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Gli ultimi di Carnevale overo per santità finta in sommo grado Atto
unico di Lucia Viglianti e Marina Tufo Sezze Rassegna IN-CON-TRA il Teatro 14 Marzo 2009 - ore 21,00 Auditorium Mario Costa ingresso
libero Ritorno, con una serata unica, delle due attrici/autrici dell’Acta Teatro, Lucia Viglianti e Marina Tufo. Lo spettacolo, nato
nel 2005, rappresenta il momento più maturo della loro ricerca
teatrale (che prende le mosse dall’inizio degli anni ’80), dando
prova di una scrittura di particolare complessità, dove i vari
registri linguistici vengono giocati in una messa in scena
assolutamente originale.
Lo spettacolo è il risultato di un lungo studio e della
trasposizione scenica di documenti attestanti il processo per
santità finta in sommo grado nei confronti di Maria Valenza
Marchionne, di Sezze, monaca clarissa, che abiurò a Santa Maria sopra
Minerva di Roma il 12
Settembre 1703, all’età di 75 anni. Morì in carcere nel 1707.
L’aspetto che ha interessato le due autrici-attrici Lucia
Viglianti e Marina Tufo è che la condannata era sorella del futuro
Santo Carlo da Sezze (paragonato, per la sua esperienza mistica, a S.
Teresa d’Avila e a Giovanni della Croce), il cui contemporaneo
processo di santificazione venne inficiato (e rimandato di oltre 250
anni) da questa condanna. Molti personaggi ruotano intorno a questo
fatto - che nello spettacolo viene scoperto lentamente - che ebbero un
ruolo importante: donne a lei contemporanee, le cui caratteristiche di
costruzione della santità sono identiche a Valenza , ma soggette
all’obbedienza dei loro confessori e la cui fama viene ampliata ed
utilizzata al fine della costruzione di Luoghi Pii a gestione gesuita;
i loro confessori e gli altri uomini potenti, tra cui Papi e
Cardinali, che ebbero un ruolo nella vicenda. La ricerca ha preso spunto
da un articolo pubblicato su “Quaderni storici” del Prof.
Andretta, in cui si riporta il fatto e dove viene messo l’accento
sulla relazione fratello-sorella e sulle conseguenze nefaste della
condanna di questa sulla beatificazione dell’altro.
Le autrici intendono, con la loro ricerca - che ha contemplato
testi originali dell’epoca , saggi sulla mistica del 600, sulla
condizione e considerazione della donna e del forte controllo della
chiesa sulle coscienze - lanciare
il dubbio che la condanna della sorella sia stata costruita ad arte
PER inficiare quella di beatificazione del fratello , in un periodo in cui l’ascendente potere dei
Gesuiti era in forte contrasto con quello dei Francescani, anche nella
gestione socio-economica dei territori da loro occupati. Oltre a
questi aspetti politici,
alle autrici interessa la
dimensione umana dei personaggi, cercando di restituire loro spessore
drammatico e poetico, in
una sorta di pietà laica, dove
il motivo fondante è la convinzione che le donne, ancora oggi,
faticano molto ad affermarsi con “spirito proprio” , specialmente
nelle arti (e che il teatro stesso è costretto ad andar di notte). Lo
spettacolo. Roma.
Carnevale del 1743. I “grandi freddi” (la peste) stanno seminando
vittime fra la popolazione romana. Ma tutto sembra procedere
normalmente: la festa al Corso, gli spettacoli teatrali, la corda data
ai rei. Fra le vittime, un Eminente Cardinale. Due donne, originarie
dello stesso paese del defunto, strane figurine dall’identità
incerta – sospese tra l’essere donne del popolo, povere maschere,
attrici ambulanti o colte girovaghe notturne - si aggirano in uno
spazio occupato solo da vecchie casse di legno, con le quali disegnano
i luoghi dei loro racconti. Sanno che non potranno né recitare, né
andar di notte dopo l’Angelus.
