcuni residenti venivano trasportati in ospedale per accertamenti, avendo a lungo respirato il fumo che continuava ad imperversare nella zona. Anche in pianura si registravano alcuni problemi di ordine pubblico, con alcuni allevatori costretti a lasciare le loro abitazioni e a portare con sé qualcosa per le prime necessità. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Sergio Di Raimo: “E’ una situazione nella quale siamo totalmente impotenti. Il territorio è molto ampio e ci sono seri problemi. Da quello che sembra gli incendi sono di natura dolosa ed è difficile contrastare queste persone, che forse non si rendono conto del danno che arrecano con le loro azioni. Cercheremo di contrastare con i nostri mezzi questi episodi, magari trovando un modo per segnalare un incendio appena parte. Ci tengo – ha concluso il sindaco – ad elogiare Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Protezione Civile, ma anche ai cittadini che si sono prodigati nell’aiutare il personale impegnato nei vari spegnimenti”.

Foto di KM Christian