Le Associazioni

ACTA TEATRO

Sezze, 7 Gennaio 2007 ore 21,00

Auditorium Mario Costa

Era o Sia Ensemble e Acta Teatro
In collaborazione con l'Ambasciata del Portogallo e la Soprintendenza del Polo Museale di Roma
presentano
 

ALLEGROAMARO

voci e suoni in viaggio tra Italia e Portogallo

Nostalgica, appassionata la voce roca e carica di emozioni arriva dritta al cuore, abbatte gli ultimi ostacoli terreni fino a scuotere l'anima ormai nuda. Senza filtri, le note lusitane penetrano nelle viscere e trovano l’unica naturale via d’uscita nelle lacrime leggere. Hanno incantato la platea passando dalla saudade del fado alle suggestioni e contaminazioni mediterranee, nel lavoro scenico e musicale «Allegroamaro. Voci e suoni in viaggio tra Italia e Portogallo ». L’esibizione, eseguita a Roma lo scorso 17 dicembre, nel Salone Clemente VIII di Castel Sant'Angelo, è il frutto del lungo lavoro dell’Associazione Humus, dell’Acta Teatro e dell’Era o Sia Ensemble di Latina.

L’evento, per la grande rilevanza culturale nata da una ricerca che unisce artisticamente il senso musicale mediterraneo, è stato allestito in via del tutto straordinaria nel Salone Clemente VIII, normalmente chiuso al pubblico, grazie al patrocinio dell'Ambasciata del Portogallo a Roma e della Soprintendenza Speciale per i beni Museali di Roma. Una magia di suoni acustici e voci, composta dal flautista Massimiliano Ottocento, dal fisarmonicista Raffaele Esposito, dal chitarrista Gianluca Masaracchio e dall’inconfondibile voce di Lucia Viglianti. Il tutto rappresentato insieme agli attori Marina Tufo, Renzo Viglianti e Giampiero Fantigrossi in uno dei luoghi più affascinanti di Roma che da sempre unisce il sacro e il profano, la tradizione popolare e la storia più illustre.

Una successione di melodie antiche, canzoni rese famose dalle voci di Amalia Rodriguez, Gabriella Ferri, Luigi Tenco e Sergio Endrigo, rivisitate dall’Ensemble con l'intervento in scena di tre personaggi in una atmosfera a metà tra il concerto classico e il gioco di scena. «Allegroamaro» è nato dall’idea musicale di Massimiliano Ottocento e Lucia Viglianti. L’intenzione era quella di creare un repertorio che si presentasse subito come dialogo tra culture mediterranee, dove il passaggio tra il fado portoghese, canto malinconico, austero ed elegante scivolasse, senza soluzione di continuità nelle dolci melodie italiane, sia d'autore che di tradizione. Intorno ai brani musicali sono state costruite delle brevi scene teatrali, realizzate da Renzo Viglianti, Marina Tufo e Giampiero Fantigrossi.

La storia si muove tra la silenziosa intesa tra due artisti con la loro orchestrina al seguito, e il gioco e il contrappunto irriverente, fatto di oggetti e gesti sonori, tra due avventori e la proprietaria di una probabile locanda di un qualche porto mediterraneo; le vicende dei musicisti e degli altri personaggi si incastrano in un dialogo lievemente suggerito, costruendo un unicum dall'andamento tragicomico, a tratti struggente. Un successo di pubblico che non si è fatto attendere, soprattutto per i brani portoghesi come «Barco Negro», di grande difficoltà tecnica, eppure resi con grande bravura dai musicisti.

Un’ovazione espressa anche dai personaggi illustri presenti in platea, come la regista portoghese Ana De Medeiros e la pittrice afro-portoghese Bertina Lopez. L’addetto culturale dell’Ambasciata del Portogallo Joao Nuno Alçada ha elogiato l'interpretazione dei musicisti e della cantante che, pur non essendo portoghese, ha saputo emozionare e trasmettere il fado come una parte importante del sentire mediterraneo. Un apprezzamento particolare per la manualità di Renzo Viglianti nella costruzione degli oggetti sonori, è stato espresso da Antonio Cavallaro, docente di Sociologia della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Roma. Latina Oggi - Anna Maria De Blasio -

Gli artisti e tutto lo staff ringraziano calorosamente in primis l'addetto culturale Dottor Joao Nuno Alcada per aver creduto e sostenuto questo progetto, la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Roma e tutti coloro che hanno contribuito a questo evento.

Voce: Lucia Viglianti
Flauto, tamburello e nacchere: Massimiliano Ottocento
Chitarra: Gianluca Masaracchio
Fisarmonica: Raffaele Esposito
Giochi di scena: Marina Tufo, Renzo Viglianti, Giampiero Fantigrosssi