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Comunità di Sant'Egidio |
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Sezze: alla scuola della Pace 4 giugno 2005: festa e animazione in Piazza Duomo
Abbiamo organizzato una iniziativa di solidarietà per il Mozambico, ci siamo confrontati con altre realtà su temi come la pace, l’amicizia,l’ecologia, abbiamo creato semplici attività di laboratorio,abbiamo promosso una sottoscrizione per riconoscere il diritto d’identità ai bambini di strada. Anche qualche genitore è stato coinvolto, collaborando alle iniziative di solidarietà e al dialogo con le realtà diverse presenti a Sezze: immigrati, rifugiati,case-famiglia…. Tra i ragazzi lentamente si è sviluppata una vera amicizia, che non conosce confini di nome, di quartiere,di nazionalità,di cultura, di religione. I nostri figli costruiscono finalmente un’identità senza differenze. Siamo grati alla disponibilità del parroco e speriamo di poter dare uno spazio ancora maggiore alla promozione della pace, dello scambio e dell’apertura tra culture diverse,anche attraverso il supporto scolastico, per favorire l’ integrazione. In alcune situazioni siamo riusciti a coinvolgere i giovani, che spesso non sanno come spendere il loro tempo e potrebbero aiutarci ad animare alcuni momenti , con gli strumenti e le capacità che ognuno di noi possiede. Ci aiuterebbero a favorire il dialogo nel nostro paese, dove gli spazi sono sempre più ridotti e le esperienze di vita spesso riduttive e squallide, con tante realtà di disagio e insoddisfazione. Accogliamo volentieri la collaborazione di animatori da altri gruppi, perché crediamo che il nostro progetto possa essere aperto, come il sogno di vivere insieme nella tolleranza e nella pace. Il nostro scopo è soprattutto raggiungere bambini e ragazzi che non hanno trovato uno spazio né nelle strutture sociali,né in quelle religiose e vivono maggiormente la difficoltà di integrazione. Ci piace scommettere che la pace comincia anche dalla capacità di condividere insieme piccole cose, chiamarci per nome,anche quando la pronuncia è un po’ difficile e confrontare le proprie tradizioni e culture, giocare insieme e accorgersi che le diversità scompaiono, che l’amicizia parla lo stesso linguaggio,il dialetto,il rumeno, l’albanese …. Quando ci chiamiamo per nome abbiamo già posato lo sguardo sull’altro in modo diverso. Abbiamo iniziato questo cammino con i bambini perché non hanno i nostri pregiudizi. Ci siamo accorti che dove bambini di provenienza diversa imparano a rispettarsi si sta costruendo già un futuro migliore. Riscopriamo anche un modo gioioso di stare insieme, il dialogo,la festa,l’amicizia. Concluderemo l’attività il 4 Giugno con una festa e un’animazione serale in Piazza del Duomo dalle ore 17.00 in poi. di Luisa Coluzzi |