Fabrizio De André

21 gennaio 2006

 

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Circolo Culturale Setina Civitas

presenta

Tributo a 

Fabrizio De André

sabato 21 gennaio 2006, ore 17,30

Auditorium Mario Costa

"Ai tuoi occhi limpidi  come 

un addio"

quarta edizione

ingresso gratuito

il manifesto è stato realizzato 

da Marco Abbenda

www.marcoabbenda.com

 Setina Civitas presenta "Tributo a Fabrizio De André"

Sezze, sabato 21 gennaio 2006 alle ore 17,30 presso l’Auditorium Mario Costa, torna il "Tributo a Fabrizio De André". L’appuntamento, giunto alla sua quarta edizione, è dedicato al cantautore genovese scomparso l’undici gennaio del 1999, e come sempre è preceduto da una forte attesa. Ideato da Franco Abbenda ed organizzato da Setina Civitas, l’evento si presenta ogni volta con una veste nuova, arricchendo l’agenda culturale di Sezze in un periodo dell’anno assai povero. 

La manifestazione ha il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André .

In questo modo il "Tributo a Fabrizio De André" entra a far parte esso stesso nella cultura del paese, con l’’obiettivo di coinvolgere la gente puntando sulla qualità e senza ricorrere per forza alle tradizioni e agli ingredienti tipici del territorio. Un tentativo di allargare la base culturale del paese, creando nuove opportunità ed aprendo nuove strade, che punta ad individuare l’esigenze comuni.

L’attenzione degli organizzatori, impegnati a diffondere la visione dell’uomo incisa sui dischi di Fabrizio De André, è rivolta a condividere idee e soluzioni importanti per l’intera comunità, con la consapevolezza e la determinazione di essere artefici della propria storia, mentre per il Circolo Culturale Setina Civitas l’ambizioso obiettivo di diventare collante sociale è messo alla prova dei fatti.  Un doveroso ringraziamento va a  tutti quegli amici che hanno voluto sostenere la manifestazione dimostrando che a Sezze si può credere nella cultura.  

 

L'abbraccio caloroso del pubblico, l'atmosfera di spontaneità che si poteva respirare e l'attenzione che c'è stata nel seguire il concerto, sono stati i riconoscimenti più graditi per quanti hanno lavorato unicamente per condividere un momento di crescita culturale. Con la sala piena di stimatori di Fabrizio De André, per l'occasione venuti da ogni paese limitrofo, il giudizio dell'auditorium Mario Costa è stato unanime: un successo con momenti esaltanti, con applausi prolungati a sottolineare l'interpretazione di brani non certamente facili da eseguire. Una serata da gustare tra amici, molti amici, con l'obiettivo di condividere idee e passione. Un'occasione culturale che Sezze merita e che Setina Civitas intende riproporre al più presto.

sul palco

Fabio FEDERICI                 Chitarra e voce

Roberto CAETANI              Chitarre

Agostino GAROFALO       Tastiere

Carlo MARCHIONNE         Flauti

Franco ABBENDA             voce solista

Claudia ABBENDA            voce solista

Franco Abbenda

Carlo Marchionne

Roberto Caetani

Fabio Federici

Agostino Garofalo

il concerto

Dormono sulla collina  (1971 Non al denaro non all'amore né al cielo)

Sally  (1978 Rimini)

Oceano  (1975  Volume 8)

Canzone per l'estate  (1975  Volume 8)

La guerra di Piero  (1968 Volume 3)  

Carlo Martello Ritorna dalla battaglia di Poitiers  (1967 Volume 1)  

La canzone di Marinella strumentale, arrangiamenti di Roberto Caetani  (1968 Volume 3)  

La nova gelosia  (1990 Le nuvole)  

Canzone del maggio (1973 Storia di un impiegato)  

Il sogno di Maria  (1970 La buona novella)

Ho visto Nina volare  (1996 Anime salve)

La ballata del Miché  (1968 Volume 3)  

La ballata dell'amore cieco  (1974 Canzoni)  

