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Consulta delle Associazioni |
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Consulta delle Associazioni
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note |
Basi per un dialogo costruttivo |
Il presente documento, redatto nel mese di novembre e approvato dal Direttivo nella riunione del 13, verrà presentato all'Assemblea il 3 dicembre e consegnato all'assessore Grenga
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In attesa che
l’Amministrazione Comunale è in grado di rispondere alle richieste
del Direttivo della
Consulta, in modo da assicurare il regolare svolgimento dei lavori,
esponiamo alcune proposte emerse nell’Assemblea dei Delegati. Vista la
disponibilità di immobili del Comune di Sezze, ci sembra opportuno
individuare tra questi una sede idonea per le attività della Consulta. Locali ben
attrezzati e dedicati alle associazioni favorirebbe lo svolgimento dei
lavori e di sicuro una più ampia partecipazione. Allo stesso
modo, per invogliare le associazioni a lavorare in cooperazione e
secondo criteri prestabiliti, si può istituire il Patrocinio della
Consulta nei termini più opportuni
decisi dall’Amministrazione Comunale. Accertata la
funzione di promozione e collante sociale che la Consulta è chiamata a
svolgere, e avviato un rapporto di fiducia reciproca tra questa e
l’Amministrazione Comunale, è necessario coinvolgere
l’organismo nelle fasi di elaborazione
delle attività pubbliche. Infatti, venire a conoscenza dei progetti
solo attraverso le pagine dei giornali, e non essere in possesso delle
direttive con cui l’Amministrazione definisce la politica culturale
nel paese, equivale a non
avere gli strumenti necessari per operare. Occorre,
dunque, che l’Assessore alla Cultura predisponga delle guide che aiutano le associazioni a
crescere e ad uscire dallo stato improduttivo in cui si trovano. Se è
vero che bisogna pretendere dai cittadini il rispetto delle regole, al
momento che i canali ufficiali vengono praticati l’Amministrazione
Comunale ha il dovere di rivedere i propri schemi di gestione e
permettere a chi è disponibile di dare il proprio contributo. In sostanza il
sentiero da intraprendere insieme, lo stesso chiesto dal Sindaco Andrea
Campoli nell’incontro con le associazioni, è ancora tutto da
tracciare. Condividere questo processo significa responsabilizzare le
parti e modificare di fatto la mentalità esistente. CONCLUSIONE “Non è possibile utilizzare uno strumento moderno come la Consulta, dove la partecipazione è alla base dei lavori, mantenendo inalterati vecchi sistemi di gestione dove l’informazione spesso non arriva o arriva troppo tardi”. |
Il
Presidente della Consulta delle Associazioni Ignazio
Romano |