Venerdì 9 febbraio 2007
Auditorium San Michele Arcangelo - ore 18,00 Le
Comunità cristiane - La U.S. ACLI
Santa Lucia - Il Comune di Sezze - ISISS
Pacifici e De Magistris presentano
l'incontro dibattito
Progettare
il paese |
con
le associazioni culturali e
di volontariato di Sezze |
Coordina
l'incontro
Luigi
Mantuano
intervengono
Fabio
Bianchi Assessore
ai Servizi Sociali e alla Cultura della Provincia di Latina
Simona
D'Alessio Responsabile
provinciale del Servizio Civile - CESV Lazio
Jole
Giorgetta Dirigente
scolastico ISISS Pacifici e De Magistris
Ignazio
Romano
Presidente della
Consulta della Associazioni - Comune di Sezze
Dall’incontro-dibattito
di venerdì è emerso unanime il parere sul calo di attenzione che, negli
ultimi 20 anni, c’è stato a Sezze sulla cultura. Un calo impressionante
che, come ha precisato il professore Luigi Mantuano, è stato
caratterizzato dalla mancanza di qualità delle iniziative e dalla scarsa
partecipazione popolare. Tra le cause la mancanza di un programma sulla
cultura e l’assenza di un piano delle attività, ribadito anche dall’ingegnere
Giuseppe Viglianti che ha posto l’attenzione sulla necessità di avere
punti d’incontro per le associazioni. Ricordiamo che la Consulta delle
Associazioni, che ad oggi rappresenta 35 realtà setine, non ha ancora una
sede, ed è un assurdo se si considera l’abbondanza di edifici pubblici
che le famiglie nobili nel 800 hanno donato al Comune di Sezze con
l’intenzione di promuovere la cultura. Lo stesso Palazzo Pacifici e De
Magistris, sede degli uffici comunali, era destinato a laboratori
scientifici ed aule didattiche. La Cultura viva, quella fatta dalla gente,
dai giovani come dagli anziani, sembra essere stata estromessa da tutti i
quartieri di Sezze ad opera di una classe di amministratori cui poco
interessa la partecipazione. Queste le conclusioni a cui si è giunti al
termine di un importante incontro a cui hanno partecipato l'assessore
Fabio Bianchi e la responsabile del CESV Simona D'Alessio. Oltre ai tanti
interventi che hanno alimentato il dibattito, sono state molte, troppe le
assenze ingiustificate di quanti parlano di cultura strumentalizzando
l’argomento, e partecipando solo agli eventi che si organizzano in
proprio. Una cultura chiusa che ha portato Sezze al disagio a cui si
assiste.

Protocollo
di intesa tra la Provincia di Latina e
CESV-SPES
Operare
insieme per una efficace politica di promozione della solidarietà
LATINA
CASA DEL VOLONTARIATO
Via Dandolo, 7 - 04100 Latina
tel. 0773.692094 - fax 0773.692094 - e-mail infolatina@cesv.org
/ latina@spes.lazio.it
L’Assessorato
alle Politiche Sociali della Provincia di Latina ed i Centri di
Servizio per il Volontariato del Lazio CESV e SPES, hanno
raggiunto un accordo nel quale si formalizza un rapporto di
collaborazione permanente finalizzato alla promozione della
partecipazione del volontariato e del Terzo Settore nell’offerta dei
servizi in tutti i distretti socio sanitari della provincia.
L’Assessore provinciale alle Politiche Sociali Fabio Bianchi
sottolinea come: la volontà che ci unisce con il CESV e SPES è
quella di voler operare insieme per consolidare una efficace politica di
promozione del Terzo Settore come espressione di partecipazione,
solidarietà e pluralismo della comunità.
Tra i vari obiettivi che l’accordo si prefigge è la realizzazione di
una indagine sulle realtà associative presenti sul territorio per avere
una mappa delle risorse e dei servizi che le stesse mettono a
disposizione della collettività. Inoltre è previsto lo sviluppo di una
strategia finalizzata a migliorare la partecipazione del Terzo Settore
alla definizione dei Piani di Zona.