Disamistade  (1996 Anime salve)

Geordie  voce femminile Claudia Abbenda (1966 – 45 giri)

Khorakhané  (1996 Anime salve)

bis

Bocca di rosa  (1967 Volume 1)  

Carlo Abbenda ed Ignazio Romano

Brillantemente svoltosi  il IV “Tributo a De André”

sabato 21 gennaio 2006 alle ore 17,30, presso l’Auditorium Mario Costa, si è svolto l’atteso  concerto  “Tributo a De André” organizzato dal gruppo degli “Oldfriend” ed organizzato dall’ Associazione Culturale “Setina Civitas”. L’appuntamento, giunto ormai alla sua quarta edizione, è dedicato al cantautore genovese scomparso l’undici gennaio del 1999. Ideato da Franco Abbenda ed organizzato da Setina Civitas, l’evento si è sempre presentato ogni volta con una veste nuova.

Quest’anno il concerto è stato intitolato “Ai tuoi occhi limpidi come un addio“  ed è stato improntato ad una linea melodica molto caratterizzata da un diffuso afflato poetico ed intimista, tramite anche la rilettura e la singola interpretazione strumentale di  alcuni pezzi in programma.

Il pubblico setino ha risposto come al solito in modo caloroso, riempiendo tutti i posti dell’Auditorium Musicale e partecipando “sentitamente” all’esecuzione dei brani musicali.

Molto tempo è passato , e molta acqua è trascorsa, dal primo tributo al cantautore genovese, fortemente voluto e programmato dall’ideatore Franco Abbenda. Il gruppo degli “Oldfriends” (legati da una duratura amicizia sia tra di loro che nei confronti della figura di De André ) sono passati gradualmente dal “popolare” locale  della taverna di “Fargiani” a sempre più ospitali locali, fino ad approdare , con il solidale appoggio di Setina Civitas, nel nuovo ed accogliente Auditorium Comunale setino “Mario Costa”. A questo punto del cammino sia il gruppo musicale, sia gli organizzatori ma anche l’intero pubblico setino, non pensano altro che questa manifestazione diventi un punto fermo, un appuntamento di forte richiamo culturale,giacché il “Tributo” è già caldamente sponsorizzato dalla “Fondazione Onlus Fabrizio De André”, nel cui sito questo concerto setino è stato già inserito degnamente tra gli appuntamenti musicali dedicati al compianto Fabrizio.   Un ringraziamento speciale va riconosciuto al gruppo di amici sostenitori che hanno sostenuto  - ed aiutato “economicamente”  - gli organizzatori del concerto, a quella stampa locale che ha dato risalto alla manifestazione, al giovane grafico Marco Abbenda, che ha realizzato il manifesto del IV tributo a De André e ai tecnici vari che hanno reso possibile la corretta esecuzione del concerto. I brani musicali, ognuno dei quali è stato introdotto da una sintetica e sostanziale presentazione da parte di Franco Abbenda, sono stati sapientemente raccolti ed eseguiti con la seguente “Scaletta” di canzoni:

1° brano “Dormono sulla collina”; 2° brano “ Sally “  ; 3° brano “ Oceano “; 4° brano “Canzone per l’estate “ ; 5° brano “La guerra di Piero” ; 6° brano “Carlo Martello Ritorna dalla battaglia di Poitiers” ; 7° brano “ La canzone di Marinella “ (eseguito in versione strumentale con arrangiamento personale di Roberto castani alla chitarra ) ; 8° brano “La nova gelosia”; 9° brano “Canzone di maggio “; 10 brano “Il sogno di Maria” (che tratta un episodio dei Vangeli Apocrifi, interpretato da F. De André ed inserito musicalmente nell’album “ La Buona Novella” ) ; 11 brano Ho visto Nina Volare “ ; 12 brano “La ballata del Michè” ; 13 brano “La ballata dell’Amore Cieco” ; 14 brano “Disamistade” ; 15 brano “Geordie” ( per la cui esecuzione alla voce maschile di Franco si è affiancata con giovanile freschezza quella della promettente Claudia Abbenda” , la vera sorpresa di tutta la serata ) ; 16 brano “Khorakhanè “.