Ma l’intenzione delle due è ben diversa: proprio davanti S. Maria
sopra Minerva, sede dell’Inquisizione, mettono in scena
l’istruttoria vera fatta ad una donna anni prima. La fame, il
freddo, i ricordi, le passioni, daranno origine ai racconti e alle
visioni dei molti personaggi, attraverso i quali, in un’intricata
successione dei fatti, le due girovaghe porteranno in luce
l’ingiustizia di un’altra condanna dell’Inquisizione, data ad
un’altra donna del loro paese. I ruoli sono affidati solo alle due
attrici, che, utilizzando diversi registri recitativi, nonché varie
lingue – dal latino all’italiano antico, al dialetto ma anche il
canto - impersoneranno tutte le figure, attraverso la continua
affabulazione e gioco - tragicomico - tra santità e finzione (del
teatro, della visione e dei fatti realmente accaduti). Nell’aprile
2007 è stato pubblicato il testo:
L.
Viglianti, M. Tufo Per
santità finta in sommo grado, Maria Valenza Marchionne tra ricerca
storica e scrittura teatrale Herald Editore,
Roma 2007- Esso contiene, oltre al testo
teatrale, anche i materiali della lunga ricerca trascrizione e studio
di antichi documenti, condotta dalle due autrici, attestanti il
processo per santità finta in sommo grado nei confronti di
Maria Valenza Marchionne.
Recensioni Sociologia,
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali, Anno XI, n.2,
2007, pagg. 110-111 Cangemi
Editore. “…a
livello di semiologia teatrale la costruzione testuale adottata ha
consentito a Lucia Viglianti e Marina Tufo, a un tempo studiose, ma
anche attrici, di elaborare un intreccio complesso tra materiale
storico e fabula, capace quasi di integrare, a livello recitativo, riflessione
e commento. La performatività teatrale, accompagnata da una
scenografia mobile molto efficace, manipolata dalle stesse attrici in
azione, comunica allo spettatore quella somma di segnali linguistici e
di indizi che assegnano alle situazioni giocate ruoli e tempi
alternati (si passa velocemente dal passato al presente e viceversa)
da ruoli maschili a quelli più tipicamente femminili secondo
accreditate procedure di inversione che contraddistinguono
maggiormente lo spettacolo), ci si muove velocemente tra i diversi “punti di vista” in una crescente tensione pragmatica. Un
lavoro condotto da donne sulle donne e sui soprusi subìti, una
esplorazione storico-sociale che auspichiamo “aperta”, cioè
nuovamente pronta a investigare ancora su temi e problemi affini cui
questo studio e questa narrazione teatrale assegnano una speciale
polifonia.” Renato
Cavallaro, Professore associato di Istituzioni di Sociologia presso la
Facoltà di Scienze della Comunicazione della “Sapienza”,
Università di Roma. Ego,
Anno IX, 8 Dicembre 2007, “…alle
due autrici va però il merito di aver dato vita ad una pièce
teatrale che, a distanza
di secoli, dà voce ad una donna che forse ha subìto
un’ingiustizia. Ricerca storica e disciplina artistica restituiscono
nella struttura teatrale una dimensione umana dei personaggi e danno
loro uno spessore drammatico e poetico molto intenso.” Daniela
Novelli, rubrica Biblos
ACTA
TEATRO www.actateatro.it Lucia Viglianti e Marina
Tufo, attrici, autrici e registe teatrali, in collaborazione con Renzo
Viglianti, grafico e ludotecario, hanno fondato l’Acta Teatro nel
1987 ed hanno realizzato spettacoli originali tra cui: Acqua
Saponata (1985), Parole e Musica (1987); inoltre, fra i