Tra
gli interventi da segnalare quello dell'ing. Giuseppe Viglianti e del
rappresentante degli studenti Stefano Madonna
Intervento
della Consulta delle Associazioni
La
Consulta delle Associazioni che qui rappresento, è un organo previsto
dallo Statuto comunale, ed il suo primo obiettivo è quello di raccogliere
ed esprimere le istanze più sentite del mondo socio-culturale di Sezze.
Possiamo immaginarla come una sorta di interfaccia tra le associazioni e
le istituzioni, con il principale compito di migliorare i rapporti tra le
numerose realtà esistenti e metterle in condizioni di dialogare con
l’Amministrazione comunale.
Spesso
questo dialogo è avvenuto senza la dovuta concertazione e
nell’impossibilità per chiunque di avere una visione chiara e completa
degli eventi. Oltre ad impedire un sistema proficuo di sinergie, tale
prassi ha causato malumori e assurdi antagonismi, che la Consulta delle
Associazioni con il suo operato, intende eliminare. Infatti, ponendosi
come referente privilegiato dall’Ente comunale e soggetto
rappresentativo delle associazioni, la Consulta può essere il punto di
riferimento che mancava, lo strumento con cui costruire quella coscienza
comune necessaria al processo di sviluppo sociale e culturale di cui
il paese ha bisogno. Stiamo parlando di trasformare le individualità in
sistema e le capacità in risorsa comune.
Dando
vita alla Consulta le associazioni hanno già dimostrato la loro
disponibilità a lavorare in tal senso, iniziando a modificare la mentalità
esistente. Anche da palazzo De Magistris sono arrivati segnali positivi,
anzi, l’iniziativa di attivare la Consulta delle Associazioni è partita
proprio dal Commissario Leopoldo Falco (colgo l’occasione per
ringraziarlo pubblicamente).
Ma
la realtà che viviamo non è priva di problemi, questo le associazioni,
che vivono le difficoltà quotidiane, lo sanno bene. A fronte di un forte
bisogno di fiducia, di informazione e di attenzione verso le attività
sociali, sono ancora pochi gli strumenti a nostra disposizione, mentre
restano molte le diffidenze e lo scetticismo con cui la Consulta deve
confrontarsi prima di poter essere operativa. Per annullare tali
resistenze, in attesa di un sostegno convinto di tutte le parti in causa,
abbiamo garantito come Direttivo trasparenza e partecipazione nei progetti
che la Consulta promuoverà. Abbiamo impostato, come criterio di
valutazione, una linea basata sui valori della solidarietà e della
cooperazione, e sull’importanza che la cultura ha per lo sviluppo
economico del nostro territorio.
Ci
rendiamo conto che si tratta di un processo delicato e non facile da
realizzare. Ci troviamo in presenza di una situazione in cui gli interessi
personali troppo spesso superano quelli per la collettività, e le
difficoltà che si avvertono all’interno del mondo politico, nel
rispondere alle esigenze del paese, sono condizionate dal modo in cui il
cittadino si rapporta con la comunità. Questi motivi hanno spinto le
associazioni a tentare di dar voce al fermento culturale a cui assistiamo,
e che in qualche modo sta già rianimando la nostra città.
La
Consulta, in sintesi, ha il compito di coordinare e promuovere la ricchezza
culturale presente nelle associazioni di Sezze, e per farlo deve
dialogare con le istituzioni, con i rappresentanti della politica e con
tutti i settori sociali. Ma il dialogo da solo non è sufficiente, per
lavorare in sinergia è importante che ci sia la distinzione dei ruoli, il
rispetto delle regole e la considerazione reciproca.
Ad
oggi sono 35 le associazioni iscritte alla Consulta, ed è un movimento
considerevole che spazia dal volontariato al sociale, dall’ambiente alla
cultura. Per favorire le adesioni di nuove realtà, coerenti con la linea
di trasparenza e di partecipazione che ci siamo dati, abbiamo aperto gli
incontri a tutti gli interessati e pubblichiamo i nostri documenti in
internet.
il
Presidente
Ignazio
Romano
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