|
Comunità di Sant'Egidio |
![]() |
La Comunità di Sant’Egidio nasce a Roma nel 1968, all’indomani del Concilio Vaticano II. Oggi è un movimento di laici a cui aderiscono più di 40.000 persone, impegnato nella comunicazione del Vangelo e nella carità a Roma, in Italia e in più di 60 paesi dei diversi continenti. E' "Associazione pubblica di laici della Chiesa". Le differenti comunità, sparse nel mondo, condividono la stessa spiritualità e i fondamenti che caratterizzano il cammino di Sant’Egidio Visita il sito Sant'Egidio |
4 dicembre 2015 Parrocchia San Carlo da Sezze la "COMUNITA' DI SANT'EGIDIO"promuove la campagna internazionale No alla pena di morte Città
per la Vita
Tutta la cittadinanza di Sezze è invitata a partecipare alla manifestazione in favore della moratoria sulla pena di morte venerdì 4 dicembre |
Sezze Città contro la pena di morte Cities for Life 2015 si terrà venerdì 4 dicembre con inizio alle ore 18,00 presso la Parrocchia San Carlo da Sezze. Per informazioni si può contattare luisa.coluzzI@gmail.com oppure giulianaferrazzoli@alice.it Perché lo stato ha diritto di uccidere? Perché, quando viene riconosciuto lo sbaglio, lo stato non risarcisce le vittime dell'errore, come è accaduto a Peter in Irlanda e a Sunny negli USA? Va perdonato uno stato che non è responsabile dei danni causati ai cittadini vittime di errori giudiziari? La chiesa
di San Carlo da Sezze è affollata. Loro arrivano puntuali: lei è una donna minuta, sorridente e piuttosto fragile di salute, lui è alto, ha i capelli bianchi e la sostiene con tenerezza. Intorno si fa un silenzio, teso di curiosità, tenerezza e rispetto. Loro sono due persone meravigliose, condannati innocenti, che hanno trasformato un dramma di dolore in un grido di speranza per il mondo. Ascoltiamo la loro storia. Nel 2011 si sono sposati. Attualmente vivono in una regione dell’Irlanda, dove hanno fondato un’associazione che lavora per la pace, la giustizia e il diritto. Sono un esempio della difesa dei diritti umani, dello spirito di rinascita dalla sofferenza e dall’ingiustizia.
NON RINUNCIAMO ALLA SPERANZA! “TEMPESTA O SPERANZA?”
L’esperienza della Comunità al fianco di tanti popoli dimenticati, che subiscono ogni giorno il dramma della guerra e dell’ingiustizia, il contatto con le periferie del mondo, il volontariato nel carcere e nel braccio della morte, ci hanno testimoniato che la violenza è male che genera altro male e che il male può essere sconfitto soltanto dalla ricerca della pace, del diritto, della giustizia. La pena di morte, che spesso sacrifica persone innocenti e risponde ad una logica di vendetta di stato, annulla il diritto alla vita, mettendo lo stato che la applica allo stesso livello di chi commette il reato. In molti paesi essa viene applicata per reati che non sono riconosciuti da tutte le civiltà, come l’adulterio, il furto, la blasfemia o per eliminare scomode opposizioni politiche. Di
fronte al dilagare del terrorismo e del senso di vendetta che
contrappone le civiltà, questa iniziativa può offrire a tutti uno
spunto per costruire un nuovo umanesimo, dove la vita sia considerata un
diritto in assoluto e le civiltà siano invitate al dialogo e al
confronto per il bene comune di tutta l’umanità, per non cedere alla
logica della violenza e della vendetta. Il
Comune di Sezze, che ha aderito da molto tempo all’iniziativa, anche
quest’anno illuminerà il Museo il giorno 30 novembre 2015 alle
ore 19.00, come simbolo della campagna di abolizione, in collegamento
con le altre “Città per la vita” nel mondo. Venerdì
4 dicembre 2015 alle ore 18.00 presso la Parrocchia San Carlo da Sezze
ospiteremo invece un testimone dal braccio della morte, con cui
condividere un’esperienza di vita e un confronto sul diritto, in un
tempo storico di
contraddizione e di conflitto che sembra voler annientare valori
garantiti e la stessa umanità.
Una travolgente storia di Vita, una serenità sconvolgente Sotto la targa commemorativa nell'atrio del Museo Comunale di Sezze |