Come loro, anche noi, siamo innanzitutto cittadini del mondo. Insieme a loro facciamo memoria del nostro vissuto storico, quando nei secoli scorsi siamo stati "stranieri in terra d' Egitto" ,emigrati in condizioni simili in altri paesi, dove spesso non siamo stati accolti con rispetto e dignità.  Consideriamo anche l'esperienza attuale di disagio dei nostri giovani costretti a trasferirsi altrove per cercare lavoro.Possiamo impegnarci insieme per costruire un nuovo umanesimo. Attraverso la condivisione,possiamo aiutarci ad eliminare i muri che dividono la nostra società e sostenere le nuove difficoltà di  chi arriva ancora in cerca di condizioni di vita migliori e soprattutto di chi fugge dalle persecuzioni e dalla guerra. I ragazzi stessi ci indicano, con la loro amicizia, che soltanto l'educazione alla convivenza può costituire una prospettiva per un futuro di dignità e di diritto per l'intera umanità, di cui loro oggi sono protagonisti. Vi aspettiamo per condividere insieme questo messaggio attraverso un momento gratuito di gioia e di festa.