Al trio del gruppo degli “Oldfriends” di Franco Abbenda (voce solista), di Fabio Federici (chitarre e 2^ voce) e di Carlo Marchionne ( flauti e fiati) si sono ulteriormente aggiunti per l’occasione Agostino Garofano ( Tastiere e Fisarmonica ) e Roberto Caetani ( Chitarra classica ). Il gruppo  ha chiuso la manifestazione con la richiestissima esecuzione di “Bocca di Rosa”.

Certi di aver offerto un gradito “regalo” musicale, passionalmente confezionato, gli organizzatori sperano di poter migliorare sempre più questa offerta culturale a cui si da appuntamento , fin da ora, per l’anno prossimo.  

articolo di Carlo Luigi ABBENDA

Claudia Abbenda è la voce femminile di Geordie

L'appuntamento per tutti è al quinto Tributo a Fabrizio De André


Sito ufficiale: http://www.fondazionedeandre.it/dedicato_a_fabrizio/manifestazioni/

 Storie e personaggi di Fabrizio De André tra racconti e musica 

13 gennaio 2006: Roma, sede Rai di via Asiago, DEANDREIDE

13 GENNAIO 2006: Fabio Federici e Franco Abbenda con Dori Ghezzi che mostra l'invito per il 21 gennaio

Una serata fredda, un Venerdì di inverno, buio ma limpido, con la voglia di chi vuole tornare al più presto al sicuro, ad un posto caldo dopo una giornata, l’ultima di una settimana di lavoro, intensa di mille casini, di mille caffè,  stanca come mille altre.

Roma di notte ti sorprende sempre, il traffico caotico, i rumori, i cantieri , le macchine e i motorini oramai le appartengono quanto le fontane le chiese e i monumenti  che ti ritrovi improvvisamente davanti dopo un palazzo moderno o un pezzo di muro antico risalente all’impero romano.

C’e un motivo però per il quale stasera non c’è casa, cena, libri o chitarre,  una serata diversa, un evento che ha fatto sì che Roma ci chiamasse a se con forza, dimentichi della stanchezza, dei casini e di tutto il resto: una serata in cui incontrare Fabrizio De André.

E’ il 13 gennaio, vicino idealmente a quell’11 gennaio di sette anni fa quando Fabrizio ci lasciava,

forse in una serata identica a questa, e come allora la Rai ha dedicato a Fabrizio, al suo scrivere, al suo cantare e raccontare della vita come pochi, coi suoi mille personaggi da Don Raffaele a Bocca di rosa, da Carlo Martello a Marinella un tributo sincero.

Presso la Sala A della Rai di via Asiago, 10 si è svolta DEANDREIDE , una trasmissione radiofonica condotta da Paolo Zaccagnini e trasmessa in diretta da Radio Rai 3 interamente dedicata ai personaggi e alla musica di Fabrizio De André.

Andrea Bajani, Marosia Castaldi, Mauro Covacich, Diego De Silva, Nicola La gioia, Giordano Meacci, Paolo Nori, Laura Pariani, Antonio Pascale, Crhistian Raimo, Dario Voltolini, undici scrittori, prendendo spunto dalle canzoni di Fabrizio, hanno scritto altrettanti racconti che poi hanno parzialmente letto, con sorprendente abilità recitativa, al pubblico immerso in un magico silenzio che gremiva l’auditorium di via Asiago.

Ospite d'onore della serata è stata Dori Ghezzi, compagna di Fabrizio, che ha salutato il pubblico e ha illustrato un progetto sociale che sta portando avanti con la Fondazione della quale è presidente: la "Fondazione Fabrizio De André" 

Nel buio il nostro sguardo si è fermato spesso su Dori, come a voler stabilire, tramite lei, un contatto quasi fisico con Fabrizio, cercando di cogliere nei suoi occhi la minima espressioni di approvazione o dissenso, ogni emozione che passava sul suo volto ascoltando le parole scritte dal suo compagno, dall’uomo che ha amato, insieme a mille donne, a mille appassionati, ascoltate mille volte e che ad una donna, mille volte amata, potevano suonare come mille ferite mai chiuse.

