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Consulta delle Associazioni |
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Consulta delle Associazioni
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Verbale della seduta del giorno 25.02.2009 |
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Presenti: 1.
ACTA TEATRO
Marina Tufo 2.
Associazione culturale IL GRILLO
Piero Formicuccia 3.
AVIS COMUNALE
Ubaldo Brandolini 4.
Associazione NOI DI SUSO
Edoardo Cipriani
5.
Sezze PRO LOCO
Lorella Luccone 6.
Circolo culturale SETINA CIVITAS
Ignazio Romano 7.
Associazione SETIA LEONIS
Piero Sanguigni 8.
Associazione MATUTATEATRO
Titta Ceccano 9.
Circolo Monti Lepini di LEGAMBIENTE
Fausto Di Lenola 10.
Associazione
Majorettes BUTTERFLY
Ines Serra 11.
Associazione
ALCHIMIA
Cristiano Di Rosa 12.
Associazione
ARABA FENICE
Gian Carlo Mancini Il
giorno 25/02/2009, alle ore 18:45, presso i locali del Centro Sociale
“mons. U. Calabresi”, si apre l’assemblea ordinaria della Consulta
delle Associazioni. All’incontro sono presenti L’Assessore alla
Cultura Remo Grenga e il Dirigente del Settore Cultura Piero Formicuccia. L’ordine
del giorno prevede: 1.
Progetti prioritari per l’anno 2009. 40°
Sagra del Carciofo, Bilancio Partecipativo, Consulta delle Associazioni
Sociali, Estate Setina. 2.
Revisione dell’elenco delle associazioni aderenti
alla Consulta. Ritengo
opportuno introdurre la possibilità di cassare dall’elenco aderenti
quei soggetti che non hanno partecipato agli ultimi dieci incontri
ordinari, aggiornando di conseguenza il regolamento interno della
Consulta con una norma che ne disciplina l’iscrizione. 3.
Applicazione completa della Delibera Comunale n° 44
del 24/04/2008. La
delibera Comunale n° 44, che assegna alla Consulta la sede ed un
segretario, nei fatti prevede anche una dotazione minima di cancelleria
ed una postazione informatica, con un collegamento alla rete, utili alle
attività dell’organismo ma ancora non disponibili. Il
Presidente della Consulta per iniziare la riunione riporta l’incontro
avvenuto con il Sindaco,
dove si è discusso del regolamento interno della Consulta e propone la
revisione dell’elenco delle associazioni iscritte alla Consulta. Il
presidente consiglia la revisione dell’elenco perché ci sono
associazioni che non lavora sul territorio da tempo e, revisionando
l’elenco, si avrà poi la possibilità di poter effettivamente capire
chi partecipa e lavoro. In favore di questo punto interviene
l’Assessore Grenga, che ritiene necessaria una rielaborazione
dell’elenco nel caso in cui le associazione non mostrano più un
interesse a lavorare in favore del territorio da tempo. Interviene il
delegato dell’associazione Araba Fenice Gian Carlo Mancini, perché
non si trova per nulla d’accordo con questa proposta, in quanto la
presenza o meno delle associazioni all’interno dell’elenco della
Consulta non è assolutamente indicativo del lavoro svolto. Secondo
Mancini possono esserci anche associazioni presenti alla consulta che
poi effettivamente non lavorano, ritiene questo un intervento inutile
che egli stesso definisce “Brunettiano”. Dopo un chiarimento sullo
scopo di rivedere l’elenco il presidente ottiene il mandato per
redigere l’articolo che al prossimo incontro verrà sottoposto
all’Assemblea. Continua
il Presidente della Consulta richiamando l’attenzione su un altro
punto all’ordine del giorno, ovvero la 40° Sagra del Carciofo. Lo
stesso Presidente prima di cedere la parola al nuovo Dirigente del
Settore Cultura Piero Formicuccia, anticipa che sono pronti i moduli per
la domanda di adesione all’evento con delibera, questo anche per
facilitare il coordinamento della Sagra. Formicuccia inizia il suo
intervento sottolineando quanto sia importante per le associazioni dare
risalto a questa Sagra essendo la 40°. Per fare ciò si è pensato di
allestire due palchi, uno all’interno del centro storico ed uno al
parco della Rimembranza per vari spettacoli. Il dirigente, che vuole un
programma dettagliato dell’evento, pensa anche di allestire varie
mostre fotografiche e filmiche interamente dedicate alla storia della
Sagra del Carciofo ed in particolare alle prime edizioni. Le date
dell’evento sono fissate per il 16-17-18 e 19 aprile e ovviamente il
dirigente ci tiene a sottolineare che tutto verrà concordato con le
associazioni, ma non si accettano proposte oltre il 10 Marzo. A questo
punto interviene Titta Ceccano, rappresentante dell’associazione
Matutateatro, che pone l’attenzione sull’importanza della
gastronomia all’interno di un evento di questo tipo e di questa
portata. Secondo Ceccano il cibo è cultura e su questo non ci piove, ma
vuole esorcizzare la paura che le associazioni in fondo in fondo non si
occupino solo di vendita di generi alimentari. L’associazione
che alla fine della Sagra ha venduto solo ed esclusivamente panini, in
fin dei conti non ha fatto assolutamente il suo dovere, un conto è la