molti: Sedie (1985), Il cortile (video, 1987), Delle
Nuvole (1989), Luoghi Comuni (Il cortile, La piazza,
1994; La stazione, 1996; Meriggi
e miraggi, 1997; Cerco di non pensarci eppure non penso
ad altro, 1999), Dove sei? (video, 1998),
Canto, rido, dormo, sogno, amo e
non provo vergogna (1998), Lo so che tu credevi di giocare all’addio (2000), Ciascuno
cresce solo se sognato (2002),
Bizzarria (2003), Non credere (2004) nati da esperienze di Laboratorio di Scrittura e
Realizzazione Scenica, realizzati presso scuole o centri sociali,
soprattutto della Provincia di Latina, a cui partecipano persone di
tutte le età e culture, che inventano insieme la propria Storia
Teatrale. Hanno realizzato inoltre corsi di formazione sul linguaggio
teatrale e per ludotecari, rivolti ad insegnanti, operatori culturali
e studenti, tra cui due interventi per l’Università di Tor Vergata
di Roma (2004) e l’Università “La Sapienza” di Roma (2005);
sono presenti con una scheda di approfondimento disciplinare
nell’ambito dei Corsi INDIRE (a.s.2005/6). Presso
l’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Lingua e Letteratura Portoghese, nell’autunno
2007 ha realizzato una lezione-concerto per lo spettacolo Allegroamaro. Eventi principali
stagione 2007 / 2008: PREMIO PIRANDELLO
TEATRO SCUOLA 2007 Il
gruppo teatrale dell’ITIS Liceo Scientifico Tecnologico
“G.Marconi” di Latina, sotto la guida dell’Acta Teatro, è stato
selezionato dalla Commissione del CENTRO STUDI PIRANDELLIANI di
Agrigento, per rappresentare lo spettacolo “SOFFIO D’AUTORE”
nell’ambito dell’XI Rassegna Nazionale del Teatro Scuola. La
rassegna è inserita nel 44° Convegno Internazionale di studi
pirandelliani, che si svolgerà ad Agrigento dal 5 all’8 Dicembre
2007. Al Gruppo Teatrale è stata conferita la TARGA D’ARGENTO
“MASCHERE NUDE”. PER SANTITA’
FINTA IN SOMMO GRADO Progetto
realizzato con il contributo della Provincia di Latina, Assessorato
Promozione Culturale Latina,
Teatro “A.Cafaro” 4 e 5 Aprile 2007 Pubblicazione
del volume : L.
Viglianti – M. Tufo Per santità finta in sommo grado, Maria Valenza
Marchionne tra ricerca storica e scrittura teatrale
Herald Editore Spettacolo
teatrale : Gli Ultimi di Carnevale, overo Per santità finta in
sommo grado ALLEGROAMARO
Voci
e suoni in viaggio tra Italia e Portogallo Dato
in prima assoluta il 17 dicembre 2006 a Roma, nel Salone Clemente VIII
di Castel Sant’Angelo, ALLEGROAMARO è stato realizzato
grazie al patrocinio dell’Ambasciata
del Portogallo a Roma e della Soprintendenza Speciale per i beni
Museali di Roma, per la rilevanza culturale del lavoro di ricerca. In
Ottobre lo spettacolo ha partecipato al primo Festival della Lusitania
di Salerno e nel Gennaio 2008 si è esibito in concerto al Săo
Luiz di Lisbona. PROGETTO
VOCI (Novembre-Dicembre 2008) Realizzato con
finanziamento della Provincia di Latina ai sensi della L.R. n.17/2007,
il sostegno del Comune di Sezze ed il patrocinio del Comune di Latina,
in collaborazione con l’Associazione Leonardo onlus e
l’Associazione Humus. 1.
Stage e saggio di Canto Blues con Herbie Goins e Mario Donatone 2.
Presentazione
cd di Allegroamaro, voci e suoni in viaggio tra Italia e Portogallo 3.
Spettacolo
Allegroamaro, voci e suoni in viaggio tra Italia e Portogallo 4.
LaboratorioManente e
spettacolo Luccicandrelle, storie di anime perse 5.
Concerto di Canzoni
francesi del duo Vannucchi-Viglianti |