Sette anni possono essere tanti o pochi per guarire un dolore, e se è vero per noi persone comuni che il tempo guarisce un lutto, vissuto dentro, solo con tanta fatica, chiudendone giorno dopo giorno a poco a poco la ferite, è anche vero che non deve essere facile presenziare con grazia, disponibilità e riserbo, ogni anno in questo periodo denso ancora di ricordi dolorosi, alle varie cerimonie e tributi che si svolgono per celebrare una persona non comune, quasi “ingombrante” quale era il suo compagno.

Negli occhi profondi e puliti “LIMPIDI COME UN ADDIO” di questa donna delicata e bella come poche, si legge ancora il dolore dell’assenza, delle parole, dei suoni o anche dei rumori quotidiani e semplici, di quell’assenza “APPARECCHIATA PER CENA ” e si intuisce che nonostante tutte le celebrazioni rumorose e gli omaggi che a Fabrizio in molti hanno tributato anche dopo la sua morte, nel silenzio della sua casa, nelle penombre della sua anima, tutti, non per lei “IL DOLORE DEGLI ALTRI E’ DOLORE A META’ “. Ma Fabrizio non è un persona comune, e se una eredità ha lasciato alla sua donna è l’affetto, il rispetto e la vicinanza che le portano tutti gli amici, siano essi scrittori, intellettuali, contadini di Sardegna, pescatori di Genova, gente umile o altolocata, musicisti o semplici amanti della sua musica, tutti in attesa che Fabrizio ci parli ancora (anche grazie alle iniziative della sua compagna), con la sua voce profonda di bassi e i suoi occhi discreti, raccontando ad ognuno di noi, con rispetto e confidenza, come siamo fragili e facendoci sentire un po’ più intelligenti e meno soli.

L’atmosfera dell’intero auditorium allo scorrere dei racconti, tutti diversi tra di loro, tutti ispirati a quella o a quell’altra canzone, era sospesa, il fiato stesso veniva trattenuto per stare ancora più in silenzio ad ascoltare gli arrangiamenti sapienti del gruppo musicale Andhira, interventi musicali sulle canzoni di Fabrizio, ricchi dei sapori della musica popolare sarda e delle influenze arabe e spagnole che questa si porta dietro o come pure del jazz e della musica latina, fedele continuazione dell’ideale unità delle culture di cui Fabrizio è stato sempre il portavoce.

Agli autori dei racconti il conduttore della serata, Paolo Zaccagnini, con una discrezione unica, ha posto alcune domanda citando le frasi tratta dai loro scritti, alcuni ironici, altri criptici, altri struggenti o malinconici ma tutti stilisticamente di notevole  spessore,  misura ed  eleganza. Il tempo scorreva via piacevole e tutti ci sentivamo come se fossimo realmente parte di un qualcosa che gli è appartenuto, pezzi di canzoni o strofe di una poesia, tasti di pianoforte, appunti caotici mille volte cancellati e riscritti, pelle di tamburi o echi di

ocarine e flauti.

Poi le luci si riaccendono, gli applausi e i saluti non finiscono mai, nessuno vorrebbe uscire da quella sala, e si resta tutti sul palco, musicisti, scrittori, studenti persone comuni, nessuno si sente estraneo, vicino a noi c’è lei, Dori. Timidamente la avviciniamo, sembra più timida di noi e ci regala un sorriso, poi la stretta la firma sulla locandina del nostro prossimo "tributo" e, mentre accetta di farsi fotografare con noi, stringe tra le mani  il cartoncino dell’invito per il 21 gennaio.