“riesumazione” di vecchie ricette appartenenti alla cultura
gastronomica setina e un conto è la vendita di panini per battere
cassa. In questo caso non si fa cultura, che poi dovrebbe essere il
motivo che spinge le associazioni a partecipare all’evento. In
risposta al rappresentante del Matutateatro, interviene nuovamente il
Dirigente del Settore Cultura che afferma quanto sia importante il cibo
per la Sagra ed è un aspetto da curare ma non da privilegiare, per
questo le associazioni possono occuparsene benissimo senza però
dedicarsi solo a quello. Interviene a tal proposito anche Angelo
Piccardi, un singolo cittadino partecipante alla riunione della
Consulta, concordando con Titta Ceccano che c’è bisogno di regole
proprio per evitare che si vengano a creare situazioni di questo tipo,
dove le associazioni dedicano le proprie energie solo alla vendita di
cibo per “battere cassa”, senza avere le competenze per farlo e
senza dare un effettivo contributo alla realizzazione. Un panino non è
cultura. Formicuccia interviene per tranquillizzare gli animi perché
questo sarà proprio il compito del comitato, ovvero vedere cosa si
offre al cittadino. Il presidente della Consulta a questo punto
interviene, secondo Romano le associazioni devono curare la cucina e la
tradizione culinaria, sottolineando quanto in alcuni stand di
associazioni si mangi meglio che in molti ristoranti setini, e
soprattutto perché i turisti hanno voglia di vedere il paese e non di
rinchiudersi in un locale, per questo occorre curare la cucina che è
cosa diversa dal solito panino. Un
attenzione particolare va tenuta anche per l’allestimento, non si può
rovinare l’estetica di un evento situato all’interno del centro
storico con materiale che non ha nulla
a che vedere col paesaggio circostante. Questo è riferito alle
associazioni che intendono affiggere striscioni di dubbio gusto solo per
i finanziamenti degli sponsor. Cristiano Di Rosa in rappresentanza
dell’associazione Alchimia, interviene affermando che in questo modo
rischiamo seriamente di caratterizzarci solo ed esclusivamente per la
cucina. La cucina invece dovrebbe, secondo lo stesso Cristiano,
accompagnare un progetto culturale. Poi chiede all’Assessore Grenga
come occorre comportarsi con le richieste di partecipazione, dato che
l’associazione che rappresenta ha già protocollato la domanda. Trova
risposta favorevole dall’Assessore Grenga, perché le richieste già
protocollate vanno bene così e non necessitano di cambiamenti. Dopo la
risposta dell’Assessore, Di Rosa riprende il suo discorso, stimolando
una riflessione generale su quello che sta diventando la nostra Sagra,
ovvero sul perché un evento relativo ad un prodotto del nostro
territorio venga poi realizzato con carciofi provenienti da altri luoghi
come Ladispoli. Invita
tutti i partecipanti anche a riflettere sul modo di fare
associazionismo, riinterpretando la Sagra altrimenti rischiamo di
perdere la nostra identità storica. Valorizzare la nostra cultura e
tenere viva la nostra identità storica è invece il compito delle
associazioni culturali. Se permettiamo cose di questo genere, chiunque
potrebbe lanciare un prodotto sul mercato spacciandolo per prodotto
tipico. Chiude il suo lungo intervento sottolineando per l’ennesima
volta che ci vuole una responsabilità politiche da parte
dell’amministrazione, e per questo ringrazia anche il presente
Assessore alla Cultura, per i primi passi avvertiti in tal proposito. Il
presidente dell’organo consultivo prende nuovamente la parola
augurandosi che da questa consulta vengano fuori dei progetti seri, sia
come singole associazioni che come consulta e ritiene doveroso
presentare un valido progetto all’amministrazione che crede in questo
organo. Nuovamente prende la parola l’Assessore alla Cultura che
invita tutte le associazioni a ragionare sull’importanza di questo
periodo pieno di eventi, come il ritorno della reliquia di San Carlo e
che inevitabilmente, proietta sulle associazioni gli occhi di tutta
l’opinione pubblica. Quest’anno tra l’altro sono disponibili la
metà dei fondi degli anni precedenti, e per questo occorrerà essere più
selettivi per quanto riguarda i finanziamenti. Il Presidente chiude
l’assemblea ordinaria portando tutti a conoscenza dei progetti fin ora
presentati per il Bilancio Partecipato, ovvero: “La città dei
giovani” presentato da lui stesso, “Pane coraggio e sviluppo”
presentato da Vittorio Del Duca presidente della Coldiretti e infine il
progetto “I sentieri dell’acqua” presentato da Legambiente. Questi
sono i progetti che, unitamente ai verbali dei tre incontri in cui si è
discusso del Bilancio Partecipato, verranno consegnati all’Assessore
Sergio Di Raimo. Alle
ore 20:10 il presidente dichiara chiusa la riunione. |
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Il Segretario Vincenzo Polisena |
Il Presidente della Consulta Ignazio Romano |