Parco dei Cappuccini

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1 ottobre 2013 > "Cappuccini", il parco della vergogna

di Annalisa Cardarello

Caro Ignazio,

ti invio la foto di quello che resta dei giochi pubblici del parco dei Cappuccini. Non so cosa sta succedendo a questo nostro paese, ma la situazione sta diventando davvero insostenibile, e gli unici che non si rendono conto di come sta cambiando in peggio Sezze sono proprio i nostri amministratori.  Una sconfitta per tutta la comunità setina.

Il parco era stato inaugurato circa 12 anni fa con i giochi per i più piccoli, un campo da bocce mai utilizzato e l'intenzione di mettere un ingresso con orari di chiusura ed un custode.

Se vuoi scrivi pure un articolo, ma la foto da sola dice tutto, peccato che non si può sentire anche l'odore, quello del "parco dei Cappuccini wc per cani" 


19 agosto 2006 >   Dall'inaugurazione al degrado

di Alessandro Mattei

Del Parco dei Cappuccini non resta quasi niente. Degrado, rifiuti di ogni genere e distruzione dell’arredo sono le parole-guida di questo viaggio attraverso uno dei luoghi della città più abbandonati, trascurati e oggetto di ripetuti atti vandalici. Basta una semplice passeggiata per rendersi conto delle pessime condizioni in cui versa il Parco dei Cappuccini. Siepi abbattute, panchine saccheggiate, scritte su tabelle, la storica fontana martoriata e tanta immondizia per terra. Si tratta, in sostanza, di un luogo ai margini di ogni società civile, meta di inciviltà e regresso socio-culturale; e a pensare che solo nel Giugno del 2001, l’amministrazione comunale di allora riqualificò l’intera area verde, rendendola bellissima. Nel Parco non solo vennero messe a dimora nuove piante ma la Giunta dell’ex sindaco di Sezze, Giancarlo Siddera, si adoperò per fare installare anche numerosi giochi per bambini, un campo di bocce, nuove panchine, una illuminazione suggestiva e la bella fontana fu riportata al suo antico splendore. Di tutto questo purtroppo non rimane che un cumulo di spazzatura e rovine. Il Parco oggi è veramente invivibile e la cosa peggiore è che nessuno, da diversi anni, cerchi di recuperare questo sito verde nel cuore del paese. Il Parco è in mano ai vandali, non ci sono controlli e durante le ore notturne si trasforma in una zona franca: nulla all’interno dell’area è più funzionante. Dei giochi per i piccoli bambini non restano che dei pezzi, così come delle panchine e dell’intero arredamento. Il Parco dei Cappuccini, così chiamato perché si trova alla fine del viale dei Cappuccini, continua ad essere frequentato non solo dai giovani ma anche da qualche anziano della zona. E sono questi ultimi che lanciano un appello alle autorità locali:«Fa veramente male vedere questo Parco così ridotto – hanno commentato dei vecchietti nei pressi dell’area – oltre agli atti vandalici nessuno mai viene a raccogliere l’immondizia e con il passare degli anni il sito è diventato una pattumiera». I cittadini che vorrebbero ancora frequentare il Parco si rivolgono al commissario prefettizio del Comune di Sezze, Leopoldo Falco, invitandolo a fare visita ai Cappuccini per rendersi conto che «le parole non bastano per descrivere questo degrado assoluto».


23 giugno 2001 >   Inaugurazione del nuovo parco

di Ignazio Romano

Simbolo del parco, la fontana, è tornata a sorridere ai passanti

Oggi 23 giugno 2001, alle ore 18,30, si è aperto a Sezze il nuovo parco dei Cappuccini

( nuovo perché già edificato più di una volta, non certo perché si è creata una nuova zona verde!). La suddetta inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco Giancarlo Siddera e del vicesindaco Fausto Coluzzi, accompagnati dal sempre presente e disponibile assessore Armando Uscimenti e dalla giovanissima Veronica Ricci che riveste la carica disindaco dei ragazzi”.  

I nuovi giochi per i più piccoli immediatamente presi d'assalto

Il sito verde dei Cappuccini, meglio conosciuto con il nome "La Macchia" (che sta ad indicare una zona boschiva), è da sempre frequentato da giovani e anziani in cerca di quiete e ristoro tra alberi secolari , lontani dal traffico più caotico del centro.

Il parco ,ora visibile in tutto il suo splendore, è tuttora bisognoso di ulteriori ritocchi e cure di restauro, sicuramente per i danni arrecatigli dall'usura del tempo ma anche per l'opera barbara di teppisti che si sono “divertiti” a deturparlo in tanti modi.

Il momento dell'inaugurazione, Veronica apre il cancello del parco sotto lo sguardo del sindaco

Il parco si presenta, ai nostri occhi, rinnovato e più fruibile perchè provvisto di vari passatempi e comodità. Infatti sono già in funzione alcuni  giochi per i più piccoli negli spazi verdi mentre numerose eleganti panchine attendono i visitatori più adulti per offrir loro un quieto ristoro.

 Il verde complesso, ripulito in ogni sua parte (compresa la stupenda fontana in marmo che è tornata ad essere fotografabile),è stato interamente recintato, per la sicurezza dei più piccoli e la tranquillità dei genitori. Il parco  è  tra l’altro dotato di una struttura per il gioco delle bocce e presenta altre zone di divertimento  ancora in costruzione.

La soddisfazione dei sindaci, merita un primo piano il più attraente amministratore setino

        

 

Durante la presentazione del parco alla cittadinanza ha per primo preso la parola l'assessore ai lavori pubblici Salvatore Calabresi, brevissimo nel suo intervento.

E’ quindi seguito l’intervento del direttore dei lavori , l’ingegnere Mauro Vona  che ha fornito una descrizione più accurata dell’area verde. Il tecnico  ha chiesto a tutti rispetto e amore per la cosa pubblica, appellandosi al senso civico cui  è obbligo appellarsi quando una amministrazione, in difficoltà economiche, con svariati sforzi tenta di recuperare zone degradate di un paese . E’ stato questo un discorso assai condivisibile e quindi da apprezzare. Il sindaco Giancarlo Siddera infine, per sottolineare un’ulteriore miglioramento in tal senso, ha infine preannunciato la nascita di altre due zone verdi nel territorio comunale.

Tornano a volare le altalene con i ragazzini felici, iniezioni di civiltà per un paese malato

A noi non sembra però ancora matura una decisa rinascita del paese, ancora carente di un piano organico di sviluppo e quindi  bisognoso di interventi più costanti nel tempo e non solo di sporadici esempi di pur apprezzabile civiltà.

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