Fuori dell’Auditorium le macchine sono piene di brina. Roma ci aspetta di nuovo, con i suoi rumori, con le fontane, i palazzi e i muri antichi, per strada il serpentone di luci interminabile, mentre il termometro segna meno 3, ma dentro ognuno di noi, dopo questa sera, c’e il calore del sole trasmesso dalle parole dei poeti e degli scrittori, il calore della musica degli Andhira, dei capelli di Dori e delle parole delle canzoni di Fabrizio che non passeranno mai.

di Fabio Federici

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antefatto >    "La cultura non abita più qui"
Riportiamo, a seguire, la lettera inviata il 5 dicembre 2005 al Sindaco di Sezze dopo che ci è stato negato il patrocinio e presentato il seguente conto economico per l'utilizzo dell'auditorium "Mario Costa": 

210 € per l'utilizzo, più una cauzione di 250 €, più le spese per il tecnico. 

Ci è sembrato profondamente ingiusto che in questo paese la cultura non ha più nessun appoggio pubblico. Appoggio garantito dallo Statuto Comunale e negato da questa amministrazione per nascondere l'incapacità politica di gestire il paese e le sue risorse. Deve essere chiaro che la manifestazione in oggetto viene organizzata senza nessuno scopo di lucro da Setina Civitas, associazione di volontariato regolarmente iscritta all'Albo del comune di Sezze.

L'attuale Assessore alla Cultura, Antonio Tasciotti, personalmente disponibile, a seguito della nostra richiesta di chiarimenti, il giorno 10 dicembre ci ha voluto incontrare spiegando, tra l'altro, che l'ente comunale non può permettersi le spese del patrocinio in quanto già la gestione dell'auditorium è molto onerosa. Una riflessione è d'obbligo: e quando verrà realizzato il nuovo Teatro Italiano cosa si farà; verrà chiuso prima di essere inaugurato per mancanza di denaro?  E' per questo che pensiamo che "La Cultura non abita più a Sezze"

Sezze 5 dicembre 2005                 lettera inviata al Sindaco Lidano Zarra

Oggetto:  Patrocinio SERATA “TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRÉ ” 2006

 Dottor Lidano Zarra,

sono Ignazio Romano, Presidente del Circolo Culturale Setina Civitas, e con la presente vorrei capire le ragioni per cui non è stato concesso il patrocinio alla manifestazione in oggetto, che la mia associazione organizza a Sezze da quattro anni. Se ricorda, lo scorso anno fu felice di favorire l’evento interamente dedicato a Fabrizio De André, dichiarando di essere uno stimatore del cantautore genovese scomparso l’11 gennaio del 1999, e concedendo l’uso gratuito dell’Auditorium Provinciale del Turismo Mario Costa. Non credo che la sua stima per il cantautore genovese è venuta meno, ne può dirmi che la delibera del 24 ottobre 2004, che regolamenta l’uso dell’auditorium, modifichi i principi sanciti dallo Statuto Comunale. Nel paragrafo 5 dell’articolo 2 dello Statuto si dice che: il Comune assicura il patrocinio di quelle manifestazioni degne di rilievo proposte dalle Associazioni locali. Se la serata “Tributo a Fabrizio De André” era meritevole nel gennaio 2005, non vedo perché non lo sia anche nel 2006. Mi rimane solo da pensare che sono mutate le considerazioni che Lei ha di me e delle azioni messe in atto da Setina Civitas. Ma questo, se me lo permette, non rientra nella gestione coerente della cosa pubblica, ed è proprio quello che da tempo Le sto contestando, sempre con la massima correttezza e nel rispetto della Sua figura istituzionale. Sono convinto che, almeno per i modi con cui io mi sono sempre rivolto a Lei, la mia domanda merita una risposta, e sono altresì convinto che la risposta va resa a tutti quelli che nel paese credono nella cultura, e con passione tentano di promuoverla a Sezze.

Convinto che solo il dialogo favorisce la convivenza civile, la saluto cordialmente.

Il Presidente del Circolo Culturale Setina Civitas

Ignazio Romano

21 gennaio 2006